Capitolo 16: Istinto Esploratore
Un altro giorno era passato e la notte abbracciò il mondo con le sue nere braccia puntellate di luminoso bianco.
Hope sedeva al Crocevia con un'espressione beata, segno di chi finalmente aveva trovato motivo di tornare a sorridere. Aveva legato con Helix e avrebbe rivisto la sua vecchia amica Sophia dopo tanto tempo. Tutto andava nuovamente a gonfie vele.
Proprio in quel momento era in attesa di Sophia, la quale le aveva detto che sarebbe tornata quella sera per parlare con lei delle sue ultime scoperte.
L'Eevee si domandava ancora cosa potesse mai essere la sorpresa che l'amica Delcatty le aveva anticipato.
Tuttavia, si stava facendo tardi e della giovane professoressa non c'era ancora traccia. La tarda ora fece arrivare alla candida Pokémon i primi segni di cedimento dovuti alla stanchezza, oltre che ad una giustificata preoccupazione per le condizioni della sua amica.
⟨⟨Che le sia successo qualcosa...?⟩⟩ pensò Hope. ⟨⟨No, impossibile. Sophia conosce a menadito la Grotta Egida. Sicuramente è solo in ritardo e si sarà accampata da qualche parte. Spero solo che al suo ritorno non si offenda se non mi troverà ad aspettarla⟩⟩ si disse, alzandosi. Uno sbadiglio incontrollabile le fece capire che si era fatto ancora più tardi di quanto immaginasse. ⟨⟨Meglio andare a dormire...⟩⟩
Così, con comunque molti dubbi nella mente, Hope si ritirò a malincuore alla Gilda, sperando di poter contattare la sua amica dopo la lezione mattutina del giorno successivo.
⟩⟩ ⟩⟩ ⟩⟩
Ore dopo, quella mattina, come al solito, Yeaf fu la prima a svegliarsi. Il Sole era un richiamo irresistibile per lei, ma quel giorno sarebbe stato meglio se lo fosse stato anche per Sparx, il quale russava talmente forte al punto che la Leafeon si chiese come avesse fatto a dormire al suo fianco tutta la notte.
La Pokémon dagli occhi smeraldini si liberò delicatamente della gentile stretta del Luxray dormiente, per poi dargli dei leggeri colpetti sulla spalla con la zampa.
<<Amore>> gli sussurrò, con lo stesso tono cui cui una madre sveglia il proprio figlio pigro. <<Dobbiamo partire>>
Un mugolio ben lontano dall'essere naturale le fece intendere che il suo compagno aveva recepito il messaggio. Yeaf ridacchiò, punzecchiando Sparx ancora un po' finché anche lui non aprì i suoi occhioni gialli e rossi.
<<Eddai, Yeaf...>> mormorò. <<Buongiorno, piccola...>> sospirò, rassegnato.
I due si scambiarono un bacino, anche se Sparx quasi non se ne rese conto. Più l'età avanzava e più il sonno del Purificatore si faceva pesante. Non era nemmeno tanto raro che Yeaf scherzasse sul nuovo fantomatico potere di Sparx che chiamava "Supersonno", in grado di stordire tutti i Pokémon all'interno del Dungeon grazie alle onde sonore emesse dal russare.
<<Io vado a fare un po' di fotosintesi>> disse la Leafeon. <<Raggiungimi fuori appena te la senti>>
<<Va bene...>>
Yeaf uscì, lasciando Sparx solo ancora mezzo addormentato. Il Purificatore si fece coraggio e si alzò sulle quattro zampe, stirando poi ogni muscolo del suo possente corpo.
Il motivo della levataccia era ben evidente: dovevano raggiungere il Bivacco 2 il prima possibile, dove - si sperava - Ray, Specer, Kate, Eric e Meredith li stavano aspettando. La sera prima aveva avvertito gli apprendisti che la sveglia sarebbe stata molto presto e così fu.
Il Capitano uscì dalla sua capanna, rimanendo sorpreso nel vedere che molti Shaymin erano già in giro a fare chissà cosa. Ne vide anche qualcuno incamminarsi verso il Picco del Cielo, probabilmente ancora in cerca di qualcosa che li aiutasse a far tornare il vento di cui tanto avevano bisogno.
⟨⟨Ancora mi domando cosa dovremmo cercare che gli Shaymin non hanno ancora visto...⟩⟩ pensò.
Sparx si affiancò alla sua compagna seduta davanti alla capanna che si godeva i raggi del Sole nascente sulla sua pelle, portando, come ogni volta, il Luxray a domandarsi cosa mai si potesse provare a fare la fotosintesi.
<<Eccoti qui>> gli disse lei, con un tono divertito e provocatorio. <<Scherzi a parte, se non ti dispiace, andresti a svegliare i ragazzi mentre io finisco con la fotosintesi? Giusto un paio di minuti>>
Lui annuì.
<<Vado. Prima partiamo e meglio è>> rispose.
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Tutto sommato non era così male essere in pausa. Hope si alzò che il Sole era già sorto da tempo, libera dai pensieri di dover immediatamente correre in un qualche Dungeon per arrestare qualche criminale o ritrovare una Bacca perduta da qualche distratto che misteriosamente acquisiva un valore immenso.
L'Eevee era da sola nella stanza, segno che Céline era già andata a scuola da un pezzo. Dopo colazione anche lei ci sarebbe andata, non come studente, ma per poter parlare con Sophia. Era impaziente di sapere cosa aveva scoperto quella volta; da come ne aveva parlato sembrava essere qualcosa di veramente grosso, magari addirittura in grado di riscrivere la storia come tutti la conoscevano.
La giovane Purificatrice smise di fantasticare e uscì di buona lena dalla sua stanza, salutando i soliti Pokémon guardiani, per poi trovarsi sul piazzale di fronte alla Gilda.
A giudicare dalla posizione del Sole doveva essere tarda mattinata, ma nemmeno più di tanto. Avrebbe avuto ancora almeno un'oretta di tempo prima di poter vedere Sophia, tuttavia, in quel momento vide invece salire dalla scalinata un'altra Pokémon, la quale però non avrebbe dovuto essere lì: Céline.
<<Cél!>> esclamò Hope, facendo sobbalzare la Shinx sovrappensiero. <<Che ci fai qui a quest'ora? Non hai lezione?>>
<<Oh! Ciao, sorellona>> salutò lei. <<Sono qui ora perché... sì avrei dovuto avere lezione di storia antica, però... la professoressa non si è fatta vedere e nessuno sa dove sia, quindi ce ne siamo andati...>>
A quelle parole, l'Eevee cromatica sbarrò gli occhi e iniziò a sudare freddo, mentre un campanello di allarme le rimbombò nella testa. Sophia non avrebbe mai perso una lezione. Mai.
<<Dannazione!>> imprecò, battendo con violenza una zampa a terra. << Le è davvero successo qualcosa! Avrei dovuto capirlo! Lei non ritarda mai! Sono stata una stupida!>>
<<So... sorellona...?>> mormorò la Shinx, perplessa e anche un po' spaventata. <<Cos'è successo?>>
<<Devo andare>> disse Hope.
<<Dove?>>
<<La Grotta Egida. È laggiù che si trova Sophia. Devo andare a salvarla!>> rispose, iniziando a correre giù dalla scalinata. <<Sarò di ritorno stasera!>> aggiunse, mentre di corsa si allontanava.
<<Sorellona!>> esclamò Cél, abbandonata sul posto in balìa della preoccupazione.
<<Non preoccuparti: con i miei poteri andrà tutto bene!>>
La voce dell'Eevee era molto lontana, ma per la piccola era ancora ben chiara. Tirò un sospiro di sollievo.
<<Già. I suoi poteri, giusto. Ce la farà>> si convinse. <<Spero solo che per la professoressa non sia troppo tardi...>>
La colazione avrebbe dovuto aspettare. Hope non avrebbe mosso un dito senza prima aver salvato Sophia.
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Doveva essere non troppo prima di mezzogiorno quando Sparx e il resto dei membri della spedizione, guidati da Gideon e da un altro Shaymin suo amico di nome Arthur raggiunsero il Bivacco 2.
Il Capitano, durante la breve tratta, non aveva perso occasione per guardarsi intorno, chiedere più cose possibile ai due Shaymin che li accompagnavano, sfruttare la sua prodigiosa vista per scorgere qualcosa, qualunque cosa, che potesse dare un vero inizio alla indagine, ma nulla di nuovo arrivò.
Sembrava che non ci fosse niente che potesse far arrivare quell'assurda avventura ad una conclusione, e Sparx cominciò a temere che quella zona non avrebbe mai più rivisto il vento, o che se fosse tornato non sarebbe stato merito della Gilda.
Si rifiutò di crederlo. Non importava quanto tempo e quante risorse avrebbe richiesto; il Luxray non si sarebbe mai arreso.
Ne aveva passate tante in quei dieci anni da Capitano, affrontando spedizioni in ogni dove nella regione. Avevano esplorato le zone più remote alla ricerca dei più svariati tesori, ormai gli ultimi da ritrovare, e non avevano mai fallito. Non sarebbe successo neppure questa volta.
<<Siete arrivati!>> esclamò Meredith, andando incontro al gruppo.
Sparx le sorrise. <<Felice di rivedervi. State tutti bene?>> chiese.
<<Sì, Capitano. Purtroppo però non abbiamo scoperto nulla>>
<<Lo immaginavo>> rispose lui, per nulla stupito.
<<"Nulla" dice lei...>> mormorò Ray, alle spalle della Shaymin.
Il Luxray spostò la sua attenzione dalla Pokémon Gratitudine a suo figlio, notando che pareva essere parecchio immerso nei suoi pensieri.
<<Hai scoperto qualcosa, Ray?>> gli domandò.
<<Oh sì. Qualcosa di enorme! Qualcosa di enorme che però non c'entra con il vento>>
Eric fu l'unico a capire immediatamente di cosa si trattasse. Non avrebbe avuto senso mentirgli ancora; a breve tanto Ray lo avrebbe capito comunque con o senza il suo intervento...
<<Di... che si tratta?>> chiese Yeaf al figlio.
L'Eevee gettò uno sguardo incerto ai suoi compagni di Gilda. <<Possiamo parlarne... da soli io e papà?>> disse poi.
Sparx stette al gioco del giovane Eevee, spostandosi con lui poco distante dal resto del gruppo e fremente quanto preoccupato di sapere cosa dovesse dirgli Ray.
<<Allora. Che c'è?>>
<<Pa'! Per tutto questo tempo mi hai mentito!>> esclamò l'Eevee. <<Ora... so come sono nato veramente... come tutti nasciamo veramente...>>
Al Luxray si gelò il sangue nelle vene. <<Chi te lo ha detto...?>>
<<Zio... Eric...>>
<<ERIC! PORCA MERDA!>> sbottò Sparx, attirando dunque l'attenzione di tutti.
L'Absol si avvicinò, con uno sguardo che non lasciava trasparire alcun pentimento.
<<Ma davvero gli hai raccontato la storia dei Pelliper?>> fece.
<<Certo che gli ho raccontato la storia dei Pelliper! Che altro avrei dovuto fare!?>>
<<Dirgli la verità. Io l'ho scoperta ben prima di lui semplicemente chiedendola ai miei genitori. È naturale e giusto, Sparx>>
Il Purificatore sospirò, più o meno calmandosi. <<Casomai ne riparleremo un'altra volta. Ora non abbiamo altro tempo da perdere>> disse. <<Eric, se vuoi allenare i ragazzi fallo ora. Ricominceremo la scalata subito dopo pranzo>>
Il Pokémon di tipo Buio annuì. <<Ok>>
Mentre Eric preparava gli allenamenti, Sparx tornò da Yeaf, la quale non aveva origliato il discorso, ma aveva ovviamente sentito la mezza sfuriata del compagno.
<<Va... tutto bene?>> gli domandò.
<<Sì. Circa. Nulla di grave, poi ti spiego...>> rispose, anche se la sua testa era immersa in altri pensieri. ⟨⟨Stando a quanto ci hanno detto gli Shaymin, da qui al Bivacco 6 potrebbero volerci anche due giorni, ma sono troppi se dobbiamo trovare vivi due Pokémon scomparsi già da un giorno. Dobbiamo muoverci. Ci aspetta un viaggio duro...⟩⟩
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Hope non avrebbe mai pensato che la fretta avrebbe potuto donarle la capacità di raggiungere la Grotta Egida appena al primo pomeriggio, eppure l'aveva fatto.
Fermandosi davanti all'entrata del famigerato Dungeon, l'Eevee cromatica emise un deciso sospiro per scaricare la tensione e riprendere fiato dalla corsa che aveva fatto da Borgo Tesoro a lì.
Era partita senza nemmeno riempire la sua Sacca dei Tesori, se non con un paio di Revitalsemi che aveva da parte, mangiando qualcosa al volo dai cespugli di Bacche che aveva passato durante il tragitto. Non era degli strumenti che aveva bisogno, bensì di molta fortuna e tanta, tanta pazienza.
⟨⟨Dai, Hope. Coraggio⟩⟩ si disse. ⟨⟨Ora dovrai solo passare ore a vagare a cercare svariati Unown per poter proseguire, con delle pause per combattere i Regi... e a sperare che tutti questi sforzi non siano vani...⟩⟩ pensò, non escludendo alcuna possibilità. Scosse la testa, cercando di scartare quello scenario. <<No. Al diavolo! La troverò e la riporterò a casa!>> esclamò, scatenando la sua aura bianca da Purificatrice, cosa che in quell'occasione decise di non far rimanere un segreto. <<Sto arrivando, Sophia>>
Detto ciò, l'Eevee cromatica si avventurò, senza alcun ripensamento, all'interno della Grotta Egida in una disperata missione di salvataggio.
Forse non tutti sanno perché la Grotta Egida fosse un luogo tanto temuto dagli esploratori; non era per la forza dei Pokémon al suo interno, non era per il suo numero di piani, bensì per il suo inusuale metodo di avanzamento: il Dungeon era diviso in quattro sezioni da tre piani ognuna, eccetto la quarta che ne possedeva cinque. Per poter passare da una sezione all'altra, era necessario portare delle particolari e specifiche pietre, rilasciate esclusivamente e molto occasionalmente dagli Unown sconfitti, ad una roccia con le rispettive incisioni in lingua Unown. Fatto ciò, per poter definitivamente avanzare, bisognava sconfiggere i tre Regi, ognuno dei quali dedito a fare la guardia alla sezione successiva. In fondo alla quarta ed ultima sezione, infine, si doveva affrontare nientedimeno che Regigigas e alcuni suoi fedeli per poter proseguire verso un nuovo Dungeon dalla difficoltà elevata e da cui in moltissimi preferivano tenersi alla larga.
Per la stramaggioranza degli esploratori, Hope compresa, pertanto, la ricerca della pietra Unown giusta era spessissimo lunga e frustrante, ma non per Sophia che, forte della sua indistruttibile mente, possedeva tanta pazienza da non risentire minimamente della frustrazione.
Per la Delcatty la Grotta Egida era una vera e propria miniera di scoperte, tanto che molto probabilmente si trattava della Pokémon che si era spinta più volte in assoluto in quel Dungeon.
Quell'ultima volta, però, non era tornata, e tra un Unown sbagliato e l'altro, Hope non riusciva a distaccare la sua mente dal pensiero della sua brillante amica dispersa - o peggio - nei recessi del Dungeon. Tuttavia, più ci pensava, più sentiva la necessità di proseguire con ancora più grinta.
Un altro Unown, un'altra pietra che non sarebbe servita a nulla. Sospirò, ma non si abbattè e continuò. Doveva farlo.
Infine, dopo mezz'ora di ricerche, Hope si trovò con le pietre che le servivano per proseguire, ovvero I, C, ed E, come le ultime tre lettere del nome del primo dei tre Regi da affrontare.
Sarebbe stato una passeggiata grazie ai suoi poteri da Purificatrice, visto che praticamente tutti i suoi amici erano stati in grado di battere sia lui che gli altri Regi senza alcuna particolare difficoltà.
Eppure, così non fu.
La stanza di Regice era completamente deserta, vuota, e, cosa più assurda, già aperta verso la sezione successiva della Grotta Egida.
Non ci sarebbe stato alcuno scontro lì dentro e Hope non riuscì a capacitarsi del perché.
⟨⟨Che mi significa tutto questo? Che sta succedendo?⟩⟩ si chiese.
Qualunque fosse la spiegazione, era abbastanza certa che avesse a che fare con la sparizione di Sophia.
Con rinnovato vigore, la Purificatrice proseguì la sua rapida corsa contro il tempo.
⟩⟩ ⟩⟩ ⟩⟩
<<Ti è scomparsa l'insegnante!?>> esclamò Nalya, incredula.
<<Così pare...>> rispose Céline, sospirando.
Le due ragazze si erano incontrate qualche minuto prima al Crocevia e la Shinx aveva raccontato all'amica cosa era successo quella mattina a scuola.
<<Tra l'altro non era la Delcatty per cui mio fratello ha perso la testa?>> fece la Growlithe.
<<Sì, è lei. Pare che fosse andata alla Grotta Egida e non sia più tornata, ma Hope è sulle sue tracce. Sono sicura che la ritroverà>>
<<Ew. La Grotta Egida. Ho sentito parlare molto di quel posto. Non ci andrei nemmeno se mi pagassero un fantastiliardo di Poké!>> disse Nalya. <<Piuttosto, dì a tua sorella che se le avanza del tempo dopo aver trovato la tua insegnante, può mettersi a cercare Helix. È da stamattina che non lo vedo!>>
<<Oh. Gli è successo qualcosa?>> domandò Cél, preoccupata.
<<Ma che ne so! Ogni tanto quello sparisce e non ho idea di dove vada, poi però torna sempre quando gli pare! E io non posso nemmeno stare fuori fino a tarda sera! Magari Hope scopre dove sparisce ogni volta!>>
⟨⟨Questo è... strano⟩⟩ pensò la Shinx. Sebbene non conoscesse Helix, la sua innata diffidenza le disse che qualcosa non andava. <<Glielo dirò!>> promise all'amica. ⟨⟨Saperlo potrebbe essere importante anche per noi⟩⟩ aggiunse ancora, nella sua mente.
<<Ottimo!>> esclamò lei, iniziando poi a scodinzolare freneticamente. <<Oh ehi! Cél! Senti qua: ho saputo che qui vicino ci sono delle pozze d'acqua calda in cui rilassarsi!>>
<<Le... Sorgenti Termali?>>
<<Proprio quelle! Generalmente non amo l'acqua, ma l'acqua calda sì! Mi ci porti? Eh? Ti prego! Per favore! Perfavoretiscongiurotipregotantissimo!>>
⟨⟨In effetti non le farebbe proprio male rilassarsi...⟩⟩ si disse Céline. <<Va bene, Nalya!>>
La ragazzina conosceva un sentiero sicuro attraverso la Foresta Orientale che le avrebbe fatto evitare i Dungeon e potenziali brutti incontri. Tuttavia, non l'aveva mai percorso da sola, per questo la compagnia di Nalya sarebbe stata perfetta per una gita fino alle Sorgenti Termali.
<<Sei la migliore, Cél! Andiamo!>>
Le due Pokémon si lasciarono Borgo Tesoro alle spalle e iniziarono la loro breve camminata. Per Céline si sarebbe prospettata una giornata di tutto riposo.
Forse.
⟩⟩ ⟩⟩ ⟩⟩
<<Nulla nemmeno qui...>> mormorò Hope, confusa e preoccupata.
L'Eevee Cromatica, dopo una lunga ora di vagabondaggio, era arrivata alla terza ed ultima stanza prima della fine del Dungeon.
Stanza dove avrebbe dovuto trovare Registeel, il quale però, esattamente come Regirock nella precedente, non c'era, e proprio davanti ai suoi occhi si apriva il grande salone dove - teoricamente perchè ormai non era più sicura di nulla - riposava Regigigas.
<<Che sta succedendo qui...?>> sussurrò, come se temesse che qualcuno la sentisse.
In fondo, Hope era sollevata dal fatto che, se non altro, non aveva dovuto perdere tempo ad affrontare i tre Regi permettendole di raggiungere la fine del Dungeon più in fretta.
Proseguì, entrando nell'immenso salone sorretto dalle decine di massicce colonne.
Ebbe un brivido quando, in fondo alla grossa stanza, vide la possente figura di Regigigas pietrificata assieme a svariati altri Pokémon suoi fedeli, ma la cosa che più la colpì era che, insieme a lui, c'erano anche i tre Regi che non aveva trovato prima.
Cercò di ignorarli: finché fosse stata lontana da loro, non sarebbe successo nulla.
<<Sophia!>> chiamò, tornando al motivo per cui si trovava lì. <<Sophia!>>
Fia, fia, fia, fia...
Il suo richiamo non ottenne risposta all'infuori di un lungo e ripetuto eco tra le colonne.
Poi, alla base di una di esse, vide una poco promettente macchia rosso scarlatto e corse immediatamente verso quella direzione.
Sdraiata sotto la colonna, con una lunga cicatrice sul fianco dalla quale pareva aver perso molto sangue, il quale le era colato su tutto il ventre fino a formare una pozza a terra, la Delcatty giaceva immobile e con gli occhi chiusi.
<<Sophia!>> esclamò Hope, appoggiandole immediatamente una zampa sul collo.
Sebbene a malapena, la Pokémon Finezza respirava ancora. La ferita doveva essere meno grave di quanto apparisse, visto che il suo corpo era riuscito a fermare l'emorragia prima che fosse troppo tardi, tuttavia abbastanza brutta da renderla priva di sensi così a lungo.
Hope sospirò sollevata, lasciandosi cadere una lacrima di gioia, e si affrettò a cercare un Revitalseme da dare all'amica.
Dopo qualche secondo, il miracoloso Seme ebbe l'effetto desiderato e, dopo aver preso un respiro profondissimo degno di chi è stato cinque minuti in apnea, Sophia aprì gli occhi.
<<SOFY!>> urlò Hope, abbracciandola e piangendo come una bambina. <<Grazie ad Arceus! Stai bene!>>
<<Diciamo... che sono stata... meglio...>> mormorò lei, ricambiando all'abbraccio. <<Hope... sei venuta fin qui per me... Grazie>>
<<Certo che sono venuta qui per te! Ero così in pensiero! Scusami se ci ho messo tanto, avrei dovuto capirlo ieri sera... ti ho fatta rischiare grosso...>>
<<No, Hope... è colpa mia. Sono stata troppo avventata...>>
La Delcatty sciolse l'abbraccio e il suo sguardo si fece fin troppo serio.
<<Cosa è successo?>> le chiese Hope.
Sophia provò ad alzarsi, ma la sua ferita le mandò una forte fitta di dolore che le fece cambiare idea, poi rispose.
<<Avrai notato che... qualcosa non va in questo Dungeon, che i Regi non sono dove dovrebbero essere. Me ne sono accorta anch'io, ma presa dall'incoscenza e spinta dalla sete di scoperta, ho proseguito come al solito... trovandomi poi qui sola contro Regigigas, i suoi fedeli e anche gli altri tre Regi. Non ci hanno messo molto a liberarsi di me...>>
<<Oh cielo...>> commentò Hope, afflitta. <<Ma perché? Perché le regole di questo Dungeon sono cambiate?>>
<<Non lo so... ma so che si tratta di un'Anomalia, Anomalia con la "A" maiuscola>>
<<A... Anomalia?>>
<<Così definisco questo genere di fenomeni che già in passato hanno interessato i Dungeon all'avvicinarsi di eventi catastrofici, ad esempio durante gli anni antecedenti alla Paralisi del Tempo>>
<<Cosa!? E perché la Gilda non sa nulla di una cosa così grave!?>>
<<Calma. Non ne sa nulla perché è la prima volta che ne vedo una. Potrebbe essere un caso isolato, ma se non lo fosse...>> la Delcatty deglutì. <<Allora significa che da qui a qualche anno accadrà qualcosa di terribile...>>
Hope aveva ancora un sacco di domande da fare, tuttavia un forte rumore di pietre che si sgretolano proveniente dalle sue spalle le fece capire che in quel momento c'erano ben altri problemi di cui preoccuparsi; infatti, tutti i Pokémon pietrificati si stavano liberando.
<<Oh no...>> mormorò Sophia. <<Non ce la faremo mai da sole. Scappiam- AAAH!>> Un urlo dovuto ad un'altra acutissima fitta di dolore le impedì sia di finire la frase che di alzarsi. <<Maledizione...>>
<<Sophia! Sei ancora troppo debole! Non ti muovere!>> esclamò l'Eevee cromatica, guardando i Pokémon, in particolare Regigigas, ormai liberi.
<<La... VeriTà... vA... ProTettA...>> disse Regigigas, con una voce innaturale e meccanica.
⟨⟨La... Verità?⟩⟩ si chiese Hope.
<<...DisTrugGere... coLoro... cHe... vI... Si... avVicInaNo...>>
<<Ma cosa...?>>
<<Hope... tu che puoi... vattene!>> la esortò Sophia, incapace di muoversi.
La ragazza non pensò alla sua risposta un solo secondo di più.
<<No. Mai>> disse, con fermezza. ⟨⟨E va bene... non mi lasciate altra scelta⟩⟩
La candida Eevee sprigionò tutta la sua energia repressa, avvolgendo il suo corpo in un'aura bianca che si muoveva sulla superficie della sua pelle come un'aggraziata fiamma candida.
Davanti a lei, oltre che a tutti i Regi al gran completo, c'erano anche quattro Hitmonlee ed altrettanti Bronzorg, tutti con uno sguardo senza alcuna emozione.
<<Sophia>> disse all'amica ferita. <<Stammi dietro... e fidati di me! A loro ci penso io>>
La Delcatty guardò meravigliata l'amica, bella come una solitaria fiamma danzante in mezzo all'oscurità.
<<E brava Hope...>> sussurrò, poi sorrise ed emise uno sbuffo divertito. <<Falli a pezzi, Purificatrice>>
L'Eevee cromatica annuì con determinazione, mettendosi in posizione da combattimento. Nel suo sguardo non c'era alcun segno di paura.
Non disse nulla, non rispose all'incitamento di Sophia, non provocò gli avversari.
Semplicemente, senza timore alcuno, si lanciò nella battaglia, sola contro dodici.
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