Capitolo 1: Aria di Festa

《Avanti, su》si disse Céline, tirando un filo con i denti più forte che poteva.《Ancora un piccolo sforzo...》

Rilasciò la presa, esalando un sospiro liberatorio. Anche quel nodo, l'ultimo, era finalmente fatto. Il suo lavoro era concluso.

Fece un sorrisino, guardando soddisfatta le sue creazioni.

《Mamma e papà le adoreranno! O almeno, lo spero... ma dov'è Ray?!》

<<Cél!>> esclamò improvvisamente la voce del fratello. <<Mi hai chiamato?>>

La giovane Shinx si voltò di scatto con un'espressione raggiante come non mai.

<<Ray! Guarda! Ti piacciono?>> domandò, spostandosi da un lato.

Solo allora l'Eevee notò che a terra vi erano tre grandi ghirlande di fiori azzurri e violetti finemente intrecciate da due sottili spaghi bianchi. Questi ultimi passavano esattamente al centro dei boccioli con precisione millimetrica.

<<Wow... sono bellissime>> mormorò Ray. <<Dove le hai trovate?>>

Céline ridacchiò timidamente, sollevando gli occhi al cielo con una fasulla aria persa e rimanendo in totale silenzio.

<<Aspetta...>> realizzò con stupore l'Eevee. <<Le hai fatte tu?!>>

<<Eh già>> rispose la sorella, con una puntina di fierezza. <<Ho pensato che starebbero benissimo a tavola, magari intorno alle caraffe d'acqua! Ci è voluto un bel po' a trovare i fiori, il filo e poi a intrecciarli tutti, ma alla fine ce l'ho fatta! Volevo farle vedere a mamma e papà, ma prima ho preferito sentire se ti piacevano, e ti piacciono!>> fece, camminando avanti e indietro e gesticolando quanto possibile per un Pokémon quadrupede. Tuttavia, senza nemmeno dare a Ray il tempo di rispondere, la sua espressione passò da raggiante a dubbiosa. <<A meno che... tu non mi abbia detto che sono belli solo perché sei mio fratello...>>

<<Cos...? Nononono, Cél!>> si affrettò a rispondere lui, sincero. <<Le trovo davvero bellissime! Lo giuro! E poi non sapevo nemmeno che le avessi fatte tu quando l'ho detto!>>

<<Oh>> mormorò Céline, imbarazzata. <<Hai ragione... scusami...>>

<<Non scusarti! Non devi!>> quasi la rimproverò Ray.

<<Ok...>> rispose lei, cercando di ricomporsi. <<Allora... sai dove sono mamma e papà?>>

<<Pff>> sbuffò l'Eevee, ripensando alla discussione di pochi minuti prima. <<Intendi dire i due Capitani che non mandano gli esploratori ad esplorare perché per loro è troppo pericoloso?>> domandò retoricamente, aspettandosi una risposta che però non arrivò. <<Saranno ancora nella loro stanza da Capitani a fare ovviamente cose da Capitani, che altro ti aspettavi?>>

<<Ergh... va bene, grazie Ray...>> rispose lei, iniziando a chiedersi cosa fosse successo.

Afferrò i fili delle tre ghirlande con la bocca e cominciò a trascinarle verso la Gilda.

<<Ah! Ray!>> esclamò tra i denti. <<Sce non sciai coscia fare, fai un scialto in città a dare una tzampa!>>

Lui sospirò. <<Ne vengo giusto ora dal Giardino dei Meli! È grazie a me se abbiamo le Mele Perfette!>> esclamò, venendo completamente ignorato dalla sorella, la quale stava già scendendo le scale. <<Eddai, sorellina! Non obbligarmi!>>

Ovviamente, non venne ascoltato.
Controvoglia, si avviò verso Borgo Tesoro, chiedendosi il motivo di tale richiesta.

《Alle volte mia sorella è davvero strana... e ultimamente lo è ancora di più》pensò, scendendo l'immensa scalinata verso la città.

》》》

Mentre Ray si addentrava a Borgo Tesoro, Eric e Kate spuntarono dal sentiero della Foresta Orientale, punto di partenza e, solitamente, di ritorno per ogni esplorazione.

<<Visto? Ti avevo detto che non avremmo tardato>> fece l'Absol.

<<Buon per te. Stavolta sei stato fortunato>> rispose la sua compagna. <<Ora passiamo da casa e poi andiamo a divertir->>

<<Eric!>> gracchiò improvvisamente la voce di Chatot, interrompendo la Shinx.

Il Pokémon Musicale atterrò davanti alla coppia.

<<Vi porgo i miei saluti. Tutto bene nella vostra esplorazione?>>

<<Oh... una passeggiata, come al solito>> rispose Kate.

<<Ti serve qualcosa da me, Chatot?>> domandò invece Eric.

Lui annuì. <<Non per me, ma per Sparx. Mi ha chiesto di venirti a chiamare non appena saresti tornato. Vuole parlarti>>

La cosa sorprese un minimo l'Absol, il quale non si aspettava una chiamata così improvvisa. Cominciò a domandarsi cosa potesse volere da lui Sparx.

<<Ok>> disse poi. <<Kate, tu vai a casa a posare la nostra roba. Ti raggiungo più tardi>>

<<Va bene, Eric. Poi fammi sapere!>>

I due si scambiarono un bacino, poi la Shinx si diressee verso il Promontorio Sharpedo. Rimasto solo con Eric, Chatot gli fece un cenno con l'ala.

<<Seguimi>> fece, sollevandosi da terra.

《Come se in dieci anni non avessi ancora imparato dove sia la Gilda》pensò l'Absol mentre risaliva la ripida scalinata.

》》》

Frattanto, Céline era arrivata nella stanza di Sparx con tanto delle tre ghirlande di cui tanto andava fiera.

<<Le hai davvero fatte tu?>> domandò il Luxray, strabiliato.

<<Beh... sì. Volevo aiutare anch'io per la festa...>> rispose lei con timidezza.

Sparx le sorrise con sincerità. <<Fidati, Cél. Hai fatto un gran lavoro. Mettiti d'accordo con la mamma su dove posizionarle. Meritano davvero>>

La giovane Shinx diede un abbraccio al collo del padre, contenta di sentirsi apprezzata.

<<Grazie, papà!>>

<<Scusate>> fece la voce di Eric dalla porta. <<Posso?>>

<<Oh! Ciao zio Eric!>> esclamò Céline.

<<Ciao, Cél. Come stai?>> domandò lui con un sorriso.

<<Benissimo! Ho fatto queste ghirlande e tutti quelli che le hanno viste le adorano!>>

L'Absol gettò un occhio alle tre semplici, ma di impatto, composizioni floreali, per poi rivolgersi alla nipotina.

<<Metti anche me in lista, Cél. Sono bellissime>>

<<Yay! Ora manca solo mamma e poi tutta la città le vedrà!>> esclamò felice.《Ma a tutti gli altri piaceranno...? O farò una brutta figura...?》si chiese subito dopo, preoccupata.

<<Cél>> il richiamo di Sparx la distolse dai suoi pensieri. <<Ora io e zio Eric dobbiamo parlare. Ci metteremo un attimo, poi ti raggiungerò subito da mamma, va bene?>>

<<Sì, papà! Vado>>

La Shinx afferrò nuovamente le sue tre ghirlande e, lentamente per non rovinarle, lasciò la stanza in cerca di Yeaf.

<<Wow. Tua figlia si sta dando da fare ultimamente>> commentò Eric quando la nipote se ne andò.

<<Già. Sta crescendo e vorrebbe capire di più su se stessa. È una ragazzina così timida, eppure così determinata a scoprire la sua strada... è giusto incoraggiarla e farle notare che quel che fa ha effettivamente un valore>> rispose Sparx. <<Ad ogni modo, non è di lei di cui vorrei parlare, ma di te>>

<<Sono nei guai, Capitano?>> scherzò Eric.

<<Mph. No, ovviamente no>> fece lui, divertito. <<Come vanno le esplorazioni?>>

<<Solite cose, solita routine. Esplorare è sempre bello, ma ti confesso che dopo tutto questo tempo, essendo così facile per me e Kate, comincia ad essere un po' monotono. Mi piacerebbe qualcosa di veramente nuovo>>

<<Perfetto. Allora forse ho la distrazione che fa per te!>> esclamò Sparx.

<<Ti ascolto>>

<<Bene. Come sai, la nostra Gilda come allenamento impone di andare in Dungeon via via sempre più pericolosi per poter gradualmente migliorare, ma a pensarci bene nessuno insegna effettivamente alle reclute a combattere in modo tattico, bensì solo a come muoversi in un Dungeon, e per alcune nuove reclute la cosa rappresenta un grosso problema>>

<<Dove vuoi arrivare?>> domandò l'Absol, anche se una mezza idea gli si stava già formulando in testa.

<<Semplice: vorrei fossi tu ad addestrare le reclute alla lotta>> rispose il Luxray. <<Con la tua esperienza, la tua tattica e la tua intelligenza, sono sicuro che nessuno possa svolgere questo lavoro meglio di te. Sempre che tu lo voglia, ovviamente. Non ti obbligo a farlo>>

<<Mmm...>> fece Eric, pensieroso. <<L'idea in fondo mi alletta, sai? E poi...>> ebbe un'illuminazione improvvisa, la quale non potè fargli trattenere un sorriso divertito. <<Ci sto, Sparx! Sarò lieto di aiutarti>>

<<Meno male! Ti lascio carta bianca su tutto: frequenza delle lezioni, orari, tipo di allenamento, luogo e qualunque cosa correlata. So che saprai cosa fare>>

<<Penserò ad un piano e domani mattina ti farò sapere>>

Sparx annuì. <<Grazie della disponibilità, Eric>>

<<Figurati. Ora però devo tornare a casa prima che Kate mi faccia fuori>>

<<Eheh! Capisco. Ci vediamo dopo alla festa allora!>>

》》》

Più Ray si addentrava nella piccola città, più pensava quanto essa stesse assomigliando più ad una fabbrica di bomboniere che ad un borgo visti i vistosi addobbi collocati pressoché ovunque.

Erano stati scelti prevalentemente fiori dalle decine di colori, ma anche Nastri uniti tra loro e poi tinti e Fiocchi. Non poté fare a meno di notare anche qualche Strumento Esclusivo, alcuni di essi perfino abbastanza rari.

Il tutto mentre al centro della via della città si estendeva una tavola imbandita lunga dal Crocevia fino alla piazza della Banca Dusclops.

《Quest'anno hanno davvero fatto le cose in grande》pensò.《Ma ora io cosa dovrei fare?》

<<Finalmente sei qui, Raymond!>> esclamò una voce femminile, sottolineando bene il nome completo dell'Eevee.

Quest'ultimo sorrise quando identificò la sorgente della voce, ovvero una giovane ed elegante Ralts.

<<Vidya! Ti sono mancato?>> domandò retoricamente improvvisando un tono seducente.

<<No>> rispose lei, fredda. <<Ma il tuo aiuto potrebbe essere fin stato gradito, visto che come ogni anno hai fatto poco o nulla per la festa dedicata, tra l'altro, alla TUA famiglia>>

<<Eddai. Ammettilo che volevi solo passare un po' di tempo con m->>

<<Piantala di sparare scemenze!>>

Vidya era una delle due ragazze apprendiste alla Gilda. Razionale, solitamente calma, precisa, schematica, sincera.

Dato il fatto che Ray era un tipo... piuttosto precoce, iniziò a corteggiarla un anno prima di tutta questa vicenda, ottenendo anche dei risultati.

Peccato che, contemporaneamente, egli ci provasse anche con Eris, la Chikorita migliore amica della Ralts, la quale a sua volta ignorava che egli facesse la corte pure a Vidya, finendo con il farsi detestare da entrambe non appena scoprirono la cosa.

Ciò non demoralizzò affatto il giovane Eevee, che continuava ad agire con loro quasi come se nulla fosse successo.

<<E comunque>> fece Ray, indicando il tavolo. <<Vedi quelle Mele Perfette? Sono andato a prenderle io dal Giardino dei Meli!>>

<<Davvero?>> ribattè Vidya, quasi sorpresa. <<Oh beh. Ti avrà obbligato tua madre>> disse poi, ritornando alla normalità.

<<Wow. Ti hanno mai detto che sei davvero intelligente?>>

<<Sì. Me lo dici tu con una media di sei volte a settimana per una qualunque ovvietà>> rispose lei.

<<E la cosa non ti fa un po' di effetto?>>

<<No>> ripetè lei una seconda con la stessa freddezza della prima. <<Ora, se non ti dispiace, ma anche se ti dispiace, vado a riposarmi un attimo prima dell'inizio della festa>> disse, stirandosi le braccia dietro la schiena.

<<A più tardi allora!>> salutò Ray.

<<Sì sì. A più tardi>> rispose lei con meno convinzione possibile.

Quando la Ralts sparì dal campo visivo dell'Eevee, egli tiró un sospiro allegro e sicuro.

<<Un giorno capirai cosa ti persa tutto questo tempo, Vidya>> mormorò. <<O anche Eris... non fa differenza>>

<<Ehi, Ray! Parli da solo?>> ridacchiò una voce ben familiare alle sue spalle.

<<Sorellona!>> esclamò lui, vedendo Hope.

L'Eevee cromatica, giovane, ma oramai adulta, era spesso assente per via delle esplorazioni insieme al suo compagno Roa, rimanendo comunque molto legata alla famiglia.

Non si separava mai dalla sua Bandaprisma, il drappo di stoffa arancione avvolto intorno al suo collo che la proteggeva dalle avversità ambientali cedutole da Chiara dieci anni prima.

<<Ciao, fratellino!>> rispose lei, abbracciandolo. <<Allora? Pronto per stasera?>>

<<Prontissimo! Ah! E ringraziami per le Mele Perfette! Le ho portate io!>>

<<Wow! Non ti sei mai impegnato così tanto per la festa!>> rise l'Eevee cromatica, ironica.

<<Come vanno le esplorazioni?>> domandò lui, curioso.

<<Al solito, quindi alla grande!>>

<<E...>> continuò Ray, abbassando la voce. <<I tuoi fighissimi poteri?>>

Alla fine, avevano deciso di rivelare anche a Ray e Céline dei poteri da Purificatrice di Hope. Fortunatamente a nessuno dei due giovani balenò in mente l'idea che anche loro potessero possederli, limitandosi ad incitare la sorellona e a mantenere il suo segreto.

<<Benissimo, Ray!>> rispose lei, emozionata. <<Vedessi cosa sono diventata capace di fare! Un giorno provo a convincere zia Kate a farti assistere ai nostri allenamenti. Le nostre lotte sono epiche!>>

<<Foooortissimissimooooo!>>

<<Shh. Nessuno deve sapere>> sussurrò lei, con un occhiolino.

<<Ho ho. Assolutamente nessuno>> ricambiò il giovane. <<E invece come va con il tuo fidanzatino?>> sfotté poi.

A quella domanda, la ragazza ebbe un attimo di tentennamento.

<<Oh! Roa...? Ergh... va... bene...? Benissimo!>> rispose, assolutamente non convinta.

La cosa non toccò minimamente il giovane Eevee.

<<Ah! Vi continuate a sbaciucchiare nei Dungeon coda nella coda?>>

<<Oh! Sì sì... esattamente... così... siamo felici...>> mormorò lei, palesemente a disagio. <<Ehm... dov'è Cél?>> domandò rapidamente per cambiare argomento.

<<Alla Gilda. Ha fatto delle ENORMI ghirlande di fiori da sola e vuole farle vedere a mamma e papà>> rispose lui.

<<Davvero? E brava la mia sorellina. Tu invece cosa farai adesso?>>

<<Credo che aspetterò l'inizio della festa. Resti qua con me?>>

<<Certamente. E ti racconterò anche le mie ultime avventure!>>

<<Evvai! Sei grande, sorellona!>>

<<Ehi! Quello è zio Eric!>> esclamò lei, vedendo l'Absol venire loro incontro.

<<Ciao, ragazzi!>> salutò lui.

<<Zio Eric!>> fece Ray, contento, saltellandogli intorno.

L'Eevee adorava l'Absol. Era forte, fico e tosto. Così diceva lui almeno. Se c'era un esempio che voleva davvero imitare, più che suo padre era proprio lo zio.

<<Ray! Ho una sorpresa che sono sicuro ti piacerà un sacco>> disse quest'ultimo.

<<Davvero? Che cosa?>> domandò freneticamente il giovane.

<<Se te lo dicessi non sarebbe più una sorpresa>> rispose Eric, divertito.

<<Dai! Non lo dici nemmeno al tuo nipotino preferito? Tipregotipregotiprego!>>

L'Absol scosse la testa, ridacchiando. <<No, Ray, mi dispiace. Lo saprai domani mattina insieme a tutti i tuoi amici. Ti rivelerò solo che... riguarda la Gilda>>

<<Ooooh! Non sto nella pelle!>>

<<Uh? Ora sono curiosa anch'io>> disse Hope.

<<Credo che tu non abbia bisogno di questa sorpresa, Hope. Capirai poi perché quando sarà rivelata>> rispose l'Absol, sorridendo. <<Ora però devo assolutamente andare a casa. Kate mi aspetta. Ci vediamo alla festa, ragazzi!>>

<<A dopo, zio Eric!>> salutarono praticamente in coro i due fratelli.

》》》

Fischiettando allegramente, Kate mise a posto la sua Sacca dei Tesori, fermandosi un attimo a contemplare gli ultimi attimi del tramonto.

Aveva bisogno di qualcosa del genere. Dopo tutti quegli anni soffocata dalle tenebre e dal ghiaccio, la vita che il destino le aveva affidato era esattamente quel che le serviva per ritrovare definitivamente il sorriso.

Una famiglia che le voleva bene, un ragazzo che la amava, degli amici, un lavoro che le piaceva... cosa poteva desiderare di più?

《Un figlio...》si rispose tra i suoi pensieri.《Ma sarebbe troppo pericoloso per me farlo ora... devo evolvermi!》

Sospirò, chiedendosi quanto ancora ci sarebbe voluto, finché la voce di Eric non la distolse dai suoi pensieri.

<<Kate!>> salutò lui.

<<Rieccoti qui!>> ribattè lei. <<Allora? Che ti ha detto Sparx?>>

<<Mi ha... offerto un lavoro>> rispose l'Absol.

<<Un lavoro? Ma noi abbiamo già un lavoro!>> esclamò, perplessa.

<<Non preoccuparti. Non smetteremo di essere esploratori. Solo che per qualche mattina alla settimana mi tratterò alla Gilda>>

<<A fare cosa?>>

<<Sparx mi ha chiesto di addestrare le reclute a combattere in modo più tattico, affinché si trovino meglio nei Dungeon. La trovo una bella idea, oltre che qualcosa di diverso dalla solita routine>> spiegò lui.

<<Wow! Ma è bellissimo, Eric! Sparx ha fatto la scelta migliore a chiederlo a te>>

<<Oh sì>> rispose Eric, trattenendo una risata. <<E tu, Kate, sarai tra le reclute che addestrerò!>>

La Shinx ci mise qualche secondo a realizzare cosa il compagno le avesse detto.

<<A-aspetta. Cosa?>>

<<Hai capito benissimo. Da domani mattina, sarai tra i ragazzi ad allenarti sotto la mia supervisione un paio d'ore per tre volte la settimana. Ovviamente senza poteri da Purificatrice, si intende>> disse lui, tirandole una leggera spallata.

<<Ma... ma...>> balbettò la Shinx, non riuscendo a pensare ad altro da dire.

Non le andava a genio di allenarsi pubblicamente. Negli anni, anche se spesso svolti controvoglia, gli allenamenti per lei erano una cosa fin... intima; soltanto lei ed Eric, tranquilli e dove solo lui avrebbe potuto vederla.

Il pensiero che avrebbe dovuto allenarsi di fronte ad una massa di ragazzini, suo nipote compreso, la metteva leggermente a disagio.

<<Va bene... ma sappi che ne riparleremo!>> esclamò, forzando un sorriso. <<I ragazzi lo sanno già?>>

<<No. Stasera mi metterò d'accordo con Sparx sui giorni e gli orari, poi probabilmente domani mattina diremo tutto>>

Lei annuì, silenziosa. Sapeva che il suo compagno era consapevole di quel che pensava, ma si stupì del fatto che ancora non le avesse detto nulla per confortarla.

<<Ehi>> fece Eric, come se le avesse letto nella mente. <<Andrà tutto bene. I ragazzi ti adorano e lo sai benissimo. Tu sei Kate, la Purificatrice! Sanno di cosa sei capace e che hai salvato il mondo. Immagino perdoneranno qualche sbaglio, non credi?>> le disse. <<E comunque, ogni qualvolta che tu vorrai allenarti con me e solo con me, cosa devo dire abbastanza rara, sappi che sarò disponibile in qualunque momento, Kate>>

La Shinx sospirò con un sorrisetto divertito all'udire quelle parole. Si alzò sulle due zampe posteriori per raggiungere la bocca dell'amato e stampargli un bacio.

<<Capisci perché ti amo, no?>>

<<Ovvio che lo capisco>> rispose lui, scherzosamente.

Detto ciò, dopo qualche minuto di preparativi, i due amanti uscirono di casa in trepidante attesa per l'annuale festa che ricordava l'ultimo giorno della loro grande avventura passata insieme... e gli ricordava che un'altra sarebbe stata sempre dietro l'angolo ad aspettarli.

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