CAPITOLO 11
Durante l'aperitivo c'era quel silenzio che non l'avevo mai sentito, era se come stessimo solo noi cioè io e Caren con sottosfondo la musica.
Quel momento non sapevo cosa dire. Odio il silenzio. Come si dice nel silenzio c'e' tutto.
Allora presi l'iniziativa a parlare dicendo:"Ma che strano tutto questo "Silenzio"
Caren:"Eh? Cosa? Non ho capito?"
Io:"Ma sei ubriaca?"
Caren:"Ehm....No....Sto bene!"
Io:"A me non sembra, di solito parli e ridi."
Caren:"Lo so."
Io:"Me ne vuoi parlarne? Se vuoi ti aiuto per quello che posso."
Caren:"Ehm non so come dirtelo."
La guardai con un sguardo misterioso, se è cosi che si può dire.
Caren:"Non è nulla da preoccuparsi, tranquilla."
Io:"Odio vedere le persone che stanno male e si tengono tutto dentro, dai su sfogati."
Caren:"Bhè..."
Da quella conversazione venne bloccata dal cameriere e disse:"Vi porto un'altro cocktail?"
Io e Caren ci guardammo e rispondemmo:"Si"
Cameriere:"Cosa?"
Io:"Prosecco"
Caren:"Spritz grazie, comunque Noemi lascia perdere."
Io:"E' tutto nascosto negli tuoi occhi e si vede."
Caren abbassai lo sguardo e la serata prosegui come nulla fosse.
Cosi decidemmo di andare a mangiare una pizza, 58 km di distanza da quel bar c'era una pizzeria molto carina.
Non volevo già litigare con lei, perchè le avevo appena conosciute da pochi giorni e poi io sarei rimasta sola, si magari avrei fatto amicizia con altre della scuola, ma per ora
volevo soltanto conoscere loro e poi più avanti si vedeva cosa fare.
La serata preseguii normalmente, con qualche conversazione, risate, lei mi raccontai la sua vita e poi raccontai la mia. Insomma una serata molto speciale.
Caren:"Grazie per avermi ascoltata, se ti devo dirti la verità preferisco te che le altre nostre amiche."
La guardai con un sguardo un pò sconvolto e gli dissi:"Come mai?"
Caren:"Ma, lo so che ci conosciamo da soltanto due o tre settimane, però tu mi dai quella sensazione che nessuna delle altre ragazze non mi danno."
Io:"Ah però non mi sarei aspettata questa risposta." dissi sorridendo.
Caren:"Davvero? Comunque che ne dici se andiamo a dimenticare qualcosa?"
Io:"Si, eh si dai ci sta"
Ci alzammo e pagammo e andammo nello stesso bar, che avevamo fatto aperitivo.
Un bicchiere tira un'altro,la testa incominciava a girare e le gambe non me le sentivo più. Vedevo le cose,persone doppie e forse avevo perso pure Caren in giro per il locale.
Andai fuori per vedere se mi passava ero accovacciata, le gambe attaccate al petto, in mano avevo un bicchere di un cocktail che non sapevo nemmeno il nome.
Dopo cinque minuti circa mi sentii toccare e dissi:"Caren sei tu?"
X:"Ehm no, piacere mi chiamo Harry, ti senti bene?"
Io:"No, sto per vomitare, mi gira fortissimo la testa" dissi mentre forse mi stavano alzando e portarmi via.
Harry:"Ti stiamo portando in bagno cosi dopo se vomiti stai meglio, ma sei inglese?"
Io:"No sono italiana."
Harry:"Owh wow, amo le ragazze italiane."
Io dovevo ancora capire che stavo parlando con quel Harry, si con quel Harry Styles.
#SPAZIOAUTRICE
Buonaseraaaaaa :D
Scusate se non ho più messo capitoli, perchè ero stra impegnata e avevo iniziato a lavorare.
Spero che vi piaccia questo capitolo e scusate per gli errori grammaticali perchè l'ho scritta in velocità. :)
Buona lettura e commentate. <3
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