Capitolo XXVIII:
e questo è dove sono arrivata a postare finora, appena rileggo i capitoli tradotti arriverà anche al nuova parte (ma vi avviso già, sono leeeeeeeenta)
buona lettura a tutte/i ^^
Capitolo XXVIII:
Hermione non si aspettava che a Barty importasse davvero delle ferite di Mr. Dawson.
Naturalmente, era colpa sua, dato che aveva tentato di smaterializzare quattro persone.
Eppure, era veramente accovacciato vicino all'uomo sanguinante, qualcosa di piuttosto notevole e inaspettato da un Mangiamorte.
Lui avrebbe potuto lasciare morire l'uomo lì.
Barty lo aveva detto precedentemente che manteneva viva la coppia perché si trattava dei genitori di Elora.
Ed era quella l'unica ragione a cui potesse pensare Hermione sul perchè lui stesse cercando di guarire le ferite con alcuni incantesimi.
Una pozione sarebbe stata molto più efficace contro le ferite che erano parecchio profonde, avrebbero di sicuro lasciato cicatrici.
Ma se non altro avrebbe fermato la fuoriuscita del sangue.
Fu quando le urla di Mr. Dawson si interruppero, assieme al sanguinamento, che il gruppo si accorse di non essere da solo nel vicolo. Era giorno inoltrato e le urla dovevano aver attratto attenzione, anche se Barty aveva cercato di attivare le difese il più velocemente possibile.
C'era un basso ma piuttosto muscoloso uomo che stava in piedi a circa tre passi da loro.
Ma non sembrava molto sorpreso o scioccato, quello che Hermione si sarebbe aspettata da un Babbano che avesse visto un uomo sanguinante e un altro uomo che eseguiva magie con una bacchetta.
Il Babbano a dire il vero sembrava arrabbiato.
Non sembrava nemmeno un po' avere paura.
Qualcosa che sarebbe cambiata molto presto, Hermione lo poteva vedere negli occhi di Barty, ridotti a due fessure.
Barty si alzò lentamente, facendo un passo avanti per rendere chiaro che fosse lui il leader del gruppo.
"Noi stiamo avendo una riunione importante qui," sibilò il Babbano, indicando l'edificio. "Devo chiedervi di andarvene ora, state facendo troppo rumore."
Barty fissò l'uomo negli occhi e basta, senza sbattere le palpebre una sola volta. La sua bacchetta era ancora nella sua mano destra, ma il Babbano non sembrò notarlo.
Lui non aveva idea di cosa stesse succedendo. Ed Hermione aveva lo spiacevole presentimento che quell'uomo lo avrebbe presto scoperto.
"Beh.. come puoi vedere, il vecchio uomo qui non si sente molto bene. Lasceremo questo posto non appena avrò completato la mia stessa riunione importante qui, quindi ti suggerisco di andartene via senza fare storie. Se non lo fai, credimi, non lo vuoi sapere cosa succederà dopo..." ringhiò Barty.
"Lei è quello che sta facendo storie, Signore. La avverto, chiamerò la polizia, se non ve ne andate ora." ribatté il Babbano.
Ma Barty era rimasto impassibile alle minacce che stava facendo il Babbano.
Infatti, aveva un'espressione irritata e piuttosto impaziente. Il pugno si stava stringendo attorno alla sua bacchetta e chiaramente si stava trattenendo, non volendo attrarre alcuna attenzione su di sé. Almeno non lì in pieno giorno. Lui aveva un piano nella sua mente e quell'uomo di fronte a lui gli era di intralcio.
"Chi diavolo ti credi di essere, pensando che tu mi possa parlare così?"
"Richard Thorpe. Faccio parte del consiglio cittadino e stiamo discutendo le grandi proprietà qui nelle vicinanze e stiamo decidendo cosa farne. Questo richiede concentrazione e di certo non abbiamo bisogno di persone rumorose che credono di poter fare come diavolo gli pare." disse l'uomo basso, facendo un passo in avanti, come se volesse sfidare Barty.
Ma Barty rimaneva fermo nella sua posizione, la sua espressione era mutata in una più curiosa, aveva sentito qualcosa che lo interessava.
"Proprietà? Come ad esempio?" chiese Barty con genuino interesse.
L'uomo rise, mentre squadrava Barty dall'alto in basso con cautela, studiando la sua intera figura.
"Perché le dovrebbe importare? Non sono affari suoi. Chi è lei comunque? Non l'ho mai vista in giro e io conosco un sacco di gente."
"Beh, sono qualcuno al quale interessa un buon investimento. Ho denaro. Tu mi mostri queste proprietà che hai e magari te le potrei comprare. Non è questo che stai cercando? Inoltre , all'uomo vecchio qui farebbe bene un po' di riposo, invece che starsene seduto qui al freddo." disse Barty.
"Io.. io non sono sicuro che la proprietà sia pronta per la vendita. Non sono io quello che lo decide..." disse Richard, studiando il gruppo di persone di fronte a sé.
Mentre Barty continuava a fissarlo, lui annuì. "Bene, allora seguitemi, vi porterò da qualcuno che lo sa."
Il sorrisone di Barty si allargò, mentre seguiva l'uomo all'interno, cosa che disse a Hermione che lui aveva qualcosa in mente.
Lui aveva un piano e non sarebbe finita bene per i Babbani all'interno di quella struttura. Camminarono attorno all'edificio per poi entrare attraverso la larga porta di legno che conduceva alla hall principale. Erano tutti seduti attorno a un tavolo e le quattro persone erano impegnate a studiarli.
Era molto chiaro chi fosse al comando lì, dato che c'era una donna anziana sulla cinquantina a capotavola.
"Chi sono queste persone?" chiese la donna a Richard, quando vide il gruppo entrare, alzando lo sguardo dal suo lavoro.
Richard fece spallucce.
"Sono quelle persone che facevano rumore di fuori. L'uomo dice che ha il denaro per le nostre proprietà."
"Le vostre proprietà?" lo derise Barty, guardando le carte sul tavolo. "Questa qui di sicuro non è vostra."
Prese una delle carte dal tavolo, puntando la foto inclusa. Hermione poteva vedere abbastanza chiaramente che si trattava della tenuta di Barty. Stavano discutendo cosa fare della Tenuta Crouch.
"Questa tenuta è vuota da lungo tempo ormai." parlò la Presidentessa. "E questo la rende nostra."
"No, non lo è." ringhiò Barty. "E vi dirò perché. È mia. È stata della mia famiglia da secoli. Non è vostra da vendere."
"Oh, ma davvero?" lo derise la donna, alzandosi. "Quindi, lei ha le carte?"
"Non ho bisogno delle carte, vi ho appena detto che la casa è mia. Ed è un motivo sufficiente per smetterla di discutere, suppongo." disse Barty, come a voler sfidare la donna a contraddirlo. "Ad ogni modo, ci sono delle persone che sorvegliano la mia tenuta e io la rivoglio indietro. Ed ecco dove entrate in gioco voi. Voglio che voi gente giochiate un piccolo ruolo nel mio piano, allo stesso modo."
La donna lo fissò e basta.
"Tu menti. Di cosa stai parlando? Sei pazzo!"
Barty le mostrò un sorriso crudele che non raggiunse i suoi occhi. "Ti sto dicendo che ho bisogno che voi interpretiate una messinscena credibile per far allontanare delle persone da casa mia. E ho bisogno di voi, perché da solo non lo posso fare," spiegò, come se stesse parlando a un bambino. "Il gruppo che è qui dietro le mie spalle fingerà che hanno comprato quella casa. Vivranno nella mia tenuta per un breve periodo, convincendo così le persone che sorvegliano la casa che io me ne sia andato e che ora al mio posto ci vivano dei Babbani."
"Cosa? Di cosa stai parlando?"
Ma Barty ignorò la domanda della donna.
"Loro vivranno lì, ma hanno anche bisogno di un agente immobiliare, naturalmente. Voi. Voglio che alcuni di voi fingano di essere i loro agenti e voglio che i restanti fingano di visitare la nuova famiglia Babbana."
"Basta così, chiamo la polizia!" sospirò la donna, prendendo il telefono.
Barty si avvicinò in modo inquietante alla faccia della donna, forzando la sua mano giù con la propria.
"Non lo farei, se fossi in te." ringhiò.
"Allontanatelo da me!" urlò la Presidentessa a Richard e agli altri tre uomini che erano ancora seduti al tavolo.
Quando gli uomini si alzarono per catturare Barty, lui estrasse la bacchetta velocemente.
"State indietro!" gridò agli uomini, che si rimisero a sedere, guardando la bacchetta confusi.
Barty spinse la donna giù sulla sua sedia, facendole il giro attorno, così che ora era dietro di lei, pressandole la bacchetta alla gola e poi si chinò, per parlarle all'orecchio. "Suppongo di poterlo fare anche con un'attrice in meno... ti potrei uccidere qui, in questo momento..."
La donna deglutì visibilmente e gli uomini attorno a lei sembravano incerti su cosa fare.
Ma Barty non fece nulla, come invece si aspettava Hermione. Normalmente, lui avrebbe già ucciso la Babbana ma lui non l'aveva fatto. Non stava nemmeno torturando nessuno ancora.
"Skye," disse Barty, sollevando lo sguardo per incontrare quello della figlia. "Vieni qui."
Per tutto il tempo la ragazza era rimasta lì in piedi con un'espressione neutrale, ma adesso si avvicinava al padre con un misto di eccitazione, paura e stupore.
Hermione sentiva che la ragazza guardava verso Barty, cominciava anche a sospettare che la ragazza nutrisse un insano interesse per le Arti Oscure.
Se non altro ne sembrava attratta.
"Ti darò la tua bacchetta," disse Barty, dando a Skye la sua bacchetta. "E tu la userai contro questa donna. Ti dirò io cosa fare. È tempo che impari a lanciare gli incantesimi come si deve."
Skye prese la bacchetta da lui e la puntò verso la donna che adesso sembrava sia confusa, sia spaventata.
"Lanciale uno Stupeficium," ordinò Barty. "Lo conosci l'incantesimo, vero?"
Skye annuì. Ci fu un flash di dubbio nei suoi occhi all'inizio, ma quando vide gli occhi del padre determinati sembrò diventare più sicura di sé. Quindi innalzò la propria bacchetta.
"Stupeficium!" disse ad alta voce Skye.
L'incantesimo non fu così potente, ma la donna fu definitivamente sollevata dalla sua sedia.
"Niente male, niente male, davvero." sorrise Barty. "Ora prova a farle il solletico."
Skye lo guardò con uno sguardo interrogativo.
"Come?"
"Puntale la bacchetta e poi di' 'Rictumsempra'."
"Rictumsempra!" disse Sky senza alcuna ombra di dubbio ormai.
Hermione fu scioccata che la ragazza aveva fatto come le era stato detto senza alcuna domanda. Sembrava addirittura che le piacesse. Non sembrava contrariata dal fatto che stesse facendo del male a un essere umano.
Ma Barty sembrava davvero molto divertito.
Gli stava chiaramente piacendo tutto questo, e stava decisamente pianificando di portarla al livello successivo.
"Ora cruciala." fece un sorrisetto Barty.
Questo fece esitare un po' Skye, ma Barty cominciò ad incoraggiarla.
"Va' avanti, rendimi fiero. Otterrai la Tenuta. Diventerai potente. Sarai ben accolta dal Signore Oscuro e da me. Come mia figlia, tu diverrai una strega potente, con denaro, con uno stato sociale e una terra. Tu non lascerai che questa lurida Babbana che ha osato sfidarmi ti ostacoli, non è così? Lei ci è d'intralcio, faglielo rimpiangere."
Skye annuì con determinazione, Innalzò la bacchetta e pronunciò la Maledizione Senza Perdono.
"Crucio," disse, non ad alta voce stavolta, come se davvero non volesse pronunciare quella maledizione.
Fu un patetico tentativo. La Presidentessa a malapena si era mossa, stava solo ancora tremando di paura.
I nonni di Sky stavano guardando la scena con orrore e shock, ma si guardavano bene dall'interferire.
Barty era un mago potente e non avrebbe esitato a mostrar loro la sua conoscenza delle Arti Oscure.
"Devi esserne convinta," disse Barty e Skye. "Hai bisogno di farle sentire quanto sei arrabbiata. Lei ha cercato di impossessarsi della nostra Tenuta. Lei va punita per questo."
Skye riprovò la maledizione, ma non successe nulla.
"Ma almeno è davvero quella la tua bacchetta?" domandò Barty, guardando la bacchetta che teneva in mano Skye. "Perché non sembra obbedirti molto bene."
Skye scosse la testa.
"Questa è la vecchia bacchetta del nonno. Non avevamo soldi per una bacchetta nuova..."
Barty lanciò un'occhiataccia alla vecchia coppia nell'angolo della stanza.
"Sistemeremo questa cosa per te, appena abbiamo finito qui. Ti comprerò la bacchetta perfetta. Beh, sembra che tu abbia bisogno di un po' più di pratica in questo. Pensi di poter uccidere?"
Barty fece quella domanda come se fosse una cosa normalissima uccidere qualcuno a sangue freddo. Ma certo era normale per lui, era quasi la sua routine quotidiana.
Skye scosse la testa, cosa che portò i suoi nonni a un respiro di sollievo.
Almeno lei non avrebbe ucciso.
Ameno lei non avrebbe ucciso nessuno. Non ancora.
"Allora lascia che lo faccia io per te." ringhiò Barty, alzando la sua bacchetta di nuovo.
"Avada Kedavra."
Una luce verde brillante riempì la stanza e la Presidentessa smise di tremare immediatamente.
Barty si girò per affrontare gli altri quattro uomini seduti al tavolo.
"Qualcun altro vuole farmi arrabbiare?"
Ci fu silenzio, fortunatamente.
"Bene. Allora tenete chiusa la bocca prima che cambi idea e decida di uccidervi."
Mise entrambe le mani sulle spalle della figlia e la guardò negli occhi.
"Non posso lasciarti tenere la tua bacchetta per adesso. C'è bisogno che tu finga di essere una Babbana. Io mi fido perché tu mi possa aiutare, senza fare nulla che non gradirei. Winky ti terrà d'occhio, nel caso tu provi a fare qualcosa. Se scopro che tu non mi hai obbedito, allora non sarò più così gentile con te, hai capito? Questo è il tuo test finale e sinceramente io mi auguro che tu non lo rovini. Hai bisogno di fare funzionare questo piano, non importa quello che dicono i tuoi nonni. Se loro ti causano guai, Winky me lo dirà e io verrò ad aiutarti. Dopo questa cosa, possiamo stare insieme, ti insegnerò la magia come si deve e tu non dovrai più essere povera. La Tenuta è tua per ora. Io per adesso devo tornare a Hogwarts, ma tornerò indietro per trascorrere il Natale nella mia stessa casa. Immagino che per allora l'Ordine se ne sarà già andato. Hai bisogno di far funzionare questa cosa, mi hai capito?" le disse Barty.
Le sue parole si potevano interpretare sia come una minaccia sia come un amorevole incoraggiamento, il che rendeva quelle istruzioni un po' confuse.
"Lo farò, non preoccuparti." gli disse Skye.
Hermione guardò il viso della ragazza con sospetto.
O stava recitando, cercando di guadagnarsi la fiducia di Barty per poi poterlo pugnalare alle spalle più tardi, oppure era veramente deviata come lo era lui. Hermione sperava fosse il primo caso, ma sembrava proprio essere il secondo.
Al momento non gliene poteva importare di meno.
Tutto quello a cui riusciva a pensare era a come avrebbe fatto a sopravvivere a tutti quei giorni da sola con Barty a Hogwarts di nuovo.
Perché fino Natale lei non avrebbe visto nessun altro.
TBC
Ma quanto è dolce Barty in questo capitolo, quanto??
Guarisce il Babbano spaccato, non fa esplodere quell'intero consiglio di Babbani sciacalli arroganti che volevano mettere le mani sulla sua Tenuta... (lo avrei fatto io da quanto erano odiosi, lol)... ma poi vogliamo parlare di come interagisce con Skye? ma awwww, e lei sembra proprio aver le carte in regola per rendere molto fiero il suo papà <3
sì okay, forse 'sei in grado di uccidere?' non è la domanda più affettuosa che potesse farle, ma andiamo... è Barty! XD
Se, come me, non vedete l'ora di rivederlo solo con Hermione a Hogwarts, appuntamento al prossimo capitolo!
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