Capitolo XXV
Capitolo XXV
Essere lasciata da sola con Bellatrix per un'intera ora era già brutto così di suo. Hermione non riusciva più a sentire i propri muscoli, era così dolorante che non aveva più energie rimaste per urlare.
Ancora peggio, Bellatrix sentì l'esigenza di inciderle con un coltello la pelle, perché agli sporchi Mezzosangue andava riservato lo stesso trattamento dei Babbani.
Ma non terminò con la Maledizione Cruciatus e tutto il sangue causato dal coltello.
Hermione fu forzata a restare conscia per l'intera durata della sua tortura, anche se combatté per avere un po' di riposo.
Tutto quello che voleva era pace e riposo, niente più torture, dopo quello che già le aveva fatto Barty.
Bellatrix lo stava facendo soltanto per divertimento personale, non perché aveva trovato Hermione disobbediente.
Una Mangiamorte insana come lei non sarebbe mai stata in grado di pensare razionalmente.
Dopo quello che sembrò un secolo, nonostante Barty se ne fosse andato solo per un'ora, altri due uomini entrarono nella stanza.
Hermione non riusciva più a vedere chiaramente, ma era abbastanza certa di non averli mai visti prima.
Ghermidori, probabilmente.
Loro cominciarono a toccarla. E Bellatrix non li fermò.
Tutti e tre stavano ridendo, il che faceva sentire male Hermione.
Ma lei non era in grado di far nulla a riguardo. Non poteva fare a meno di pensare a Barty, era uno strano e contorto pensiero, ma lei voleva che lui tornasse.
Lei sapeva che lui non avrebbe permesso che una cosa del genere succedesse.
Era una folle idea che quel Mangiamorte che tanto male le aveva fatto, che l'aveva minacciata, l'aveva violentata, si era preso vite innocenti, fosse l'unica speranza a cui potesse pensare. Lui l'avrebbe salvata. Era un pensiero sbagliato e lei lo sapeva che non poteva essere vero, ma da qualche parte lei sentiva che Barty non avrebbe voluto questo per lei.
Non avrebbe permesso a degli estranei di toccarla.
Ma ancora non era tornato. Hermione voleva spingere quei due uomini via da lei, ma non aveva le forze per combattere. Non aveva nemmeno le forze per parlare. Non riusciva più nemmeno a urlare. Tutto quello che poteva fare era chiudere forte gli occhi e pregare che quell'uomo che era folle come le tre persone che la stavano torturando, venisse in suo soccorso.
Lei seppe quando lui finalmente tornò, lo poteva dire dal fatto che all'improvviso il dolore e il sentirsi toccata si era fermato.
Ci fu un improvviso silenzio nella stanza, le risate si erano interrotte. Era inquietantemente calmo ed Hermione sapeva che Barty doveva essere tornato, che era in quella stanza e che doveva aver visto quello che le stavano facendo.
E i suoi pensieri furono confermati quando lei fu in grado di vedere la sua alta statura con l'angolo dell'occhio.
I suoi occhi erano buoni abbastanza per vedere la furia nella sua faccia, e stranamente lei provò un senso di sicurezza quando la vide.
Perché la rabbia non era diretta a lei, ma agli uomini che stavano indietreggiando da lei.
Ma non era diretta a Bellatrix, però, probabilmente Bellatrix gli piaceva troppo per essere realmente arrabbiato con lei. Ma quei due uomini... loro stavano per pagarla.
"Che diavolo pensate di fare?" ringhiò Barty con una voce che indicava che quei due stavano per essere doloranti molto presto.
Lui aveva la sua bacchetta di fronte a lui, le mani che gli tremavano di rabbia. Ora che i due uomini erano lontani da lei, Hermione poteva sentire il suo corpo rilassarsi un po'.
"Ooohhhh, voi siete nei guai..." fece un sorrisone Bellatrix, chiaramente divertita. "Non avreste dovuto giocare col giocattolino di Barty. A lui non piace."
"Chiudi il becco, Bella!" sbottò Barty, anche se non così furiosamente come aveva fatto coi due uomini. "Voi due avete fegato, andando contro i miei ordini in questo modo."
I due erano troppo impegnati ad aggiustarsi i pantaloni per rispondergli, cosa che Barty trovò veramente irritante.
"Quando me ne sono andato ho detto che la rivolevo indietro tutta di un pezzo e cosa trovo quando torno?"
"La sporca Mezzosangue è ancora tutta d'un pezzo, smettila di fare il bambino," ringhiò il più grosso dei due uomini e ovviamente il più temerario. "Ti sei svegliato dal lato sbagliato del letto, Crouch?"
"Come ti permetti... parlarmi in questo modo. A me. Lascia che ti avvisi, faresti meglio a temere per la tua vita, perché non ho motivo alcuno di risparmiarti, chiunque tu possa essere," sibilò Barty.
Gli occhi dell'uomo ora mostravano qualche barlume di terrore, che Hermione sapeva essere totalmente giustificato data la situazione, perché non c'era modo che l'uomo potesse sopravvivere a questo.
"Tu- tu non vuoi uccidermi," disse l'uomo , non interamente convinto delle sue stesse parole.
"Dammi solo una buona ragione." gli disse Barty, impaziente.
Ci fu un silenzio doloroso quando l'uomo, presumibilmente un altro Ghermidore, non riuscì a trovare una risposta, cosa che fece completamente perdere la pazienza di Barty con quell'uomo.
"RISPONDIMI O GIURO CHE TI SBUDELLO CON LE MIE MANI NUDE!" urlò, precipitandosi dove il Ghermidore si stava nascondendo.
Hermione non riusciva più a vedere la sua faccia, ma poteva avere una chiara idea di quanto la sua faccia dovesse essere terrificante il quel momento. I suoi occhi spalancati, la sua lingua nervosa, la mascella serrata...lei poteva solo augurarsi che lui fosse in qualche modo più calmo una volta sfogata la sua rabbia coi Ghermidori.
"Tu insolente, piccolo codardo," sogghignò Barty. "Non hai ancora imparato che non dovresti mai insultare un Mangiamorte? Non hai ancora imparato la lezione dopo tutto questo tempo? Tu sei inferiore al nostro gruppo, non sei meritevole di quel titolo, non sei meritevole di vivere..."
"I-io m-mi au-auguro di poter solo s-servire, Signore," provò l'uomo, ma naturalmente sarebbe stato inutile.
"Mi chiami Signore adesso? Un po' troppo tardi per quello, avresti dovuto mostrarmi rispetto mentre potevi ancora farlo," sibilò Barty, con una punta di divertimento nella sua voce. "Tu non ti auguri di servire, tu ti preoccupi solo dei tuoi egoistici bisogni."
Hermione era troppo debole per deriderlo di questo, ma quasi lo fece quanto sentì l'ironia delle sua parole. Lui poteva anche volere servire Voldemort, contrariamente a quei due uomini, ma non gli importava di nessun altro oltre se stesso. Anche lui era allo stesso modo fissato coi suoi egoistici bisogni.
"Ora fate le vostre scuse, tutti e due," ordinò Barty, muovendo la bacchetta, impaziente.
"S-scusi." balbettarono i due uomini.
"Alla ragazza."
Ora questa era una cosa che Hermione non si aspettava potesse arrivare da lui. Lui nemmeno l'aveva guardata da quando era arrivato, men che meno se ne sarebbe importato dello stato in cui era lei in quel momento
"Cosa? Sei serio?" chiese uno dei due uomini, incredulo.
"ORA!" ruggì Barty, facendolo sobbalzare.
"Io non ho intenzione di scusarmi con una sporca Mezzosangue!" si accigliò il Ghermidore più piccolo.
"Quindi è così?" chiese Barty, camminandogli intorno in circolo.
La stanza era totalmente quieta, ognuno sembrava trattenere il proprio respiro.
"Ti dovrei obbligare a farlo?"
L'uomo ora guardava i suoi stessi piedi, incerto su cosa fare. Era terrorizzato, ma non abbastanza.
"Questo è il tuo ultimo avvertimento..."
Anche se il Ghermidore era probabilmente parecchi anni più grande di Barty, c'era una tale aura di potere e dominanza attorno al Mangiamorte che poteva farti accovacciare anche se non volevi.
In qualche modo, il giovane uomo, che probabilmente era anche uno dei più giovani Mangiamorte, poteva farti aver paura di lui senza fare nulla. Ed era esattamente quello che stava succedendo al Ghermidore.
C'era un dubbio negli occhi dell'uomo, lui voleva mantenere la propria dignità, ma nemmeno voleva rifiutare qualcosa al Mangiamorte che sembrava così pronto all'omicidio.
"Tu mi annoi." ringhiò Barty. "Avada Kedavra."
Una luce verde lampeggiò nella stanza, facendo spaventare l'altro Ghermidore e facendo ridacchiare di nuovo Bellatrix.
Hermione rimase impassibile, non gliene poteva davvero importare più di quello che succedeva.
Poteva però vedere che l'altro uomo adesso aveva sfoderato la sua bacchetta. Lei stridette, quando lui puntò la bacchetta contro Barty, mettendo in guardia il Mangiamorte
Non importa quanto male lui l'avesse trattata negli ultimi mesi, lei in quel momento voleva che Barty restasse vivo.
Lui era la sua sola chance di sopravvivenza lì dentro.
Lui aveva ragione a riguardo, lei aveva bisogno della sua protezione.
Lui era l'unico che sembrava volere che lei rimanesse viva.
Senza di lui, lei sarebbe morta.
Non avrebbe mai più rivisto i suoi amici.
"COME OSI!" ruggì infuriato Barty, quando il Ghermidore provò a lanciargli una maledizione. che lui riuscì a bloccare giusto in tempo grazie a Hermione.
.Naturalmente, lui cominciò a lanciargli le maledizioni indietro, con la velocità e la precisione che erano frutto di esperienza.
Il Ghermidore potè difendersi a malapena, tanto erano veloci le maledizioni che gli lanciava il Mangiamorte.
Sembrava che fosse iniziato più un duello da una sola parte, magari perché il Ghermidore era troppo lento, magari perché Barty era troppo arrabbiato, il che lo rendeva più pericoloso. Eventualmente, Barty riuscì a disarmare l'uomo lasciandolo totalmente vulnerabile e alla sua mercè.
"Ora... che cosa fare con te..." disse Barty tranquillamente, godendosi la paura nella faccia dell'uomo.
Tutti nella stanza sapevano che cosa avrebbe fatto all'uomo.
Barty stava solo ritardando il momento, godendosi l'espressione disperata dell'uomo che era diventata di puro terrore. Si lasciò andare a una risata senza umorismo e fredda, un suono che diede i brividi a Hermione.
"Perché mi hai attaccato?" gli chiese, sfidando l'uomo di fronte a lui. "Beh?"
Lui non ottenne una risposta.
"Beh?"
Spingere l'uomo che non rispondeva non sembrò aiutare nemmeno. E questo portò Barty a perdere la sua già sottile pazienza.
"CRUCIO!" gridò, facendo urlare l'uomo.
Non era esattamente chiaro perché Barty fosse furibondo con quell'uomo.
Non era stato chiaramente troppo felice con Hermione quando lei lo aveva fatto incazzare prima, era frustrato dopo la sua visita a Voldemort, avrebbe anche potuto essere arrabbiato per gli uomini che avevano toccato Hermione.
E poteva non aver apprezzato che uno dei due provasse ad attaccarlo, ma lui stava punendo l'uomo molto più oltre i cosiddetti crimini che aveva commesso.
Se Barty lo avesse ucciso e basta sarebbe stato sufficiente.
Ma quello che lui stava facendo adesso, era peggiore della morte.
Nel frattempo, Bellatrix lo stava solo incoraggiando. Lo aveva anche cominciato ad aiutare a un certo punto, rendendo la tortura dell'uomo due volte peggiore.
Nessuno avrebbe impedito loro di andare oltre. Non che sarebbe importato qualcosa, avrebbero ucciso l'uomo comunque. Hermione poteva sentire l'odore del sangue, un odore che le faceva venire da vomitare. Svenne prima che potesse vedere o sentire la vita di quell'estraneo che giungeva al termine.
La cosa successiva che Hermione seppe quando si svegliò fu che era sdraiata su un largo letto, coperta da un caldo copriletto. Le ci volle un po' per capire che cos'era successo, ma poi tutto le tornò.
Si tirò su a sedere sul letto, guardandosi veloce attorno, accorgendosi che Barty era seduto su una sedia all'altro lato della stanza.
La guardò quando si accorse di lei ed Hermione si maledì per essersi mossa così rumorosamente.
Avrebbe dovuto fingere di essere addormentata.
Lui le fece un sorriso, anche se la sua espressione era ancora fredda e la sua rabbia non se ne era ancora andata.
"Bene. Allora sei sveglia." affermò.
"Così che tu possa farmi ancora più male? Non pensarci nemmeno. Perché mi hai salvata da quelle persone, addirittura? Non è che a te importi," sbottò Hermione, nonostante la sua testa le facesse ancora molto male.
"Ti sbagli." disse con tono oscuro.
Hermione a quello si accigliò.
"Cosa?"
"Dici che a me non importa. MI importa. Ho scoperto che mi importa, eccome. Perché vederti trattata in quel modo mi ha reso furioso. Questo significa che mi importa. Giusto?"
Lei lo derise, non credendo alle sue orecchie quando sentì l'ironia di quelle parole.
"Tu, bastardo squilibrato. Come osi dire così dopo che tu hai fatto tutte quelle cose a me, addirittura peggio," ringhiò.
"Questo perché tu non mi saresti ubbidiente."
"Niente può servire da scusa per le cose che hai fatto."
Lui si alzò e camminò verso di lei, facendola scivolare più in là. Lui fece uscire la sua lingua, solo una volta. Cosa che era nuova ad Hermione. Era come se fosse irritato, ma non abbastanza. Lei lo stava irritando, questo era certo.
"Ti sei dimenticata cosa hai fatto a me questa mattina?" chiese lui con tono soft, con una punta di ringhio nella voce.
"Quella era autodifesa, idiota."
"Non mi importa come la chiami. Basta solo che fai come ti è detto e io non dovrò più usare violenza su di te. Potremmo vivere insieme, senza attaccarci l'una l'altro."
"E lasciarti fare quello che vuoi con me?"
"Esattamente."
"Scordatelo."
"Mia carissima ragazza, come ti aspetti che io sia carino se tu non fai la stessa cosa? Tu mi dovresti ringraziare per averti salvata oggi. Saresti in uno stato ben peggiore se non fosse per me."
"Io non ti ringrazierò mai di niente. Ti ho detto che non mi serve protezione," sbottò Hermione, anche se da qualche parte dentro lei gli era riconoscente per averla salvata.
"Ti ho detto... ringraziami." sibilò Barty.
"E io ho detto mai."
Gli occhi di lui si spalancarono e la sua mascella si strinse. Ma lui espirò a fondo prima di parlare, come se cercasse di calmarsi.
"Io... ti ammiro. Per la tua... lealtà. Solo che è lealtà verso le persone sbagliate. E io voglio che questo cambi. Se non cambia, il Signore Oscuro potrebbe volerti morta."
"Bene."
"No, non è bene. Io non ti voglio morta."
"Allora cos'è che vuoi tu? Perché se ti aspetti che possiamo vivere insieme pacificamente, ti sbagli di grosso." sbottò Hermione.
"Non fare così la difficile. Io sto cercando di offrirti una vita migliore e tu non riesci a essere grata."
"Tu mi dovresti dire scusa, non il contrario. Tu dovresti pregare in ginocchio per il mio perdono e se tu non hai intenzione di farlo, allora io continuerò ad odiarti," ringhiò coraggiosamente Hermione, anche se poteva vedere l'irritazione nei suoi occhi.
Ed Hermione era stata assieme a Barty abbastanza a lungo da sapere che quello sguardo irritato era pericoloso.
L'avrebbe uccisa lì sul posto e lei fosse stata qualcun altro.
Invece lui le disse qualcosa che lei non si aspettava affatto.
"Ti ho comprato qualcosa."
Lui le aveva comprato qualcosa?
"WINKY!" gridò Barty e l'elfo domestico apparì immediatamente con una grossa scatola fra le braccia.
Senza dire nient'altro, Barty prese la scatola da Winky e la spinse sul letto, di fronte ad Hermione.
"Aprila." le disse.
Hermione guardò sospettosa la sua faccia per capire se dovesse aprirla o no. Ma lei lo aveva già provocato abbastanza, non avrebbe dovuto peggiorare le cose.
L'Incoraggiante espressione sul volto di Winky la rese più sicura, perciò prese la scatola e la aprì.
Dentro ci trovò un vestito rosso cremisi, fatto con una preziosa seta. Era bello, non lo poteva negare . E il colore di sicuro le sarebbe stato bene.
"Ho pensato che ti sarebbe stato a pennello." commentò Barty, chiaramente in attesa di una forma di apprezzamento da parte di Hermione.
"Lo hai comprato tu?" gli chiese scettica lei. "Non compreresti mai qualcosa di così costoso per qualcuno come me. Hai di nuovo ucciso qualcuno?"
"Se tu credi di potermi parlare così solo perché non ti ho fatto male... ancora... ti sbagli." ringhiò Barty, stringendo i pugni per controllarsi.
"L'ho comprato per te. Con soldi. E non ho ucciso per quello, se lo devi sapere. Volevo solo darti qualcosa di carino, con la speranza che tu mi avresti opposto meno resistenza."
Hermione lo guardò male.
"Ma, naturalmente, se ti rifiuti di ringraziarmi, se continui a voler essere aggressiva con me, allora, naturalmente io posso fare la stessa cosa." aggiunse.
Fece un passo in avanti, facendo spostare Hermione involontariamente.
"E va bene," disse lei. "Ti ringrazierò e proverò ad essere meno aggressiva, ma a una condizione."
"Tu non detti le regole qui, piccola sporca Mezzosangue," ringhiò Barty, ora perdendo la pazienza.
"Tu non puoi toccare me o i miei amici. Non farai mai più del male a me o ai miei amici." disse fermamente Hermione, ignorando Barty completamente.
Un sorriso perfido si formò sul volto di Barty ed Hermione pensò che alla fine era andata troppo oltre il limite stavolta. Non lo avrebbe dovuto sfidare fino a quel punto. A lui non piaceva ricevere ordini da nessuno, specialmente odiava che lei gli ordinasse qualcosa. Era ancora lui a comandare, Hermione non aveva nulla con cui difendersi. Lei si chiese perché doveva essere così coraggiosa e stupida, Barty le stava offrendo una vita un po' più pacifica e lei doveva negoziare a riguardo.
Cosa che non era nelle intenzioni di Barty.
"E va bene," disse sorprendentemente Barty. "Se cominci a obbedirmi senza io prima ti debba torturare, allora okay. Ma ritieniti avvisata... se tu vai contro questo accordo e decidi di parlarmi ancora in quel modo o se addirittura provi ad attaccarmi... sentirai un dolore ogni oltre immaginazione. E fidati che assicurerò ai tuoi amici lo stesso trattamento."
Hermione fu silenziosa per un momento, le stava davvero promettendo che non le avrebbe fatto del male. Se lei gli credeva, naturalmente!
"La slealtà verrà punita," ringhiò Barty. "Ora... non mi devi dire niente?"
"Sì. Grazie per il vestito." disse Hermione, sconfitta.
"E?"
"Grazie per avermi salvata."
"Brava ragazza Non stato poi così difficile no? Ora puoi mettertelo così andiamo a cena." disse Barty divertito.
"Io non..."
"Ah-ah-ah, tu lo metterai." le ordinò di nuovo
Ricordando l'accordo, Hermione prese il vestito e cominciò a cambiarsi.
Con la speranza che il suo prossimo soggiorno a Hogwarts sarebbe stato migliore dopo quella discussione con Barty. Anche se lei non si aspettava davvero che lui mantenesse la sua parte di accordo, dato che era un innesco vivente.
Un dito del piede fuori dalla sua posizione e lui avrebbe nuovamente dato di matto.
Magari, se lei provava a tener la bocca chiusa con lui avrebbe avuto una possibilità di sopravvivere. E lei doveva sopravvivere, non per l'egoistico piacere di Barty, ma per la sicurezza dei suoi amici.
TBC
Quanto è stato adorabile Barty in qesto capitolo, qanto? Poi vabbè io o i miei kink personali e lo trovo super hot quando ammazza qualcuno... che problemi ho? XD
ma con Hermione a suo modo è stato un cavaliere (oscuro) in armatura scintillante!
alla prossima
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