Erano mesi che ci pensavo, e adesso che ho finito di scrivere Rewind (è già in betaggio eh!) l'ho fatto: ho riscritto la sinossi di Play.

Prima mi sembrava troppo incentrata sul tennis e sembrava più uno spokon che una storia d'amore. Poi non era per nulla messo in risalto il tema della comunicazione che per me è il più importante tra i vari trattati nel romanzo.

Incollo qui sotto entrambe le sinossi, la nuova e la vecchia. Che ne pensate? Quale preferite? Fatemelo sapere! Suggerimenti ben accetti 🥰

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Nuova sinossi

Michele nella testa ha un universo di parole che nessuno ha mai ascoltato: la balbuzie è lo scudo dietro cui le nasconde, e la racchetta è l'unica arma con cui si esprime, sul campo da tennis, il solo luogo al mondo in cui può essere re, eroe, libero.

Ivan sulla testa ha dei capelli colorati e nella bocca, di parole, anche troppe. Studia italiano, ma la lingua che vorrebbe imparare è quella che parlano gli occhi in tumulto di Michele.

Ivan per Michele è un rivale. Invadente, chiassoso, esibizionista.

Michele per Ivan è un mistero. Ermetico, perfezionista, riservato.

Come comincia una rivalità? E come può trasformarsi in un amore?

La storia di "Misha" e "Vanja", tra tennis, Russia, canzoni, fragole, cannella e spazzolini da denti.

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Vecchia sinossi

Come comincia una rivalità? Una di quelle leggendarie, che fanno sognare una generazione.

Prendete due giovani tennisti all'inizio della loro carriera.

Michele Bressan, talento italiano destinato a diventare un campione. Ordinato, perfezionista, riservato e balbuziente.

E Ivan Reshetnikov, ragazzino russo totalmente fuori dagli schemi. Invadente, esibizionista, sarcastico, disordinato e coi capelli di colore sempre diverso.

Fateli incontrare. Fate che Ivan sconfigga Michele, e il giorno dopo cerchi di farci amicizia.

Metteteci odio, passione, tennis, Russia, musica, fragole, cannella e spazzolini da denti.

Forse si muoverà qualcosa.