-Special Challenge 3- Revenge


PREMESSA: pubblico la mia Os per la Special Challenge 3 con il consenso dei giudici, ma è extra concorso per la mancata consegna entro i tempi stabiliti a causa di un disguido della mail, per tanto le stelline possibili che riceverò non rientreranno nel punteggio finale del concorso.

Ho un piano in mente e un sorriso seducente in viso, mentre mi sfilo il cappotto. 

La casa enorme è stata tirata a lucido, ogni addobbo dai palloncini agli ombrellini colorati dei cocktail è stato studiato alla perfezione per l'evento più importante di tutto l'anno. 

Trovo tutto così esagerato e frivolo, come la proprietaria, che se ne sta a osservare compiaciuta dall'alto dei suoi vertiginosi tacchi, ravviandosi i lunghi capelli biondi, circondata dal resto delle sue "amiche". Vedo una leggera ruga formarsi sulla sua fronte quando incrocia il mio sguardo. 

Ed è in questo momento che capisco quanto io sia cambiata, non solo fisicamente. 

Quel suo sguardo non mi fa paura.

- Vuoi ballare?- afferro senza esitazione la mano tesa che mi invita e alzo lo sguardo, ritrovandomi di fronte proprio lui, Caleb Ohara - Lo sai che non é un ballo in maschera?

Abbozzo a un sorriso, sfiorandomi la sottile maschera di pizzo che mi copre. 

- Sei in incognito?

- Diciamo che ho una missione.- annuisco, cercando di seguire il ritmo senza inciampare. Lui ride e mi segue, scoprendo di essere più goffo di me. 

Per un attimo vorrei dirgli chi sono, ma poi qualcuno si insinua tra di noi strusciandogli addosso. La chioma di Samantha Walk a momenti mi finisce in bocca, mentre vedo che qualcos'altro si infila tra le labbra di Caleb. 

- Tesoro, lo sai che le feste in maschera sono out da un sacco di tempo?- le sue amiche, pardon, servette si mettono a ridere a questa battuta come da copione.

Vorrei risponderle a tono, ma mi trattengo, limitandomi a sorriderle forzata.

- E poi questo vestito ti fa grassa, non lo dico con cattiveria... Basta uno specchio.

Stringo i pugni, cercando di calmare i battiti del mio cuore in subbuglio.

- E...cos'è questo odore? - finge di annusare in modo plateale, ormai tutti ci guardano - Non vivrai ancora nell'Ottocento, vero? Ai giorni nostri ci si lava tutti i giorni.

Questa volta le risate sono molte di più. Le lacrime premono per uscire, mentre lei fa un altro passo avanti, mormorando: - Puoi mostrari diversa, ma sarai sempre una sfigata, Perdictoria.

Quel nomignolo. 

Non so come ma un secondo dopo ho i suoi capelli stretti tra le dita, un improvviso silenzio intorno. 

Un urlo. 

E osservo le lunghe ciocche setose che mi restano in mano. 

Il suo vanto.

Sono finti.

Mi guarda, ha le lacrime agli occhi, mentre qualcuno si mette a ridere alle sue spalle. 

- Smettetela! - urla, ma le risate si diffondono e le lacrime le stanno rovinando il trucco. 

Sta crollando la maschera, scivolano via la finta sicurezza e la finta arroganza. 

Rimane solo una ragazza sola.

Esattamente come lo ero io.

Ora sa cosa si prova.

Ma perché non mi sento meglio?

Una voce attira l'attenzione.

Stanno per eleggere il Re e la Reginetta.

-Caleb Ohara e...

Ma il nome della reginetta mi lascia stupita.

-...la Dama Mascherata?

Mi sfilo la maschera e la porgo a Samantha.

Lei ha solo questo, io no.

Io sono molto di più.

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