𝟸. ᴅɪᴄɪᴀssᴇᴛᴛᴇ
Ivy
Il fatto che Harry sia in discoteca con noi, non mi rende così felice. Non che mi stia antipatico o che lo odio ma non siamo mai stati amici, l'unica cosa che ci lega è Gemma e i ragazzi se no, penso, non ci saremmo mai calcolati.
< Come mai sei così pensierosa? > mi chiede la mia migliore amica, Gemma.
< Non mi avevi detto che Harry sarebbe venuto in discoteca con noi per il compleanno di Syd. > dico continuando a scrollare la mia home di Instagram.
Dovrei pubblicare una foto, non lo faccio da tanto ormai.
< Scusa Ivy, mi sono totalmente dimenticata. Mi dispiace. > si scusa.
< È okay, sono soltanto rimasta sorpresa quando me l'ha scritto. > dico semplicemente mentre esco da Instagram.
< Quando te l'ha scritto? > chiede.
< Qualche minuto fa. > dico alzando le spalle guardando i miei tacchi.
< Vi scrivete? > chiede di nuovo e mi giro immediatamente verso di lei sbalordita dalla sua domanda.
< Non nel senso che intendi tu, gli ho mandato una foto per la scommessa che abbiamo fatto e mi ha detto che ci sarebbe stato anche lui in discoteca con noi. > le rispondo.
< Sono troppo curiosa, mi fai leggere la chat? > chiede guardandomi supplichevole quindi le passò direttamente il telefono siccome sa la mia password.
< Quanto manca? > chiedo al tassista che ci sta portando alla discoteca che mio fratello ha affittato per il suo compleanno.
< Cinque minuti e arriviamo. > dice il signore sorridendomi dallo specchietto e non è un sorriso perverso quindi gli sorrido di rimando e lo ringrazio.
< Oh. > sento dire da Gemma quindi mi giro verso di lei.
< Cosa? > le chiedo.
< Ci sta provando con te. > dice guardandomi e restituendomi il telefono.
< Gem, qualsiasi ragazzo risponderebbe così ad una ragazza che gli manda foto in costume o di vestiti in cui è molto scollata. > rispondo alzando le spalle.
< Gli hai inviato un selfie e ti ha detto che sei bellissima appena sveglia e il dopo sbornia. Solo un ragazzo che ci prova con una ragazza direbbe così. > spiega Gemma ma io alzo le spalle come segno di risposta fregandomene.
Harry non ci sta provando con me.
< Ragazze siamo arrivate, sono dieci dollari. > dice il tassista fermandosi davanti alla discoteca e girandosi verso di noi.
Afferro la pochette e tiro fuori due banconote da cinque dollari e lo pago sorridendogli e ringraziandolo.
Entrambe scendiamo dalla macchina e il taxi parte subito. Guardiamo la discoteca davanti a noi e ci avviamo entrambe verso il buttafuori che è all'ingresso.
< Buonasera ragazze, nomi prego. >
< Ivy Cooper e Gemma Styles, siamo la sorella e la ragazza di Syd. > dico e il buttafuori annuisce e segna qualcosa sul foglio e ci fa passare.
Entriamo dentro e ci dirigiamo entrambe verso il bancone dove servono da bere.
< Avete ventun anni ragazze? > chiede il barista appena siamo davanti a lui. Io e Gemmaci guardiamo e ci mettiamo a ridere.
< Io ho venticinque anni e lei ne ha ventinove. > gli rispondo al barista che ci sorride in imbarazzo e ci chiede cosa vogliamo da bere.
< Io una vodka alla fragola, tu Gem? > le chiedo guardandola.
< Vodka alla pesca grazie. > risponde sorridendogli e poi si gira verso la pista da ballo.
< Il fatto che mi chiedono ancora se ho ventun anni, mi rende felice. Non sembro una quasi trentenne. > ridacchia ed io con lei.
Gemma porta veramente bene i suoi ventinove anni, penso che sembri più giovane lei che io che ho quattro anni in meno di lei.
< Non sei così vecchia, stai soltanto per entrare nell'età in cui si diventa adulta. > ridacchio anch'io e lei mi segue.
< A volte penso: "Ma cosa ne stai facendo della tua vita?" diciamocelo, a ventinove anni delle ragazze della mia età sono già sposate con due figli. Invece guardami, io a ventinove anni sto aspettando la mia vodka alla pesca sperando che tuo fratello mi faccia la proposta da almeno un anno. Maledizione, stiamo insieme da quando avevamo sedici anni, sono tredici anni. > dice mentre io l'ascolto in silenzio sapendo già tutto ciò.
Non è la prima volta che questo discorso esca fuori ma non posso nemmeno andarle contro, ha ragione. Mi è capitato di parlare con Syd per chiedergli se voleva farle la proposta ma non mi ha mai detto niente e ha sempre cercato di cambiare argomento.
< Ehi piccola, sorellina. > parli del diavolo e spuntano le corna no? Non è così il detto?
< Buon compleanno Syd. > gli faccio gli auguri ed infine lo abbraccio e lui ricambia.
< I vostri drink. > ci distrae il barista ed io e la mia migliore amica ringraziamo e prendiamo in nostri drink.
< Spero che hai invitato dei bei amici quest'anno, l'anno scorso i bei ragazzi scarseggiavano. > commento guardandomi in torno cercando di adocchiare qualche ragazzo carino.
< Guardati in giro Ivy, per me un mio amico può essere carino ma tu mi diresti qualcosa del tipo: "Syd, seriamente?" quindi vai alla pista da ballo e cercato qualcuno. Sei così triste e sola. > mi sfotte mio fratello alla fine.
Alzo gli occhi al cielo e lascio la coppia da sola.
Vengo fermata qualche volta da qualche vecchio amico di mio fratello e da qualche sua collega.
< Ma guarda chi si rivede? > dice qualcuno al mio orecchio e mi giro di scatto ritrovandomi il mio fantastico migliore amico Niall James Horan.
Allacciò immediatamente le braccia al suo collo stringendolo a me siccome non lo vedo da due settimana e non ci siamo sentiti molto siccome era andato a trovare la sua famiglia in Irlanda.
< Ti sono per caso mancato Ivy? > ride mentre mi stringe più forte e alzandomi da terra.
< Scordatelo Horan. > rido anch'io.
< Anch'io voglio un abbraccio Cooper. > sento dire dietro di me riconoscendo la voce di Louis.
< Tomlinson sei sempre in mezzo eh. > dico staccandomi da Niall e abbracciando Louis.
Mi è mancata anche lui.
< A sto punto, abbraccio di gruppo. > urla Niall e vengo soffocata dai miei amici.
< Ci sei mancata Ivy, la prossima volta ti portiamo con noi. > mi dice Zayn mentre Liam annuisce.
<Anche voi mi siete mancati ragazzi. > dico sorridendo.
< Avete visto Harry? > chiede Gemma.
< L'ho visto l'ultima volta al bar. > dice Niall e Gemma annuisce allontanandosi.
< Quindi? > dice Louis guardandomi sorridendo e non solo loro ma anche Niall, Zayn e Liam.
< Quindi cosa? > chiedo confusa.
< Tu e Harry eh? > continua Louis.
< Non c'è niente, ho fatto una scommessa con Gemma ed Alissa ed ho perso quindi devo mandare mie foto a Harry. Fine, toglietevi pure quei sorrisi maliziosi che avete idioti. > spiego alzando gli occhi al cielo e inizio a bere il mio drink.
< Se lo dici tu Cooper. > dice Louis osservandomi.
< Smettetela di guardarmi, vado a cercare qualche ragazzo carino. Ciao ragazzi. > dico e senza aspettare una loro risposta, me ne vado in cerca di qualche ragazzo.
Solitamente non mi interessano i ragazzi e non mi piace andare con il primo che mi capita però stasera ho bisogno di compagnia durante la festa e appena finirà, ognuno per le proprie case.
< Ivy? > qualcuno mi chiama e appena mi giro, vorrei sprofondare nel terreno.
Davanti a me, ragazzi e ragazze, Charles Otto Puth Jr o come viene chiamato da tutto il mondo: Charlie Puth aka mio ex ragazzo.
< Charlie. > dico squadrandolo dalla testa ai piedi.
Non ci siamo lasciati in cattivi rapporti però è comunque strano vederlo qui ma dovevo aspettarmelo, lui e Syd sono grandi amici.
< Non ti vedo da quando sai. > dice e annuisco immediatamente.
< Da quando ci siamo lasciati, come stai? > gli chiedo per poi prendere un sorso dal mio drink.
< Sto bene grazie, tu come stai? Syd mi ha detto del cancro. > dice e mi giro per guardare dall'altra parte.
Non mi piace parlarne anche se è successo più di un anno fa.
< Sto bene, era benigno. Devo fare dei controlli ogni tre mesi ma sto bene, in c'è più da più di un anno. > rispondo senza guardarlo continuando a bere.
< Se l'avessi saputo prima ti sarei venuto a trovare. Mi dispiace non esserci stato. > dice ma io in risposta alzo le spalle.
< Lo sanno veramente in pochi quindi tranquillo. > cerco di uscire da questa situazione.
< Mi ha fatto piacere vederti e sapere che stai bene. > dice sorridendomi.
< Anche per me Charlie. > mi giro a guardarlo e gli sorrido prima di allontanarmi da lui e dirigermi verso quel coglione di mio fratello.
Come gli è venuto in mente di dirglielo, lo sanno solamente la mia famiglia e Gemma.
< Grandissimo idiota, se potessi ti ammazzerei coglione. > dico appena sono davanti a lui e lo spingo.
< Cosa ho fatto adesso? > dice mentre i suoi amici e Gemma ci guardano.
< L'hai detto a Charlie? Davvero? Quando sai perfettamente che non dovevi dirlo a nessuno idiota. Si può sapere perché sei così stupido? > dico nuovamente iniziando a innervosirmi.
< Mi ha chiesto come stavi e mi dispiace okay? Volevo solo parlarne con qualcuno che non fosse mamma o papà o Gemma. > esclama iniziando a innervosirsi anche lui.
< Non era tuo diritto, era il mio tumore, non il tuo. > urlo e tutto il vociare nella discoteca smette.
< I - io, mi dispiace okay? > dice ma non mi interessa.
< Buon compleanno Syd, ci vediamo. > dico prima di andarmene, poso il bicchiere sul primo tavolino che vedo ed esco dalla discoteca.
< Te ne vai senza neanche salutarmi? > dice qualcuno dietro di me che appena mi giro scopri essere Harry.
< Non sono dell'umore di parlare con qualcuno. > dico cercando il telefono dentro alla pochette.
< Lo so, ho sentito Ivy. > dice.
< Ivy. > mi sento chiamare da Niall.
< Niall, perfavore. > dico supplichevole sperando che non tiri fuori l'argomento.
< Perché non me l'hai detto? > chiede e mi osservandomi.
< Non era niente Niall, sto bene. > dico.
< Avevi un tumore Ivy, non era un raffreddore. > continua.
< Lo so ma non era grave, l'ho preso in tempo. > dico avvicinandomi a lui e posando la mia mano sulla sua spalla.
< Sono il tuo migliore amico. > dice.
< Lo so Niall ma eri in tour. > dico e sposto lo sguardo verso Harry che ci osserva in silenzio.
< Avrei abbandonato il tour e ti sarei stato vicino. > dice ed era proprio per quello che non gli avevo detto niente.
< Appunto, non volevo che abbandonavi il tour. Ami cantare e incontrare le fan, mi sarei sentita in colpa se lasciavi il tour. > dico per poi abbracciarlo.
< Ti voglio bene Ivy. > sussurra al mio orecchio stringendomi più forte.
< Anch'io Niall, anch'io. > dico per poi spostare lo sguardo a Harry.
Ci osservava da vicino l'entrata e dopo avermi sorriso, entra dentro la discoteca.
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