𝟷. ǫᴜᴀʀᴀɴᴛᴜɴᴏ

Ivy

< Che mi racconti Alissa? > le chiesi al suo orecchio per via della musica.

< Niente, tu? > risponde velocemente alla mia domanda e la guardo con un sopracciglio alzato.

Alissa ha sempre avuto il difetto di non saper mentire e ogni volta che mente, risponde velocemente, come adesso.

< Sputa il rospo Alissa, ti conosco da troppi anni e riesco a capire quando menti. > dico per poi farle un occhiolino scherzoso e lei in risposta sposta lo sguardo altrove, imbarazzata.

< Okay okay, io te lo dico ma tu non lo dirai a nessuno, nemmeno a Samuel o a Gemma o a Niall o a qualcun altro. > dice e io annuisco sapendo perfettamente che l'avrei detto ad Harry.

< Sto uscendo con un ragazzo - > dice lasciando in sospeso la frase guardandosi attorno per vedere se qualche nostro amico fosse nei paraggi.

< E? > la incito a continuare.

< Sto uscendo con Liam. > dice tutto ad un fiato.

< Seria? > dico fingendo di essere sorpresa.

< Si ma non vogliamo che gli altri lo sappiano siccome è fresca come cosa e non c'è niente di ufficiale. > dice sorridendo.

< Ti piace tanto eh? > ammicco verso di lei che in risposta mi sorride in imbarazzo mentre io scoppio a ridere per poi prendere un sorso dal mio drink.

< Ehi ragazze, di cosa parlate? > ci chiede Eleanor seguita da Gemma e Gigi e si siedono vicino a noi.

< Stavamo parlando di quel ragazzo moro. > dico indicando un ragazzo a caso che si trova a qualche metro di distanza da noi.

< Ivy ti dobbiamo ricordare che sei fidanzata? > mi chiede Gigi ridendo seguita dalle altre.

< Io l'ho adocchiato per Ali, mica per me. Ho il ragazzo più bello quindi non c'è da ricordarmelo. > dico ridendo con loro e cerco con lo sguardo il mio ragazzo che mi sta già guardando sorridendo, vicino al mio migliore amico.

< Adesso se permettete, raggiungo il mio ragazzo. > dico alzandomi facendo ridere le mie amiche.

Mi allontano da loro e mi avvicino al mio ragazzo che sta continuando a guardarmi.

< Ciao. > dico quando sono vicino a lui e allaccio le mie braccia dietro il suo collo mentre lui mi circonda la vita con le sue braccia muscolose.

< Ciao Ivy. > dice Niall alzando gli occhi al cielo.

Mi rigiro tra le braccia di Samuel e appoggio la mia schiena al suo petto mentre mi stringe di più a lui.

< Il mio gelosone preferito. > dico a Niall sorridendogli dolcemente.

Niall è sempre stato una parte fondamentale per me e nella mia vita e l'ho sempre considerato un secondo fratello. Fa letteralmente parte della mia famiglia, i miei genitori lo trattano esattamente come un terzo figlio. Ho sempre avuto bisogno di lui, per qualsiasi cosa, dalla più stupida a quella più seria, è la mia casa, il mio posto sicuro. Negli anni l'ho sempre considerato come tale, gli basta semplicemente abbracciarmi e mi sento meglio.

< Antipatica, vado a cercare gli altri. A dopo piccioncini. > dice sorridendoci e dopo avermi lasciato un bacio tra le sopracciglia, si allontana alla ricerca dei nostri amici.

< Balliamo? > mi sussurra all'orecchio Samuel e io annuisco semplicemente.

Mi prende per mano e ci inoltriamo tra le persone per arrivare al centro della pista, appena troviamo un punto in cui non siamo schiacciati come delle sardine, iniziamo a ballare sulle note di un vecchio successo di Rihanna.

Mi sento spensierata in questo momento, con la testa tra le nuvole. Sto ballando con il mio ragazzo che più volte mi ha dimostrato di tenere seriamente a me e che mi ha fatto capire che non sono una delle tante con cui esce una volta per poi non farsi più sentire, ho delle amiche fantastiche e una migliore amica che aspetta mio nipote, degli amici che mi hanno sempre sostenuto su tutto e che mi vogliono bene, una famiglia fantastica ed infine c'è Harry.

Harry, non so sinceramente cosa pensare di lui, non so nemmeno se considerarlo un amico. Cosa siamo? Amici? Conoscenti?

< Esco a prendere una boccata d'aria, sto soffocando qui dentro. > dico vicino all'orecchio del mio fidanzato che annuisce in risposta quindi gli volto le spalle e mi avvicino al tavolo che io ed i miei amici abbiamo prenotato.

Afferro la mia borsa sotto lo sguardo curioso dei miei amici, gli ignoro e mi dirigo verso l'uscita. Esco e il vento gelido di inizio Maggio mi colpisce, ignoro il freddo anche se sto tremando, apro la mia pochette afferrando il pacchetto di sigarette e ne sfilo una e prendo anche l'accendino, porto la sigaretta alle labbra e poi l'accendo. Quando sono certa che la sigaretta non si spegnerà, poso l'accendino nella borsetta e la chiudo per poi guardare le stelle che stanotte sembrano brillare di più.

< Allora hai proprio il vizio di andartene senza salutare. > sento qualcuno parlare dietro di me e quando mi volto, scopro che la persona che ha parlato, è Harry.

< Non me ne sto andando. > dico alzando gli occhi al cielo mentre ritorno alla mia posizione iniziale e osservo davanti a me sapendo che si sta avvinando, per via dalle sue suole che calpestano l'asfalto, e prendo un lungo tiro dalla mia sigaretta.

< Non sapevo che fumassi. > dice quando è al mio fianco.

< Non ho il vizio come Louis e Zayn, fumo quando sono stressata. > gli spiego guardandolo con la coda dell'occhio e lui in risposta annuisce.

< Escono insieme. > dico dopo qualche minuto in silenzio e faccio un ultimo tiro alla sigaretta per poi lanciarla lontano da noi.

< Te l'ha detto Alissa? > chiede e annuisco.

< Hai freddo? > chiede poco dopo e gira la testa verso di me.

< No. > mento spudoratamente.

Senza dire una parola si toglie la giacca che indossa e la posa sulle mie spalle che percepiscono immediatamente il suo calore, gli sorrido per ringraziarlo e lui ricambia.

< Oggi le stelle sembrano più luminose. > dico dal nulla osservando il cielo stellato sopra le nostre teste.

< È bellissimo, guarda! > dico indicando la costellazione dell'acquario.

< Già. > sussurra e mi volto verso di lui scoprendo che mi sta guardando.

Arrossisco e mi volto velocemente per non far vedere le mie guance andare a fuoco.

< Ti dona il rosso, sei ancora più bella. > dice e vorrei tanto dirgli di chiamare i pompieri perché sto andando a fuoco per l'imbarazzo.

Sono abituata ai complimenti, facendo la modella ricevo complimenti continuamente, soprattutto sul mio aspetto fisico ma non mi sono mai sentita così a disagio. Probabilmente perché è Harry a farmeli e non me li ha mai fatti oppure dal modo in cui mi sta continuando a guardare.

< Grazie? > dico ma sembra più una domanda che una affermazione.

< Come fa il tuo ragazzo? > dice e io mi giro a guardare il suo profilo, confusa.

< A fare? > chiedo.

< A tenere le mani a posto e a farti uscire di casa così. > dice Harry rilasciando un sospiro.

< Sto male con questo vestito vero? Io l'avevo detto a Samuel ma lui ha detto che mi stava bene ma io non ero sicura. La prossima volta mi faccio consigliare da tua- > inizio a parlare a raffica però mi blocco al suono della sua voce roca.

< Non ho detto che stai male piccola Ivy, anzi. Intendevo che non riesco a capire come il tuo ragazzo ti lasci uscire così di casa, con ragazzi che non hanno un minimo di pudore a guardarti dall'alto in basso e che cercherebbero di toccarti in qualsiasi modo. Se fossi in Samuel ti starei attaccato al culo ventiquattro ore su ventiquattro e probabilmente spaccherei qualche faccia se qualche ragazzo ci provasse con te. > dice guardandomi negli occhi e sulle sue labbra c'è un accenno di sorriso.

Osservo attentamente il suo viso, mi soffermo sul suo sorriso poi sposto la mia attenzione sulle sue fossette ed infine fisso i miei occhi nei suoi. Non ho mai negato che Harry fosse un bel ragazzo ma trovarmelo così vicino mi fa capire che Harry non è solo bello, è il prototipo di ogni ragazza, il ragazzo che tutte vorrebbero e che non rifiuterebbero mai. Chi non ha un debole per un ragazzo moro con gli occhi verdi?

Harry è sempre stato bello, non posso negarlo e negli anni l'ho visto diventare sempre più bello ma anni fa non capivo cosa ci trovassero in lui, le ragazze. Molto probabilmente perché io lo vedevo solo ed esclusivamente come il fratello odioso della mia migliore amica ma quasi tutte le mie amiche hanno avuto una cotta per lui, per poco o tanto tempo ma l'hanno avuta e al tempo le mie amiche mi chiedevano se mi piacessero le ragazze perché non riuscivano a capire come facessi a non avere una cotta per lui. Adesso le capisco le mie vecchie amiche del liceo, Harry è bello davvero. Harry puoi vederlo una volta o tutti i giorni ma ogni volta che lo vedi, nella tua testa dici: "Wow, oggi è ancora più bello" anche se ha addosso una felpa e un pantalone della tuta, è bello senza volerlo.

< Non guardarmi così. > la sua voce blocca i miei pensieri e io mi giro facendo finta di niente guardando davanti a me.

< Così come? > chiedo non guardandolo.

< Come se ti piacessi. > dice tranquillamente mentre il mio respiro si blocca.

< Non è così, ho un ragazzo. > dico stringendomi di più nella sua giacca.

< Ho sentito scuse migliori e non vuol dire che se hai il ragazzo non può piacerti un altro. Ami Samuel? > mi chiede ma alla sua domanda non do una risposta, non amo Samuel, mi piace tanto e mi rende felice ma amare è una parola grossa.

< Come immaginavo. > dice ridacchiando mentre passa una mano tra i suoi capelli.

< Amare è una parola grossa, non stiamo insieme da neanche un mese. Mi piace, quello si ma non lo amo, non ancora almeno. > mi giustifico.

< Non ancora almeno? Quindi è seria come cosa? > chiede girandosi a guardarmi ma io continuo a guardarlo con la coda dell'occhio.

< Ogni relazione, a proprio modo, è seria. Quindi si, è una cosa seria. > spiego.

< Bella teoria. > dice e si gira a guardare davanti a sé.

< Vuoi rientrare? > mi chiede dopo qualche minuto in silenzio e mi giro verso di lui che mi sta già guardando.

Annuisco semplicemente e ci incamminiamo verso l'entrata. Entriamo e insieme ci dirigiamo verso il nostro tavolo dove ci sono tutti i nostri amici. Ci separiamo e io mi avvicino al mio ragazzo che sta parlando con Gemma con un drink in mano, avvolgo le mie braccia intorno alla sua vita e mi appoggio alla sua schiena mentre lui sussulta per la sorpresa.

< Ehi. > dico con la guancia appoggiata alla sua spalla.

< Il tuo ragazzo è molto ubriaco. > mi avverte la mia migliore amica per poi girarsi e allontanarsi da noi.

< Dov'eri? > mi chiede girandosi verso di me.

< Di chi è la giacca? > mi chiede e noto la tua mascella tendersi.

< Di Harry. > dico tranquillamente scrollando le spalle.

< Perché hai la giacca di Harry? > chiede iniziando a innervosirsi.

< Perché eravamo fuori e mi sono dimenticata la mia giacca così lui mi ha prestato la sua. > spiego.

< Quindi tu sei uscita per stare da sola con lui? > dice ed io mi stacco da lui facendo un passo indietro.

< Sono uscita per fumarmi una sigaretta e poco dopo anche lui è uscito. Non sono uscita per passare del tempo con lui Samuel. > dico guardandolo negli occhi.

< Ti piace? > chiede ed io spalanco gli occhi per la sorpresa.

< Non mi piace Harry, se mi piaceva, non starei con te Sam. > dico iniziando ad innervosirmi anchio, come gli viene in mente una cosa del genere?

< Però in questo periodo passate più tempo da soli e vi scrivete sempre. > dice.

< Samuel sei ubriaco e non voglio litigare con te per una cosa inutile quindi vienimi a cercare quando ti riprendi. > dico, gli volto le spalle e mi allontano velocemente da lui anche se continua ad urlare il mio nome.

< Io me ne vado. > urla dietro di me e mi blocco.

Mi giro verso di lui e anche i miei amici lo guardano confusi non capendo cosa sta succedendo.

< Ci vediamo quando ti calmerai Samuel. > alzo la voce anch'io e ritorno a camminare lontano da lui e anche dai miei amici.

Vado verso il bancone e chiedo al barman di prepararmi un Cosmopolitan. Mentre aspetto il mio drink, guardo il mio tavolo e noto Samuel prendere la sua giacca e dopo aver salutati tutti, si allontana ed esce di qui. Ritorno con lo sguardo verso i miei amici e noto Harry fissarmi confuso, in risposta alzo le spalle e mi giro di nuovo verso il barman che ha in mano il mio drink. Lo ringrazio e mi rigiro, trovandomi davanti Niall.

< Problemi in paradiso? > chiede Niall.

< No, è ubriaco. Domani ne parleremo con calma. > dico per poi bere.

< La vostra prima litigata, che carini. > dice e subito dopo appoggia il suo braccio sulle mie spalle e mi stringe a lui.

< Ma piantala. Andiamo dagli altri va. Mi accompagni poi tu a casa? > chiedo siccome sono arrivata qui con la macchina di Samuel.

< Sono venuto con Harry. > dice e annuisco mentre andiamo verso il tavolo che abbiamo riservato.

< Ma questa non è la giacca di Harry? > mi dice all'orecchio mentre si siede sull'unica sedia libera e mi fa sedere sulle sue gambe.

< Si, me l'ha data prima quando eravamo fuori siccome avevo freddo. > dico per poi alzare le spalle e bevo dal mio bicchiere.

< State diventando amici? > mi chiede confuso.

< Una specie, abbiamo iniziato a parlare e mi ha chiesto due volte di farci un giro insieme, come amici. > specifico alla fine.

< Finalmente, avete gli stessi amici ed era strano che voi due non parlavate. > dice sorridendomi e annuisco.

< Comunque mi ha detto che voi ragazzi gli avete raccontato di Jonathan. > dico guardandolo male.

< Oh ma davvero? Ne sei sicura? Non mi ricordavo nemmeno che si chiamava Jonathan. > fa finta di niente mentre si mette una mano tra i capelli, cosa che fa quando mente.

< Si idiota, dì pure agli altri tre idioti di smetterla di parlare di lui. > dico alzando gli occhi al cielo e appoggio un braccio sulle sue spalle avvicinandolo a me per depositare un bacio sulla sua tempia mentre lui avvolge la mia vita e mi abbraccia.

< Ti voglio bene Niall. > dico al suo orecchio.

< Ti voglio bene anch'io Ivy. > dice sorridendomi.

Io e Niall non siamo i tipici migliori amici che ci diciamo continuamente quanto bene ci vogliamo, anzi è una cosa che capita veramente poco ma non ho mai dubitato che lui non mi volesse bene. Me l'ha sempre fatto capire, ad esempio tutte le volte che ho il ciclo, viene da me, quando non è in tour o studio di registrazione o in riunione con i manager, e porta sempre con sé qualcosa del McDonald's e ci guardiamo qualsiasi film che io voglia vedere. Oppure le numerose volte che mi chiama quando è in tour anche se da lui sono le cinque del mattino per sapere come sto o per sapere cosa è successo nella mia giornata. Grazie a queste piccole cose che non ho mai dubitato sul bene che Niall prova nei miei confronti.

< Ehi Harry, accompagni anche Ivy a casa? > chiede Niall distraendomi dai miei pensieri.

< Certo. > dice sorridendoci per poi ricominciare a parlare con Louis.


Ehi, scusate per questa settimana di assenza e per l'orario AHAHA. Comunque ho deciso di dividere il due i capitoli siccome erano quasi 5000 parole e so che a molte persone può annoiare.
Parliamo di cose serie hihihi. :')
Abbiamo avuto un momento tra Ivy e Harry (dobbiamo trovare assolutamente una ship per questo due!).
Cosa pensate del pensiero di Ivy su Harry perfetto Styles?
Spero anche che capiate meglio il rapporto Ivy - Niall perché è molto importante per Ivy quindi datemi un parere. :)
Al prossimo aggiornamento. ❤️

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