Saldare un antico debito

Ormai passarono anni da quando le viverne mi accolsero nella loro tana, e devo dire che in tutti questi anni mi dono trovato bene. Mi hanno insegnato a utilizzare il potere del fuoco, mi hanno insegnato tecniche per andare più veloce durante il volo e mi hanno anche insegnato quali sono prede facili e quali no. Era una splendida vita. Loro mi proteggevano, come se fossi un figlio, ma... non ero mai riuscito a saldare il mio debito con loro. Mi avevano salvato la vita e io non ero mai riuscito a salvarla a loro... fino a quel giorno...
Era un normale pomeriggio di caccia. Faceva parecchio caldo e questo mi permise di portarmi al nido una bella carcassa di pulminoscorpius. Da lì riuscivo a vedere un bello spettacolo di fulmini, fuoco e sfere velenose che andavano a colpire il loro bersaglio.
Rimasi a fissarle per qualche minuto, poi qualcosa mi distrasse. La viverna Albina si era allontanata un po' per gustarsi un cadavere di Paracer, ancora fresco. Fortunata lei, i paracer sono difficili da uccidere... o almeno per me.
Ma avevo una strana sensazione, come quella che provai da piccolo quando quella mantide mi cercò di saltare addosso. Voltai lo sguardo un po' più a sinistra di dove stavo guardando prima e lo vidi. Un enorme cumulo di sabbia che si stava minacciosamente avvicinando ad Alpha Wyvern ( la viverna albina ).
Speravo fosse solo il vento che trasportava la sabbia, ma così non fu. Quando quel coso si avvicinò ad A.W. tre enormi corna spuntarono dal terreno, tranciando la sabbia. Emisi un forte starnazzare per avvertire tutti del pericolo e loro si rintanarono nel canyon, ma A.W. non mi sentì e continuò a gustarsi il cadavere. Non potevo stare lì, dovevo agire. Mi lanciai dal canyon e spalancando le ali infuocate presi abbastanza velocità per raggiungerli, ma era troppo tardi. Dalla sotto la sabbia sbucò furoi un enorme esemplare di Alpha DeathWorm Rosso. Quest'ultimo azzannò l'ala di A.W. e cominciò a strattonarla, bucandola. Dopo poco mollò la presa e decise di puntare la testa. Nel momento in cui la bestia abbassò la testa, mi presi coraggio e presi così tanta velocità che il mio corpo cominciò a produrre un fuoco così acceso che accecò la bestia.  Io gli girai attorno più e più volte e il DeathWorm fu avvolto da un intenso tornado di fuoco. Nonostante io fossi una fenice, provai una lieve sensazione di bruciore, cosa che di solito mi piace, ma che quella volta fu dolorosa. Nonostante ciò aprì gli occhi e notai il cadavere di quel gigantesco verme sdraiato a terra, morto bruciato. A.W. era impressionato. Mai gli era capitato di vedere qualcosa del genere. Lui scagliò un possente ruggito che attirò le altre viverne, che nel frattempo si erano rifugiate al canyon. Tutte alla vista del cadavere di quella bestia con me sopra cominciarono a sbattere le ali in segno di felicità. Alcune utilizzarono pure i loro poteri elementari. A.W. mi fece un cenno in senso di approvazione, e venne accompagnato dalle altre viverne al Canyon, afferrandolo per le ali e trascinandolo via dalla sabbia. Una delle viverne, mi guardò e mi fece cenno di mangiare quel meritato pasto prima che arrivassero gli avvoltoi. Feci come mi fu detto e ammetto che quel sapore non lo scorderò mai. Forse non era zolfo, ma era comunque delizioso.
Durante la notte tornai al canyon, tutte le viverne dormivano e io atterrato sul mio nido a addormentai.
La mattina successiva tutte le viverne si misero a volare nel cielo e cominciarono la caccia. Io rimasi a casa insieme ad altre viverne più piccole per badare a loro e alle uova. Erano delle piccole pesti, fortunatamente sono immune al fuoco se no sarei stato fatto pollo arrosto. Sfortunatamente non ero immune ai fulmini, dato che una delle più piccole, che non poteva ancora​ controllare il suo potere, mi folgorò così forte che mi scaglio dall'altra parte del canyon, atterrando sopra un nido con all'interno un uovo di veleno.  Durante il pomeriggio le viverne tornarono dalla loro caccia portando qualche Argentavis, qualche Morellatops, e ... una strana creatura bipede. Non la avevo mai vista in vita mia. Era di uno strano colore rosato-pallido, possedeva dei ciuffi di peli sulla testa e sulla faccia e aveva 4 arti privi di piume o pelliccia. Le zampe erano privi di artigli e non aveva alcun dente affilato ( dissi io che ho il becco...). Aveva uno strano oggetto metallico tra le sue mani, ma non feci in tempi a capire cos'era che una viverna velenosa mi tolse il cadavere da sotto il naso, andandolo a mangiare un po' più lontano.  Quella notte non dormì, la mia curiosità mi spingeva ad esplorare per capire cos'era quella creatura. Ma non potevo andarmene in giro nel cuore della notte senza la supervisione di una viverna, sarebbe stato pericoloso. Anche perché proprio quella notte A.W. decise di fare un breve giro di esplorazione, per evitare che qualcuno dei cuccioli uscisse di nascosto. Avrei aspettato la notte successiva.

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