Fugacità

So che il tempo passa
e con lui passo anch'io,
in questa fitta nebbia
che indomita sconquassa,
fitta come getto di seppia
eterea come fosse Dio.

Siamo uomini persi,
persi, dentro noi stessi.
Persi e ritrovati,
dentro dei riflessi
tersi e divorati,
affogati nei sensi.

Aiutami nel vagare
Oh amore!
Rivela sì macabro
il mio core.

Alla fine cosa importa,
se siamo soli
oppure insieme.
Se tu mi consoli
da queste pene.
Alla fine cosa importa.

Ciò che conta è la strada
fatta in salita,
per arrivare qui.
Per cercare di volare,
una via d'uscita
dal male,
comunque vada,
non è mai finita.

Il tempo passa
e passiamo pure noi.
Allora lascio che passi,
nel piccolo sentiero
che mi porto in petto.
E se tutto passa
non conto più i passi,
in questo leggero
cammino di cemento.

Alla fine ciò che conta
è come ci siamo arrivati,
perché prima o poi
tutti ci arriviamo.
Alla fine ciò che importa
è ciò che siamo stati
perché vuoi o non vuoi
tutti poi spariamo.

La bellezza immensa
d'una vita infinita,
fuggevole carezza
che allevia ogni ferita.
Che con delicatezza
amara ci accarezza
e dopo è già svanita.

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