cap.49

Michelle's pov.
Provai a chiamare Peter ma suonava sempre la segreteria telefonica, così decisi di salire sullo scuolabus, dopo quattro ore arrivammo nel cortile della nostra scuola, dove dovevamo incontrare i nostri genitori, visto che arrivammo con un'anticipo di trenta minuti quando arriviamo non troviamo ancora nessuno, iniziamo a scendere dell'autobus e prendere le nostre cose dal baule, appena misi piede fuori trovai Peter, a quanto pare non aveva detto ai suoi genitori che era uscito prima e così per non destare sospetti è venuto qui fingendo di esere tornato con noi.
"Allora Houdinì, come è andata la tua grande fuga Alcatraz?" Gli chiesi.
"Fuga? Di che cosa parli, sono uscito prima con mia madre"
"Oh ma davvero, allora l'articolo della rapina che hai visto prima di andartene e il permesso falso sono solo una coincidenza?"
"Si, è venuta mia madre a prendermi, si trovava da quelle parti"
"Haha certo che tu le balle non le sai proprio raccontare. Peter tua madre è in Europa per una conferenza stampa"
"Oh si certo che sbadato,...... oh guarda c'è mio padre, devo andare ciao MJ"
"Si vabbe ciao Pete"
Ma prima di andare gli misi un micro localizzatore nella tasca della felpa che aveva addosso, mi fa preoccupare  l'idea che quel idiota vada a caccia di criminali da solo, così almeno posso dargli una mano.

Peter's pov
Dopo aver avuto una inaspettata conversazione con MJ mi fiondai nell'audi nera guidata da Happy e dietro sedeva mio padre, Happy uscì dall'auto e mise la mia valigia nel cofano io lo ringraziai e poi entrai nell'auto.
"Allora campione come è andata la gita?"
Disse squadrandomi da capo a piedi, forse per vedere se avevo segni di una qualche rissa. Nel frattempo Happy ripartì verso casa.
"Si tutto bene. Hai sentito di quella rapina in quel laboratorio?"
"Oh si, pare non sia nulla, solo qualche ladruncolo da quattro soldi"
"Bhe a me pare molto di più, hanno preso dei farmaci sperimentali, non so magari è il caso che intervenga? Potrei dare una mano"
"No assolutamente no, ci stanno già pensando i federali, tu pensa ai criminali locali e dimentica il dottore!"
"Dottore? Quale dottore?"
"Il dottor O... no, non mi freghi ragazzino, non ti butto in mezzo a queste faccende. Ora va, tua zia ti sta aspettando"
L'auto si fermò, eravamo già arrivati a casa? Salutai Happy e mio padre, presi la valigia e tornai a casa.
"Ciao Peter, bentornato su vieni entra ti ho preparato la cena,......ecco qua la tua pizza fatta in casa preferita"
Disse tirandomi verso il tavolo e mi servì uno spicchio di pizza ai peperoni, io adoro la pizza, soprattutto quella fatta da May, la sua è speciale.
Mangiai la pizza e dopo mi buttai sul letto, dare la caccia a quel tizio mi aveva stremato, appena mi stesi ricordai  le parole di mio padre, un dottore, devo cercare un dottore, nonostante la fatica presi il computer e per riuscire ad accedere all'archivio dell'ospedale per avere tutte le schede dei dottori, o di chi lavorava li e sapeva esattamente cosa prendere, dopo circa quaranta minuti riuscii a bypassare la sicurezza di quel software ed ad entrare in tutti i dati, allora devo escludere chi non lavora a stretto contatto con i laboratori, tolti quelli rimasero centocinquanta schede, ancora, ma dico propio all'ospdele più grande della città dovevano colpire, non andava bene uno con una decina di dottori, noo facciamo lavorare Peter tutta la notte a cercare i possibili sospetti....
Erano ormai le tre passate ed erano circa quattro ore da quando ho iniziato le ricerche, i miei occhi stanchi al posto di lettere e numeri vedevano ormai solo linee nere poi dopo un po' il buio. Mi risveglio di soprassalto, guardo l'ora erano le quattro, cavolo ho dormito per un ora, mi devo sbrigare a trovare il dottore prima che...
*romori di vetri rotti in lontananza*
Perché non sto mai zitto, visto che il rumore sembrava provenire dalla banca infondo alla strada indosso il costume e barcolando un po' per via del sonno arretrato mi dirigo verso quel rumore.
Ormai mi ero abituato a riconoscere quando dei criminali entravano in gioco, infatti appena arrivai lì c'era uno di loro che era intento a rubare alla banca. Quando scesi con i piedi per terra vidi meglio la figura che si proponeva di fronte a me, era una specie di uomo-robot, aveva delle specie di tentacoli che gli sbucavano dalla schiena, sembravano essere molto resistenti e letali, mi avvicinai senza fare rumore e guardai meglio i tentacoli, avevano degli artigli alla fine, e i graffi che facevano quando si spostavano sul pavimento erano simili a quelli lasciati nel laboratorio.
È lui.
Esclamai, pensavo di averlo solo pensato poi mi resi conto di aver bisbigliato, questo tipo deve avere anche dei super riflessi visto che si girò per guardare e subito uno di questi tentacoli mi attacco stringendomi tra i suoi artigli.
"Oh guarda un po' chi c'è,  oggi a quanto pare abbiamo un osservatore, cercai di liberarmi da quella morsa ma non ci riuscii.
"È  inutile che provi, sono fatti di un materiale indistruttibile, l'ho comprato da un certo Ulysses Klaue, è vibranio, misto al titanio."
Mentre diceva questo gli artigli posti alla fine si iniziarono a stringersi sempre di più provocandomi un dolore assurdo, è  pazzesco pare che questo tipo li possa controllare con la mente come se fossero parti del suo corpo.
Mentre lui era intento a prendere i soldi io gli sparo una ragnatela immobilizzandogli le gambe, e quando questi porva a fare un passo cade a terra, la caduta mi dà la possibilità di fuggire dalla morsa del tentacolo e allontanarmi da lui. Non faccio in tempo a bloccarlo che corre via, decido di inseguirlo ma arrivato ad un vicolo cieco lo perdo. Oh andiamo non può sparire dal nulla.
Data l'ora decido di tornare a casa, appena torno il tempo di cambiarmi e di indossare il pigiama che crollo sfinito sul letto.
Mi svegliai la mattina dopo, in verità erano passate solo quattro ore da quando ero tornato, ma vengo svegliato dai forti rumori delle persone fuori e dal profumo di torta di mele. Mi alzo e vado in cucina, mia zia era sul divano che guardava il telegiornale, io vidi una bellissima torta sul tavolo e mi ci avvicinai.
"Peter Benjamin Stark! Non provare minimamente ad avvicinarti a quella torta. L'ho fatta per la vendita di beneficenza organizzata dal ristorante qui all'angolo"
"Ah va bene"
"Ed ora passiamo a questa incredibile notizia, questa notte hanno tentato di rapinare la banca Reilly-hara, una delle più importanti della città, si sospetta che i rapinatori siano più di quattro e dopo aver disattivato le videocamere hanno dato il via al loro furto, sarebbe filato tutto liscio se non fosse stato per Spiderman, il supereroe  che combatte la criminalità locale...."
Disse l'uomo del telegiornale.
"Pazzesco, non si può stare tranquilli oggi"
Disse May.
"Eh già, per fortuna c'era Spiderman,  May  io ora esco, vado a fare un giro al parco insieme a Ned"
"Okay mi raccomando stai attento"
"Siii, a dopo May"
Uscii e mi diressi verso la biblioteca dove avevo dato appuntamento a Ned per farmi aiutare con le ricerche.

Hola, allora come va?
Spero avete capito chi è il misterioso criminale di turno, riuscirà Spiderman a catturalo o il dottor Octavius avrà la meglio? (come nei fumetti). Restate se volete scoprirlo, noi ci vediamo domani con una nuova stabiliante avventura.
~Leo.

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