cap.39

Peter's pov
Ritornai in palestra e andai vicino a Ned che si stava preparando per esporre il suo progetto.
"Hey amico come va?"
Gli domandai.
"Male Pete, sono in ansia, dovrò parlare del progetto davanti a tutti, e poi c'è anche Tony Stark stasera. Peter puoi parlare tu al posto mio?"
"Assolutamente no, Ned questo è il tuo progetto e credo sia anche il migliore che tu abbia mai fatto, prenditi i meriti di cio che hai fatto"
"E se poi è uno schifo totale?"
"Bhe tu avrai lavorato al meglio"
Dopo dieci minuti iniziò la fiera, Ned presentó con coraggio il suo progetto e fu molto apprezzato dai giudici, i giudici continuarono a vedere tutti i progetti fino ad arrivare a quello Flash, ad un certo punto si sente un forte boato. Corremmo tutti fuori per vedere cosa fosse successo, in una banca poco distante dalla scuola era in corso una rapina, Tony si girò verso di me facendomi segno di andare, io scattai via mi misi il costume e corsi verso la banca.
"Okay ragazzi devo andare, il lavoro mi chiama"
Disse Tony prima che un'armatura piombò dal cielo.
Io ero già arrivato alla banca e iniziai a ragnatelare tutto ciò che si muoveva, uno di loro mi sbatté violentemente contro un vetro che si ruppe in mille pezzi, in quell'istante arrivò Ironman che sparò al rapinatore portandolo via da me.
"Stai bene?"
Mi disse esamomamdomi con lo sguardo, in effetti avevo qualche taglio abbastanza profondo e faceva abbastanza male.
"Si sto bene"
"Ce la fai combattere?"
"Si"
"Bene perché dobbiamo inseguirli"
Disse offrendomi poi una mano per rialzarmi.
Quando fui in piedi Tony scattò verso l'alto e mi disse di seguirlo, sparai una ragnatela e volai al fianco di Tony.
Iniziammo ad inseguirli,io mi dondolavo con le ragnatele e ne sparavo altre sulla macchina per rallentarla mentre Ironman volava al mio fianco. I due rapinatori si dirigevano fuori città, così appena fummo lontano dai civili Tony sparò un mini razzo sulla macchina, e la mandò in corto circuito facendola spegnere il quel sentiero deserto.
I due criminali uscirono dall'auto e tentarono di scappare, io e Tony gli blocchiamo la strada, iniziamo a batterci, me la stavo cavando abbastanza bene fino a quando uno dei due caccia una pistola e inizia a sparare.
"Peter sta giù"
Urla mio padre ma la velocità del proiettile è così veloce che mi colpisce prima che io potessi muovermi. Caddi a terra, non capisco dove sono stato colpito, non percepivo nulla, ne dolore né il sangue che colava dalla ferita, ero a terra fermo però riuscii a colpire il tizio con una ragnatela granata e lo immobilizzo vicino all'auto, mio padre aveva messo fuori gioco l'altro tizio e subito corre da me.
"Peter stai bene?"
"Si penso di si"
Era molto preoccupato, poi mise una mano sulla ferita.
"Non preoccuparti, conosco il tipo di pistola i proiettili sono molto piccoli e la tua ferita non sembra grave"
"Papà sto bene, vedi riesco anche ad alzarmi"
E cercai di alzarmi nel modo più rapido possibile, cavolo fa davvero male, e tutti quelli sbalsi di pressione mi fecero girare la testa e barcollai, mi aggrappai a mio padre.
"Lo so, tu sei forte,se però continui a fare movimenti avventati peggiori le cose."
Tony mi portò a casa, eravamo solo io e lui visto che sia mia madre che mi zia erano a lavoro,io mi tolsi il costume e mi misi dei vestiti più comodi mentre mio padre si tolse l'armatura. Tony inizia medicarmi la ferita, in effetti non era così grave però era molto dolorosa.
"Ecco fatto, l'intervento è finito, probabilità di successo 50%"
Disse scherzando.
"Quindi c'è la possibilità che io muoia"
Dissi fingendo di essere preoccupato
"Bhe si in effetti c'è questa possibilità, se tua madre e tua zia lo scopriranno, anzi in quel caso saremo morti entrambi, se ti riposerai non avrai nessun fastidio e tua madre non lo scoprirà così domani puoi partire per la gita"
Poco dopo sentimmo la porta aprirsi e sbucò mia madre.
"Oh bene quindi è qui che eri finito Tony, i cellulari li hanno inventati apposta ti ho lasciato almeno 20 chiamate"
"Oh bhe il telefono è morto, che è dici se per farmi perdonare non andiamo tutti e tre al ristorante, so che ce n'è uno italiano qui dietro."
"Siii"
Risposi euforico, adoro la cucina italiana.
"Meno uno, allora Pepper?"
"Okay Tony, ma ricordati che non dobbiamo fare tardi, domani mattina Peter deve partire e tu devi presentarti a una conferenza"
"Eh se decidessi di non andarci?"
"Ti obligherei comunque ad andarci.... Allora andiamo si o no?"
Ero felicissimo, primo perché stavamo andando al ristorante secondo perché ci stavo andando con la mia famiglia tutta unita.
Al ristorante.
Ci sedemmo ad un tavolo e ordiniamo, poco dopo arrivò il nostro ordine e iniziamo a mangiare, la serata è stata la più bella della mia vita, parlavamo e ridevamo come una normale famiglia, facendomi dimenticare tutte le sofferenze, e abbracciare l'idea che anche io potessi sentire il dolce calore di una famiglia felice.

Hola come state?
Vi è piaciuto il capitolo?
Che cosa ne pensate, lasciate un vostro parere e una stellina. Ci vediamo domani.
A presto.
~Leo.

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