cap.95
Mentre Peter e Tony si allontanano in auto un ragazzo aspettò per vedere tutta la scena.
Nessuno però sa cosa il ragazzo aveva appena visto.
Peter's pov
Eravamo in macchina nella spider due posti arancione, io ero tranquillamente appoggiato sul sedile con il viso illuminato dai vari lampioni e insegne.
"Come ti è saltato in mente?"
Disse mio padre rompendo quel silenzio scandito dalle ruote dell'auto che girano.
"Dico perché uscire alle 3 di notte"
Continuò lui.
"Scusa, volevo fare un giro, poi sarei tornato prima che.."
"Prima che? Prima che cosa!? Prima che chiamassimo la polizia? Prima che pensassimo che fossi sparito e che ti avessero rapito!?"
Mi interruppe mio padre quasi come un rimprovero.
"Scusa, mi dispiace non volevo farvi preoccupare, sarei tornato presto."
Dissi dispiaciuto.
"Hey va bene, non facciamone un dramma, però la prossima volta avvisa, stavamo pensando al peggio, non rispondevi al telefono e il tuo costume era in camera tua, non sapevamo che pensare. Ad ogni modo stai bene?"
Mi domandò.
"Si, sto bene. Ti ho già detto che non mi ha picchiato"
Risposi.
"Non mi riferisco a quello, per uscire così di notte deve esserci qualcosa che non va"
"Nulla di grave, volevo solo sgranchirmi le gambe"
"E..."
Aggiunse lui sapendo che non era tutta la versione della storia.
"E per digerire un brutto sogno"
Gli dico rassegnato, mio padre mi mise una mano sulla spalla per confortarmi e per fortuna rimase in silenzio, aveva capito che non ne volevo parlare.
"Sai penso che hai avuto una belle idea, quel fatto di andare via.... dovremmo andare a fare una bella vacanza di un paio di giorni, potremmo partire tutti e cinque."
Continuò lui cambiando discorso.
"Lo sai che non intendevo in quel senso!?"
"Lo so Spidey. Sarà lo stesso divertente, allora ti va?"
Io annuii leggermente e poi arriviamo finalmente a casa.
"Ora vai a letto, e per davvero questa volta, fa piano e non svegliare tua sorella"
Disse nostro padre mentre le porte dell'ascensore si chiusero, e dopo qualche secondo sentiamo le urla e il pianto di Mary.
"Non è colpa mia"
Dico ironico alzando le mani, mio padre disperato appoggiò la testa muro, poi ad un certo punto non sentiamo più nulla e in quel momento ci guardiamo sconvolti e ci precipitiamo nella stanzetta.
"È stana questa cosa, è come una piccola sveglia, ma senza pulsante e che adora Mr ringhio"
Disse Mark che stava giocando con Mary e un peluche nella sua culla.
"Mark, che ci fai in piedi!? C'è un terremoto?"
Dico ironico avvicinandomi alla culla dove c'era la mia sorellina, era fantastica e ci guarda sorridendo e a volte le scappa una risatina.
Nostro padre ci guardò per un po' e poi disse.
"Dai ragazzi ora andate a letto"
E ci tirò delicatamente verso la nostra stanza. Mi buttai sul letto e mi addormentai.
La mattina dopo
Suona di nuovo una sveglia, questa volta è quella del telefono che ci dice di alzarci o faremo tardi a scuola. Dopo aver letteralmente buttato Mark giù dal letto andiamo in cucina dove nostro padre ci fa segno di rimanere in silenzio.
"Shhh, vostra sorella ha un po' di febbre, ora è con vostra madre, non fate rumore se nò le sveglierete"
Disse piano e dopo posò sul tavolo due tazze e due cornetti per fare colazione.
"Preparatevi e dopo vi accompagno a scuola.
Ci disse e poi sparì nel suo laboratorio.
Dopo mezz'ora eravamo pronti e nell'auto.
Nostro padre guidava stranamente normale, e arriviamo a scuola addirittura in anticipo.
Nostro padre si fermò davanti alla scuola e alcuni studenti ci guardano confusi e sorpresi, Tony aveva scelto proprio un auto che si mimetizza bene nella folla. Praticamente quell'auto grida Hey guardate sono in auto con il super miliardario Tony Stark, guárdate tutti.
Eh già non si nota per niente.
"Ragazzi, non fate guai e soprattutto rimaneteci a scuola"
Ci disse nostro padre prima di andare via.
"Wow Parker e quell'auto da dove viene?"
Disse ironico Flash, noi semplicemente lo ignoriamo e ci dirigiamo dentro dove incotriamo Ned e MJ.
"Wow avete un aspetto daaa.."
"Zombie"
Disse prima Ned e poi MJ.
"È colpa di un fagotto che la notte si trasforma in un mostriciattolo"
Disse Mark.
"Mary ha pianto per tutta la notte"
Dico rassegnato appoggiando poi la forte sulla spalla della mia ragazza, che mi consolò appoggiando la sua testa sulla mia e dopo mi baciò.
Suonò poi la campanella e io e MJ andiamo al corso di algebra mentre Ned a quello di storia e Mark a quello di scienze.
La lezione passo normale, e noiosa, così butto la testa sul banco, nascosta tra le mie braccia.
"Vorresti scappare di nuovo verso!?"
Disse ironica MJ appoggiandosi a me, sulla mia spalla. Dopo un po' alzo un braccio e lo metto attorno a lei stringendola a me.
Dopo la lezione finì e usciamo diretti verso l'aula della nostra prossima lezione e aspettiamo Ned e Mark che avevano il nostro stesso corso. Passano cinque minuti e ancora nessuna traccia dei nostri amici, dopo vediamo Ned correre verso di noi.
"Peter! È successo qualcosa di incredibile. Devi devi"
Disse ansimando cercando di riprendere fiato.
"Hey calmo amico"
Gli risposi.
"Ned su respira"
Disse MJ
"Devi devi correre. Flash sta picchiando tuo fratello."
Disse.
"Cosa!"
Risposi io, mentre una profonda rabbia inziò a ribollirmi nelle vene.
Dopo io Ned e MJ camminiamo verso il cortile.
"Su spiega"
Disse MJ mentre camminiamo.
"Flash stava picchiando un ragazzino e dopo tuo fratello si è messo in mezzo e ora lo sta facendo nero. Io ho corso per tutta la scuola cercando ti"
Disse, dopo qualche secondo arriviamo nel cortile.
"Pete non fargli troppo male"
Mi disse MJ io le diedi un bacio e le sorrisi.
"Perché non te la prendi con qualcuno di più forte. Neh Flash"
Dico avvicinandomi, veramente non capisco quel ragazzo prima si dispera e ed è abbattuto e il giorno dopo picchia la gente. Ma che problema ha?
"Bene Parker ora ci divertiremo"
Disse e dopo mi diede un pugno che io evitati, e lo spinsi facendolo cadere un po' lontano da noi.
"Stai bene?"
Chiedo a mio fratello che era ancora a terra con un occhio nero e il sangue che colava dal naso.
La nostra rissa fu fermata dal preside che ci portò nel suo ufficio, insieme all'infermiera della scuola che medicò Mark e qualche graffio che sia io sia Flash avevamo
"Ora chiamo i vostri genitori"
Disse il preside uscendo con un'agenda.
"Ma che problemi hai?"
Gli dico girandomi verso di lui.
"Cosa vuoi Parker"
Mi rispose.
"Ti pare normale picchiare la gente a caso?"
"E a te la smetti di parlare, microbo."
La nostra conversazione fu interrotta dalla presenza di tre persone che entrano nell'ufficio.
"Vostro padre sta arrivando"
Disse il preside sedendosi dietro la sua scrivania.
"Oh amore tesoro stai bene?"
Disse la madre di Flash avvicinandosi al figlio, mentre il padre lo guardava con un aria preoccupata e delusa.
"Scusate ma io ho impegni, non posso aspettare il padre di questi delinquenti ancora per molto. E poi sono certa che il mio bambino non farebbe mai nulla di tutto ciò, quindi non ha iniziato lui è ovvio, loro sono due contro uno. Quindi caro preside chiudiamo qui la situazione, ho un impegno con la manicure e di sicuro il loro padre sarà un mezzo delinquente come i suoi figli"
Disse indignata la signora Thompson, mentre il signor Thompson rimase in disparte.
"Ora si calmi signora. Non le permetto di insultare così due ragazzi, tra l'altro i due studenti migliori della scuola. Quindi è pregata di porre le sue scuse a questi ragazzi."
Disse rimproverando il preside, e la signora Thompson fece uno sguardo ancora più indignato. Dopo qualche secondo sentiamo la porta bussare e dopo un avanti da parte del preside si aprì mostrando un uomo alquanto arrabbiato.
"Scusate il ritardo, ho avuto dei problemi con l'azienda, visto che il mio amministratore delegato è in congedo di maternità."
Disse entrando, la famiglia Thompson confusa sbiancò di colpo, il signor Thompson appena vide Tony Stark avvertì un senso di panico che si rispecchia nei suoi occhi, mentre la signora Thompson cambia umore e sembra arrabbiarsi di più, e non avevano ben capito la situazione, per loro noi eravamo dei ragazzini abbandonati dal padre e ora ecco che si ritrovano Tony Stark di fronte a loro e credendo che fosse lì per un altro motivo, nostro padre d'altro canto ci guardò furioso, io accenno un lieve sorriso terrorizzato, mentre Mark con una borsa del ghiaccio sull'occhio rimane fermo a guardare di fronte a lui.
"Non sorridere Pete, ti avevo detto di non combinare guai o sbaglio!?"
Disse e quella frase causò un po' di dubbio nelle menti di Flash e la sua famiglia, mentre nella mente della madre si instaurò una paura che fu quasi confermata, ovvero che quello lì di fronte fosse nostro padre e sapeva che se era vero non poteva vantare il fatto di vivere una vita abbastanza agiata per scagionare Flash e sapeva che suo figlio non era proprio un angelo.
"Non guardare me è colpa sua"
Dico indicando Mark.
"Mia? Non ti ho detto io di correre per tutta la scuola e unirti alla rissa"
Rispose Mark.
"Ah si beh se non l'avessi fatto ora avresti un braccio rotto o peggio"
Dico.
"Guarda che ce la potevo fare"
Il preside cercò invano di fermare la nostra litigata.
"Ora basta! Tacete tutti e due"
Disse nostro padre un po' furioso e da lì in poi non aprimmo più bocca.
"Ragazzi ora voi andate in classe, avete già perso abbastanza tempo, noi risolviamo questa faccenda"
Disse il preside e noi tre usciamo.
"Mi spiegate che ci faceva Tony Stark Li?"
Disse Flash appena uscì dall'ufficio.
"Niente"
"Non credo ti riguarda"
Diciamo io e Mark.
"Dai su parlate, lui è....vostro padre?"
Disse lui......
Hola, vi è piaciuto il capitolo?
Che ne pensate?
Cosa avverrà poi?
Come cambierà la vita dei nostri eroi?
Ci vediamo domani per scoprirlo.
~Leo.
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