Cap.69

Peter's pov
Devo impedire che quello baci MJ.
"Bene Parker inizia tu la scena"
Disse il professore, levai un leggero sospiro di sollievo, guardai l'ora, era quasi finita, per fortuna.
Mi avvicino ad MJ e iniziamo a recitare, dopo le nostre tredici battute c'è la scena fatidica, ero nervoso, certo dare un bacio a Michelle non era raro, il punto era farlo di fronte a tutti quei ragazzi che aspettavano con ansia. Il momento arrivò e diedi il bacio come da copione, si sentì un forte applauso da parte del professore.
"Fantastico! Sublime. Straordinario, ho sentito proprio la vera emozione, sembrava vero!"
Disse entusiasto il professore, mentre io Mark, MJ e Ned ci guardiamo.
"Bene ho deciso, voi sarete i protagonisti della mia commedia"
Fui sollevato da questa notizia, almeno nessun altro avrebbe baciato Michelle.
Dopo suonò la campanella e noi uscimmo dalla scuola.
"Allora?"
Disse MJ mentre mi tirò indietro.
"Allora cosa?"
Risposi io.
"Eri nervoso all'idea che qualcun'altro avesse la parte del protagonista?"
Disse lei.
"Io?? Assolutamente no"
Risposi sarcastico.
"Si si"
Rispose in tono MJ,nel frattempo arrivarono anche Mark e Ned.
"Pete dobbiamo andare sono quasi le tre"
Disse Mark.
"Cavolo è vero hai ragione"
Dissi appena vidi l'orologio, abbiamo circa un quarto d'ora per arrivare all' aeroporto e salire sul quinjet, salutiamo i nostri amici e dopo corriamo verso un posto isolato per indossare i nostri costumi.
"Pronto?"
Chiesi.
"Pronto!"
Rispose Mark e dopo saltiamo via con le ragnatele.
Corriamo veloci spostandoci tra un palazzo e l'altro.
"Ecco l'aeroporto"
Disse Mark fermo sulla cima di un palazzo.
"Mark attento!"
Dico lanciandogli una ragnatela per spingerlo più giù e poi lo raggiungo.
"Hey ma che ti prende"
Disse lui.
"Ti salvo da una punizione, guarda un po' lì"
Dissi indicandogli un punto nel cielo diviso da delle striature lasciate dai propulsori di volo tipici delle armature Ironman.
"Okay hai idee su come entrare?"
Chiese Mark girandosi verso di me.
"Si una folle!"
Dissi e dopo mi lanciai verso l'aeroporto.
"Okay vediamo cosa hai in mente"
Disse Mark seguendomi.
"Lo vedi quello?"
Dissi.
"La leva d'emergenza?"
"Si, se l'azioniamo scatterà l'allarme che ci darà quei dieci minuti che useremo per entrare, poi capiranno che è un falso allarme e tutto tornerà come prima"
Spiegai veloce.
"Tu sei pazzo!"
"Si ed è per questo che lo farai tu"
Dissi mentre diedi una spinta a Mark verso la leva e poi saltai lontano.
"Ti odio"
Disse sussurrando Mark.
La leva fu azionata e noi attuammo il piano.
Arriviamo vicino alla jet  e troviamo capitan America e Ironman che si trovavano lì, per fortuna un generale li fece allontanare per qualche secondo, giusto il tempo necessario per farci entrare.
"Ci siamo"
Esulto a bassa voce mentre entriamo e ci nascondiamo.
"Ora arriva la parte più difficile per te Pete."
Disse Mark posizionandosi al mio fianco, io lo guardo confuso.
"Dai bro tutti lo sanno che durante i viaggi non riesci a tenere la bocca chiusa"
Disse scherzando, io gli diedi una leggera gomitata, poi ci zittiamo di colpo. Il capitano e l'uomo di ferro erano appena entrati chiudendo dietro di loro i portellone del jet.
"Non ti sembra strano quel falso allarme poco fa?"
Disse nostro padre mentre si sedeva sulla poltrona.
"Beh può capitare, negli aeroporti militari l'emergenze sono più comuni,  per esempio se il carico di un areo di armi finisce sulla corsia sbagliata suona un'allarme."
Spiegò il capitano mentre si sedeva ai comandi e azionava il quinjet.
Dopo qualche secondo eravamo già sollevati da terra.
"Comunque sai qualcosa di più specifico su questa missione?"
Disse poi Tony, Steve impostò il pilota automatico e si voltò verso l'amico.
"No,  Fury ha detto a me e te  le stesse cose.  Hey tutto bene? Sembri scosso"
Disse il Capitano.
"Si sono preoccupato"
"Per la missione?"
"No no, non trovi sia stata una giornata tranquilla.."
Continuò dicendo nostro padre mentre il biondo lo guardava confuso.
"È stata una giornata troppo tranquilla, pensa che non ho ricevuto nemmeno una chiamata dalla scuola"
Aggiunse Tony.
"Beh è un buon segno no?"
"No è tutto l'opposto, ogni giorno escogitano qualcosa, è quasi strano che oggi sia filato tutto liscio, avranno sicuramente qualcosa in mente."
"Tony io penso che sia tutto okay, vedrai quando torneremo a casa loro saranno lì"
"Oh lo spero, altrimenti loro finiranno in grossi guai. Su studiamo un piano."
Disse infine nostro padre alzandosi.
Wow ragazzino quel uomo si che vi conosce.
Si è bravo ma non può prevedere tutto.
Sentiamo i due uomini parlare in lontananza, io mi sistemo in modo da essere più comodo, Mark cercando di fare lo stesso sposta una cassa che fa un po' di rumore, per fortuna nessuno si accorse di nulla. Sentiamo poi il suono di una chiamata.
"Tony"
Disse la voce dall'altro capo, era una voce dolce, chiara, e familiare. Era.....la mamma.
Io e Mark ci guardiamo con uno sguardo pietrificato appena riconosciamo la voce.
"Pepper tesoro tutto bene?"
Disse nostro padre con un tono lievemente preoccupato, non riusciamo a sentire cosa rispose nostra madre ma sentimmo la relazione dell'uomo di fronte a noi, che si fermò di colpo.
"Loro cosa..!!? Okay appena li prendo lì uccido"
La conversazione continuò per un altro paio di minuti, noi però non riusciamo a sentire nulla, ma nel viso di nostro padre era comparso un filo di preoccupazione.

Hola. Vi è piaciuto il capitolo!?
Come reagirà Tony quando scoprirà che i suoi figli sono lì con lui?
A domani con il prossimo capitolo.
~Leo.

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