cap.55
Peter's pov
Non deve essere passato molto che ci fermiamo. I due che erano con me mi prendono e mi portano in una stanza e mi fanno sedere su una sedia e mi tolgono il sacco che avevo in testa, dopo che mi hanno legato stretto, vedo lo spazio intorno a me, era un garage con delle cianfrusaglie in giro e degli attrezzi da lavoro sparsi su un tavolo.
"Bene Pete. Ora che siamo in un posto più appartato possiamo parlare tranquillamente. Come ti dicevo, l'avvoltoio e il dottor Octavius erano nostri amici. E con la cattura di mio padre hai messo in serie difficoltà la squadra. Vedi il mio amico Dillon ti vuole parlare da un pezzo!"
Disse Jason e appena finito il suo discorso un tizio con uno strano fulmine disegnato sulla maglietta si avvicinò a me.
"Sai quando Jason mi ha detto che spiderman era un ragazzino imbranato non volevo crederci e ora eccoti qui legato come un salame, tu non conosci me ma io conosco te. Sai quando ti trovavi nelle fogne e combatevi contro Octavius io ero lì, mi avevano mandato per riparare un danno elettrico nel pannello di controllo, ti ho visto sai, all'inizio ho pensato che forte!, vedrò un combattimento in diretta, poi ho avuto paura, ma dicevo a me stesso di non preoccuparsi, lì c'era spiderman, lui ci avrebbe salvato. Tu non ti eri accorto di me, così hai pensato bene di fare esplodere i suoi bracci robotici con l'elettricità, ottima idea, peccato che l'acqua è un ottimo conduttore e così con quella scarica prendesti anche me. Sarei morto se non fosse per il dottore Connors, lui mi ha salvato la vita, anzi lui ha fatto molto di più, me ne ha data una nuova."
Terminò il suo discorso avvicinandosi e appena finì mise una mano sulla cicatrice che avevo sul petto che si trova proprio sul cuore e dalle sue dita iniziarono ad uscire scariche elettriche. Inizialmente erano deboli poi si intensificarono così forte da costringermi ad urlare.
Resisti ragazzino, è solo una scarica elettrica, non può ucciderti, noi siamo più forti. Fidati di me.
Disse il simbionte che viveva come me oramai da tempo, e mi ero anche abituato a sentirlo nella mia testa, e anche se molte volte aveva ragione ora credo si sbagliasse, perché io non credo che avrei resistito un secondo di più.
"Ora basta Electro lascia che anche il nostro amico si possa divertire con lui."
Disse Jason che si stava gustando la scena con una lattina di coca cola in mano.
Ora era il turno dell'altro tizio a parlare, ma fu interrotto da un suono.
"Cos'è stato?"
Disse Jason allarmato.
"È il telefono del ragazzo"
Disse l'uomo che si trovava alla mia destra, penso si chiamasse Electro, mentre prende il mio telefono dalla tasca del giubbino.
"Sono due messaggi, uno da parte di Mark e l'altro da parte di Tony Stark."
Disse leggendo il display.
"Dannazione, dobbiamo andarcene da qui prima che lui arrivi"
"E il ragazzo?"
Disse l'altro Uomo.
"Lasciatelo qui, torneremo, tanto non penso andrà lontano. E poi se anche scappasse tornerebbe da noi. Vero Pete!?"
Ah quanto ha ragione, però aspettati che quando torno da te non starò così buono, ti troverò e ti ucciderò.
Wo calma, dov'era tutta questa grinta qualche minuto fa?
In un nano secondo la sala si svuotò. Io cercai di liberarmi cercando di sciogliere le corde con le quali mi avevano legato, dopo un po' ci riuscii.
"Okay ora devo trovare il modo di uscire da qui"
Mi guardai in torno per il garage cercando qualcosa che potesse essermi utile, la saracinesca era automatica, così cerco tra gli attrezzi sulla scrivania qualcosa che potesse essermi utile.
"Bingo!"
Esclamai quando trovai una pinza e un giravite, li presi e andai al pannello elettrico che controllava il cancello. Per fortuna durante l'ultima lezione di elettronica ero stato attento e così riesco a sbloccare la serratura rapidamente.
Presi il mio cellulare e uscii guardandomi in torno per capire dove mi trovato.
"Oh andiamo perchè non prendi"
Dissi notando sul display del mio telefono che il segnale era scarso, per fortuna guardando in torno a me capisco dove mi trovo, sono in un deposito di Box. Mi dirigo verso l'uscita e una volta salite le scale il segnale tornò sul mio telefono. Accesi lo schermo e vidi il messaggio di mio fratello.
<<Hey Pete, dove sei finito? Avevi detto che ci mettevi poco, mi sto iniziando a preoccupare>>
Lessi poi quello di mio padre.
<<Peter, ascoltami, so che sei ancora arrabbiato e che non vuoi parlami, ma devi capire che questo tuo atteggiamento impulsivo è pericoloso, non sai mai cosa può succedere, spero che capirai e che imparerai qualcosa da questa punizione. Non fare stupidaggini e se hai bisogno di aiuto sai dove trovarmi>>
Richiusi il telefono e raggiunsi una fermata del pullman.
Salii sul pullman che stranamente era vuoto e mi sedetti su uno dei sedili.
"Allora giovanotto dove ti fermi?"
Mi domandò il conducente dell' autobus, era un signore anziano sulla ottantina, i capelli erano grigi con tracce bianche e aveva un capellino nero con scritto Excelsior in bianco.
"Se può fermare alla Stark Tower sarebbe fantastico"
"Stark tower, wow hai iniziato presto ragazzino. Bravo continua così, credi nei tuoi sogni, ma ricorda con grandi poteri derivano grosse responsabilità."
Disse e dopodiché mise in moto l'autobus e mi portò a destinazione.
"Grazie mille signore"
L'uomo mi sorrise e poi continuò la sua corsa.
Mi affrettai a raggiungere la porta ma, noto nella hall molte persone e, entrare in una sala piena di persone che lavorano per tuo padre dopo essere usciti di nascosto, non era il massimo, così decido di usare la via più rapida, ovvero entrare nella mia stanza dalla finestra. Dopo dieci minuti e con molta fatica arrivo alla finestra che era aperta.
"Finalmente sei tornato!"
"Hey zio dove eri finito"
Dicono Mark e Ned che stavano giocando a guerre stellari.
"Devo raccontarvi una cosa pazzesca, però non dovrete dirla a nessuno, nemmeno a MJ e soprattutto a mio padre."
Gli rispondo io buttando il giubbino sul letto.
Hola, come va?
Vi è piaciuto il capitolo?
Fermiamoci a ricordare la scomparsa di un mito che il 12 novembre è partito per la più grande delle avventure. Non poteva di certo mancare un suo cameo anche in questa storiella.
Ci vediamo domani con un nuovo capitolo e una nuova incredibile missione.
~Leo
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