cap.25
Tony's pov
Dopo che vidi Peter uscire dalla torre tornai nel laboratorio, presi una tazza di caffè e mi fiondai su quel tavolo, mi misi comodo sulla sedia, mi sarei alzato da lì solo quando quel fottuto aggeggio non fosse pronto. Continuavo a scrivere calcoli e formule sul monitor ma ogni combinazione di numeri che scrivevo era quella sbagliata, ogni volta che premevo il tasto di inviò una grossa scritta rossa compariva sullo schermo.
"Tentativo fallito"
Diceva Jarvis ogni volta.
Ritento, magari questa volta andrà bene.
"Tentativo fallito"
Ancora, passai frustrato una mano tra i capelli capelli. Guardai i monitor ancora e ancora. Ci devo riuscire, non posso lasciarlo andare.
"Okay Tony ricominciamo."
Riprovai ancora, niente.
Feci un sospiro.
"Ah perché non ci riesco, ho creato tecnologie che hanno portato la pace nel mondo, protetto la terra anche dagli altri mondi e ora non riesco a creare una cosa così elementare messa a confronto.
"Signor Stark devo ricordarle di fare una pausa, è da circa due ore che è qui"
Disse il mio assistente virtuale.
"J non intendo fermarmi fino a quando sarà pronto. Quindi se qualcuno mi cerca digli che sono occupato"
"Va bene signore"
Dov'è che sbaglio, riprovai e riprovai, stessi risultati.
Sentii poi la porta aprirsi.
"J cosa ti ho detto riguardo al non voglio essere disturbato?"
"Scusi signore ha insistito"
"Va bene, ho capito"
"Tony.."
Disse poi avanzando verso di me.
"Ciao Pepper!"
Dissi girando la sedia verso di lei, lei si avvicinò e me e mise le sua mani intorno al mio viso.
"Tony. Ascoltami. so che ti senti responsabile per tutto questo e vuoi trovare una soluzione, ma così non ci riuscirai, una pausa ti farà bene. Io ora vado fuori"
Disse mentre si allontanò.
"Tu vieni con me!"
Disse fulminandomi con lo sguardo.
"Si Okay"
Dissi mentre mi alzai, diedi un ultimo sguardo al progetto e poi seguii Pepper.
"Tony va tutto bene."
"Come fai a dirlo? Non abbiamo niente in mano, non riesco a trovare una soluzione."
"Ascoltami, ce la farai, tu sei Ironman, sei l'uomo che amo, e se ce una cosa di cui sono certa è che troverai una soluzione."
"E se non la trovassi?"
"Ci riuscirai. Ti amo, ora però devi staccare un po'."
Disse trascinandomi fuori al nostro bellissimo attico. Appena uscii trovai una bellissima sorpresa, il sole che filtrava attraverso i vasi di cristallo che erano sparsi in giro e con dentro molti tipi di fiori diversi, ortensie, tulipani rose e girasoli, erano i classici fiori che regalavo a Pepper, partì subito la musica, riconobbi subito la canzone, era quella su cui ballammo la prima volta insieme a quella festa che mi organizzarono quando tornai dopo essere scappato dai terroristi anni fa. La guardai nei suoi bellissimi occhi.
"Ti ricordi?"
Mi domandò lei, in risposta le sorrisi e la presi per le mani e iniziamo a ballare. Era tutto perfetto, stavo ballando con la persona più bella dell'universo, la mia regina, la donna più importante, senza la quale non potrei vivere, la cosa più bella era che lei così perfetta avesse scelto me, un playboy miliardario che un tempo sarebbe uscito con ogni donna che respirava ma, con lei era tutto diverso, lei era diversa, non l'avevo mai trattata come era mio solito fare, forse perché era l'unica che io abbia amato veramente.
Nel frattempo
Peter's pov.
Io e Michelle continuiamo a passeggiare avanti e dietro per la piazza, girando per le strade, piene di palazzi colorati. Ci fermiamo vicino ad un piccolo parchetto.
"Allora Pete sei pronto? Tra sei giorni ricomincia la scuola e saremo obbligati a stare in quel posto"
"Si ma saremo obbligati insieme, non puoi liberarti di me tanto facilmente"
Dissi accennando un sorriso.
"Oh beh io ciò ho provato"
Disse ironica.
"Ti amo"
"Davvero!?"
Rispose continuando ad avere il suo classico tono ironico.
"Beh se la metti cosi....." Risposi.
La baciai.
MJ's pov
Peter mi baciò, quanto mi erano mancati i suoi baci, i suoi abbracci accompagnati dal suo profumo irresistibile, e i suoi occhi di un colore nocciola che più lì guardavi più ti ci perdevi e nei quali si rispecchiavano i miei. Tutto di lui mi era mancato e realizzare che avrei potuto perdere tutto questo mi fece rabbrividire.
"Allora, io ti ho detto cosa ho fatto in Korea, tu invece come è andato il tuo viaggio a Miami? Ti sarai annoiata a morte senza di me?"
"Veramente è stato divertente, e poi eri diventato irraggiungibile, ti ho odiato,eri sparito ti mandavo messaggi ma tu non rispondevi, ma ora so come sono andate le cose"
"Dai di la verità un po' ti sono mancato?"
Rimasi in silenzio e lo guardai negli occhi.
"Dai ammettilo...."
"Forse, ma non ti darò mai questa soddisfazione"
"Ah e va bene mi accontenterò"
Si mi era mancanto da morire e Peter lo sapeva, quel ragazzo ti sa leggere nel pensiero.
Sentii poi due braccia che mi strinsero forti, accompagnate da quel profumo, il migliore della mia vita, indistinguibile tra tanti l'unico che mi ha rapito il cuore.
"Non preocuparti non ti lascerò mai più"
Mi sussurrò piano nell'orecchio, la sua voce anche quella mi era mancata. Dopo un po' ci staccammo e il sole sbucò da dietro una nuvola e ci avvolse con i suoi raggi, come se anche lui volesse partecipare a questo magnifico momento.
Dopo un po' mi arrivò un messaggio sul mio telefono da parte di mio padre e mi disse di tornare a casa.
"Pete ora devo tornare a casa, mio padre mi sta cercando"
"Oh bene allora ti accompagno"
Dopo un paio di minuti arriviamo di fronte casa mia salutai Peter con un bacio e mi avvicinai alla porta ma prima di aprirla mi girai verso Peter che era rimasto ancora lì fermo.
"Peter mi prometti che mi dirai tutto riguardo il tuo problemino"
"Quale problema?"
Mi domandò con aria da inocente.
"Sai bene quale, quello del tuo cuore"
"Oh ma pensavo lo sapessi, l'unico problema del mio cuore è che amo una ragazza troppo bella"
Rimasi colpita dalla sua frase, era così dolce, corsi di nuovo da lui e lo abbracciai.
"Ti amo" gli dissi.
"Anche io ti amo"
"Però promettimi che mi dirai tutto!"
"Va bene"
Si sentì poi la voce di mio padre che da dentro la casa mi chiamò.
"Credo che tu debba andare"
"Si lo credo anche io"
Salutai Pete e entrai in casa.
Peter's pov
Il tempo passato con MJ era volato, la accompagnai a casa e sapevo che era felice, oggi mi ero proprio superato, avevo molto da farmi perdonare e volevo che lei sapesse quanto la amo, e poi, poi volevo che oggi fosse una giornata perfetta, non saprò se ne avrei vissuto altre con lei, volevo godermi ogni istante. Dopo aver lasciato casa di MJ mi avvicinai alla Stark Tower, mi fermai prima in un parco lì vicino,lo stesso dove mesi fa incontrai Capitan America con Ned, mi sedetti su una panchina, non mi sentivo molto bene, sentivo la testa girare, avevo le vertigini, appoggia i gomiti sulle ginocchia e le mani tenevano la testa. Sentii poi una voce familiare di un passante preoccupato.
Steve's pov.
Come mio solito correvo nel parco per tenermi in forma era il mio 9 giro quando vedo il figlio di Tony, non so bene chi avessi di fronte, se Peter o Mark e dato che erano identici come due gocce d'acqua non l'avrei mai scoperto. Mi fermai a guardarlo notando che si comportava in modo strano, e dato ciò che Tony mi disse lo tenni d'occhio. Decisi di avvicinarmi per vedere se tutto era okay.
"Hey ragazzo stai bene?"
Dissi appoggiandogli una mano sulla spalla, non mi rispose subito, dopo un po' alzò la testa.
"Capitan America!?"
"Sai bene?"
Gli ripeto con tono più deciso.
"Si"
Tentennò un po' nel rispondere, capii subito che c'era qualcosa che non andava, mi siedo al suo fianco.
"Sei Peter giusto?"
Lui mi guardò confuso e poi annuii.
"Sei sicuro di stare bene, sai tuo padre mi ha detto tutto"
"Oh beh, mi gira un po' la testa e non riesco a respirare molto bene"
"Su non ti preoccupare, ora ti porto da tuo padre okay? È alla torre giusto?"
Lui si limitò ad annuire.
Lo aiutai ad alzarsi in piedi e appoggiandosi a me raggiungiamo la Stark Tower, e come sempre ci fermarono alla reception.
"Senta mi ascolti è urgente!"
"Mi dispiace ho qui gli ordini direttamente dal signor Stark, non vuole essere disturbato"
Disse la donna dietro il bancone.
"MI ASCOLTI È IMPORTANTE QUESTO RAGAZZO STA MALE E IL SIGNOR STARK È L'UNICO CHE PUÒ AIUTARLO"
Dissi urlando mentre Peter continuava a rimanere appoggiato a me, nella hall calò il silenzio che fu rotto dalla voce di Happy.
"Signor Rogers mi segua"
"Si ma il signor Stark ha dett-"
Continuò la donna.
"Si ma questo è più importante."
Disse Happy, ci fece strada verso l'ascensore.
"Jarvis avvisa Tony è urgente!"
Disse.
Tony's pov
Io e Pepper continuiamo a danzare fino a quando la voce di Jarvis ci interruppe.
"J cosa ho detto"
"Signore è urgente, si tratta del Capitano, e non è solo e qui con Peter credo non stia bene"
Io e Pepper si guardammo subito preoccupati.
"Ora dov'è? portalo in laboratorio subito"
"È in ascensore, si capo."
Io e Pepper scendiamo giù nel laboratorio e poco dopo si aprì l'ascensore con Steve che teneva Peter, mi precipito su Peter prendendolo e aiuto Steve a farlo stendere su un divanetto.
"Cos'è successo?"
Domanda subito Pepper.
"Stavo al parco quando l'ho visto, non sembrava stare bene, così mi sono avvicinato e l'ho portato qui."
Disse Steve mentre io controllavo i segni vitali di Peter,non rispondeva e aveva gli occhi chiusi, il battito era debole e anche il suo respiro, aveva toccato il limite.
"Pepper prendi quella sacca lì"
Dissi indicando verso una scrivania.
"Che cos'è?"
Disse Steve.
"È una soluzione salina, dovrebbe ristabilire i suoi parametri"
Mentre Pepper mi passò la sacca contenente il liquido trasparente.
"Funzionerà?"
Disse Pepper.
"Tanto vale"
Dissi mentre infilai l'ago nel braccio di Peter. Tirammo un filo di sollievo quanto Peter iniziò a svegliarsi.
"Cos'è-"
Disse.
"Shhh non parlare"
Gli risposi.
"Su vieni tesoro andiamo in camera, riposati"
Disse Pepper prendendo Peter.
Guardai Peter uscire, stava meglio ma non per questo motivo potevo perdere tempo.
"Hey Steve. Grazie, dico se"
"Non c'è bisogno di ringraziarmi"
Disse interrompendomi.
"Dico davvero, se non ci fossi stato tu ora Peter non starebbe così. Stava morendo e io non riesco a finire uno stupido progetto"
"Tony non ti colpevolizzare, fai dal tuo meglio"
"Si ma non è abbastanza"
Peter's pov
Tornai in camera mia, dopo che mia madre si assicurò che fossi tutto okay uscì.
"Riposati, vado a prenderti qualcosa da bere, tu non alzarti"
Dopo un po' sentii la porta aprirsi.
"Hey bro, stai bene? Mamma mi ha detto tutto."
"Si ora sto meglio."
"Sai come ti sentiresti meglio?"
Lo guardai con sospetto.
"Una super mega partita"
Aggiunse.
"Okay! Prendi i joystick?"
"Si"
Dopo un po' la porta si riaprì e entrò mia madre con due bicchieri di latte e cioccolato.
Mia madre si sedette sul letto e mi accarezzò i capelli mentre Mark accese la mise il gioco.
Tony's pov
Poco una piccola chiacchierata con Steve lui dovette andare via e io andai da Peter, aprii la porta e trovai tutta la mia famiglia, era un quadro perfetto se solo tutta quell'ansia non mi opprimesse.
Jarvis poi avvisò che c'era Josephine, la donna della reception che organizza le agende mie e di Pepper, stava qui fuori per ricordare un impegno improrogabile, al quale io e Pepper dovevamo andare insieme, Pepper si alzò mi tirò fuori dalla stanza, mentre i ragazzi giocavano tranquilli.
"Pepper, guardami, va tutto bene, finirò il progetto in tempo."
"Si lo so ma mi preoccupa"
"Signori Stark, dovete andare, la riunione aspetta solo voi"
Ci ricordò Jarvis.
"Io vado, tu pensi di farcela da solo con le due pesti?"
"Si non preocuparti, TV e videogiochi e saranno tranquilli"
"Tony.."
Pepper mi fulminò.
"Tranquilla, tu rilassati, so che c'è un buon centro massaggi lì vicino, dopo la riunione dacci un salto, okay?"
Pepper mi baciò e poi uscii.
"Buona fortuna"
Mi disse mentre le porte dell'"ascensore si chiudevano.
Io tornai dai ragazzi per vedere se andava tutto bene.
"Allora come va qui"
"Si evvai ho vinto"
Esclamò Peter.
"Dovremmo fare una partita tutti e tre, anche se papà mi dispiace ma ti batteremo"
"Si mi piacerebbe ma ora devo finire un progetto, voi rimanete qui buoni"
Scossi i capelli di Mark che si trovava in un puffo e poi controllai le condizioni di Peter, era molto pallido e i suoi occhi rossi. Scossi poi anche i suoi capelli e uscii chiudendo la porta alle mie spalle.
Tornai in laboratorio con una determinazione immane, devo finire devo riuscirci senza sbagliare, ce la posso fare.
Hola vi è piaciuto il capitolo? È stato pieno di emozioni come ve lo aspettate?
Orami tutti sapete che Tom Holland Zendaya e tutti gli altri sono qui in Italia. Voi avrete la fortuna di andare a Venezia?
Nel frattempo ci vediamo domani con un nuovo capitolo.
Curiosi per il prossimo capitolo?
~Leo.
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