cap.186

Peter's pov
Arriviamo al quartier generale, mio padre mi svegliò dolcemente e dopo aver salutato tutti mi guidò verso l'auto.
Il capitano ci seguì, non voglio parlare, o almeno non per ora. Voglio solo chiudermi in camera e starmene da solo al buio.
Il viaggio passo lento nel silenzio rotto da qualche conversazione tra mio padre e Steve che cercarono di convincere anche me a partecipare, senza successo.
Dovevo salvare mio fratello e invece sono stato lì a vederlo morire. Ora lo staranno sicuramente portando in quel posto brutto con tutti i morti....poi ci saranno i funerali....non so se sarò forte abbastanza per vederli.
"Ragnetto siamo arrivati"
Disse mio padre con un sorriso fintissimo.
Si vede che anche lui non stava bene ma lui è più forte di me riesce a mascherarlo io no mi sento a pezzi.
Fisicamente non ho nessuna ferita tranne un enorme senso di vuoto dentro.
Scendiamo dall'auto e ci ritroviamo in garage.
"Kiddo ecco il tuo telefono"
Mi disse passandomi quell'affare metallico.
Lo accesi solo perché trovai dei messaggi.
<<Hey Pete, siamo noi.....che ne dici stasera di uscire? Facci sapere io e MJ ti aspettiamo>>
Era il messaggio di Ned e un altro pressoché identico da parte di MJ era arrivato poco dopo.
Ignorai entrambi i messaggi e raggiunsi i due Avengers nell'ascensore.
Arriviamo ai piani privati e appena le porte si aprono cammino verso la mia camera, mia madre appena sentito il rumore dell'ascensore venne verso di noi.
"Tony non mi avevi avvisato che stavi tornando"
Disse poi salutò Steve e quasi sbiancò appena mi vide, camminai con la testa abbassata e lei non poté vedere le mie reali condizioni.
"Pete..."
Mi chiamo ma continuo a camminare fino a raggiungere la fine delle scale.
"Tony ma che ci fa lui qui? Sai le carte le abbiamo inviate ma dobbiamo aspettare il processo tra qualche giorno e dopo potrà tornare qui..."
Sentii dire da mia madre in lontananza.
"Pep tesoro....to devo dire una cosa"
Attaccò mio padre e dopo Steve la fece sedere. Non volevo assistere alla scena così corsi in camera e poi uscii fuori aggrappandomi alle parete esterne a fissare il panorama con le mie canzoni preferite sparate ad altro volume nelle cuffiette.
Camminai sulla parete arrivando in punto dove mi steso di schiena, mi voltai e poco lontano potevo vedere cosa accadeva nella stanza con i miei genitori e Cap. Per fortuna la musica nelle cuffiette mi impediva di sentire però potevo vedere il viso sconvolto di mia madre pieno di lacrime, abbracciò forte mio padre che prima la strinse con gli occhi socchiusi e poi li aprì e notò la mia presenza fuori dalla torre. Dal suo sguardo credo si aspettava di trovarmi lì.
Mi allontanai da li, non so quanto tempo passo ma il mio cellulare continuava a essere tartassato di messaggi da parte dei miei amici, che come prima continuo a ignorare.
La mia avventura in solitaria sul tetto dell'edificio più alto di New York fu invasa da una compagnia di ferro.
"Spidey"
Disse volando difronte a me.
"Dai vieni scendi giù.... è passata un ora non puoi rimanere qui"
Continuò ma mio non ce la faccio a rientrare, stanco sia dalla battaglia sia poiché mi sento schiacciato da un peso enorme.
Visto che non accenno a muovermi lui mi prese in braccio e mi portò al terrazzino.
"No!"
Urlo appena scensi con i piedi per terra.
"Non voglio entrare!"
Dico, col cavolo che entro in quella casa.
"Piccolo.....lo so che fa male ma non puoi fare così...Non sei solo, ci sono io c'è la mamma, Mary e i tuoi amici."
Mi disse stringendomi in un abbraccio.
"Lasciami ti prego...ho solo bisogno di stare solo"
Dissi cercando di liberarmi ma lui strinse di più.
"Non ti lascio solo ragazzino. Affronteremo questa cosa insieme."
Mi calmai, in realtà lo feci solo perché sono esausto non riesco a sostenere un'altra battaglia.
"Bene bravo, ora entriamo dentro e rispondi ai tuoi amici"
Disse liberandomi e accennò qualche passo in avanti.
Come fa a sapere dei miei amici?
"Puoi anche dirgli che non vuoi uscire ma devi dargli una risposta.."
Continuò poi tornanò indietro e mi posò una mano sulla spalla.
"Coraggio piccolo ora entriamo dentro ti cambi e ti fai una bella doccia....dopo vediamo un film ti va?"
Annuii leggermente, dopotutto mi era mancato passare del tempo con loro, mi sono mancati quando stavo da Luis ma ora mi manca anche mio fratello, e questo non posso rimediare.
Dopo la doccia guardai il costume sporco sul letto lo presi e lo buttai a terra. Non voglio vedere mai più quel supereroe inutile.
Rimasi in piedi a guardare quel costume addossandomi la colpa di tutto, fino a quando i miei genitori non vennero a chiamarmi.
"Pete, vieni vediamo un film... è tutto pronto aspettiamo te"
"Già e se aspetti un altro po' Mary si prende tutti i posti."
Rispose ironico mio padre, che guardò di sfuggita il costume a terra.
Uscii dalla stanza e camminai fino alla sala cinema mentre i miei genitori mi seguirono poco dopo.

Tony's pov
Pepper era distrutta, Peter era distrutto io ero distrutto. Servirà una colla super potente per unire tutti questi pezzi, spero che un bel film possa buttare le basi.
"Hai visto..."
Disse Pepper appena Peter si allontanò verso la sala cinema.
"Si gli passerà....lui è Spiderman, non smetterà mai di esserlo"
Risposi.
"Andrà tutto bene...."
Le dissi portando il mio braccio intorno a lei e le lasciai un bacio.
Sono a pezzi ma anche la mia famiglia lo è e ora loro hanno bisogno di me più che mai devo essere forte per loro.
Arriviamo nella sala e prendiamo posto sul enorme divano.
Peter scelse un film. Almeno aveva iniziato a parlare, anche se solo qualche suono ogni tanto era molto.
Io come sempre ritrovai al centro, ovviamente il cuscino umano serve a tutti.
Pepper alla mia sinistra con Mary seduta tra di noi e Peter sulla destra seduto in disparte.
Il film cominciò e Peter era tranquillo appoggiato al bracciolo, tutto scorreva liscio a parte qualche versetto di Mary che si stava annoiando e camminava lungo il divano.
Ogni tanto dovevo acchiapparla per evitare che cadesse e la riportavo sulle mie gambe, ricordo di quando i miei gemelli erano piccoli e li era proprio un inferno tenerli fermi e anche il solo evitare che cadessero era difficile.
Passa circa mezz'ora e si fa ora di cena.
"Signore il fattorino è arrivato"
"Grazie J vado a rivederlo"
Dissi alzandomi attirando l'attenzione dei presenti.
"Fattorino?"
Mi chiese Pepper, mentre Peter aveva alzato la testa e mi guardava. Dio quando mi era mancato, il tempo che è stato da Luis è stato orribile, ma il peggio è arrivato dopo....
"Si ho ordinato la pizza....tre pizze grandi e una baby Mary"
Dissi prendendomi da quei pensieri.
"Tesoro lo sai che lei non ha ancora i dentini, come pensi che possa mangiarla"
Mi disse lei dolce.
"Semplice abbiamo un frullatore"
Risposi e mentre Pep mi guardo strana lo sguardo di Peter sembrava approvare la mia idea e esprimeva un briciolo di gioia.
Se così potrò farti tornare a sorridere non smetterò.
"Bene io vado"
Mi diressi verso la hall dove c'era il fattorino presi le tre pizze e dopo mi diressi prima in cucina a prendere il biberon di Mary e dopo tornai da loro nella sala.
"Ecco qui. Prendete e sfamatevi tutti."
Dissi passando un cartone di pizza a testa.
"Questo è per la mia principessina"
Dissi passando il biberon a Mary che Pepper istintivamente  le tolse dalle mani.
"Tony!... Non darai frullato di pizza alla nostra bambina."
"Oh dai non sarebbe la prima volta che preparo frullati per dei bambini....e comunque è semplice latte."
Dissi, e Peter rise lievemente a quell'affermazione. Pepper prima di ridare il biberon a Mary ne accettò il contenuto, ci sedemmo tutti sul divano a mangiare la pizza.
"Bene ora parliamo di cosa dai da mangiare a Mary"
Rispose nascondendo un lieve sorriso, riferito alla frase non è la prima volta....
"Per favore Pep Mary è una principessa mangia cibo raffinato a lei di certo non darei questa roba..."
Dissi dopo aver addentato un pezzo di pizza, mentre lei mi guardò più confusa.
"È a questa peste che piaceva mangiare cose strane"
Dico voltandomi verso Peter e scompigliandogli i capelli. Lì Pepper appena capì che facevo sul serio mi guardò con uno sguardo arrabbiato.
"Non è colpa mia, Mark mangiava normale era Peter che voleva i miei frullati speciali"
Dico con scioltezza senza far notare troppo la pesantezza di quel nome.
"Dio ringrazio che eri occupato con gli Avengers a quell'epoca e le volte che dovevi far mangiare loro da solo erano poche"
Rispose e dopo continuiamo a parlare.
Peter si era leggermente incupidito da quando ha sentito quel nome....
Portai gli scatoli in cucina e dopo riprendemmo a vedere il film.
Mary si addormentò su Pepper che era appoggiata alla mia spalla mentre Peter continua a essere in disparte.
Mi allungai un po' e lo trascinai a me facendogli poggiare la testa sul mio petto.
Lui non oppose resistenza, forse perché era stanco o forse perché in fondo voleva quella protezione e quel calore.
Continuiamo a vedere il film mentre accarezzo dolcemente i capelli di Peter che dopo un po' si addormentò.

Hola come va?
Sconvolti ancora per la morte?
Siete in lutto anche voi?
Come si riprenderà Peter?
Spiderman tornerà?
Ci vediamo domani....
~Leo.

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