cap.176

Tony's pov
Tranquillamente tornai alla torre.
"Ah bene eccoti qui!"
"Pepper tesoro c...."
"Non dire una parola e non provare a scappare abbiamo molto di cui lavorare e a meno che la terra non venga squarciata da un enorme portale alieno o succede qualcosa di apocalittico gradirei il tuo aiuto."
"Ah va bene"
Dissi e ci dirigiamo verso l'ascensore per salire verso il nostro ufficio.
"Wow è tutto questo?"
Dico appena noto l'immensa fila di faldoni e plichi di fogli.
Dopo ci sediamo per  sbrigare un po' di lavoro e passa il tempo che sembra infinito .
"Aspetta ma la piccola peste?"
Dico alzando lo sguardo dai fogli per ammirare quella fantastica donna.
"Stava dormendo, vista la mole di lavoro è meglio se stia a riposo. È con..."
Rispose senza distogliere lo sguardo.
"Un babysitter!?"
Urlo allarmato interrompendola, poi continuo.
"Sai chi è o è un perfetto sconosciuto. Ha precedenti penali? Disturbi genetici? Gruppo sanguigno? I suoi genitori erano indagati in qualche processo per omicidio? È.."
"Tony calmati, è soltanto...."
Si bloccò appena la porta si aprì.
"Sono arrivati dei messaggi sembra importante"
Disse Happy tenendo in mano il mio telefono e nell'altro braccio Mary che giocava con un peluche.
"Oh Happy...hai tu la bambina"
Dissi sospirando, devo ammettere che mi ero abbastanza agitato.
"Si diciamo che lei è l'unica Stark tranquila e che ascolta qualcuno. Comunque Tony ho trovato questo di là, sono arrivati dei messaggi dalla scuola credo che sia importante."
Presi il telefono e lessi i messaggi.
"Merda"
Dissi alzandomi dalla sedia.
"Tony è successo qualcosa?"
Chiese Pepper allarmata
"Tranquilla me ne occupo io"
Risposi e di fretta presi la giacca precipitandomi verso l'auto.
Dannazione....sapevo che non dovevo mandarlo a scuola.
Mi affrettai a raggiungere la scuola e parcheggiai il più vicino possibile per poi correre verso l'infermeria.
Peter era apparentemente svenuto sul lettino e al suo fianco trovai oltre alla sexy infermiera un professore alcuanto familiare e la ragazza di mio figlio.
"Cos'è successo?"
Chiedo guardando un po' tutti ma soffermandomi di più sulla ragazza seduta al fianco di Peter.
"Stavamo camminando per i corridoi e all'improvviso ha iniziato ad essere strano per qualche secondo poi è svenuto"
Mi spiegò lei guardandomi preoccupata.
"Abbiamo fatto i normali controlli e non è risultato nulla di straordinario, il respiro i battiti  tutto regolare, sembrerebbe un calo di zuccheri o un momentaneo abbassamento di pressione, ci serve un suo consenso per portarlo all'ospedale"
Mi spiegò l'infermeria.
Certo che è tutto regolare con quella roba che gli ho dato dovrà passare almeno un altro giorno affinché smetta di fungere da "sostenitore" cardio vascolare.
Dopo qualche secondo per fortuna Peter sembrò riprendersi e lievemente si alzò sedendosi sul lettino e con uno sguardo confuso si guardò in torno.
"Che succede?"
Chiese e l'infermeria gli spiegò ciò che aveva spiegato a me poco prima.
"Bene signorina Jones ora lei può tornare alle sue lezioni"
Ordinò il professore e con riluttanza Michelle uscì.
"Ora ti farò delle brevi analisi"
Disse l'infermeria a Peter mentre io in disparte scrutai la scena tenendo le braccia incrociate con occhi vigile, anche se credo di non essere l'unico a studiare la scena sento su me lo sguardo sospettoso del professore.
"Bene abbiamo finito"
Concluse dopo varie analisi l'infermeria staccando la fascia per la pressione sanguigna dal braccio di Peter.
"Come detto prima i risultati sono positivi, ora però è meglio se torna a casa e si riposi e consiglio anche una visita professionale all'ospedale."
Disse la donna in camice bianco, e salutiamo i presenti e  dopo aver appoggiato una mano sulla spalla di Peter ci apprestiamo a uscire.
"Signor Stark, mi scusi può restare un minuto?"
Disse il professore prima che io uscissi del tutto dalla stanza.
"Pete, tu aspettami in macchina ci vediamo tra un po'."
Gli dissi e dopo tornai indietro.
"Mi dica"
Mi girai rivolto al professore.
"Mentre sui figlio era incosciente abbiamo trovato ecco delle cose molto particolari"
Mi disse l'uomo.
"Si può spiegare meglio!?"
Dissi aumentando l'intensità dello sguardo su di lui.
"Ecco mentre la Signora Roberts qui presente lo stava visitando non è saltato all'occhio una strana macchia nera grande quanto una noce appena sotto la clavicola, non è né un livido ne  neo, lei per caso sa cosa possa essere?"
Mi chiese mantenendo un tono sulla difensiva e sospettoso.
"No, non so di cosa parla. Ma non si preoccupi farò in modo che venga visitato dai miglior esperti"
Dissi cercando di essere credibile, certo che so che cos' è ma di certo non potevo dire oh si tutto normale quella è una creatura aliena in fase di decesso che non so per quanto tempo ha vissuto dentro mio figlio
"Certo non abbiamo dubbi di questo signor Stark, ma vede c'è dell'altro...."
Disse facendo un paio di passi avanti.
"Non abbiamo potuto fare a meno di notare una serie di lividi e graffi sulle braccia e sul tronco del ragazzo. Lei me sa qualcosa?"
Mi disse con un tono aggressivo.
"Oh non state davvero insinuando che io....oh andiamo è da pazzi,e lei? Anche lei è d'accordo?"
Dissi indicando la donna che fino ad ora era rimasta in silenzio.
"No...ecco vede io non penso.."
Disse ma fu bloccata dall'uomo
"Ad ogni modo lei potrà anche essere un supereroe ma ha anche un passato da alcolista"
"Sì è vero, ma come ha sottolineato lei è  passato, ora sono totalmente diverso da quello uomo di sedici anni fa."
Risposi attaccandolo.
"Sì ma non è detto che il passato non possa ripetersi, sa una birra due....e si sa un drink tira l'altro e un ragazzino con tutt'altro rapporto con l'alcol ecco può risultare un esserino fastidioso e si rincorrono a rimedi non dettati dalla logica......questo spiegherebbe anche la lunga assenza del ragazzo da scuola e la misteriosa scomparsa del gemello"
Disse.
"Cosa ha detto? Guardi credo che la bottiglia di birra se la sia bevuta lei"
Risposi con sarcasmo provocando la risata della signora presente nella stanza.
"Lo so a volte negare l'evidenza e ammettere la verità è difficile. Perciò le coniglio di dire la verità"
Continuò.
"Va bene Shaggy, vuoi la verità eccola....Io sono Tony Stark marito e padre di tre figli, loro quattro...la mia famiglia, non c'è nulla di più prezioso che ho e non penserei neanche lontanamente di alzare anche solo un dito contro uno di loro e lei ora mi viene ad accusare di cose orribili che non stanno ne in cielo né in terra"
"Io non la sto accusando su fatti campati in aria signor Stark, ma su prove di fatto, dettate da segni sul corpo del ragazzo e una storia difficile alle spalle"
"Allora mi ascolti bene, chiunque tocchi mio figlio è automaticamente morto, perciò a meno che lei non stia parlando con un fantasma..."
"Queste sono solo parole dette al vento"
"No queste saranno le basi per un potenziale licenziamento per lei, perciò ora scusatemi ma c'è un ragazzino in auto probabilmente affamato che mi aspetta."
Dissi ancora incazzato nero, presi gli occhiali e aprii la porta.
"Questo non la porterà a vincere il processo, ha già perso la gara prima dello scoppio del via"
Replicò l'uomo,e qui con uno scatto fulmineo mi girai verso di lui.
Come ha detto? Come fa a sapere del processo?
Poi un illuminazione geniale mi saltò alla mente.
"Bene sappia che ha appena falsato la sua futura testimonianza"
Dissi e dopo uscii.
È evidente che quello stronzo ha ingaggiato alcuni professori a gettare un occhio maggiore su Peter e segnalare eventuali accuse per togliermi la sua custodia.
Già peccato che il processo era riservato e quindi nessuno lo sapeva e così facendo quasi tutti i testimoni che porterà potranno essere dichiarati "corrotti" ah ti sei fregato da solo, senza testimoni non puoi vincere.
Com un ghigno soddisfatto raggiunsi il ragazzino in auto.
"Ah Peter Peter Peter.....che guai che combini"
Gli dico con un leggero tono di sarcasmo.
"Perché che è successo? È legato a quella cosa di prima, perché l'infermeria ha detto che non è nulla di grave allora perché ora dici così?"
Rispose.
"Calma.....solo stai più attento a dove salti Spidey"
Gli dissi scompigliandogli i capelli.
Devo solo sperare che altri non scoprano queste "ferite" di Peter, di certo non posso spiegarle dicendo che per Spiderman è normale.
Almeno ora ho la certezza assoluta di vincere quel dannato processo oggi pomeriggio.

Hola, come va?
Cosa accadrà nel futuro?
Ci vediamo domani.
~Leo.

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