cap.170

Peter's pov
La giornata proseguì male, di male in peggio e quando penso che peggio non può andare ecco che la situazione si aggrava. Odio avere il centro delle attenzioni su di me, non mi è mai piaciuto e ora ecco che ogni passo che faccio almeno dieci studenti mi guardano.
C'è chi continua a non crederci, per mia fortuna, chi ha ancora dei dubbi e altri che hanno semplicemente accettato la cosa e si avvicinano a me per farmi domande o qualche foto, ma io li allontano semplicemente.
Voglio solo che questa giornata finisca al più presto, penso dirigendomi nel cortile posteriore dove di solito non c'è molta gente.
Finalmente qualcuno accolse le mie preghiere e le lezioni sembravano quasi volare.
"Parker!"
Appunto.... quasi.
"Cos'è questa storia?"
Disse Flash continuando a camminare verso di me.
"Di che storia parli?"
Risposi.
"Questa di Stark...che hai da dire?"
"Io? Niente..."
"Mi sono ricordato un paio di cose della gita. Ti ricordi quella al campus?? Eravamo in camera insieme e abbiamo parlato...mi hai raccontato di tuo padre, e ora esce fuori che lui è Tony Stark...andiamo non è credibile.."
"Beh a quanto pare.."
Risposi senza affermare o negare le cose.
"Dai Peter dimmelo. Io ti ho parlato del mio... oppure vuoi che un occhio nero ti convinca a parlare!?"
"Lo sai che non puoi piegarmi!?"
"E tu rispondi. Se lui è tuo padre perché nessuno l'hai mai visto qui a scuola?"
"E tu rifletti hai mai visto uno dei miei genitori qui?"
"Ehm... c'eri quel giorno alla giornata padre e figlio e non mi sembra di aver visto Ironman PER i corridoi"
"E dimmi hai visto anche me quel giorno?? Rispondo io no...sono uscito dalla classe per tutta l'ora."
"Va bene e allora quando finivano in presidenza entrambi?? Una volta è entrato un uomo, e sono sicuro che non era Tony Stark"
"Si perché lui era occupato.."
"Oh andiamo hai fatto credere a tutti la storia dello stage e okay quella può essere vera ma non credere che ora ci beviamo anche questa storia e tua madre può anche lavorare per Stark, ma lui...lui non è tuo padre.."
"Va bene, credi quello che vuoi..."
"Il fatto che nessuno conosce ne tua madre o tuo padre non significa che puoi prendere tutti in giro così....poi come spieghi la comparsa a caso di tuo fratello, se non sbaglio avevi detto che viveva con tuo padre dall'altra parte dell'America, beh guarda un po' Tony Stark non ha mai lasciato New York. Perciò dimmi la verità..."
Disse prendendo il colletto della mia maglietta, e si preparò per tirarmi un pugno.
"Mi sembra di averti detto un casino di volte che io non devo dirti niente.."
"Oh andiamo parla"
Si stava arrabbiandosi sempre di più. Mi diede un pugno nello stomaco, non so perché ma mi fece più male del solito come se ci fosse qualcosa dentro di me che ha accentuato il dolore. Sento come delle fiamme che contorcono il mio stomaco.
Caddi piegandomi in due.
"Guarda sei già a terra, come puoi essere il figlio di un supereroe se non riesci nemmeno a mantenerti in piedi dopo un colpo."
Mi disse, nonostante il dolore mi alzai e dando un calcio alle ginocchia di Flash lo feci cadere e ricambiai il pugno che mi aveva servito.
"Primo, non mi hai steso. Secondo basta guardarti per capire che padre e figlio non sono sempre identici, guarda te, tuo padre ci certo non è un genio però è un ottimo uomo d'affari e ragionevole, tu non hai preso quasi nulla di lui..."
Dissi infuriato, mi aveva proprio fatto arrabbiare, senza considerare che non la storia di mio fratello la mia ragione emotiva è andata a quel paese, quindi mi bastava meno della metà delle cose che Flash ha detto per iniziare una rissa.
"Bene Parker fatti sotto"
Disse incitandomi.
Iniziò a darmi dei colpi e io ricambiai.
Ci colpimmo per una decina di minuti,tutti erano occupati nei corsi pomeridiani e quindi nessuno notò l'assenza mia e di Flash, beh si tranne i miei amici.
"Bene guarda chi si vede"
Disse una voce familiare. Io e Flash ci fermiamo di colpo e ci voltiamo verso l'uomo incazzato nero.
"Di nuovo a fare a pugni ma cosa vi dice il cervello!?"
"Ecco noi sig..."
Disse Flash.
"Muto...ora vi state entrambi zitti parla l'adulto."
Disse mio padre.
Mi ucciderà..
"Non è un modo di risolvere le cose. Ero passato perché il preside mi ha chiamato, per il bene di entrambi sarà meglio che non sappia di questa vostra discussione. Se non sbaglio dovete già scontare un corso pomeridiano due volte a settimana."
"Sì ma..."
Dissi ma fui interrotto.
"No tu ora stai in silenzio giovanotto. Io ora vado a quel incontro con il preside, tu sali in auto dobbiamo parlare. Se vi vedo di nuovo litigare o fare a botte chiamerò tuo padre e tu finirai in punizione a vita"
Disse e dopo si avviò verso l'ufficio del preside. Ormai penso sia inutile continuare a mantenere il segreto.
"Peeteer non ti vedo entrare in quella dannata macchina."
Concluse e dopo sparì all'interno dell'edificio.
"Quindi è vero.."
Disse Flash con un po' di rammarico.
Io tirai fuori un fazzoletto e mi pulii il labbro dal quale usciva un po' di sangue.
"Beh ora devo andare. Credimi nessuno lo vuole vedere arrabbiato."
Risposi avviando verso l'auto ma Flash mi bloccò.
"Scusami.....ero solo geloso, no perché tuo padre è Tony Stark,....ma perché non riuscivo ad accettare che anche l'uomo che tutti bollano come freddo e senza cuore ti vuole così bene, visto che quando parli di tuo padre sei così felice, quasi orgoioso di lui. Io invece a mio padre quasi non lo sopporto. Pensa più agli altri che a suo figlio e per questo lo odio"
"Hey sono cose che capitano...hai mai provato a parlarci? Magari se non fai così ecco....lo stronzo e gli fai capire che hai messo la testa a posto forse cambierà atteggiamento.."
"Tu credi?"
Continuiamo a parla e senza accorgersene il tempo passa tanto che mio padre tornò.
"Pete cosa ti avevo detto??"
Mi disse appena vide che ero ancora lì a parlare con Flash.
"Scusi signore è colpa mia...stavamo parlando di cose di.."
Disse Flash ma si bloccò, stava cercando una scusa così lo aiutai.
"Si cose di scuola, sai viso che sono assente da un po'."
Risposi.
"Si va bene, ora andiamo... Su saluta il bulletto e andiamo"
Disse e dopo iniziò a camminare verso l'auto.
"Signor Stark."
Lo richiamo Flash e lui si voltò.
"Vorrei chiederle scusa per il mio atteggiamento..."
Disse e mio padre gli sorrise e dopo continuò il suo percorso.
"Peter, vuoi muoverti o restiamo qui fino a quando tua sorella non frequenterà questa scuola?"
Disse ironico mio padre mentre entra in auto.
"Beh Flash ora devo andare.."
"Ci vediamo Parke...ops scusa Stark."
"Puoi chiamarmi Peter.
"Va bene Pete."
Salutai Flash e dopo entro in auto sedendomi a fianco a mio padre dato che essa aveva solo due posti.
"Pete devo parlarti.."
Disse serio mentre mise in moto l'auto
"Che succede? Hai trovato Mark??"
Chiesi saltando sul sedile e mi girai verso di lui.
"Non esattamente....questo riguarda te...vedi c'è un piccolo problema con un signore...Lu"
"È quello con cui ho parlato l'altro giorno?"
Chiesi e mio padre sorpreso mi guardò.
"Chi?"
"Niente lascia perdere continua"
Disse e dopo un po' mio padre riprese il discorso.
"Pete...questa è dura da dire e da digerire perciò non complicare la situazione va bene?"
Disse e io annuii anche se ero abbastanza preoccupato.
"Ecco questo signore vuole portarti via"

Hola.
Come reagirà Peter?
Tony riuscirà a sostenere il peso della gravità di questa notizia? O fallirà e dovrà affrontare altre sfide lanciate da Peter?
Flash è veramente cambiato o questa nuova versione della storia di Peter non lo fermerà?
Mark come se la sta passando con l'Hydra?
Ci vediamo domani ad un nuovo incontro.
~Leo.

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