cap.165

Peter's pov 
Finalmente partiamo, sono al settimo cielo.
Rimango seduto a parlare con quella ragazza, vedo mio padre che anche se era lontano e parlava con il capitano e il professore Banner mi guardava con la coda dell'occhio.
Arriviamo in una vecchia base dello S.H.I.E.L.D. presa in possesso dall' Hydra, poi parcheggiamo il Quinjet dietro a degli alberi molto fitti.
"Bene rivediamo di nuovo il piano"
Disse Captan América avanzando verso il centro dell'aeroveicolo.
"Allora io Nat e Tony entriamo nella base. Peter Wanda voi insieme a Clint aspettate il segnale. E Bruce..."
"Aspetterò nel Quinjet e quando servirà il codice verde entrerò in azione..."
Disse Bruce interrompendo il discorso del capitano.
"Bene Avengers andiamo..."
Finì l'uomo a stelle e strisce e dopo usciamo dell'aereo pronti per la missione.
"Capito ragazzino!? Non agire in modo azzardato, neanche se vedi tuo fratello, intesi!"
Mi disse mio padre in un orecchio mentre camminiamo per i boschi, poi attuiamo il piano.
Mio padre, Captain America e Nat entrano per primi nella base e dopo una lieve perlustrazione ci fanno cenno di entrare.
La base sembrava stranamente vuota, così tutto il gruppo continuava il giro insieme.
Arrivati però nel centro operativo qualcosa cambia.
Una miriade di agenti e civili che ci attaccano.
A quanto spiegato da Steve l Hydra ha trovato il modo di fare un lavaggio del cervello di massa.
Iniziamo a combattere duramente. Ricevevamo tutti colpì da destra, sinistra, avanti e indietro. Eravamo circondati. Ci servivano rinforzi.
"Bruce, codice verde"
Disse Cap dal suo auricolare radio.
Per quanto mi fosse possibile facevo l'unica cosa che mio padre mi ha detto di non fare. Cercavo tra la folla mio fratello, distraendomi così dal combattimento e incassando un paio di pugni.
"Hey ragnetto stai attento"
Mi disse la streghetta salvandomi dall'attacco di uno di loro.
"Si certo"
Dissi e dopo tornai a combattere.
I nemici sembravano infiniti, poi ad un certo punto un uomo verde sembrò salvarci da quella situazione.
Entrò distruggendo tutto, facendo attenzione a colpire solo gli agenti, perché i civili erano innocenti, vittime di un controllo mentale bastava rimandare quello strano video e sarebbero tornate normali.
Una ventina di agenti erano ai piedi del fusto verde.
Sembrava che tutto stesse andando per le migliori ma ad un certo punto la spia russa urlò.
"Tutti a terra!"
Riuscimmo tutti a ripararci tranne Hulk.
A quel punto qualcosa cambiò, c'era un uomo in piedi, vidi per qualche secondo cosa stesse succedendo, stava andando in onda un video, quel video. Sapevo che dovevo spetterebbe di guardare, che se continuavo mi avrebbero preso ma non ci riuscivo, ero come ipnotizzato, incapace di agire, poi ad un tratto divenne tutto nero.
"Pete stai bene?"
Mi chiese mio padre che mi trascinò via spingendomi il più lontano possibile da quello schermo.
"Sì sì sto bene"
Risposi appena ripresi conoscenza, per fortuna non ho visto quel video a lungo.
"Ragazzi qui abbiamo un problema"
Disse Occhio di falco.
Di scatto ci giriamo verso quella voce e vediamo un Hulk arrabbiato e furioso che distruggere tutto e tutti.
"Cap che si fa?"
Chiese mio padre toccandosi l'orecchio da fuori l'armatura.
Dopo qualche secondo di silenzio co fù la risposta.
"Va bene, Tony! Tu e Clint portate fuori i ragazzi, Nat, io e te cerchiamo di calmare Bruce."
Disse e poco dopo mio padre e il signor Barton portarono me e Wanda al Quinjet, mentre corriamo verso l'uscita Hulk cercò di fermarci, e ci scagliò contro degli armadietti di ferro, uno di essi mi colpì ma non mi fece molto male visto che mio padre parò gran parte del colpo mettendosi davanti a me.
Una volta usciti raggiungiamo il Quinjet.

Il signor Occhio di Falco si sedette ai comandi aspettando l'arrivo del resto della squadra, Wanda esausta si siede a un sedile di distanza da me mentre mio padre fermo in piedi vicino all'ingresso guarda fuori.
"Non azzardarti a muoverti"
Disse mio padre appena accennai un movimento. Ma come fa a vedermi...
"Certo che sei proprio senza freno"
Mi disse Wanda e io feci spallucce.
Dopo un lasso di tempo interminabile Steve e Nat tornarono. Erano quasi a pezzi Tony e Clint lì aiutavano.
"Bruce è scappato, insieme agli agenti rimasti"
Disse la rossa.
"L'unica cosa positiva è che le persone che erano lì ora sono liberi da quel controllo, ho chiamato Nick per mandare una squadra a recuperarli, non sembrano avere molte ferite"
Disse Steve, poi bisbigliò qualcosa a mio padre e dopo il Quinjet partì.
Mi sento molto stressato e agitato, potevo fare qualcosa se tutti la smettessero di trattarmi come un ragazzino.
Arriviamo alla struttura degli Avengers fermandoci nell'infermeria. Dove iniziarono a discutere di un nuovo piano.
La missione era durata molto, ed avevamo bisogno di riposare, tutti. È ormai sera mio padre dopo aver discusso di qualcosa con Steve intraprese la strada del ritorno. Anche Clint andò via, tornando dalla sua famiglia, ma prima chiese a Wanda se voleva andare con lui ma lei preferì rimanere qui.
Prima di andare ebbi tempo per parlare con lei.
I suoi genitori e sui fratello sono morti e ora vive con gli Avengers ed è Clint in particolare a prendersi più cura di lei, ha più o meno la mia età, abbiamo solo due anni di differenza e sembra molto simpatica. Ci scambiamo i numeri dato che anche lei si sentiva responsabile, suo fratello e lei hanno avuto quei poteri per via dell'Hydra ed è stata lei a proporre l'idea al fratello. Rimpiange quella scelta, certo senza poteri non avrebbe avuto questa grande famiglia a guardarle le spalle, ma suo fratello sarebbe ancora viva.
Entrambi giurammo che avremmo distrutto l'Hydra.
Dopo mio padre mi portò a casa, mia madre e Mary ci aspettavano alla torre così ci dirigiamo lì.
Mio padre mise in moto alzando un po' lo il volume dello stereo.
Ero ancora arrabbiato con lui, non scordiamoci che mi ha tenuto nascosto delle cose pur di non farmi intervenire.
"Kiddo... Senti lo so che ce l'hai con me ma non posso buttarti in quella mischia."
Disse cercando la mia approvazione ma io rimasi in silenzio a guardare da finestrino le ruote che scorrono veloci.
"Non vuoi parlarmi va bene ma almeno ascolta. Quello che è successo oggi è stato un imprevisto, e ora Banner è dalla parte del nemico. Tu devi assolutamente giurarmi che non ti immischierai. Ti ho quasi perso oggi non voglio che questo quasi su trasformi in una certezza. Tuo fratello non era lì, ma ti prometto che lo troverò."
Ci fù altro silenzio....
"Bene leviamoci tutti i sassolini dalla scarpa...non voglio che tu ritorni sul campo e poi..."
Lo interruppi prima he attacchi con la stessa tarantella.
"Non puoi obbligarmi"
Risposi arrabbiato...
"Che c'è vuoi trasformarti di nuovo in quel mostro nero??"
Rimasi spiazzato dalla scioltezza con cui rispose.
"È di questo che volevo dirti prima che ti mi interrompessi.... Non voglio che vai sul campo a scatenare quella belva..."
"Andiamo papà Venom è buono, ed è mio amico.."
"Oh gli hai dato anche un nome ora!?"
"Non glielo dato io è stato lui a dirmelo.."
"Aspetta come lui te l'ha detto? Che vuoi dire?"
Non risposi, tenendo di aver detto troppo.
"Peter avanti parla...cosa sai si quello?"
"Niente, lui è solo un mio amico, basta"
Dissi cercando di aprire la portiera per sgusciare fuori da quella tensione, ma erano bloccate.
"Non puoi cavartela così ragazzino."
"Non ho niente da dirti"
"Okay, allora sappi che se trovo qualcosa di anomalo, alieno o pericoloso in quella cosa non esiterò a provvedere."
Nel frattempo arriviamo a casa e mio padre parcheggiò nel garage.
"Ora che saliamo tu ti comporterai da normale adolescente dato che domani torni a scuola. E eviti qualsiasi cosa riguardi l'Hydra, gli Avengers o lo S.H.I.E.L.D."
Disse salendo un ascensore.
"Bene starò con MJ "
"Non ci provare, anche se lei è un agente in prova potrai passare il tempo con lei come un adolescente senza parlare di spionaggio azioni criminali o altro. Anzi sai che ti dico sei in punizione. Non potrai uscire di casa dopo scuola torni qui. Chiaramente i tuoi amici potranno venire qui e stare con te"
Disse, lo guardai con una faccia del tutto contrariata.
"Non guardarmi così, è colpa tua, se non cercassi sempre uno stratagemma per disubedirmi ora potresti uscire con i tuoi amici."
Argh che rabbia, odio quando qualcuno vuole controllare la mia vita.
"Ti odio"
Dissi arrabbiato ma senza essere troppo cattivo, per fargli capire che odio solo il suo lato iperprotettivo, dopotutto è mio padre e gli voglio bene. Le porte si aprirono in quell'istante e corsi in camera mia, senza salutare ne mia madre ne mia sorella.
Appena entrato trovai sul mio computer un'email. Strana proveniente da un indirizzo protetto.
"Papà.."
Lo chiamo data la stranezza del messaggio... aspetta no. Questo è il mio momento radunerò la mia piccola squadra...
"Cosa c'è Spidey?"
Rispose poco dopo correndo nella mia stanza.
"Niente"
Gli dissi chiudendo subito il computer.
"Peter!"
Replicò lui rimanendo fermo sul l'uscio.

Hola come va?
Cosa farà Peter?
Commetterà qualche guai dai suoi? Farà la cosa giusta dicendo tutto a suo padre o per una volta il suo buon senso lo porterà alla gloria eterna (morte certa 😂)
Cosa potrà mai dire quella email.
PS comunque sto andando a vedere Avengers e sto letteralmente morendo d'ansia, così tanto da non aver nemmeno iniziato i compiti (anche se ho tempo fino al 30 per farli ma vabbè,😂 giusto per dare l'idea del mio panico per questo film).
Ci vediamo domani.
~Leo.

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