N O M E
Maki

C O G N O M E
Izumi

E T À
tra i 14 e i 16 (a seconda dell'ambientazione)

A L T E Z Z A
155 cm

P E S O
45 kg

C A R A T T E R E
Maki possiede due personalità contrapposte: la prima é quella di una ragazza timida e riservata, che necessita di qualcuno che la protegga, mentre l'altra faccia della ragazza è quella di una ragazza aggressiva, testarda e cinica, che cerca qualcuno da metter sotto la sua ala protettiva.
(La personalità dominante cambia in base al l'ambientazione)

S T O R I A
Maki viveva felice con i suoi familiari in in villaggio situato sul monte Fuji. Il padre era il gestore del famoso circuito automobilistico, e quindi era molto impegnato e non era stato molto presente nella vita della figlia, ma quelle poche volte che c'era lei era sempre felice. Avevano uno speciale feeling, e si sentiva protetta da lui
ma ciò che è bello non dura. Nel villaggio scoppiò un'epidemia che rendeva la gente aggressiva, rabbiosa e molto violenta.
Già da tempo il genitore si mostrava strano, aggressivo. Aveva iniziato a litigare con la moglie e i figli e man mano diventava più violento Maki era appena tornata a casa, e lui la aggredì. Non reagiva ai colpi di quel cadavere ambulante ed era sul punto di morte, ma per fortuna arrivò il fratello giusto in tempo per salvarle la vita
Hiroe, questo era il suo nome, avrebbe dato tutto per la sua sorellina. Era un militare addestrato, e quando seppe del virus disertò per proteggere in prima persona Maki
ma anche lui impazzì e uccise la madre
adesso a salvarle la vita c'era la sorella, con la quale scappò
Maki era ormai sotto shock: sviluppò addirittura la sindrome di Maria Antonietta a causa dello stress accumulato. La sorella le insegnò ad essere fredda, indifferente e sospettosa oltre che a farle da madre: Viaggiavano sempre unite, inseparabili.
poi un terremoto... Maki era un centinaio di metri dietro la sorella per uccidere un cane guadagnandosi la cena... e quel palazzo crollò, dividendole per sempre.

R I S C O N T R O
*F O T O G R A F I C O*