28. mani
Tendere la mano verso qualcosa che si desidera. Verso qualcosa cui non si può rinunciare. Perché in quel momento non ne puoi fare a meno. Vuoi aiutare, toccare, prendere, stringere.
Più la stretta si fa forte e più è doloroso quando ciò che non si vuole perdere sfugge dalla presa.
Quanto perdiamo ogni giorno? E quanto riceviamo da una mano tesa?
Una mano tesa può tramutarsi in uno schiaffo, in un avvertimento, in qualcosa che non è piacevole. Ma viene fatto per o contro di noi.
Quante parole mettiamo in uno schiaffo? La mano che colpisce sarebbe più sincera se invece accarezzasse quel volto e lasciasse alle labbra il compito di cercare le giuste parole?
Non lo so. So solo che le mani sanno parlare, a modo loro. Con le rughe, i gioielli, le ferite, i calli, la cura che si mette nel tenerle pulite. Sanno comunicare a gesti, anche se distratti. Sanno indicare e presentare. Sanno allontanare o accogliere. Sanno fare il loro lavoro.
Palmo e dita. Pugno chiuso, mano aperta. Conto e magie. Battiti e silenzi nel palmo di una mano, tra le dita.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top