Capitolo Uno: nuovi arrivi
C'era completamente silenzio all'interno della limousine, l'unico rumore che si sentiva era quello della strada. All'esterno la cittadina giapponese in cui si trovavano sembrava molto più movimentata di come Shiro avesse potuto immaginare. Non si era lamentata per tutto il viaggio né sull'aereo, e di certo non l'avrebbe fatto in quel momento, si era già sfogata abbastanza prima del viaggio verso suo padre, che in quel momento la stava osservando bevendo di tanto in tanto il suo whisky pregiato nel porta bevande del veicolo《Non avrò un Quirk che mi permette di leggere la mente delle persone, ma è chiaro che in questo momento sei ancora infuriata con me》La ragazza dai lunghi capelli viola alzò i suoi occhi blu verso quelli identici del padre, quest'ultimo aveva anche lo stesso colore di capelli, li portava corti insieme a un pizzetto e dei sottili baffi che si ostinava a tenere ben ordinati. Era vestito in modo elegante, come se da un momento all'altro dovesse andare a qualche riunione importante. Il suo completo era nero con qualche ricamo argentato sulle maniche e sulla cravatta viola che si abbinava perfettamente ai suoi capelli.
La figlia lo guardò con sfida prima di tornare a fissare fuori dal finestrino. Avevano avuto una lunga discussione dove lei aveva urlato e addirittura lanciato vari oggetti dalla rabbia, aveva deciso di iscriversi all'accademia per eroi americana per un motivo preciso, in quell'accademia avrebbe avuto più facilmente accesso alle informazioni su tutti coloro che collaboravano con la madre quando ancora era una Hero.
Era morta quando lei era ancora una bambina a causa di quello che sembrava essere stato un incidente durante una missione, ma in quegli anni aveva indagato abbastanza da capire che c'era qualcosa che non andava. Troppi fatti erano stati nascosti e c'erano troppe incongruenze in quello che le persone le raccontavano, il padre le aveva semplicemente detto che erano cose di cui lei non doveva preoccuparsi, è per questo l'aveva spedita in Giappone.
Forse nella vana speranza di poterla distrarre da questa pazzia, Shiro d'altro canto pensava che suo padre non fosse altro che un ipocrita, lui che era diventato in tutto e per tutto uno degli uomini più potenti di New York, nonché uno dei pochi supercattivi non riconosciuti come tali, grazie al modo in cui riusciva a nascondere tutte le sue attività legali, gli faceva la paternale sul fatto che non doveva dedicarsi anima e corpo su quell'indagine.
proprio lui che era finito a diventare un supercattivo proprio per poter fare il la medesima cosa《Dimostrerò di essere una Hero di prima classe, anzi darò così tanto il massimo da finire il prima possibile l'accademia e poter tornare a New York! in fondo non è illegale fare domanda per essere trasferiti in uno stato diverso da quello in cui si ottiene il diploma da eroe professionista》Il padre alzò le labbra in un sorriso amaro. Sua figlia parlava proprio come lui e la cosa non lo faceva impazzire, avrebbe voluto vederla ancora spensierata com'era fino a qualche anno prima.
Non poteva lamentarsi di niente che riguardasse sua figlia, era una studentessa modello due volte eletta Presidente del consiglio studentesco bravissima in quasi tutti gli sport e addirittura cintura nera di due arti di combattimento diverse, in effetti visti al di fuori della loro situazione familiare sarebbero sembrati la tipica famiglia benestante perfetta che non sbaglia niente( o che cerca almeno di fare questo)
《Quest'accademia oltre a essere la stessa che a frequentati tua madre, quindi sono sicura che riceverai un'istruzione professionale. Sarà anche un modo per poterti dedicare ad altro Tesoro, non esiste solo la vendetta, fidati》La ragazza non replicò altro, si limitò a sbuffare leggermente prima di tirare fuori dalla borsa il cellulare. Aveva un sacco di messaggi da parte del suo fratellastro e della sua matrigna. Ne rimase molto sorpresa, la matrigna si era offerta di trasferirsi in Giappone per starle dietro, mentre non c'era il padre, e lei non ci aveva trovato niente di strano in fondo nessuna delle due era ostile verso l'altra.
Anzi avevano un rapporto quasi di amicizia, Shiro provava davvero grande affetto per suo fratello maggiore, anche se acquisito, in fondo quando era piccola e si era ritrovata subito senza mamma e con un padre troppo impegnato nei suoi affari loschi per stargli dietro. Loro l'avevano presa nel loro piccolo nucleo familiare senza pensarci due volte.
La sua matrigna era anche una stilista di fama quasi mondiale, quindi effettivamente aveva varie case sparse in vari paesi del mondo, quando le aveva detto che non era un problema trasferirsi non aveva potuto fare a meno di ringraziarla e suo fratello maggiore, sinceramente. Quest'ultimo consa sorpresa non aveva alzato nessuna lamentela ma non si stupì più di tanto a lui non era mai piaciuta New York. Forse perché lui a differenza sua era di origini quasi del tutto giapponesi e ci aveva anche vissuto più tempo di lei quando era piccolo《Comunque sai che i miei compagni di classe non la prenderanno bene che io abbia fatto un test per conto mio? e che sia stata ammessa a metà anno》Il padre aveva usato la sua influenza mesi prima per fargli fare un test completamente in solitaria, avevo usato le sue varie influenze per far arrivare delle chiamate al preside, per poi convincerlo a fare quella piccola eccezione per farla entrare nell'accademia nonostante l'anno fosse già iniziato. Shiro non era una ragazza che si credeva la migliore del mondo, ma sapeva di poter puntare a essere "una" dei migliori al mondo.
Si era allenata col suo quirk, aveva migliorato giorno dopo giorno fin da quando era una bambina.
Con allenamenti massacranti sia mentali che fisici. Non si sentiva superiore agli altri solo perché il suo quirk aveva l'unicità di essere un ibrido una cosa abbastanza rara.
Si trattava comunque di una fusione fra i quirk dei propri genitori. Per questo credeva di essere abbastanza superiore a gran parte dei ragazzi di quella accademia, in fondo sapeva dominare il suo Quirk quasi al 90% 《 hai fatto un test come chiunque altro. Inoltre hai pienamente dimostrato le tue abilità. Sbaglio o ti sei candidata tra le persone che hanno finito la prova nel minor tempo possibile?》La ragazza avrebbe voluto alzare gli occhi al cielo, ma non si permise. Suo padre era una persona che voleva che sua figlia avesse l'educazione pima di tutto, alzare gli occhi al cielo o sbuffare troppo rumorosamente erano cose assolutamente vietate nella sua famiglia( è in quella giornata lei lo aveva fatto fin troppo) così si limito a concentrarsi nuovamente sul cellulare senza degnarlo di una risposta, ovvio che si era candidata tra i primi era diverso dover battere dei robot dall'affrontare persone vere.
Non era sciocca sapeva di avere dei limiti e delle debolezze, anche se si reputava tra i migliori sapeva che in quell'accademia probabilmente avrebbe trovato molti avversari che avrebbe dovuto superare dando il 100% per arrivare tra i primi.
Finalmente la limousine si fermò e la ragazza diede un'occhiata fuori per vedere meglio l'edificio dove avrebbe abitato a d'ora in poi, visto che a quanto pare c'era la regola che adesso gli studenti dovevano per forza dormire all'interno del campus. Tutto a causa di un attacco di alcuni supercattivi avvenuta mesi prima, la ragazza sospiro scendendo dall'auto. I pochi ragazzi che si trovavano vicino all'entrata dell'edificio si girarono a guardare la scena più che altro perché di certo una limousine non era come vedere una qualsiasi altra macchina.
Dolente o non dolente arrivare in quel modo comunque dava nell'occhio, l'autista scese iniziando a tirare fuori le sue valigie nel portabagagli sotto il suo sguardo infastidito perché avrebbe preferito fare da sola, visto che stava già attirando abbastanza l'attenzione.
L'unica figura adulta che spiccava in mezzo a quei ragazzini era un uomo, aveva capelli neri avvolto da una sciarpa fatta di varie fasce che gli copriva quasi parte del volto era vestito completamente di nero. I suoi vestiti erano abbastanza casual e comodi, la particolarità erano i suoi occhi contornati da delle profonde occhiaie.
Shiro pensò che probabilmente dovesse essere il professore che era stato incaricato di presentarla all'intera classe, e mentre pensava questo si diresse a passi moderati verso l'entrata.
Alcune persone bisbigliavano altri invece si limitavano a guardarla, non poteva di certo dire di essere una ragazza che non dava nell'occhio.
Non solo per il suo portamento ma anche per il suo aspetto, La sua matrigna glielo ripeteva sempre che se non fosse tanto fissata con l'essere un'eroina, forse la carriera da modella sarebbe stata un opzione per lei. Suo padre era rimasto vicino all'auto scambiandosi un semplice sguardo con L'uomo dai capelli neri.
Era uno sguardo freddo di chi sapeva avere il controllo della situazione,il professore Aizawa di certo non impazziva l'idea di avere davanti a sé un criminale che non poteva arrestare, ma non c'era alcuna prova di questo quindi si limitò a dare un'occhiata alla ragazza che si stava avvicinando. Aveva sentito il professore di un'altra classe lamentarsi dell'idea di avere la figlia di un super cattivo straniero una scuola per fosse una pessima idea. Ed lui aveva ribattuto dicendo che se non era in grado di insegnare a chiunque avesse le doti per diventare un eroe poteva lasciare quel lavoro oggi stesso, se c'era una cosa di cui era convinto il professor Aizawa, era che il sangue non voleva dire assolutamente nulla, una persona puteva diventare un eroe o purtroppo un supercattivo Indipendentemente dalle sue radici.
《Sono Shiro Thompson. Ma se preferisce sui miei documenti sono registrata con entrambi i cognomi dei miei genitori, puoi anche chiamarmi Nakano Shiro》Aizawa osservò come la ragazza, per un attimo quel cognome gli era suonato a familiare.
Questo pensiero era sparito subito e si era concentrato sulla ragazzina, quest'ultima aveva fatto un perfetto inchino giapponese mentre si presentava. L'espressione della ragazza però era rimasta completamente seria e impassibile, mentre tornava composta con le mani davanti, sé il professore sbuffo quella mattinata era davvero più lunga di quanto lui avesse voluto che fosse. Inizio a fargli strada mentre la ragazza recuperava da quello che sembrava il suo autista le valigie.
《Visto che la tua iscrizione è stata qualcosa di improvviso, ho detto ai ragazzi di riunirsi nella sala comune dove di solito passano il tempo al di fuori delle lezioni dovrei presentarti lì, visto che non avremo lezioni fino a lunedì》Shiro ascoltò le parole dell'uomo senza aggiungere niente mentre camminavano all'interno dell'Accademia l'edificio era molto più grande di quanto si aspettasse, vedeva che se non era forse la numero uno al mondo si trattava comunque di una delle scuole più elite per giovani eroi. C'erano videocamere nelle arie non comuni praticamente ovunque, Era palese che se mai qualcuno avesse attaccato direttamente se ne sarebbero subito accordi. Probabilmente avevano preso ancora più dopo l'ultimo attacco. La ragazza era quasi sollevata da questo, almeno poteva accertarsi di non trovarsi in una struttura piena di incompetenti
《i dormitori sono divisi tra maschi e femmine e nonostante lasciamo che siano i ragazzi a organizzare le proprie stanze, a quanto pare. Qualcuno ha già portato i mobili per la tua》Il professore fissò la ragazza per qualche secondo aspettando una sua reazione di qualche tipo, ma Shiro rimase composta senza aggiungere altro se non fare un piccolo cenno con la testa.
Non aveva neanche avuto bisogno di avvisare i suoi studenti dell'imminente arrivo. il padre della ragazza aveva alzato un gran polverone addirittura facendo in modo che venissero degli arredatori all'interno dell'accademia solo per fare in modo che la figlia avesse la fotocopia identica della stanza che aveva nella loro casa. Mon ce l'ha voluto molto prima che gran parte della classe assegnata a lui venisse a chiedere cosa stesse succedendo, non era qualcosa di totalmente nuovo in fondo altri due studenti l'anno prima erano entrati senza preavviso sempre, grazie alle loro famiglie Shoto Todoroki, ad esempio.
Per via del fatto che suo padre era il secondo classificato nella lista dei migliori eroi, per non parlare di Momo Yaoyorozu ed dell'influenza che aveva la sua famiglia in tutto il Giappone che aveva assicurato un posto all'interno dell'accademia.
Una volta arrivati nella sala comune Shiro non riuscì a non pensare che sembrava una qualsiasi saletta che si poteva trovare anche nei collegio normali o nelle università, un luogo comune dove studiare o anche solo bere qualcosa di caldo. L'unica cosa che dava nell'occhio là era il numeroso gruppo di ragazzini seduti intorno al divano. Una lavagna con le ruote era stata messa probabilmente per fare in modo che lei potesse presentarsi al meglio. Appena entrati all'interno della stanza si ritrovò tutti gli occhi puntati addosso, ma per lei non fu strano, dopo tutto era appena arrivata.
Ad attirare la sua attenzione fu una ragazza dai capelli castani e le guance rosa come se avesse un po' di Blush su quest'ultime, la guardava sorridendo e fu la prima a salutarla, alzando la mano amichevolmente. Shiro ricambiò con lo stesso gesto, ma è più freddo e veloce quasi di cortesia prima di mettersi davanti alla lavagna. Anche se poi il suo occhio cadde su un piccolo ragazzino dai capelli che ricordavano un grappolo d'uva.
A ricordargli un grappolo d'uva non era solo per il colore, ma proprio per la forma dei suoi capelli,si mise a fissarla con uno sguardo che gli viene abbastanza il disgusto, visto che sembrava che potessi iniziare a sbavare da un momento all'altro.
Ma poi i suoi occhi caddero su una persona che aveva studiato molto bene in quei due giorni, non solo perché era una delle persone che aveva messo nella sua lista di avversari da battere per dimostrare di essere tra i migliori ma anche perché era il pupillo dell'eroe classificato, come numero uno in Giappone. Avrebbe riconosciuto ovunque che quei capelli verdi che ormai erano su quasi tutti notiziari, si era fatto un certo nome per le varie avventure e casini che il ragazzino sembrava attirare su di sé.
Izuku Midoriya. Pupillo di All might ed erede dei di uno dei quirk più forti degli ultimi tempi, nonostante le sue abilità in continua evoluzione non è ancora classificato come tra i più forti della scuola. Devo assolutamente tenerlo d'occhio e studiarlo attentamente in caso di uno scontro diretto
I suoi pensieri vennerò distratti da un ragazzo che sbuffò rumorosamente, aveva dei capelli biondi sparati qui e la quasi come se si fosse sparso del gel e poi si fosse spettinato i capelli lasciandoli così come erano. I suoi occhi rossi, guardavano la ragazza con aria assolutamente annoiata, come se non volesse trovarsi lì in quel momento Shiro alzò un sopracciglio guardandolo con sufficienza.
Evidentemente molti futuri eroi hanno la stessa educazione di un bambino delle elementari in questa struttura.
《Ragazzi, tagliamo corto perché voglio seriamente andare a farmi un pisolino. Lei è la nuova ragazza di cui vi avevo accennato qualche giorno fa, cercate di farla sentire ben accetta nella classe o perlomeno di non combinare casini, non voglio sapere che ci sono stati problemi nei prossimi giorni, chiaro?》In un attimo l'aria si fece piena di paura nessuno voleva fare arrabbiare il professor Aizawa, non perché fosse un tipo violento o pericoloso, ma perché gli bastava letteralmente uno sguardo per rimetterti al tuo posto per poi darti una punizione che ti avrebbe massacrato nei giorni avvenire, senza però uscire da quello che poteva essere considerato al di fuori del suo potere da professore.
Shiro afferrò il pennarello che era stato appoggiata vicino alla lavagna di plastica e inizio a scrivere il suo nome sia in inglese che con i kanji giapponesi in modo che fosse più facile leggere per tutti, soprattutto il suo cognome americano non esisteva una versione per poterlo tradurre in giapponese, quindi deciso di inserire entrambi i propri cognomi e di fare un cerchio sopra quello giapponese.
《Come ho già spiegato al professore sono di nazionalità sia giapponese che americana. Questo vuol dire che porto due cognomi sul mio passaporto, visto che so che qui Giappone ci sono delle regole abbastanza rigide e si tende a chiamarsi per cognome, potete usare il mio cognome giapponese, ovvero:Nakano. Anche se il mio nome completo sarebbe Shiro Thompson/Nakano》Quando finí scrivere rimise il pennarello al suo posto. sì giró a guardare i suoi compagni di classe senza aggiungere altro, la sua scrittura era estremamente elegante anche sulla lavagna, non c'era da stupirsi visto i vari corsi extra che frequentava nella scuola americana dove stava prima tra cui proprio un corso di calligrafia.
Ci fu mormorio tra i vari ragazzi e uno dai capelli biondi con dei ciuffi neri dietro un colpetto a Izuku con il gomito per attirare la sua attenzione e quella degli altri《Avete visto com'è carina la ragazza nuova? in più che sguardo serio, mi sembra quasi di avere un aristocratica davanti》Il ragazzo aveva messo su una faccia imbarazzante, sgranando addirittura i suoi occhi gialli, mentre alzava i pollici in segno di apprezzamento sotto lo sguardo rassegnato dei suoi compagni che ormai lo conoscevano. Izuko si grattò la testa imbarazzato, non sapendo che cosa rispondere mentre Ida che era il più responsabile in quella classe decise di intervenire, si sistemò gli occhiali prima di dare un colpetto in testa al biondo
《Kaminari vedi di non dire certe cose proprio davanti a lei! dobbiamo dare una buona immagine della nostra scuola. È della nostra classe, soprattutto》Si vedeva chiaramente che era un capoclasse, non solo per i toni Siri che usava ma anche perché cercava sempre di rispettare le regole di apparire al meglio in modo da rappresentare bene la scuola in cui si trovava, però sapeva essere anche una brava persona i suoi amici lo sapevano era solo un po' più rigido di quanto ci si aspettasse. Fu una delle ragazze da alzare la mano per prima. L'unica cosa che si vedeva di lei erano i suoi vestiti, visto che la sua unicità era perennemente attiva e la rendeva completamente trasparente sia l'interno che all'esterno del suo corpo,aveva imparato a indossare molti braccialetti per far capire quando stava alzando una mano o salutando qualcuno.
《Ciao! Io sono Toru Hagakure,Scusa la domanda... ma non abbiamo potuto vedere la tua prova, quindi mi chiedevo qual è il tuo quirk?》Shiro si spostò una ciocca di capelli viola dal volto sospirando leggermente cercando di non farlo vedere prima di afferrare un altro pennarello. Stavolta di un colore diverso, traccio una linea per poi scrivere sopra il nome che aveva dato lei stessa al suo potere, visto che era letteralmente un miscuglio fra quello dei suoi genitori. Tutti la guardavano con attenzione forse più sorpresi dal fatto che non stesse rispondendo verbalmente piuttosto che dal suo scrivere così velocemente in modo preciso
《È una mia impressione o sembra non essere esattamente molto amichevole?》A parlare fu una ragazza dai capelli corti blu con delle strisce di un azzurro un po' più chiaro che ricordavano quasi un battito cardiaco, si stava rigirando tra le dita. La parte più lunga delle sue orecchie che ricordava in tutto e per tutto un pezzo di cuffiette per ascoltare la musica, ma era normale, dopo tutto quello faceva parte della sua unicità. Le ragazze iniziarono a parlo chiare fra di loro ma con sorpresa di tutte Mina che decise di prendere parola
《Non dire così, magari è solo nervosa, questo è il suo primo giorno dopo tutta magari e solo persona un po' chiusa, non per questo deve essere per forza cattiva o antipatica》 Le ragazze non sembravano per nulla convinte. Forse l'unica era Uraraka che non ebbe neanche il tempo di poterne discutere che il professore attirò nuovamente l'attenzione di tutti. Questo perché la ragazza dai capelli viola aveva appena finito di scrivere
《Il mio quirk di tipo ibrido. Infatti è l'Unione delle due unicità che possiedono i miei genitori, se dovessi dargli un nome credo che userei questo che ho scritto sulla lavagna, ovvero cristalli emozionali》Shiro finito di scrivere, aprí totalmente una mano e i suoi capelli si illuminarono di una luce lilla, mentre piano piano si forma quello che era in tutto e per tutto una pietra preziosa fatta di cristallo nella sua mano in modo da dare una dimostrazione fisica.
Izuku inizio immediatamente ad appuntarsi qualcosa sul quaderno che si portava sempre dietro era sempre felice di scoprire più cose sui talenti degli altri e magari crearci delle strategie sopra, anche se una domanda lì sorgeva spontanea aveva parlato anche di emozioni oltre che di cristalli ma non aveva aggiunto altro. Quindi si chiedeva che cosa volesse dire con quello è cos'altro avesse da mostrare il suo quirk.
《Pfff abbiamo finito?O dobbiamo passare tutta la giornata a farci raccontare la sua vita?》La ragazza strinse le labbra infastidita dal commento che lo stesso ragazzo che aveva inquadrato prima, si limitò incrociare le braccia e guardarlo con sufficienza il professor Aizawa, invece sbuffo alzando gli occhi al cielo, quella giornata era più lunga di quanto lui avrebbe mai potuto sopportare quindi cerco di chiudere il discorso facendo un cenno con la mano che se volevano potevano andare ma con sua sorpresa Shiro intervenne prima che potesse allontanarsi
《Professore vorrei aggiungere una cosa se mi concede di farlo》Aizawa rimase a fissare per qualche secondo l'espressione seria della ragazza e sospirò mettendosi una mano nei folti capelli neri, prima di annuire e appoggiarsi contro il muro, a quanto pare i suoi tentativi di fuga erano stati troncati sul nascere. La ragazza guarda tutti i suoi compagni che stavano aspettando che parlasse, ci fù silenzio e presevun respiro profondo per un attimo, ci fu qualche sospiro in mormorio per quella situazione imbarazzante che si stava creando. Ma poi finalmente si decise a prendere parola.
《So che molti di voi saranno infastiditi dal fatto che sono entrata in modo poco ortodosso in questa accademia. Non rispettando in tutto e per tutto le regole di ammissione》Mina si ritrovò a sorridere tra le ragazze in effetti immaginava che non fosse veramente fredda come mostrasse, forse era davvero solo una ragazza in ansia per il modo in cui era entrato all'accademia. In fondo anche Shoto che era un suo caro amico era entrato con modi, non del tutto ortodossi, eppure adesso era un membro del gruppo come chiunque altro. Peccato che questo pensiero venne stroncato in tronco da quello che Shiro aggiunse
《Di quello che voi pensate non me ne frega assolutamente nulla》Inutile dire che si sollevò un insieme di versi sorpresi e sconcertati, chi la guardava senza farsi problemi a mostrare il suo astio e chi invece sembrava non aveva ancora elaborato del tutto quello che aveva appena detto 《 sarà anche carina ma è smorfiosa come pochi》 aveva detto senza troppi giri di parole Mineta incrociando le braccia infastidito, Kirishina un ragazzo dai sfavillanti capelli rossi tenuti all'insù quasi appunta da molto gel gli diede, gli colpetto con il gomito 《Zitto! Ti sembrano cose da dire ad alta voce?》Tra le ragazze c'era chi era del tutto scioccata ed chi invece la stava seriamente guardando malissimo, ma di certo non era stata la miglior presentazione da fare davanti a quella che d'ora in avanti sarebbe stata la sua futura classe, ma la ragazza dai capelli viola non sembrava importare molto, si limitò a continuare il suo discorso.
《Non sono qui per farmi degli amici e non sono qui per essere simpatica a voi né a chiunque altro》sì fermò qualche secondo per riprendere fiato e mettersi una mano sul fianco. Guardò tutti loro con uno sguardo tagliente, non gli importava se avessero iniziato a sparlare di lei o se il giorno dopo si sarebbe ritrovata a mezzo a scuola contro voleva essere chiara da subito delle sue intenzioni.《 il mio obiettivo e rientrare nella categoria migliore degli Eroi per poter continuare i miei studi all'estero》 con sorpresa di tutti bakugo si fece scappare una risata prima di alzarsi in piedi《 qualcosa di furbo l'ha detto finalmente》 non rimase neanche ad ascoltare se sarebbe stato detto qualcos'altro, semplicemente deciso di andare nel dormitorio maschile.
Il professor Aizawa decise di intervenire in quel bizzarro discorso per evitare che potesse nascere una situazione più spiacevole del dovuto e la ragazza non aggiunse altro recuperando le tue valigie e dirigendosi verso i dormitori femminili. Aveva studiato abbastanza la mappa della scuola per sapere dove si trovano e gli avevano già fornito la chiave, quindi non c'era alcun problema nel trovarla da sola per un attimo.
Il professore ebbe come un flashback e guardando da dietro la ragazza, gli tornò alla mente un'altra sua compagna di classe che si presentò in un modo molto simile, anche se leggermente più amichevole quando lui era più giovane. Scosse la testa e decise di non farci caso e di concentrarsi nel rimandare tutti gli altri ragazzi nelle proprie stanze. Quest'ultimi ovviamente si erano messi a discutere sulla ragazza nuova, chi la trovava intrigante per questo suo carattere così freddo e chi l'aveva già messa nella categoria degli snob stronzi.
Mina però era rimasta ferma sulle sue parole ed era ancora convinta che quella ragazza fosse solo un po' spaesata o che ci fosse qualcos'altro dietro, questa cosa aveva sorpreso le sue amiche visto che lei per quanto suonare amichevole, era una delle prime a infuriarsi, se qualcuno diventava antipatico ostile nei loro confronti.
Shiro una volta raggiunta la sua camera si chiuse immediatamente al suo interno, sbuffò stavolta più rumorosamente, alzò lo sguardo per dare un'occhiata intorno a sé è quasi rise amaramente nel vedere che il padre aveva fatto ricostruire una versione ridotta della sua stanza là dentro. Ridotta per il semplice fatto che gli spazi erano molto limitati rispetto all'appartamento che utilizzava a New York, però ogni singolo mobile e ogni piccolo dettaglio era identico a quello della sua stanza non sapeva se trovare questo è un gesto amorevole o inquietante.
Molti dei suoi vestiti erano già stati messi nell'armadio tranne quelli che aveva in valigia che ovviamente erano rimasti a casa della sua matrigna per tutto il tempo che aveva trascorso prima di arrivare in quella scuola, decise di aprire le valigie e sistemare le poche cose tra cui il portatile che si era portata dietro, visto che quella stanza era già fornita di tutti i Confort a qui era già abituata.
Rimase sorpresa nel notare che in una delle valigie erano state infilate varie merendine snack con tanto di bibite sgrana un po' gli occhi non tanto un bigliettino attaccata su una di queste e lo lesse velocemente rendendosi conto che era la calligrafia della sua matrigna e un sorriso si formò quasi distinto sul suo volto
"Ei dolcezza, scommetto che quando arriverai a scuola sarai già sulla difensiva e ti chiuderei da qualche parte, quindi ti ho lasciato qualche snack per tirarti un po' su. Tuo fratello mi ha anche chiesto di metterti il melonpan che ti piace tanto e mi son assicurata di metterlo.
Xxx: la matrigna più glamour dell'universo"
《Quella donna...》Tirò fuori dalla sua confezione di plastica il melonpan dandoci immediatamente un morso, godendosi il suo sapore tipico era una delle poche cose giapponesi che mangiava anche in America ordinandolo su siti specializzati. Si ricordava bene come ogni volta che lo aveva mangiato aveva in qualche modo sentito riaffiorare qualche ricordo legato alla madre.
Ingoio al boccone e dopo quel pensiero e buon sapore dolce-amaro mentre guardava il suo riflesso sulla specchiera che aveva in stanza,era lì per un obiettivo ben preciso e avrebbe fatto di tutto per ottenerlo. In un certo senso si chiedeva se non sarebbe stata in qualche modo soggiogata dal fatto di trovarsi nella stessa scuola che aveva frequentato la madre da giovane.
Si sfilò dal collo la catenina sottile che indossava come collana e guardo il ciondolo che portava quest'ultima. Un tempo era rotondo e di un meraviglioso color quarzo viola, ma purtroppo adesso c'era solamente un frammento di quello che un tempo era il suo gioiello preferito,ma era meglio così, almeno sarebbe sempre rimasto un ricordo per ricordare il motivo è la persona per cui stava facendo tutto quello.
Si strinse la collana al petto prima di lasciarsi cadere del tutto sul letto e chiudere gli occhi.
☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
Ciao a tutti. Questa è la mia prima Fanfiction su questo manga che mi è piaciuto molto. Non dico che sia uno dei migliori al mondo, ma comunque mi hai ispirato a scrivere questa storia, ovviamente, se trovate molti errori di battitura o di grammatica fatemelo sapere perché a causa della dislessia potrei averne saltato qualcuno e ovviamente Commentate dicendomi cosa pensate della protagonista e del suo modo di pensare. chiedo anchè scusa per il mio inglese ma purtroppo mi affido a un programma per la traduzione essendo io italiana
Nota del 24/04/2022: ringrazio @_-Gh0st-_ che ha corretto questo capitolo!
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top