48- EPILOGO✨

Erano due anime che non pensavano di non aver bisogno l'una dell'altra; due anime opposte attratte come calamite; due anime che alla fine sono riuscite a capire il legame che le legava.
Hanno accettato i difetti l'una dell'altra, amandoli come fossero pregi; hanno imparato a non odiare se stessi, comprendendo la loro vera natura e il loro vero carattere.

La spessa armatura di lui, costruita sulle difficoltà e i problemi, è stata trapassata da un'arma più potente di spade, fucili o cannoni: l'AMORE.
L'amore che è arrivato fino a quel cuore che non pensava più di ricevere affetto e che era convinto di non riuscire a darne.
Invece quel cuore si è aperto alla persona che lo ha potuto ascoltare, dimostrando il suo animo dolce.

Gli schemi ordinati e pronti per essere eseguiti sono stati travolti da un fulmine a ciel sereno.
Il fulmine ha distrutto i piani vecchi e ne ha creati di nuovi.
E anche se all'inizio non sembravano essere perfetti, si sono poi rivelati sensazionali in ogni caso.

I loro equilibri si sono fusi insieme, creandone uno nuovo, unico e speciale.
La loro idea di felicità è cambiata.
Il loro passato se lo tengono alle spalle, le cose brutte sono da dimenticare, mentre quelle quelle belle entreranno a far parte delle memorie più liete.
Il presente lo vivono con il sorriso per quello che hanno costruito insieme, tutto imperfettamente perfetto.
Il futuro lo aspettano, senza fretta o timore.
Sorridono, perché è il modo più semplice e puro per mostrare la propria felicità e la propria gratitudine verso la felicità.

« Manda un bacino a papà » disse Amy alla piccola Ellizabeth seduta sulle sue ginocchia.
Non le interessava se la bimba le avesse disfatto il raccolto che quella mattina la parrucchiera le aveva fatto con l massima cura.
Aveva numerose ciocche fuori posto che le ricadevano sulla fronte e sulle spalle; la piccola decorazione di fiori bianchi che aveva tra i capelli penzolava sulla nuca e per evitare di farla cadere e rompere, se la tolse, appoggiandola sul tavolo.
La bambina si portò una mano alla bocca e cercò di stamparci un bacio per mandarlo al padre.
I ricci biondi della piccola erano sistemati in due codini, legati con due fiocchi bianchi.
Indossava un abito bianco molto semplice e comodo, Amy aveva preferito non agghindarla troppo.
Josh ricambiò e mandò anche lui un bacio alla piccolina.
Era la cosa più bella insieme ad Amy in quella grande sala, anzi erano la due cose più belle dell'universo intero; le sue due donne, una castana e una bionda, una in miniatura e una a cui poco prima aveva infilato la fede al dito.
« Venite in braccio » disse Josh picchiettando le mani sulle cosce.
Amy si alzò con Liz in braccio e si sedette sulle gambe di Josh.
Le diede un bacio sulla spalla coperta dal leggero tessuto dell'abito bianco e sorrise alla biondina.
Aveva i suoi stessi occhi.
Josh ormai non si tingeva più i capelli da quasi due anni e i suoi capelli erano tornati biondi; non come quelli che aveva da piccolo, ma comunque non più neri.
Si guardava allo specchio e vedeva suo padre: la somiglianza era schiacciante.
Amy era cresciuta e non era più la ragazza che voleva avere tutto sotto controllo, ma una vera e propria donna.
Aveva da poco terminato gli studi, laureandosi con il massimo dei voti e trovando lavoro come segretaria in una banca come segretaria.
"Il primo passo per una carriera con i fiocchi" le diceva Josh complimentandosi con lei.
Elizabeth aveva già conquistato un gran numero di persone con i suoi occhioni e il suo sorriso furbo.
Jessica e Anthony non avevano occhi che per lei; così come Matthew, Bethany, Scarlett e Meredith.
I gemellini di Lily erano i prediletti della bambina.
Tutti e tre ricci facevano un trio meraviglioso e se poi si aggiungeva anche Mary Anne, erano guai.

La musica era appena cominciata e sia Josh che Amy sapevano che avrebbero dovuto aprire le danze.
Si alzarono e tenendo per mano Elizabeth si avviarono verso il centro della sala.
Bethany corse verso di loro, afferrando la bambina e portandola con sé, in modo da far ballare la sua migliore amica in santa pace.
Aveva ancora i capelli tinti, ma solo di un colore: rosso fiammante.
« Non occorreva che portasse via Elizabeth » disse Amy tristemente.
« Goditi questo momento solo per noi due» la zittì Josh.
Non sembrava molto convinta, ma fece come le aveva detto suo marito.
Avevano tutti gli occhi puntati addosso mentre ballavano ed erano notevolmente a disagio.
Per fortuna iniziarono a ballare anche i signori Carter e qualche altra coppia.
« Ti ho già detto che sei bellissima? » sussurrò Josh all'orecchio di Amy accarezzandole la schiena.
Gli piaceva l'abito che aveva scelto Amy, era semplice ma d'effetto.
Il corpetto era bianco e liscio, le maniche lunghe semitrasparenti avevano alcuni ricami a livello dei polsi; la gonna cadeva morbida e impreziosita sull'orlo dagli stessi ricami delle maniche.
Sapeva che Amy non avrebbe mai indossato un abito troppo appariscente.
« Circa una quindicina di volte » rispose lei sorridendo.
« Hai sposato un uomo d'oro » si complimentò con se stesso.
Amy ridacchiò dell'espressione con cui Josh lo aveva detto.
Era felicissima, era sposata con Josh, il loro amore era stato riconfermato ancora una volta e ora poteva mostrare a tutti che era legata a lui in tutti i sensi.
All'interno della sua fede era inciso il nome di Josh e la data di quel giorno, mentre su quella del ragazzo era inciso il nome di Amy.
Josh aveva da poco aggiunto un nuovo tatuaggio: il nome della sua piccolina era stampato per sempre sulla sua clavicola destra.
Avrebbe voluto tatuarsi anche il nome di Amy, ma la ragazza lo aveva pregato di non farlo, ricordandogli che loro due si sarebbero anche potuti lasciare e il tatuaggio sarebbe stato inutile.
Secondo Josh non era affatto così, anche se non sarebbe stato per sempre accanto ad Amy (cosa che avrebbe preferito non succedesse), voleva ricordare a se stesso che era stata la persona che gli aveva aperto gli occhi e il cuore.
Non voleva pensare che un giorno non sarebbe più stato l'uomo di Amy, lo voleva essere per sempre.
Sarebbero partiti di lì a una settimana per i Caraibi e dato che avrebbero passato la maggior parte del tempo in spiaggia, Amy avrebbe potuto ammirare il suo nome tatuato sul petto di Josh per bene.
Aveva prenotato l'appuntamento due giorni prima della partenza e anche se Amy lo avesse cacciato di casa per averle disobbedito, poco gli importava.

« Stavo pensando che mi manca vederti con il pancione » disse ad un tratto Josh.
Amy lo guardò confusa, non capendo dove volesse arrivare.
« Potrebbe andarti meglio questa volta e magari nascerà un maschietto »
« Mi stai chiedendo di fare un altro bambino? »
« Se ti va » le disse alzando le spalle.
Amy sorrise, diventare madre era un'emozione indescrivibile e avere un altro bambino l'avrebbe resa ancor più felice.
« Mmm, forse »
« Tanto so già che la risposta è sì » le disse Josh per poi baciarla.
Tutti gli invitati applaudirono al loro bacio, ma nessuno dei due se ne curò.

Per Amy c'era solo Josh.
Per Josh c'era solo Amy.
Per entrambi c'era solo il loro amore imperfettamente perfetto

FINE

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