43✨

Elizabeth aveva esattamente una settimana.
Ma quel giorno non si sarebbe festeggiato solamente quello, bensì anche il ventitreesimo compleanno di Amy.
La mattina del venti dicembre, i raggi del sole, seppur deboli, illuminavano la giornata.
L'aria all'esterno era fredda e pungente, ma non interessava minimamente ad Amy, che era ancora avvolta tra le pesanti coperte dormendo tranquilla, dopo una notte quasi insonne.
Si svegliò, controllando immediatamente se Elizabeth stava bene e fosse tutto apposto, ma la bambina dormiva pacifica nella sua culla.
Tastò la parte di letto di Josh per vedere se fosse già sveglio, ma non ci trovò nessuno.
Si voltò e trovò un foglio sul cuscino di Josh.
"Mia regina, buongiorno, lascia il tuo comodo giaciglio e recati nella sala da bagno. Baci"
Era scritto sul foglio con la scrittura disordinata di Josh, che il ragazzo aveva cercato di rendere più carina possibile.
Amy sorrise e si alzò dal suo "comodo giaciglio".
Prese con sé la bambina e andò in bagno.
Attaccato allo specchio c'era un altro bigliettino: "sarai sempre tu la più bella del reame"
Aggiunto sotto, scritto molto più piccolo, c'era l'indicazione di recarsi in salotto.
Era divertente questa specie di caccia al tesoro.
Amy fece come indicato dal biglietto e quando scese in salotto, Josh l'aspettava con la sua sorpresa di compleanno.
C'era un enorme mazzo di palloncini colorati e uno striscione fatto da Josh con la scritta "buon compleanno Amy".
Josh teneva in mano una scatolina nera, chiusa da un fiocco argentato, mentre sorrideva.
« Buon compleanno! » esclamò lanciando in aria alcuni coriandoli argento che teneva in chiusi in una mano.
Amy gli si avvicinò per baciarlo.
Le era piaciuta molto quella sorpresa, i palloncini e lo striscione fatto da Josh.
Era un po' penzolante e la scritta colava leggermente, ma apprezzava comunque lo sforzo.
« Il tuo regalo » le disse porgendole la scatolina nera.
Elizabeth intanto si stava svegliando, sbadigliando con gli occhi mezzi aperti.
Amy passò la bambina a Josh, che la accolse tra le sue braccia felicissimo.
Dato che era a casa e non lavorava, passa tantissimo tempo con la bambina; quando guardava la tv, la faceva sdraiare sulla penisola del divano, circondata da cuscini; oppure la coccolava e le faceva il bagnetto.
E anche se la notte li faceva svegliare spesso, Amy e Josh non potevano essere più felici.
La ragazza aprì la scatolina e prese in mano il contenuto.
Era una collanina oro con un ciondolo a forma di cuore decorato con dei piccoli fiori in rilievo.
Il ciondolo si poteva aprire, rivelando la foto di lei e Josh il giorno del compleanno di quest'ultimo.
« Avrei voluto metterci una foto con Elly, ma quando l'ho fatta fare questa piccolina non era ancora nata » spiegò Josh mentre Amy guardava attentamente la collana.
I diminutivi che quasi tutti usavano già per la bambina erano Elly o Lizzie, ma Amy non usava né uno né l'altro.
« È bellissima comunque » lo ringraziò Amy alzandosi in punta di piedi per dare un bacio sulla guancia a Josh.

Fecero colazione ed Amy ricevette tantissime telefonate, molte più rispetto agli altri anni.
In effetti erano cambiate molte cose dal suo ultimo compleanno, aveva conosciuto nuove persone, aveva stretto amicizie e formato una famiglia.
La chiamò perfino suo nonno, dicendole che nel pomeriggio sarebbe arrivato a Boston per farle gli auguri di persona e per vedere la bambina.
Apprezzava gli sforzi di suo nonno, che però doveva fare tutto all'insaputa della moglie.
Bethany la chiamò per informarla che le aveva preparato una sorpresa per quella sera.
« Beth, come faccio con la bambina? Se inviti anche Josh, chi resterà con Elizabeth? » le domandò Amy mentre lavava le tazze della colazione.
« Mia madre e la tua si sono offerte di tenere Elly e i gemelli, così anche mia sorella per una sera si svagherà » le spiegò la ragazza.
« Non lo so... »
« Non dirmi che anche tu sei una di quelle neo-mamme che non si staccherebbero un attimo dal proprio figlio » la prese in giro Bethany.
« No, è che...forse...siamo in due » ammise Amy.
Bethany scoppiò a ridere.
Lei che conosceva Josh da più di tre anni e sapere che faceva il genitore a tempo pieno, la faceva ridere.
Sapeva che dopo aver conosciuto Amy era cambiato molto, ma non era ancora pronta a vederlo così.
« Non preoccuparti, è tua madre, non un'estranea »
Amy dovette dare ragione all'amica.

« Josh, Bethany ha organizzato una piccola festa per il mio compleanno »
« Tranquilla, resto io con la bambina »
Amy si sfregò le mani nervosa e poi si decise a dirlo a Josh.
« In realtà sei invitato anche tu, quindi la bambina starà dai miei genitori » precisò Amy.
Josh spalancò la bocca preoccupato.
« Cosa?! No, io voglio stare con la mia principessa » puntualizzò Josh.
« Lo so, ma non succederà niente se Elizabeth sta per due ore con mia madre » lo rassicurò Amy.
Josh sospirò, in fondo era il compleanno della sua ragazza, si meritava una festa anche lei.
E poi Elizabeth sarebbe stata dai nonni, non si doveva preoccupare.
« D'accordo » si arrese sbuffando.

Verso le due, i signori Carter si presentarono a casa di Amy e Josh, spumeggianti e festosi come non mai.
Anche il signor Anderson arrivò in città per fare, per la prima volta, gli auguri di buon compleanno ad Amy.
Le aveva portato due regali: uno per lei e uno per Elizabeth.
Li avrebbe voluti invitare tutti per Natale a casa sua, ma avrebbe rischiato un'ulteriore scenata della moglie.
Passarono un tranquillo pomeriggio; tra chiacchiere e crostate, non si accorsero che era ormai sera.
Verso le sei e mezza, il signor Anderson dovette tornare a casa per non rischiare di destare sospetti alla moglie.
Dopo un'altra mezz'oretta, anche i signori Carter si prepararono per lasciare la casa.
« Portiamo Lizzie con noi, così potete prepararvi in tranquillità » propose la signora Carter.
« Come preferite, se per voi non è un problema » disse Amy.
«Nessun problema, state tranquilli » la rassicurò Anthony.
Amy preparò tutto quello che sarebbe potuto servire ad Elizabeth, riempiendo un intero borsone.
« Sono solo alcune ore, non due settimane » ridacchiò Jessica prendendo il borsone preparato da Amy.
Josh affidò la bambina alle braccia esperte del nonno, salutandola con un leggero bacio sulla manina.
Durante il pomeriggio aveva nevicato.
Un soffice e sottile strato di manto bianco copriva case, palazzi e giardini di Boston.
Le illuminazioni natalizie erano presenti sulla maggior parte di case, tranne qualche ritardatario che non aveva ancora trovato la voglia di farlo.
Nel salotto di Amy e Josh troneggiava un grande albero di Natale, addobbato con decorazioni rosse e oro, con la tradizionale punta sulla cima.
Il Natale era un momento molto atteso in casa Carter, tanto da aver trasmesso il cosiddetto "spirito natalizio" anche ai fratelli Cliff.
Come l'anno precedente avrebbero passato il venticinque dicembre insieme, ma con più consapevolezza di essere una famiglia.

Amy aveva appena finito di farsi una doccia e cercava di tranquillizzare Josh, che camminava avanti e indietro per la camera da letto.
« Josh, staremo via solo per una sera, non succederà niente di male ad Elizabeth »
« Lo so, ma sono stato con lei per una settimana, ventiquattr'ore su ventiquattro e adesso non averla qui con noi...è strano »
Anche se era passata solamente una settimana, non gli sembrava vero che non ci fosse nessuno che piangesse perché voleva mangiare o qualcuno a cui dover cambiare il pannolino.
« Godiamoci questa serata...non so quando ne potremo avere un'altra così »
In fondo Amy aveva ragione, erano genitori, non avrebbero più potuto uscire la sera a loro piacimento, senza prima avvertire i signori Carter per lasciare loro la bambina.
Ma non sarebbero stati dei genitori che se ne fregano del proprio figlio per andare a ballare o divertirsi, si sarebbero presi i loro impegni e li avrebbero rispettati.
« D'accordo » cedette Josh dandole un bacio sulla guancia.

Amy aveva indossato uno dei suoi abiti migliori: in velluto nero, morbido e non troppo aderente, con lo scollo a V poco profondo e le maniche lunghe e strette.
Indossò la collana che le aveva regalato Josh quella mattina è un anello che le era stato donato da Carol quando aveva dodici anni e che aveva sempre conservato.
Era stato l'ultimo regalo che la donna le aveva fatto e per questo ci teneva moltissimo.
Quando entrambi furono pronti, salirono in auto per recarsi al locale scelto da Bethany.
Era lo stesso dove ci lavorava e dove Amy aveva passato il precedente capodanno.
La ragazza dai capelli arcobaleno aveva però scelto di prenotare al piano superiore, dove ci sarebbe stata solamente la loro festa, sapendo che l'amica non adorava le folle.
Quando salirono le scale e arrivarono nella stanza dove si sarebbe svolta la festa, gli invitati fecero scoppiare gli spara coriandoli, riempiendo i capelli di Amy di pezzettini colorati.
Tutti urlarono i propri auguri alla festeggiata.
« Grazie, grazie » li ringraziò Amy togliendosi qualche coriandolo dai capelli.
Bethany corse ad abbracciarla, rischiando di farla cadere; poi fu il turno di Matthew e Scarlett, Connor arrivò subito dietro il loro insieme a Lily.
Bethany era riuscita ad invitare qualche compagna di università dell'amica, aggiungendo più persone alla festa.
Non aveva invitato Roxana, sapendo che tra lei ed Amy non scorreva buon sangue anche se si erano viste poche volte.
Il suo "fidanzato" però c'era, dato che era uno dei migliori amici di Josh.
« Finalmente ti conosco, Amy; io sono Luke » si presentò il ragazzo.
Era un ragazzo sull'età di Josh, alto ma meno robusto, pieno di tatuaggi e con un piercing sulla lingua.
« Piacere Luke, Josh mi ha parlato di te e non sbagliava quando diceva che hai una marea di tatuaggi » disse Amy ridacchiando.
« Sì, ne ho un bel po'...ne vado fiero » scherzò Luke.
Era simpatico, non capiva perché Josh non glielo aveva mai presentato.
Glielo chiese mentre andava ad apriva il regalo di Bethany.
« Perché non te l'ho mai presentato? Luke ed io abbiamo avuto qualche dissapore alcuni anni fa, perché io uscivo con la ragazza che piaceva a lui.
Quindi ho pensato che si sarebbe vendicato, provandoci con te » spiegò Josh.
« Sicuramente non sarei ceduta al suo corteggiamento, ma grazie del pensiero » gli disse baciandolo sul naso.

Dopo una buona oretta, Bethany e Lily iniziarono a pretendere che Amy facesse un discorso e piano piano tutti si aggiunsero alle due ragazze.
Amy fu costretta a salire in piedi su una sedia e iniziare con il suo discorso.
« Ok...inizio ringraziando tutti per essere qui » si dovette fermare per gli applausi.
« Dal mio ultimo compleanno sono cambiate molte cose, ho conosciuto nuove persone e costruito rapporti meravigliosi.
Bethany è diventata la mia prima migliore amica e grazie a lei ho conosciuto Lily e i suoi bellissimi bambini.
Ho incontrato Connor e i suoi genitori.
Ho conosciuto un artista simpaticissimo, Matthew, affiancato da una ragazza stupenda, Scarlett » tutte le persone citate la guardavano sorridendo soddisfatti di far parte di quel discorso.
« E poi, ho visto te e...mi stavi antipatico in una maniera assurda » disse scoppiando a ridere alludendo a Josh.
Tutti risero, mentre lui sorrideva imbarazzato.
« Ci siamo conosciuti meglio, abbiamo passato del tempo insieme e ho capito che non eri poi così male; con il tempo il nostro rapporto è migliorato e mi sono innamorata.
Poi è successo e io sono rimasta incinta.
È nata Elizabeth e la nostra famiglia si è allargata.
Un anno fa non pensavo di fidanzarmi con un altro ragazzo, andare a vivere con lui, vivere esperienze meravigliose e diventare madre.
Quindi grazie Josh per essermi sempre stato accanto e aver iniziato con me questa fantastica avventura »
Un boato di applausi si sparse nella stanza mentre Josh andava verso la sua ragazza.
La abbracciò facendola scendere dalla sedia.
« Buon compleanno » disse per poi baciarla, tenendola stretta per averla ancora più vicina.
Passarono una serata magnifica, anche se non erano tantissimi, si divertirono moltissimo.
Per Amy quello fu il compleanno più bello e indimenticabile della sua vita.

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