40✨
Dopo che entrambi finirono di prepararsi, anche se a malincuore e molto stanchi, uscirono di casa.
Josh guidò fino all'indirizzo che Jessica gli aveva mandato via messaggio e quando arrivarono di fronte al ristorante restarono a bocca aperta.
Un enorme palazzo super moderno si presentava davanti a loro, mentre i signori Carter li aspettavano davanti alla grande entrata di vetro.
Scesero dall'auto mano nella mano, raggiungendo l'edificio.
« Auguri Josh! » esclamò la signora Carter abbracciando il ragazzo.
Anche Anthony fece gli auguri al ragazzo, ma con meno foga della moglie.
Entrambi erano vestiti in modo impeccabile; in poche occasioni Amy li aveva visti così.
Aspettarono anche Matthew e Scarlett prima di entrare, dato che Jessica aveva voluto invitare anche loro.
Quando anche i due biondi furono arrivati, entrarono nell'immenso hall del palazzo.
Il pavimento era lucidissimo, di marmo nero. Le pareti bianche e argento con numerosi quadri e dipinti, tutti sui toni del grigio e del nero.
« Buonasera, ho prenotato a nome Carter » disse Jessica sorridendo alla ragazza dietro al bancone.
« Certo, vi accompagno al vostro tavolo »
La ragazza li condusse in una gigantesca sala da pranzo al terzo piano con grandissime finestre che davano sulla città illuminata.
Il tavolo era apparecchiato egregiamente, sempre mantenendo i colori che predominavano nella hall, come in tutto il resto del palazzo.
« Mamma, ma è stupendo » si compliementò Amy prendendo posto.
La sala era ancora per metà vuota e di conseguenza non c'era neppure molto rumore.
« Volevo qualcosa di speciale per Josh; ci sono anche delle camere da letto ai piani superiori, potreste fermarvi qui a dormire » disse la donna ammiccando alle due giovani coppie.
« Credo che io e Amy per questa volta passiamo » rispose Josh stringendo la mano di Amy.
La ragazza annuì per confermare.
« Perché no, dopotutto io e Scarlett non lo abbiamo fatto in una camera di un lussuoso hotel » s'intromise con una schiettezza assurda Matthew.
La ragazza diventò rossa immediatamente.
Josh trattenne un sorriso alle parole del fratello.
Amy spalancò gli occhi incredula.
Anthony corrugò la fronte.
E la signora Carter parlò:
« C'è sempre una prima volta »
Josh stava per scoppiare a ridere che l'imbarazzante situazione, mentre il biondo e Jessica si scambiavano un'occhiata complice.
« Che ne dici piccola? » chiese Matthew rivolgendosi a Scarlett.
Fortunatamente il cameriera salvò la ragazza da un secondo momento d'imbarazzo, portando i menù e prendendo le ordinazioni delle bevande.
« Pago io, tranquilla » continuò a parlare Matthew.
« Ne parliamo dopo » chiuse la conversazione Scarlett imbarazzatissima.
Ordinarono e non dovettero aspettare molto per assaggiare le squisitezze del lussuoso ristorante.
Era tutto delizioso e cucinato magnificamente.
Come dessert, Jessica aveva commissionato una torta di pandispagna con crema chantilly, cioccolato e granella di nocciola.
Una grande scritta di cioccolato diceva "Auguri Josh" con una calligrafia svolazzante.
Anche se erano solamente sei persone, la torta era esageramente grande per loro.
Ne mangiarono tutti una fetta, tranne Josh e Matthew che ne divorarono due.
Dopo che ebbero finito la cena, salirono qualche piano, sopra alle camere dell'hotel e arrivarono ad una grande terrazza.
Non c'era quasi nessuno, tranne qualche coppietta qua e là.
La vista sulla città illuminata era fantastica.
« Facciamo qualche foto! » propose la signora Carter estraendo il cellulare dalla borsetta.
Il primo ad essere fotografato fu Josh, del quale Jessica volle una fotografia da solo dato che era il festeggiato.
Poi fu il turno di Amy e Josh insieme.
Prima ne fecero una seri e poi una dove Josh dava un bacio sulla guancia ad Amy.
L'ultima la scattò mentre il ragazzo baciava il ventre di lei.
« Questa è stupenda! » esclamò contenta Jessica mostrando la fotografia.
Josh subito dopo aver visto la foto baciò Amy e tutti gli altri applaudirono.
La signora Carter scattò alcune foto anche a Matthew e Scarlett; successivamente Amy ne fece alcune anche ai suoi genitori.
Si fermarono ancora un po' in terrazza a chiacchierare della nuova casa di Amy e Josh e possibili nomi da dare al bambino.
« Se nasce una femminuccia dovreste chiamarla Meredith » propose Jessica.
« Se è una bambina tocca a Josh scegliere il nome » disse Amy guardando il ragazzo.
« Ci sto pensando » disse lui.
Aveva già in mente alcuni nomi, uno in particolare gli piaceva molto e inoltre era lo stesso di una persona che lo aveva aiutato in un momento particolare della sua vita.
Sua nonna era stata una delle poche persone che avevano aiutato lui e Matthew dopo la morte di suo padre.
« Se sarà un maschio toccherà a me scegliere e io ho già le idee chiare; se nascerà un maschio si chiamerà Daniel » annunciò felice Amy.
« Mi piace » commentò Anthony e tutti gli altri furono concordi sul fatto che Daniel fosse un buon nome.
« Preparati a perdere mia cara » sussurrò Josh all'orecchio di Amy.
« Vincerò io » insistette la ragazza a un soffio dalle labbra di Josh.
Erano troppo vicini e Josh non seppe resistere.
« Fermiamoci qui, non vorrei dare spettacolo su questa terrazza e davanti ai tuoi genitori » disse Josh interrompendo il bacio e continuando ad accarezzarle la guancia.
« Quindi chi si ferma? » domandò la signora Carter una volta in ascensore.
Matthew prese per mano Scarlett e alzò l'altra mano per rispondere.
Amy e Josh rifiutarono nuovamente, mentre Jessica cercava di convincere il marito a seguire l'esempio di Matthew e Scarlett.
Alla fine uscirono dallo sfarzoso ristorante solo Amy e Josh.
Quando arrivarono nella loro nuova casa, non persero un attimo e si misero a letto il prima possibile.
Si sdraiarono uno accanto all'altro, con le gambe intrecciate per scaldarsi a vicenda.
« Grazie mille per tutto » gli sussurrò accarezzandole il viso.
« Per la casa, per avermi dato una nuova famiglia » continuò dandole un bacio sul naso.
« Ti amo »
Amy gli accarezzò la guancia, avvicinandosi ancora di più.
« Anche io Josh, anche io ti amo »
E si addormentarono insieme con il tepore dei loro corpi e il paradiso nel cuore.
La convivenza proseguiva abbastanza bene, Josh ed Amy si risvegliavano ogni giorno con il sorriso sulle labbra, felici di aver accanto la persona che amavano.
Josh andava al lavoro fino a sera, mentre Amy si occupava della casa e continuando a ripassare gli argomenti di studio che aveva affrontato durante gli anni di università.
Informandosi, era riuscita a scoprire che poteva interrompere gli studi per un anno per poi ricominciare a settembre dell'anno dopo.
Ogni tanto sua madre andava a trovarla per aiutarla a pulire e sistemare la casa, dato che il pancione continuava a crescere.
I movimenti erano sempre più limitati e aspettava con impazienza il giorno del parto.
La cameretta era quasi pronta; Matthew si era offerto di dipingere le pareti di marroncino molto chiaro con tantissime stelline bianche e avevano comprato una culla e un armadio di legno bianco.
Mancava solo una settimana ad una delle ultime visite prima della nascita del bambino e si sarebbero fatti dire il sesso del nascituro e avrebbero scelto il nome definitivo.
Era un giorno come un altro, una sera grigia e cupa di fine novembre e Josh era appena ritornato a casa.
« Amy, sono a casa! » urlò entrando in casa e andando subito da lei.
« Che cosa stai cucinando? » gli chiese abbracciandola da dietro appoggiando la testa sulle sua spalla.
Amy alzò il coperchio della pentola, mostrando il passato di verdure che stava finendo di cuocere.
Josh fece una faccia schifata e si spostò indietro.
« Che c'è? » gli chiese Amy.
« No, niente...solo che avrei preferito mangiare qualcosa di più, ecco, sostanzioso...come una bistecca » si spiegò meglio Josh.
Il brutto tempo aveva fatto venire voglia ad Amy di qualcosa di caldo, come un minestrone.
Allora si era fatta accompagnare da sua madre dal miglior fruttivendolo di Boston per comprare la verdura più buona.
Si era impegnata dopotutto.
« Oh...se vuoi te la preparo... » disse un po' delusa dal comportamento di Josh.
« No, tranquilla » rispose poco convinto lui.
Non voleva mangiare il minestrone, ma non voleva neanche ferire Amy.
La ragazza si voltò per iniziare ad apparecchiare la tavola, mentre Josh andava a cambiarsi la maglia.
Durante il tragitto verso la camera da letto, accese la tv e notò con piacere che stavano mettendo in onda la replica della partita che la sera precedente non era riuscito a vedere.
« Josh! Mi puoi aiutare un attimo? » domandò Amy che faticava a raggiungere i piatti e non voleva salire sulla sedia e rischiare di cadere.
« Sì, arrivo » rispose piuttosto distratto, senza muoversi un centimetro.
« Josh! » lo chiamò ancora Amy più forte.
Era quasi riuscita ad afferrare un piatto, ma lo stava quasi facendo cadere e le serviva l'aiuto del ragazzo per prenderlo.
Josh scattò in piedi solo quando il piatto si frantumò a terra.
« Amy stai bene? » domandò allarmato correndo in cucina.
« Sì, sto bene » rispose lei distaccata mentre raccoglieva i cocci di ceramica a terra.
« Lascia, faccio io »
« No » insistette continuando.
« Sei arrabbiata con me per la storia del minestrone? » le domandò Josh chinandosi al suo livello.
Amy non rispose.
« Lo mangio lo stesso » la rassicurò ridendo.
« Non è solo per il minestrone, ma anche per il piatto e il fatto che tre giorni fa ti avevo chiesto di aiutarmi a pulire il giardino perché era osceno.
E indovina un po' chi l'ha pulito? Io; quando sai benissimo che non mi dovrei stancare troppo. E per tutto il resto che non hai fatto durante l'ultima settimana.
Lo so che vai a lavorare e te ne sono super grata, ma almeno in questi ultimi giorni prima del parto, potresti aiutarmi un po' di più? Non credo di chiedere tanto »
Amy aveva pienamente ragione, nell'ultima settimana l'aveva trascurata e non ci aveva neanche fatto caso.
Vedeva che era sempre più stanca ed era anche un po' pallida e lui non ci aveva dato il giusto peso e le lasciava fare tutto da sola.
Amy, vedendo che Josh non rispondeva neanche, uscì dalla cucina e salì in camera.
« Amy, ti prego, non l'ho fatto apposta » si scusò Josh.
Sapeva che era arrabbiata e di conseguenza intrattabile.
« Farò tutto quello che vuoi...lo sai che ti amo » ma Amy non rispose.
Era delusa e gli ormoni da donna incinta le ingigantivano ancora di più la cosa ai suoi occhi.
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