30✨
Il calore dell'estate iniziava a farsi sentire a Boston ed Amy già faceva fatica a sopportarlo.
Non che non le piacesse l'estate, anzi, la adorava, ma faceva molta fatica ad abituarsi al cambio di stagione.
Non mancava molto alla fine delle lezioni e non vedeva l'ora di rilassarsi e andare al mare.
I suoi genitori le avevano già fatto una proposta: alle abituali vacanze estive della famiglia Carter, si sarebbero aggiunti anche i fratelli Cliff.
Dopo aver ascoltato il racconto di Josh, Amy non poteva rimanere indifferente ai due ragazzi, per loro sarebbe stata sicuramente una gioia passare una settimana al mare senza preoccuparsi di niente.
Amy non poteva ancora dire niente ai due ragazzi, ma presto avrebbe rivelato la grande sorpresa.
Sarebbero andati per una settimana a Cocoa Beach, in Florida.
Era da quando Amy aveva dieci anni che la famiglia Carter soggiornava a Cocoa Beach.
Josh ed Amy stavano già iniziando a preoccuparsi per cosa fare dopo la nascita del bambino.
Dovevano trovare un posto dove avrebbe vissuto, e per le prime settimane sarebbe andata bene anche casa di Amy, ma lei non voleva essere un peso per i suoi genitori; casa di Josh aveva i suoi pro e i suoi contro, sicuramente ci sarebbe stato spazio a sufficienza per tutti, ma Matthew avrebbe dovuto sopportare il bambino se si fosse svegliato di notte e di sicuro non avrebbe più potuto portare delle ragazze a casa dopo feste o serate.
Restava l'opzione dell'appartamento di Carol, ma presto non sarebbe più stato di Amy.
Aveva in mente da un po' di tempo, ancor prima di scoprire la gravidanza, di donarlo alla sorella di Bethany; disponeva di due camere da letto ed era perfetto per tre persone.
-Vieni, entra pure- disse Amy aprendo la porta a Lily per farla entrare nell'appartamento.
I gemelli erano seduti in un passeggino doppio, mentre osservavano attenti ogni singolo particolare con sguardo attento.
-Il salotto è ampio e ha una bella vista sulla città; anche la cucina è abbastanza spaziosa-
Lily annuiva ad ogni parola di Amy sorridendo e guardando con occhi sognanti quella che sarebbe potuta diventare casa sua.
-Ci sono due camere e anche un piccolo studio- continuò Amy illustrando la casa.
Secondo lei quella casa era veramente grande per una persona sola, ma perfetta per Lily e i gemelli
-È una casa stupenda e la mobilia è abbastanza recente e non troppo consumata- commentò la ragazza sedendosi su una delle poltrone del salotto.
-E così ognuno avrà i propri spazi- aggiunse Amy sorridendo ai due bambini che guardavano contenti dalla grande finestra del soggiorno.
Ma Lily aveva ancora un'espressione turbata sul viso, come se qualcosa non le piacesse o la preoccupasse.
-Qualcosa non va?- chiese Amy.
La ragazza indugiò un poco e poi rispose.
-Non sono sicura di poter pagare questa casa-
Le labbra di Amy si aprirono in un sorriso di compassione e tenerezza, si riteneva fortunata ad avere ancora accanto Josh mentre la povera Lily era stata abbandonata dal ragazzo che pensava l'amasse, anche se l'ultima parola non era ancora detta per Amy, perché Josh se ne sarebbe potuto andare dopo la nascita del bambino.
Amy non ci sperava affatto e desiderava con tutta se stessa che suo figlio crescesse felice con entrambi i genitori accanto.
-Non la dovrai pagare, è un regalo-
Gli occhi di Lily si riempirono di lacrime appena ebbe sentito le parole di Amy.
-Dici sul serio?- domandò incredula.
Amy annuì contenta e orgogliosa di sé per aver aiutato la sorella della sua migliore amica e i suoi splendidi bambini.
-Avete sentito, Amy ci ha fatto un regalo!- esclamò contenta la ragazza ai due figli, che sentendo la parola "regalo" subito iniziarono a battere le mani ridendo.
-Non so come ringraziarti, davvero, hai un cuore d'oro- disse Lily con ancora gli occhi colmi di lacrime.
Lily aveva solamente tre anni in più rispetto ad Amy, eppure sembrava avere molti più anni di lei, non perché il suo aspetto fosse brutto, ma per il fatto che aveva già un grande carico sulle spalle, carico che presto sarebbe diventato anche di Amy.
-Credo che inizieremo settimana prossima a trasferirci- disse Lily mentre usciva spingendo il passeggino.
-Come preferite, se avete bisogno di qualcosa non esitare a chiedere a me o ai miei geniori-
-Grazie mille, Amy- la ringraziò per l'ennesima volta abbracciandola.
-Oh, Beth mi ha detto che aspetti un bambino, tanti auguri! È una gioia immensa diventare mamma, te lo posso assicurare, anche se all'inizio ero molto scettica all'idea, ora non tornerei più indietro!- continuò Lily.
-Grazie, mi fido quando dici che è una gioia immensa essere madre- disse sorridendo Amy.
-E poi c'è Josh, non sarai sola- disse Lily rabbuiandosi sulle ultime parole.
Amy le sorrise e le posò una mano sulla spalla.
-Sei una madre fantastica e sei una donna forte e coraggiosa, loro padre non sa che spettacolo di bambini si sta perdendo- cercò di rassicurarla Amy.
La ringraziò un ultima volta, per poi salutarla e chiamare l'ascensore per ritornare al piano terra.
Amy ritornò in casa sua per iniziare a preparare la cena per i suoi genitori, avrebbero sicuramente avuto piacere a trovare già la tavola apparecchiata e la cena pronta.
-Ciao tesoro- la salutò la madre entrando in cucina, dandole un bacio sulla guancia.
-Ciao mamma, come è andata?- chiese Amy sapendo quanto piacesse a sua madre raccontare la sua giornata lavorativa e di quanto fossero stressanti e pretenziose le sue clienti; Jessica lavorava in un piccolo vivaio non molto distante da casa loro.
-Bene, anche se quella signora proprio non la sopporto, come ha detto di chiamarsi? Ah sì, Olyvia- iniziò a dire la signora Carter pronunciando con una smorfia di disgusto il nome della donna.
-Oggi voleva un mazzo di fiori per sua nipote, le ho chiesto se fosse per qualche occasione speciale e lei non mi ha risposto, le ho proposto vari tipi di fiori e di composizioni, ma non ha mai accennato una parola e anche la sua espressione era impassibile! L'unica cosa che è riuscita a dirmi prima di uscire è stata: "lei non ha proprio capito cosa cercavo, totalmente fuori strada"- concluse la donna imitando la voce stridula e fastidiosa della cliente.
Certe volte i clienti che si presentavano al vivaio erano degli squilibrati o gente troppo sofisticata e piena di aspettative irrealizzabili.
Amy ridacchiò, incitando la madre a sedersi dicendo che la cena era quasi pronta.
Quando anche il signor Carter fu tornato a casa, poterono iniziare a mangiare insieme.
-L'avete detto a Matthew?- domandò Anthony rompendo il silenzio.
Amy annuì ricordando cosa era successo due giorni prima, quando lei e Josh si erano decisi a dirlo a Matthew.
Dopo il "diventerai zio, Amy è incinta" di Josh, il biondo era scoppiato a ridere.
Amy e Josh si era scambiati uno sguardo, perplessi dalla reazione di Matthew
-Cosa c'è da ridere?- aveva chiesto serio Josh.
Matthew, dopo aver cercato di smettere di ridere, rispose al fratello.
-Bello scherzo, ma non ci casco-
-Non è uno scherzo, imbecille. Tra poco più di sei mesi avrai un nipotino o una nipotina- continuò Josh austero.
Matthew aveva smesso subito di ridere, alternando lo sguardo confuso tra Amy e il fratello.
Una parte di lui era ancora convinto che fosse uno scherzo, ma l'espressione dei due ragazzi che aveva di fronte non lasciavano trasparire nessun segno che lo stessero prendendo in giro.
-Wow- aveva commentato con la bocca spalancata.
-E tu non sei arrabbiato?- domandò sfacciato Matthew al fratello.
-Come posso essere arrabbiato se la ragazza che amo porta in grembo mio figlio?- aveva ribattuto Josh infastidito dalla domanda del fratello.
Matthew aveva battuto più volte le palpebre confuso e stupito dalle parole del fratello, mai si sarebbe immaginato che Josh potesse dire una frase del genere.
Aveva accennato un sorriso, per poi muovere la mano come per scacciare un insetto.
Amy non si era azzardata a dire niente, né a intervenire nella conversazione tra i fratelli Cliff.
-Certo, non sei arrabbiato, come no; non hai mai voluto avere un figlio- continuò Matthew ridendo.
Il petto di Josh si alzava e si abbassava irregolarmente, arrabbiato per il comportamento di suo fratello. Come si permetteva di mettere in discussione il suo amore per Amy e di smentire la sua voglia di diventare genitore? Alcune sue idee erano cambiate, ma a quanto pare suo fratello non voleva accettarlo o semplicemente non ci voleva credere
-Scusami?-
-Te l'ho detto Josh, secondo me ti ricrederai quando un poppante ti farà passare notti insonni continuando a piangere, vorrà mangiare e dovrai cambiargli il pannolino e tutto il resto delle cose fastidiose che fanno i neonati-
Josh, accecato dalla rabbia, sollevò il fratello per il colletto della maglia ringhiandogli contro.
-Ti senti quando parli? Sembri nostra madre!-
Matthew si era rabbuiato appena aveva sentito le parole di Josh, ritornando subito dopo con uno sguardo di sfida sul volto.
-Se non ti piacciono i bambini perché fai il babysitter?- aveva domandato Josh con lo stesso sguardo del fratello.
-Mary Anne è autonoma, non devo cambiarle il pannolino o imboccarla!-
Matthew era riuscito a liberarsi dalla presa del fratello, andando in camera sua sbattendo con violenza la porta.
-Scusa per il suo comportamento- si era scusato Josh con Amy che era rimasta in disparte e in silenzio per tutto il tempo
-Non è niente- aveva risposto leggermente turbata dalle parole del ragazzo.
Matthew aveva espresso la sua paura: che Josh si sarebbe tirato indietro una volta nato il bambino.
-Non ascoltare quello che ha detto Matthew- aveva cercato di dire freddo Josh, ma dalla sua voce traspariva che era seccato e infastidito dal litigio con il fratello.
Non gli era mai piaciuto litigare con lui, ma certe volte non ne aveva potuto fare a meno.
-Vedrai che vi chiarirete- lo aveva rincuorato Amy.
-Io non gli chiederò scusa- brontolò Josh.
-"Io non gli chiederò scusa"- lo copiò Matthew urlando dalla sua camera.
Amy non aveva perfettamente capito il comportamento di Matthew, non le sembrava gli vessero fatto un torto, non gli avevano dato nessuna colpa o responsabilità, gli avevano solamente riferito la notizia.
Le era venuto il presentimento che fosse ubriaco data la sua strana e inaspettata reazione.
Era quasi scettica a dire ai fratelli della vacanza, dopo una settimana non si erano ancora chiariti, anche se Amy non capiva cosa c'era da chiarire: Amy era incinta e se a Matthew non andava bene questa cosa, loro non potevano farci niente e di certo non avrebbero cambiato idea.
Dubitava che avrebbero accettato, ma i suoi genitori avevano insistito molto per proporlo lo stesso e quindi Amy si ritrovava davanti alla porta della casa di Josh pronta a suonare il campanello.
Ma non aprì Josh, ma bensì Matthew.
-Ciao Amy, mio fratello non è ancora tornato- le disse con tono spento.
-Devo dire una cosa a entrambi, lo aspetto-
Il biondo sbuffò, quasi infastidito dall'arrivo di Amy, ma non lo diede troppo a vedere.
-Se sei venuta per farci riappacificare, sei venuta inutilmente- le disse in malo modo Matthew.
Amy era sorpresa e offesa dal comportamento di Matthew, le sembrava Josh la prima volta che lo aveva incontrato, maleducato e sfacciato.
-Non sono venuta qui per questo- rispose a testa alta Amy.
Nel salotto calò il silenzio, che fu interrotto dopo alcuni minuti dalla porta che si apriva, aperta da Josh.
Rivolse un'occhiata omicida a Matthew e poi posò il suo sguardo su Amy, addolcendosi.
-Vi devo dire una cosa- ruppe il ghiaccio Amy parlando per prima.
-Aspetti due gemelli?-chiese beffardo Matthew senza riuscire a trattenersi.
Questa volta fu Amy a rivolgergli un'occhiata omicida.
-No, ma anche se fosse?- domandò la ragazza alzando il mento.
L'atmosfera era tesa e se Amy non si fosse sbrigata a parlare, si sarebbero presi a sberle a vicenda.
-Saremmo contenti il doppio- intervenì Josh.
-Non è questo il punto...vi devo fare fare una proposta-
I due fratelli sbuffarono incrociando per un frammento di secondo gli sguardi.
-Sembrate due bambini!- li sgridò spazientita Amy.
-So che vi farebbe piacere andare in vacanza e io e i miei genitori abbiamo pensato di chiedervi di venire con noi in Florida-
Entrambi spalancarono gli occhi, guardandosi, ma appena si accorsero del loro gesto distolsero subito lo sguardo, voltandosi verso Amy.
-Dici sul serio?-domandò incredulo Josh.
Quante sorprese poteva ancora nascondergli Amy? Tutto quello che gli aveva dato era stato fin troppo per lui, non si sentiva di meritare tutta quella felicità, gli sembrava tutto fin troppo perfetto.
Amy annuì a Josh.
-Sarebbe fantastico- esclamò Josh abbracciando Amy.
-Sarei di troppo, i tuoi genitori e voi due, mi sentirei anche a disagio- intervenne Matthew con una faccia schifata, mentre cercava di nascondere la felicità.
-Ti prego Matthew, non fare lo stupido. Ci sarà una ragazza con cui ti piacerebbe passare una settimana al mare, no?- domandò Amy ancora abbracciata a Josh.
Matthew arrossì leggermente, cosa che Amy non gli aveva mai visto fare e le faceva intuire che qualcuna ci fosse.
-Forse, ma non credo che accetterà, non dopo averla fatta disperare e uscire con altre tre ragazze- ripose il ragazzo.
Amy piegò le labbra facendo una "o".
-Provaci lo stesso- lo incitò Amy, sorridendo ai due ragazzi che però non sembravano voler cedere con i loro sguardi di fuoco.
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