25✨
-Giornata a dir poco fantastica- commentò Josh mentre camminavano verso l'auto di Amy.
-Assolutamente da rifare-
-Tranne le montagne russe- precisò Josh.
-Ti ho traumatizzato- scherzò Amy facendo finta di essere dispiaciuta.
-Ma smettila- le disse pizzicandole il fianco.
-Puoi guidare tu?- chiese Amy a Josh.
Era stanchissima, voleva riposarsi in quei quaranta minuti di viaggio, sapeva che anche Josh era stremato, ma come dice il detto "tentar non nuoce".
-Va bene- l'accontentò Josh che non sentiva la stanchezza a causa di tutta la felicità che aveva immagazzinato.
Il viaggio fu calmo e tranquillo, nessuno dei due parlò molto ma entrambi erano soddisfatti e contenti della bella giornata passata insieme.
Josh teneva una mano sulla coscia di Amy accarezzandole la gamba; quelle attenzioni, seppur piccole la facevano sentire speciale.
Osservava il profilo di Josh, rendendosi conto sempre più che era perfetto in tutti i suoi tratti.
-E poi dici a me che ho l'abitudine di fissare le persone- le risvegliò dai suoi pensieri Josh.
-Cosa? Non ti stavo fissando- replicò Amy cercando di mentire.
-Non sei una brava bugiarda- le disse lui ridendo.
Era vero, non era mai stata brava a mentire, più che altro perché le veniva sempre il rimorso ed era costretta a omettere la bugia.
-Hai ragione-
-Lo so, sono troppo bello per non fissarmi- scherzò Josh.
-Ma fammi il favore-
-Stai mentendo, di nuovo- continuò il ragazzo sorridendo e rendendosi conto che Amy lo reputava carino.
-Stai attento alla strada- lo rimproverò Amy cercando di sviare la conversazione.
-Ti sei offesa?- chiese Josh vedendo la faccia corrucciata della ragazza.
-No- affermò secca.
-Sei arrabbiata perché avevo ragione io?- cercò di indovinare Josh.
Aveva fatto centro, Amy odiava sapere di avere torto e uscire perdente da una discussione.
-Ehi, principessa, togli quell'espressione arrabbiata dal tuo bel viso- tentò di smuoverla Josh dato che non aveva ancora risposto.
Le prese la mano e se la portò alla bocca, baciandola.
Josh era sorpreso da quanto fosse testarda quella ragazza anche solo per piccole e stupide discussioni, ma ciò non toglieva il fatto che gli piacesse da morire.
Anche se Josh era stato dolce con lei, il suo orgoglio era troppo da poter essere messo da parte; si stava comportando da bambina, ma quando si trattava di aver torto o ragione, lei voleva sempre avere quest'ultima.
-Siamo arrivati- annunciò Josh quando furono sotto casa sua.
-Vuoi stare zitta per sempre?-
Amy sbuffò roteando gli occhi.
-Significa che non ti piaccio più?- le chiese Josh cercando di imitare la voce di un bambino triste.
Voleva trovare un modo per farla smuovere, era incredibile quanto fosse imprevedibile quella ragazza. Le baciò la tempia, sperando che quel gesto le attivasse qualcosa dentro per farla parlare.
Amy sorrise a quel contatto; si meravigliava dell'effetto che Josh aveva su di lei, era successo tutto così velocemente, oppure era solo lei che se ne era accorta dopo.
-Hai sorriso- disse Josh vittorioso dandole un altro bacio.
Sarebbe stato lì con lei per sempre, voleva farle passare la rabbia e la tristezza per vederla sorridere, voleva rassicurarla quando aveva uno dei suoi incubi, coccolarla quando era stanca e voleva riposare, vederla leggere e studiare concentrata sui libri, osservarla ridere mentre guardava la sua buffa faccia sulle montagne russe, voleva stare con Amy e con nessun altro.
-Allora io vado- le disse Josh mentre le dava un bacio sulla fronte.
Era strano per Amy sapere già che avrebbe sentito la mancanza di Josh, non se ne rendeva conto, ma si stava innamorando di quel ragazzo dai capelli corvini e gli occhi chiari.
-Cos'è questa faccia triste?- le chiese Josh a cui non era sfuggita l'espressione triste di Amy.
-Niente-
-Anche tu mi mancherai, sappi che è sempre più difficile salutarti senza sapere quando sarà la prossima volta che ci rivedremo, forse è soltanto perché voglio passare più tempo con te- ammise Josh accarezzandole la guancia.
Amy gli gettò le braccia al collo, abbracciandolo. Non servivano tante parole per fargli capire che anche lei era della stessa idea di Josh.
-E se restassi a dormire?- le chiese ancora abbracciati.
-E Matthew?-
-È uscito anche stasera- le ripose Josh.
-Non lo so, è i miei genitori? Cosa diranno? Domani ho lezione- si allarmò Amy.
-Vedrai che i tuoi genitori non ti diranno niente- la rassicurò Josh.
-Puoi dormire nella camera dei miei- le propose sapendo che non avrebbe accettato di dormire con lui.
-Ehm, sì d'accordo-
Amy si stupì della delusione che l'aveva invasa quando Josh le aveva detto che poteva dormire nella stanza dei suoi genitori, di solito lui non si arrendeva facilmente e le sembrava strano che non le avesse chiesto di dormire con lui, dopotutto non era stato così male.
Scesero insieme dall'auto di Amy e salirono le scale fino all'appartamento di Josh.
-Puoi indossare questi- le disse Josh mentre le porgeva una sua maglia e un paio di boxer a fantasia scozzese nera e arancione.
Amy squadrò i boxer pensando che non era affatto lo stile di Josh, non era uno che amava particolarmente le fantasie e i colori troppo vistosi negli abiti.
-Non li ho mai messi, me li ha regalati Matthew per Natale qualche anno fa- puntualizzò Josh.
Amy li prese in mano e si diresse verso il bagno peer cambiarsi.
La maglietta, come previsto, le copriva le cosce, ma indossò comunque i boxer.
Quando tornò in salotto, trovò Josh seduto sul divano con indosso solo un paio di pantaloni della tuta neri.
Ebbe il tempo di squadrare meglio i due tatuaggi che aveva sotto i pettorali: erano due ali, una a destra e una a sinistra.
Era bellissimo, sarebbe stata ore a guardarlo.
Si sedette accanto a lui, ma il fatto che non indossasse la maglia la metteva leggermente in soggezione.
Josh si voltò verso di lei e le sorrise.
Quanto avrebbe voluto averla tutti i giorni accanto a sé prima di andare a dormire e al risveglio la mattina.
Si avvicinò a lei, circondandole le spalle con un braccio.
-Sono stanchissimo, me le pagherai per avermi fatto camminare così tanto- scherzò Josh.
-Ma non è vero, abbiamo visto solo la metà delle cose che c'erano nel parco-
-Ciò vuol dire che ci dobbiamo ritornare- le disse mentre appoggiava la testa sulle sue gambe.
Amy si stava lasciando andare, allontanando la rigidità e facendo posto alla naturalezza e alla spontaneità.
Iniziò ad accarezzare i capelli di Josh, cosa molto gradita al ragazzo, che le sorrideva imbambolato dalla dolcezza di Amy.
Non voleva solo essere coccolato, anche lui voleva far stare bene Amy. Si alzò e poi si sdraiò, facendo stendere Amy su di lui. Prese ad accarezzarle i capelli e la schiena sempre continuando a sorridere.
-Non possiamo rimanere così per sempre?- le chiese mentre le spostava una ciocca dietro l'orecchio.
-Non credo- le rispose Amy baciandolo sul naso.
-Sarebbe bello, però- continuò lui.
-Già-
Josh si avvicinò al viso di Amy, pronto per far scontrare le loro labbra per la quarta volta in quella giornata.
Nessuno dei due ne aveva abbastanza dell'altro, anche se erano rimasti insieme tutto il giorno non volevano allontanarsi; erano come ferro e calamita, uno attraeva l'altro e non c'era verso di separarli.
Dopo aver assaporato le labbra di Amy, Josh passò al suo collo, lasciandole tanti baci umidi, iniziando a succhiare un poco.
-Josh- lo richiamò Amy, che non voleva avere una chiazza viola in bella vista sul collo.
-Ci sono andato piano, tranquilla- la rassicurò ricominciando poi a baciarla, desiderandola sempre di più.
Josh si tirò su, facendo sedere Amy sulle sue ginocchia, senza smettere un secondo di baciarsi.
Brividi percorrevano il corpo di Amy, un tormento di emozioni si scatenavano in lei che riconosceva come positive. Rispondeva ai baci di Josh molto volentieri, si sentiva al sicuro stretta al corpo muscoloso del moro.
Fece scorrere le mani sul petto di Josh, cosa che le sarebbe risultata imbarazzante, ma stranamente si sentiva pienamente a suo agio.
Josh percorreva il corpo di Amy con la massima delicatezza che gli riusciva, perché non voleva rischiare di andare troppo veloce e rischiare di perderla.
La maglia lo ostacolava e l'avrebbe voluta sfilare, ma non prima di avere il consenso della ragazza; voleva essere sicuro che anche lei volesse tutto quello che voleva anche lui, senza costringerla.
Appoggiò la mano sull'orlo della maglia ed Amy, capendo cosa voleva fare Josh, si staccò leggermente da lui per annuire.
Non ci pensò due volte e tirò via quel pezzo di stoffa, fermandosi un attimo ad ammirare lo splendore di Amy.
Non aveva mai indossato biancheria particolarmente provocante, non le sembrava una cosa indispensabile, credeva che per piacere ad una persona non ci si doveva vestire o comportarsi come gli stereotipi di bellezza che certe persone dicono essere gli unici.
Si stupiva sempre di più della sua sicurezza e della totale mancanza di imbarazzo.
Josh trattava Amy con la massima dolcezza, era diverso stare con lei, aveva paura di sbagliare e di non trattarla nel modo giusto, era una paura nuova che non aveva mai provato.
Il divano non era molto spazioso e Josh, per rendere tutto più comodo e confortevole ad Amy, la prese in braccio, diretto verso la camera dei suoi genitori.
Non voleva per forza fare l'amore con lei, era consapevole del fatto che fosse una ragazza che si doveva fidare prima di compiere un passo così importante e di sicuro lui non l'avrebbe obbligata, teneva troppo ad Amy.
La fece sdraiare sul letto dolcemente; non aspettò un attimo e ricominciò a baciarla, questa volta sul petto; Amy gemette al tocco di Josh, mentre lui l'accarezzava facendola sentire desiderata.
Amy presa da un coraggio che non le apparteneva, appoggiò le mani sull'elastico dei pantaloni di Josh, abbassandoli. Josh la aiutò a sfilarli per poi togliere a lei i boxer.
Le mise una mano sotto la schiena, intenzionato a slacciare il reggiseno; quando anche a quel pezzo di stoffa fu tolto, Josh baciò Amy tra i due seni.
Questa volta lo lasciò fare, sarebbe stato più facile coprire eventuali segni.
Nessuno dei due riusciva più ad aspettare, si sbarazzarono degli ultimi tessuti che li separavano.
Josh la guardò negli occhi prima di entrare in lei e farla sua.
Si godettero il momento come se non potessero più averne l'occasione.
Josh venerò e trattò Amy come non aveva mai fatto con nessun'altra; per ogni minuto che passava, s'innamorava sempre più di lei.
Amy si sentiva avvolta dalla magia ed era Josh solo grazie a Josh se era tutto così magico e speciale.
Stremati ed estasiati, cedettero sdraiandosi uno accanto all'altro.
Fare l'amore con Amy era stata la ciliegina sulla torta per quella giornata e Josh non poteva che essere più contento di così.
-Direi che anche questo è da rifare- le disse Josh stringendosela al petto.
-Potrei farci un pensierino- rispose Amy sorridendo.
Josh le diede un ultimo bacio sul naso; Amy appoggiò la fronte al petto del ragazzo lasciandosi cullare dal tepore del suo corpo.
Si addormentarono avvinghiati, estremamente felici della giornata appena trascorsa.
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