23✨
La primavera era alle porte e la natura si stava risvegliando sotto la tiepida protezione dei raggi di sole.
Amy si stava riprendendo piano piano dall'accaduto, non era affatto facile dimenticarsi di tutti i suoi sogni e tutte le sue aspettative per un futuro con Andrew.
Si concentrava sullo studio ed era riuscita a trovare un lavoro discreto in un piccola libreria poco distante da casa sua; la proprietaria era un anziana signora rigorosa e inflessibile che, a quanto aveva capito Amy, aveva quattro figli maschi che vivevano e lavoravano in Europa, lasciando la madre a gestire la libreria della famiglia.
Era vedova da parecchi anni, ma sembrava che non gliene importasse più di tanto.
Meno gente frequentava la libreria, ma la vecchiaia si faceva sentire e sistemare i libri, pulire il negozio e badare alla contabilità non era affatto semplice per la vecchietta.
Di Amy si era fidata fin da subito e le aveva immediatamente dato il lavoro.
Era sabato pomeriggio e la giornata rispecchiava perfettamente l'atmosfera primaverile.
Amy avrebbe voluto fare una passeggiata al parco se non fosse stato per l'invito di Matthew.
Le aveva chiesto se quel pomeriggio fosse andata a casa sua per aiutarlo a dipingere la parete della sua camera ed Amy aveva risposto che la pittura e l'arte non erano affatto il suo forte.
Matthew aveva insistito e la ragazza aveva dovuto cedere.
-Avanti!- urlò il biondo dopo aver sentito bussare alla porta.
-Amy! È da un bel po' di tempo che non ci vediamo- la salutò Matthew alzandosi dal divano dove era seduto poco prima.
-Eh già-
-Vieni, voglio un tuo parere- le disse Matthew accompagnanodola nella sua stanza.
Era molto simile a quella di Josh: un letto singolo, un armadio, una scrivania e alcune mensole; l'unica differenza era che quella era più disordinata.
-Ho pensato di dipingere questa parete- spiegò il ragazzo mentre spostava la scrivania contro l'armadio.
-Non credo che i colori che ti ho regalato vadano bene per i muri-
-Che me ne importa, tanto vale provarci, no?-
Amy annuì semplicemente.
Matthew le espose il suo "progetto" e le chiese di aiutarlo a stendere un vecchio telo per non sporcare il pavimento.
Con lo sguardo pieno di felicità aprì la scatola che Amy gli aveva regalato a Natale e iniziò a tirarne fuori alcuni colori.
Prese il blu e il banco e li mescolò insieme fino ad ottenere un azzurro simile a quello della volta celeste.
Impugnò un pennello abbastanza grande e iniziò ad intingerlo nel colore per poi stenderlo sulla parete.
Amy era scettica all'idea di Matthew di dipingere un muro senza colori adeguati, ma lo lasciò fare, dopotutto era camera sua.
Impiegò un bel po' di tempo a coprire l'intera parete ed Amy si stava annoiando a morte, mentre Matthew era entusiasta mentre portava avanti la sua opera.
-Sai che mi sono trovato un lavoro?- domandò Matthew spezzando il silenzio.
-Davvero?- chiese stupita la ragazza.
-Sì, faccio da babysitter a Mary Anne. Tutti i pomeriggi dalle due alle sei, esclusi il sabato e la domenica. Ho iniziato da poco, ma non pensavo che fosse così facile fare il babysitter- rispose orgoglioso il ragazzo.
Amy non sapeva se credergli o no; Bella e Steve erano sempre state persone per bene, che tenevano molto all'educazione della figlia e al perfetto ordine della loro enorme casa e non le sembrava affatto da loro scegliere come babysitter un ragazzo che a malapena conoscevano.
Sapeva che la donna delle pulizie, nonché loro cuoca, era stata scelta dopo un periodo di prova di un mese e aveva persino dovuto passare una sorta di esame per essere assunta.
-Devi stare proprio simpatico a Bella e a Steve-
-Diciamo che quando mi sono proposto erano leggermente diffidenti, ma Mary Anne li ha "implorati" e sono riuscito ad avere il lavoro.
Mi ripetono tutte le volte le regole, ma le sto imparando- rispose Matthew.
Allora tutto era più chiaro: era stata Mary Anne a mettere una buona parola per Matthew e i genitori erano soliti accontentarla.
Non che fosse una bambina viziata, ma i genitori non le facevano mancare mai niente.
-Ti posso chiedere una cosa?- le domandò.
-Dimmi-
-Tu e mio fratello...beh, cosa c'è tra voi due? Non per impicciarmi, naturalmente, ma credo sia più, come dire, felice, da quando ci sei tu. Era da un po' di tempo che lo vedevo poco stressato anche tornando a casa dal lavoro tardi. Credo che tu gli faccia bene-
Amy non sapeva cosa rispondere, non riusciva a definire il rapporto tra lei e Josh; erano amici? Ma gli amici non si baciano. Fidanzati? No, non l'avevano mai confermato.
E poi, a lei piaceva Josh? Stava bene con lui, ma a tal punto da innamorarsene?
Erano domande a cui non sapeva darsi una risposta.
-In effetti ho passato un po' di tempo con tuo fratello e ci stiamo conoscendo meglio, ma non so esattamente come definirci- rispose Amy cercando di essere più chiara possibile.
-Passa più tempo con lui, almeno è più spensierato e non è dell'umore per rimproverarmi per ogni cosa- ridacchiò il ragazzo.
-Matthew, vado a bere qualcosa di là- lo avvisò Amy mentre usciva dalla camera del ragazzo.
-Sì sì, fai pure come se fossi a casa tua-
Prese un bicchiere e lo riempì con un po' d'acqua.
Era annoiata, ma non le sembrava corretto dirlo a Matthew rischiando di offenderlo.
Le venne in mente un'idea; la reputava bizzarra, ma le piaceva.
-Esco a comprare delle cose e ritorno subito-
-Tranquilla- la rassicurò il ragazzo mentre si concentrava sul suo lavoro.
Uscì da casa Cliff e si diresse verso il supermercato più vicino perché dubitava che in casa ci fosse tutto quello che gli sarebbe servito.
Dopo aver acquistato tutto quello che le occorreva, ritornò da Matthew.
Sistemò la sua spesa sul tavolo della cucina e si avviò verso la camera del ragazzo.
-Come sta andan...-
-Non entrare, è una sorpresa- la interruppe lui.
-D'accordo- rispose lei per poi ritornare in cucina.
Cosa voleva fare? Una crostata, come quelle che aveva mangiato fino a stare male, le crostate che Carol le preparava con la confettura di frutti di bosco fatta da lei.
Erano uno dei ricordi più belli che aveva dell'infanzia.
La gioia che provava quando sentiva il profumo invitante di pasta frolla appena tolta dal forno non era paragonabile a nessun altra cosa.
Dopo aver trovato una vecchia bilancia, iniziò a pesare i vari ingredienti per poi cominciare ad impastare.
Sorrideva mentre aveva le mani sporche di farina ricordando i bei momenti con sua "nonna".
Era strano e forse un po' brutto sapere di avere dei nonni e non poterli incontrare perché non hanno condiviso la scelta di vita dei tuoi genitori.
Quando infornò la torta iniziò a ripulire tutta la cucina; prese il cellulare per controllare l'orario: erano quasi le sette, il tempo era volato per Amy senza che se ne accorgesse.
Era convinta che si sarebbe annoiata per il resto del pomeriggio, invece preparando la crostata si era distratta trovando sollievo e riposo.
-Sono a casa Matthew!- urlò Josh entrando in casa.
-Amy, cosa ci fai qui?- le chiese entrando in cucina.
-Tuo fratello mi ha invitato perché voleva un parere su come dipingere la parete, anche se in verità non ho influito molto- rispose ridacchiando Amy.
-Capisco- le disse Josh lasciandole un bacio sulla fronte.
Amy era leggermente sorpresa da quel gesto, dopo la rottura con Andrew si erano sentiti molto per telefono, perché Josh doveva lavorare e non avevano avuto modo di incontrarsi.
Sorrise, le piaceva pensare di essere speciale e ricevere quelle piccole attenzioni la faceva stare bene.
-Matthew, cosa stai facendo? Oh oh, cosa ti è saltato in mente?- gli chiese Josh mentre entrava nella stanza del fratello ridendo.
Matthew aveva interamente dipinto la parete di azzurro, sfumando con tonalità più scure e più chiare, creando un effetto cielo.
-Bello, vero?-
-Sì...ma non è il mio genere- specificò Josh.
Subito dopo entrò Amy, che ne rimase sorpresa e affascinata.
Era bellissimo e sembrava veramente di guardare il firmamento con le nuvole dalle strane e morbide forme.
-È stupendo-
-Grazie, ma credo che avrei potuto fare di meglio-
-Dico sul serio, dovresti sfruttare questa tua passione. Hai talento- insistette Amy.
-Sarebbe molto bello-
-Mi dispiace interrompervi, ma ho fame. Che ne dite di ordinare degli hamburger con patatine al locale qua affianco?- li interruppe Josh.
Entrambi annuirono.
Dopo una mezz'ora erano tutti e tre seduti a tavola a gustarsi i propri hamburger.
-Buoni vero?- domandò Matthew con la bocca colma di patatine fritte.
-Molto- rispose Amy mentre si ripuliva le mani.
Josh la guardava sorridendo, gli aveva fatto una bellissima sorpesa e si chiese se suo fratello non avesse fatto apposta ad invitarla.
Aveva una voglia assurda di stringerla tra le sue braccia, ma la presenza di Matthew lo infastidiva perché sapeva che l'avrebbe preso in giro per giorni dicendo cose del tipo: innamorato, Josh ha una cotta per Amy, oggi non sei dalla tua amatissima Amy?
Conosceva fin troppo bene suo fratello.
In verità Matthew non aveva alcuna intenzione di prendere in giro il fratello, anzi, e ce ne fosse stato il bisogno l'avrebbe aiutato a conquistare Amy.
-Ho una sorpesa per voi- disse Amy compiaciuta mentre toglieva la torta dal forno ormai spento.
I fratelli Cliff guardavano la torta con occhi sognanti e l'acquolina in bocca.
-Volete assaggiarne un po'?- domandò Amy conoscendo già la risposta.
-Assolutamente sì- rispose Josh.
Amy ne tagliò tre fette, per poi disporle in altrettanti piattini.
-Com'è?- chiese dopo che i due ragazzi ne ebbero assaggiata un po'.
-Semplicemente buonissima- ripose immediatamente Matthew mentre ingoiava l'ultimo boccone, pronto per mangiarne un'altra fetta.
-Sublime- scherzò Josh facendo sorridere Amy.
-Una volta ne ho mangiata così tanta che ho vomitato- disse la ragazza con un leggero imbarazzo.
-Non si fa indigestione, perfettina- la rimporverò ridendo Josh.
-Io lo farei- ammise Matthew.
Tutti e tre scoppiarono a ridere a crepapelle.
Il resto della serata lo trascorsero tra risate, bocconi di torta e rivelazioni divertenti.
-Ragazzi, mi dispiace ma devo tornare a casa- annunciò Amy con la pancia che le faceva male a causa delle risate.
-Vi lascio quel poco che rimane della torta- continuò.
-D'accordo- le ripose ancora ridendo Matthew.
-Ti accompagno alla porta- le disse Josh mentre si alzava.
-Grazie mille per la torta- la ringraziò lui mentre stava per uscire.
-Niente di che-
-Buonanotte-
-Buonanotte anche a te- ricambiò Amy.
-Un bacino per la buonanotte?- chiese Josh imitando la voce di un bambino.
Amy sorrise divertita e decise di accontentarlo; pensò che un bacio sulla guancia andasse bene, ma poi si disse che non le costava nulla un bacio sulle labbra.
Si alzò verso Josh stampandogli un fugace bacio sulle labbra.
Lui sembrò sorpreso in un primo momento, ma ne fu comunque contentissimo.
Diede un ultimo saluto ad Amy con un sorriso da ebete stampato sul viso.
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