19✨

-Hai visto quanto sono carini?- sussurrò Mary Anne davanti al viso di Amy.
-Eh già- ridacchiò Matthew.
Sotto il tendone non era rimasto quasi nessuno ed Amy e Josh dormivano ormai da un'ora.
Amy, sentandosi gli occhi di qualcuno puntati addosso, aprì leggermente le palpebre e quello che si ritrovò di fronte furono due grandi e ridenti occhi verdi.
-Si è svegliata- disse la piccola a bassa voce credendo di non essere sentita.
Amy cercò di muoversi, ma un braccio la teneva ancorata al divanetto.
Voltò la testa e si ritrovò faccia a faccia con Josh, che ancora dormiva.
In un primo momento si spaventò, ma poi si ricordò della giornata appena passata e sbuffò dandosi della stupida per aver passato del tempo con Josh, anche se non negava il fatto che era stata bene con lui, ma non voleva che si facesse strane idee su di lei.
Cercò di divincolarsi, ma la presa di Josh era troppo salda.
Aveva le labbra leggermente increspate e un'espressione calma e tranquilla sul volto.
-Josh- cercò di svegliarlo Amy per togliersi da quell'imbarazzante situazione.
Come se non bastasse, i suoi genitori si erano accorti della scena e sorridevano compiaciuti.
-Josh, svegliati- continuò a chiamarlo, con scarsi risultati.
-Josh!-
Lui aprì gli occhi di colpo ma vedendo Amy ancora accanto a lui, le fece un piccolo sorriso.
-Mi vuoi mollare?-
Josh non ne voleva sapere, era convinto che tra lui ed Amy fosse cambiato qualcosa e che lei avrebbe rotto con Andrew e Josh ne avrebbe colto l'occasione per farla diventare sua; voleva iniziare una relazione con lei? Era quello il suo desiderio?
Era anche consapevole del fatto che non sarebbe mai successo, ma gli piaceva immaginarlo e sperare che un giorno quel suo desiderio si avverasse.
La strinse più forte e la fece sdraiare sul suo petto, lasciando poco spazio tra i loro visi.
-Ma sei scemo?-
Josh gli sorrise, mentre lei cercava di liberarsi dalla sua presa, senza muoversi troppo per non rischiare di far alzare l'abito.
Amy si chiese se non Josh non fosse in imbarazzo a tenerla così, quando i suoi genitori lo potevano benissimo vedere.
Si stava odiando in quel momento per aver dato troppa confidenza a Josh, mentre i suoi genitori restavano lì a guardarla senza fare niente.
Matthew guardava divertito la scena, promettendosi che avrebbe preso in giro il fratello più tardi.
-Che bella coppia che siete- si complimentò Jessica sorridendo ai due ragazzi.
-Ma noi non siamo una coppia- puntualizzò Amy arrendendosi.
Il "complimento" di Jessica aveva fatto l'effetto opposto a Josh; non si sapeva spiegare perché, ma neanche la presenza della madre o del padre di Amy poteva impedirgli di stare con lei.
-Sarebbe molto bello, però- disse Josh tirandosi a sedere sempre stringendo Amy e facendola accomodare sulle su ginocchia.
Lei si voltò verso di lui con gli occhi furenti di rabbia e le labbra serrate.
-Oh sì!- esclamò tutta contenta Jessica battendo le mani.
-No!- urlò Amy scattando in piedi e riuscendo a liberarsi dalla presa di Josh.
Prese le sue scarpe e le indossò.
-Grazie mille Bella e Steve per l'ospitalità. Matthew, Mary Anne vi saluto ed è sempre un piacere passare il tempo con voi; mamma, papà, vi aspetto in auto- disse frettolosamente Amy per poi uscire dal tendone, seguita a ruota da Josh.
-Amy, aspetta- cercò di fermarla.
-Perché? Cosa devo aspettare? La festa è finita-
Josh capì il doppio senso della sua frase e ci rimase un po' male, ma rimase zitto.
Lei si voltò e continuò verso l'auto di suo padre con passo svelto per non essere raggiunta da Josh.
Naturalmente lui riuscì a raggiungerla e la fermò prendendole il polso.
Non sapeva cosa fare e cosa dirle, avrebbe voluto tranquillizzarla e baciarla, ma sapeva che avrebbe complicato le cose.
Senza neanche accorgersi, Amy si era già liberata e aveva continuato verso la sua meta.
Nello stesso momento, Jessica era uscita sulla soglia dell'entrata del tendone, un po' per vedere se la figlia stava bene e un po' perché il suo lato da ficcanaso le imponeva di curiosare.
-Josh smettila di fingere che ti importi qualcosa di me perché non funziona, sono fidanzata.
Ci siamo baciati, ma non vuol dire che io provi qualcosa per te; è stato un errore, ok?
Tutta questa giornata è stata un errore, non dovevamo ballare e poi addormentarci insieme...non so cosa mi sia preso. Dimentichiamoci di tutto quello che è successo e ritorniamo come la sera in cui ci siamo incontrati: estranei e distanti-
Jessica cercava di captare più parole possibili e riuscì a capire che sua figlia non stava dicendo parole carine e di conforto a Josh.
Lui abbassò lo sguardo con un dolore lancinante al petto.
Faceva male sentire quelle parole da Amy rivolte a lui...molto, troppo male.
Si sentì uno stupido per averci creduto come un ragazzino con la sua prima cotta che sogna un futuro solo ed esclusivamente con lei, ma d'altronde Amy era la sua prima cotta anche se non era più un ragazzino.
-Pensi che io sia un errore da cancellare?- osò chiedere Josh.
-Le cose che sono successe tra di noi sono da cancellare e tutto tornerà come prima, perfettamente come prima, ognuno al proprio posto-
Amy si chiedeva se era troppo dura con lui, ma doveva farlo o avrebbe perso il controllo.
Josh si passò una mano sul viso e poi nei capelli.
-Tu vuoi che tutto sia perfetto, eh? Mi dispiace, ma non lo sarà mai-
-Sono stato così dannatamente stupido da innamorarmi di te...lo so che mi odierai per aver stravolto la tua vita "perfetta", ma ricorda: si nasce per imparare, per emozionarsi, essere umani e reali, non per essere perfetti- continuò Josh.
Amy era sorpresa dalle parole di Josh; era innamorato veramente di lei?
-T-tu sei innamorato di me?- chiese Amy balbettando.
-Sì, cazzo, sì- rispose Josh alzando un po' la voce cercando si mantenere il controllo.
Amy era scossa da quella dichiarazione, non riusciva a reggerlo, le tremavano le gambe e non sapeva se per il fatto che Josh fosse innamorato di lei o che Andrew avrebbe potuto scoprire tutto e poi lasciarla dandole della sgualdrina.
-Tanto non te ne importa niente, non potrai e non vorrai mai ricambiare, quindi lascia perdere quello che ho appena detto- continuò Josh.
Amy non riusciva a parlare, avrebbe voluto confortarlo, ma non ci riusciva, non sapeva cosa dire e come comportarsi.
-Buonanotte- la salutò freddo Josh voltandosi per andare a chiamare il fratello.
Amy si voltò per salire in auto; si sedette nei sedili posteriori con lo sguardo fisso nel vuoto.
Non sapeva cosa fare, era confusa.
Si chiedeva perché aveva passato il pomeriggio con lui e poi si era arrabbiata e gli aveva detto tutte quelle cose.
Si stupiva di se stessa, non le era mai capitato, ma avrebbe resettato tutto e sarebbe ritornata alla sua solita vita senza Josh.
Era anche dispiaciuta per come l'aveva trattato, lui ci era rimasto molto male e forse anche un po' deluso.
Continuava a ripensare alle sue parole: si nasce per imparare, per emozionarsi, essere umani e reali, non per essere perfetti.
Non era quello che aveva sempre fatto? Forse era troppo ostinata? Pensava troppo a se stessa?
Fu sua madre a risvegliarla dai suoi pensieri.
Aprì la portiera e si sedette accanto a lei accarezzandole una spalla.
-Tutto ok?- le chiese dolcemente.
-Non lo so-
-È successo qualcosa con Josh? Vi ho visto discutere- ammise Jessica.
-Scusa mamma, davvero, ma preferirei non parlarne-
-Tranquilla, se ti serve sai che puoi contare su di me- la rassicurò tirandola in un abbraccio.

-Matthew andiamo- disse burbero Josh rivolgendosi al fratello.
-Scusa Annie, devo andare, ma mi devi promettere che lo dirai ai tuoi genitori- ricordò il ragazzo alla piccola Mary Anne che annuì felice.
Ringraziarono Bella e Steve e poi se ne andarono.
Erano gli ultimi e Josh ringraziò il cielo per non aver incontrato Amy.
-Ehi, cosa hai fratello?- gli chiese Matthew.
Non rispose e strinse le mani sul volante.
-Problemi di cuore?- domandò il biondo sorridendo.
Josh inchiodò di colpo e fortunatamente la strada era praticamente deserta.
-No. Lo sai che io non ho quel tipo di problemi e smettila di blaterare cosa inutili- lo rimproverò Josh arrabbiato.
-Nulla a che fare con Amy?- insistette Matthew sapendo di aver fatto centro.
Josh strinse i pugni e si voltò dalla parte opposta del fratello tirando un pugno al volante facendo suonare il clacson.
Matthew si appiattì contro lo schienale e distolse lo sguardo.
Josh rimise in moto l'auto senza più proferire parola.

Erano passati cinque giorni da quel San Valentino e i signori Carter erano partiti per una viaggio solo loro due da soli.
Amy non dormiva dal giorno in cui Josh si era dichiarato, un po' perché continuava a farsi domande e a pensarci su e un po' perché l'influenza non la faceva riposare perfettamente.
I suoi non c'erano e lei era da sola in casa; aveva più volte provato a chiamare Andrew ma non aveva mai risposto e di certo non poteva andare a cercarlo nel suo ufficio conciata in quel modo.
Le mancava e anche molto, non si faceva sentire da quel fatidico giorno ed Amy si era più volte chiesta se qualcuno gli avesse riferito tutto.
Chiamò come ogni mattina sua madre.
"Ehi mamma"
"Ciao tesoro...come stai? È ancora alta la febbre?"
Amy tossì un po' e poi ripose alla madre.
"Ieri sera si era abbassata, ma mi sono svegliata nel pieno della notte e la testa mi scoppiava"
"Povera la mia bambina" si sentì commentare sotto Anthony.
"Ho chiamato una persona che può stare con te oggi pomeriggio" le annunciò Jessica.
"Chi?" Cercò di chiedere Amy, ma sua madre aveva già riattaccato.

Per Josh erano stati cinque giorni orrendi, in cui non aveva fatto altro che maledirsi per aver detto quello che provava ad Amy. Si sentiva uno stupido e continuava a cercare se era successo davvero o si era solo immaginato tutto e presto di sarebbe risvegliato da un brutto sogno, ma il risveglio continuava a tardare ad arrivare e Josh dovette convincersi che quella era l'amara verità.
Quel giorno non sarebbe dovuto andare a lavorare e verso le nove qualcuno lo chiamò.
Rispose e si stupì nel sentire la voce di Jessica.
"Ciao Josh"
"Ciao"
"Devi farmi un favore" gli disse speranzosa la signora Carter.
"Che tipo di favore?" Chiese Josh sperando che non avesse a che fare con Amy.
"Amy è malata, potresti passare da lei? Anche solo per farle compagnia e controllare se ha bisogno di qualcosa"
"No" rispose secco lui.
"Ti prego Josh" lo scongiurò Jessica.
Da una parte le dispiaceva lasciare Amy malata da sola e dall'altra non voleva rivederla, sarebbe stato troppo a disagio.
"Non credo sia una buona idea" cerco di ribattere.
"Avrete modo di chiarirvi"
"Ok, d'accordo, ma solo per questa volta" cedette Josh.
"Grazie mille, sei un tesoro" esclamò entusiasta Jessica; sperava che potessero parlare e riappacificarsi, sperava moltissimo nel fatto che la figlia lasciasse Andrew e, perché no, si mettesse con Josh.
Non gli andava affatto di rivederla, ma volle comunque essere carino con lei, forse perché voleva un'altra possibilità, e così si fermò in un café per prenderle una brioche alla crema.
Quando si ritrovò davanti al palazzo fece un bel respiro e si diresse verso l'entrata.
Prese l'ascensore e salì fino all'ultimo piano.
Arrivò davanti alla porta e suonò il campanello.
-Arrivo- disse Amy in riposta.
Si alzò con fatica dal letto e con indosso il pigiama di pile e le ciabatte pelose, andò ad aprire.
Si ritrovò davanti l'ultima persona che avrebbe voluto vedere in quel momento.
-Josh?-
Lo sguardo di lui si addolcì un poco nel vederla così e le porse il sacchetto contenente la brioche cercando di sorridere.
✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨
Spero che la mia storia vi stia piacendo. Fatemi sapere😊
Grazie mille a tutti quelli che hanno iniziato a leggerla e un altro grande grazie a tutti voi che commentate e votate♥️

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top