18✨

Josh girò l'angolo e si piazzò dietro Amy, ancora girata di spalle.
-Ehi- la salutò.
Si girò di scatto sobbalzando per lo spavento.
-Non.Lo.Fare.Mai.Più- disse Amy scandendo ogni parola
-Non ti devo più salutare?- ironizzò Josh sapendo di star facendo perdere la pazienza ad Amy.
-Sai che non è quello che intendo. Comunque, cosa ci facevi lì dietro?- domandò lei serissima
-I fatti miei- rispose Josh mettendosi le mani in tasca, anche se un po' impedito nei movimenti.
-I tuoi o i miei?-
Josh sbuffò e alzò gli occhi al cielo, per poi puntarli su Amy.
-Hai questa brutta abitudine di fissare le persone- continuò lei impettita.
Ma ormai Josh non la stava più ascoltando, era concentrato sulle sue labbra messe in risalto dal leggero strato di rossetto. Era stato travolto dalla voglia di appoggiare le sue labbra su quelle di Amy e stava combattendo una lotta interiore per imporsi di non farlo.
-Josh la vuoi smettere? Sei fastidioso- disse Amy riponendo il cellulare nella pochette.
Nessuna risposta.
Aveva fatto un passo verso di lei, che non si era tirata indietro perché sapeva che c'era troppa distanza tra i loro corpi e sapeva che non sarebbe ricapitato, quella volta era stato solo un errore.
-Smettere di fare cosa?- chiese lui con un sorriso sghembo.
-Di fissarmi- rispose Amy mettendosi una mano sul viso cercando di coprirsi.
-Non posso- insistette Josh diventando più serio.
-Oh, sì invece- ribatté lei continuando a tenere una mano sugli occhi, non notando che Josh si era avvicinato a lei.
-Perché dovrei?-
Amy era al culmine della sopportazione, le mancava pochissimo a tirare uno schiaffo a Josh.
-Perché te lo dico io-
-E se io non volessi?-
-Sei un cretino!- gli gridò addosso Amy togliendosi la mano dagli occhi e alzandola in aria per stamparla sulla guancia di Josh.
Era ipnotizzato, il suo cervello era in tilt e non capiva più niente; non gli interessava che Amy fosse arrabbiata con lui, ma anzi, gli piaceva stuzzicarla e vederla parlare e reagire alle sue provocazioni con cipiglio.
-E tu bellissima- disse Josh prendendo la mano che Amy aveva teso in aria e circondandole le vita con l'altro braccio, attirandola a sé.
-Ma co...- cercò di protestare lei, ma Josh la zittì chiudendo le labbra di Amy con le sue.
Non gli importava niente se era fidanzata o lo odiava o qualunque altra scusa, lui la voleva baciare.
Sapeva che era da prepotenti e che se ne sarebbe pentito, ma non gli interessava in quel momento, voleva solo godersi quel bacio.
Amy era rimasta pietrificata, indignata e sorpresa dall'azione un po' brusca di Josh.
Rimaneva ferma e teneva le labbra immobili, ma Josh non perse la speranza.
Se lo sentiva dentro che anche lei voleva quel bacio, che aveva pensato anche solo una volta a quello che era successo a casa sua, o almeno era quello che sperava.
Josh le lasciò la mano, per appoggiare la sua sulla guancia di Amy.
A quel contatto una scossa le percorse il corpo, invogliandola a ricambiare il bacio.
Al primo piccolo movimento di Amy, Josh sorrise vittorioso.
Il bacio si fece lentamente più appassionato, sempre restando dolce e calmo.
Amy sapeva che era la cosa sbagliata, ma la faceva sentire così bene che non avrebbe smesso. Perché le cose sbagliate sono quelle che ci fanno stare meglio?
Le loro lingue si muovevano insieme, come se si conoscessero da sempre ma avevano ancora molto da scoprire l'una dell'altra.
Entrambi stavano cercando di mantenere il bacio il più a lungo possibile, ma la mancanza di aria li fece staccare.
Si guardarono negli occhi e per la prima volta, Amy si accorse di quanto erano ipnotizzanti quelli di Josh.
La pioggia era aumentata e i capelli di entrambi avevano iniziato ad inumidirsi.
Tutti e due avevano ancora lo sguardo puntato sull'altro, incapaci di parlare o muoversi.
Josh sentiva le cuciture della giacca sulla spalla sinistra tirarsi ancora di più, ma ormai non ci faceva caso, finché il silenzio che li circondava fu rotto dallo strappo della giacca.
Amy non riuscì a trattenere un sorriso e in men che non si dica, era scoppiata a ridere.
Josh posò lo sguardo sullo strappo, sfilandosi la manica ormai staccata dal resto della giacca.
-Cosa ridi?- domandò ad Amy ridacchiando lui stesso.
-Ti sta bene- continuò a ridere Amy.
La sua risata era melodiosa e incantevole alle orecchie di Josh, sarebbe rimasto ore ad ascoltarla ridere e vederla sorridere.
Si ritenne fortunato a non essere stato ancora insultato o lasciato lì da solo.
-Perché, scusa?-
-Perché mi hai baciato- ripose Amy cercando di smettere di ridere.
-Non ho resistito-
Amy smise subito di ridere e tornò seria; i complimenti le piacevano, ma non da parte di Josh.
Si allontanò qualche passo da lui.
-Sarebbe meglio ritornare al tendone prima che qualcuno pensi male-
Josh le sorrise e si tolse la giacca porgendola ad Amy.
Lei lo guardò con aria interrogativa, non capendo il suo gesto.
-Così non ti bagni- spiegò lui.
Amy lo guardò qualche secondo, poi la prese e se la sistemò sulla testa e sulle spalle.
Questa volta fu Josh ad iniziare a ridere.
-Sembri una suora- ridacchiò lui.
Amy gli diede una piccola pacca sulla spalla sorridendo.
"Infondo può essere simpatico" pensò Amy stupendosi di se stessa.
S'incamminarono insieme verso il tendone, restando in silenzio e senza rivolgersi neanche il minimo sguardo.
All'entrata, Amy ringraziò Josh per la giacca. Stranamente non si sentiva in imbarazzo per averlo baciato poco prima, anzi si sentiva a suo agio; ma era consapevole che quando si sarebbe ritrovata da sola, stesa sul suo letto, i sensi di colpa avrebbero preso il sopravvento.
Jessica voleva fare, per la seconda volta nella sua vita, il lancio del bouquet che era identico a quello usato vent'anni prima: rose bianche avvolte da un nastro rosa.
Tutte le donne e le ragazze presenti si era posizionate, pronte per afferrare il bouquet; anche le donne già sposate e la piccola Mary Anne si erano schierate alle spalle di Jessica.
Bethany chiamò Amy, ma rispose che lei non avrebbe partecipato; le sembrava una cosa inutile e stupida e, fortunatamente, sua madre non si era accorta della sua mancanza.
Amy si era posizionata alcuni metri dietro l'ultima fila di ragazze, sicura che sua madre non avrebbe fatto un lancio così lungo.
-Tre...- iniziò a contare Jessica.
-Due...- continuò.
-Uno!- e lanciò il bouquet.
Con grande sorpresa di tutte, Jessica lanciò i fiori con così tanta forza che oltrepassarono il gruppo e arrivarono ai piedi di Amy.
In quel preciso momento entrò nel tendone, arrivando dietro Amy, Josh.
Lei gli aveva detto di entrare qualche istante dopo di lei, per non destare troppi sospetti, ma anche quell'entrata non era stata molto efficiente.
Tutti si girarono verso di loro. Josh sorrideva per nascondere l'imbarazzo, mentre Amy rimaneva immobile.
Bethany andò verso di loro, raccolse i fiori da terra e li mise tra le mani dell'amica.
-Che dolci- esclamò Jessica andando verso di loro.
-Anthony! Ci vuole una foto- disse chiamando a gran voce il marito che arrivò in un batter d'occhio, armato di fotocamera.
-No mamma, non credo sia una buona idea- cercò di replicare Amy.
-È solo una foto- ribatté Anthony.
-Non ce n'è bisogno- cercò di fermarli Josh, ma entrambi sembravano non sentire le loro proteste.
-Avvicinatevi un po'-
Nessuno dei due si mosse.
Jessica si avvicinò a loro, spostando la figlia vicino al petto di Josh e prendendo il braccio di lui per avvolgerlo attorno alla vita di Amy.
Loro, come due manichini, dovettero cedere alle modifiche di Jessica, spendo quanto fosse insistente quella donna.
-Perfetti!- si complimentò la signora Carter battendo le mani.
Amy e Josh erano nervosi e imbarazzati da tutti gli invitati che li guardavano sorridendo e scambiandosi commenti ridacchiando.
Cercarono entrambi di fare un sorrido sforzato, ma a Jessica non piaceva affatto.
-Sorridete, pensate a qualcosa che vi rende felici e sorridete-
Josh strinse più forte Amy, allargando il suo sorriso; a lei venne subito in mente lo strappo della giacca di Josh e subito l'imbarazzo le passò.
Anthony premette sul pulsante della fotocamera e una foto stupenda fu scattata.
Amy e Josh si precipitarono a guardarla e ammisero che era proprio bella.
-Ma siete voi che siete bellissimi insieme- ridacchiò Jessica.
-Mamma, non stiamo insieme- puntualizzò Amy.
-Bla, bla, bla- disse la signora Carter mimando una bocca che parla con le mani.
-Andiamo tesoro, lasciamoli da soli. Il DJ ha appena messo la musica- disse Anthony trascinando la moglie verso il centro del tendone.
-Scusa per il comportamento dei miei genitori- si scusò Amy con Josh.
-Tranquilla- rispose lui sorridendo. In verità gli aveva fatto piacere stare così vicino ad Amy per fare una foto con lei e poi quel bouquet rendeva tutto più bello.
Amy si sedette al suo posto versandosi un goccio d'acqua.
-Signorina mi concede questo ballo?- la prese in giro Josh porgendole la mano.
Non sapeva perché si sentiva così aperta e tranquilla con lui in quel momento, ma sapeva che stava bene e questo le bastava.
-D'accordo, ma solo uno- ripose Amy prendendo la mano di Josh.
Arrivarono al centro del tendone e la canzone partì; era Hold Back The River, una delle canzone preferite dei signori Carter.
Anche ad Amy piaceva molto quella canzone e le venne in mente il desidero che aveva espresso al suo diciottesimo compleanno, quando quella canzone non le usciva dalla testa: ballarla con qualcuno, un ragazzo.
Ad Andrew non era mai piaciuta e non le aveva mai chieso di ballarla, pur sapendo che era un suo grande desiderio; invece Josh, senza saperlo, la stava aiutando a realizzare uno dei suoi tanti sogni, ma non glielo avrebbe mai detto.
Iniziarono a ballare trasportati dalla voce di James Bay.
Erano entrambi calmi e felici, si sorridevano e come per magia, si dimenticarono dei loro passati battibecchi.
Josh fece fare anche qualche piroetta ad Amy facendola sorridere di più.
Era così spensierata che avrebbe voluto vederla così sempre.
Quando la canzone stava per finire, Amy appoggiò la testa al petto di Josh; non sapeva esattamente perché lo aveva fatto, era talmente confusa e allegra in quel momento che non capiva molto quello che faceva.
Josh, sorpreso da quel contatto, all'inizio si irrigidì, ma poi appoggiò il suo mento sulla testa di Amy, godendosi il momento.
Si sentiva la persona più felice del mondo per aver baciato, riso, fatto una foto e ballato con Amy, quando gli sarebbe ricapitata una giornata così? Anche la dose delle litigate era minima.
Anche quando la canzone finì, restarono a cullarsi abbracciati per qualche istante.
Poi Anthony chiese alla figlia di ballare con lui e lei dovette accettare.
Josh ritornò al tavolo, sempre seguendo Amy con lo sguardo.
Nessuno dei due ballò molto per il resto del pomeriggio, ma Bethany e Connor non salarono nemmeno una canzone, così come Bella e Steve.
Verso le otto e mezza di sera il numero degli invitati si era ridotto a poco più di una ventina. La pista da ballo era praticamente deserta, tranne per due coppie e Matthew che faceva volteggiare in aria Mary Anne.
Era stato lasciato molto spazio libero e Steve chiese ai camerieri del servizio catering se potevano aiutarlo a portare fuori i divanetti che aveva in salotto.
Erano quattro e furono posizionati ognuno in un angolo del tendone; Amy non perse tempo e si diresse vero il più vicino, ma venne preceduta da Josh; c'era comunque posto per entrambi, così si sedette accanto a lui.
-Ti sei divertito?-
-Molto- rispose Josh con un grande sorriso stampato sulle labbra.
Amy sorrise, consapevole del fatto che in quel "molto" era compresa anche lei e stranamente non le dava fastidio.
-Sei stanca?- le domandò notando le palpebre che restavano aperte a fatica.
-Molto- disse Amy copiando Josh, il quale sorrise a quella risposta.
Amy non ce la faceva più, si tolse i tacchi e li ripose accanto al divanetto, gettando indietro la testa contro lo schienale.
Nel giro di qualche istante si addormentò.
Non era in una posizione che lei avrebbe decretato consona, pensò Josh mentre le appoggiava la testa sulla sua spalla.
Le circondò le spalle con un braccio e lei sembrò apprezzare quel gesto, infatti si avvicinò di più a lui; era incredibile quello che Amy faceva durante il sonno.
Anche Josh era stanco e appoggiò la testa sul bracciolo del divano e subito Amy lo imitò a ruota.
Si distese accanto a lui, che non perse l'occasione per circondarle la vita con un braccio.
Il sonno prese il sopravvento e anche Josh si addormentò, tenendosi stretta al petto Amy.

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