Capitolo XXXII
La mia mente viene sopraffatta dalle sue parole, così dolci ma allo stesso momento più taglienti della lama della sua spada argentea.
Cos'è questo improvviso calore che inizia a bruciare nel mio petto? E questo brusco cambiamento nel battito del mio cuore?
Rimaniamo per dei lunghi istanti in silenzio, senza aggiungere nulla alle magnifiche parole pronunciate dal ragazzo. I rumori della notte ci accompagnano in questo turbine di mille emozioni che inondano i nostri petti.
"Tu sei davvero speciale per me Seoyeon, non so cosa farei se ti perdessi..."
"Anche tu lo sei per me Jimin. Ho temuto il peggio quando sei scomparso. Nel momento in cui sono stata catturata dai demoni, mi sono fatta forza pensando a te. Mi hai salvata già più di una volta"
Jimin abbassa lo sguardo ed accenna un timido sorriso
"È così quindi... Lieto di esserti stato d'aiuto"
Allungo la mano per poi intrecciarla con la sua
"Io non so cosa sto provando in questo momento, ma sono felice".
"Io invece lo so. So cosa sto provando. Qualcosa che sta prendendo il sopravvento su di me."
"Che cosa?"
"Amore".
Amore...? Io, davvero...
Le mie guance si fanno rosse e tiepide, il ragazzo lo nota a porta la sua mano fredda per placare il fuoco che arde ora sulla mia pelle.
"Ti amo Seoyeon."
E riecco la tachicardia insieme alle farfalle nello stomaco. Tutto unito in una bufera meravigliosa.
"Anche io Jimin. Ti amo."
Il ragazzo mi stringe a sè in un abbraccio caloroso. Il profumo della sua pelle candida inebria le mie narici. Dolce e allo stesso momento attreante e tremedamente sexy.
Di punto in bianco, il mio telefono inizia a squillare.
"Dannazione... È mia madre... Se faccio tardi di nuovo probabilmente non mi vedrai per almeno un secolo"
Attivo la chiamata e mia madre mi ordina di rincasare.
"Si... Adesso torno...ok, a dopo".
"Te ne vai?" La voce di Jimin esce con un chiaro filo malinconico
"Pultroppo si, ma ci vediamo domani a lezione e pure domani sera se ti va".
"Certo. Allora a domani, non vorrei aspettare cent'anni prima di rivederti. Dovrei venire a salvarti come il principe di Raperonzolo?"
"No tranquillo, ma mi piacerebbe molto avere il mio principe azzurro" rispondo accennando una piccola risatina.
"Aspetta però... Ti aiuto a sistemare qui"
"No non serve tranquilla. Stai attenta nel tornare a casa".
"Certo" gli sorrido e lo saluto con la mano, lui fa lo stesso.
Nel mentre che cammino per rincasare la mia mente svolazza qua e là tra mille pensieri:
"Jimin è innamorato di me? Non l'avrà detto perchè ha bevuto? No, lui sembra saper reggere bene l'acool e non sembrava per nulla ubriaco. Ci siamo baciati, oddio è successo!! Cristo era il mio primo bacio! Il mio primissimo bacio!
E poi, quale stupido sentimento mi ha spinta a continuare il bacio nonostante stessi sanguinando?! Devo essere impazzita! Cristo Santo devo aver perso completamente la testa!"
Appena torno a casa mi sistemo e mi butto sul letto ad osservare il monotono soffitto fino a quando la mia mente stanca non si addormenta e dolci sogni mi accompagnano per tutta la notte.
Uno in particolare mi ha colpito: il sogno della rosa.
Già l'avevo visto quel magnifico fiore rosso vermiglio nei miei sogni, ed era bellissima, ma oggi sembra essere ancora piú bella. Cosí viva, rossa, passionale. Se ne sta lí ferma a dominare il giardino con la sua bellezza e fa sentire inferiori tutti gli altri fiori.
Il mattino arriva e la sveglia strilla fastidiosamente. È ora di prepararsi ed andare a scuola.
Non appena verco la soglia dell'edificio, Mi Sun mi accoglie con tutta la felicità esistente al mondo.
"Seoyeon! Come stai? Non ti sei piú fatta sentire, temevo il peggio aigoo" mi da un pugnetto sulla spalla piuttosto forte tanto da farmi fare una smorfia di dolore.
"È stato davvero un brutto periodo. Ho affrontato persone ed esseri di cui tutti abbiamo negato l'esistenza sin dalla nascita."
"Cosa intendi dire con questo? Stai forse cercando una scusa per non vedermi arrabbiata?"
"No no, assolutamente, anzi, ti assicuro che è tutto vero. Ma ora lasciamo perdere, andiamo, la campanella è suonata".
Insieme entriamo in classe e iniziamo le lezioni. Matematica, inglese, coreano, storia dell'arte.
Di solito mi sarei abbandonata ad un bel sonnellino, ma non è così oggi. Fino all'ultima campanella sono stata una ragazza degna di essere chiamata studentessa modello. Persino il mio vicino di banco Felix si è sorpreso.
Il tempo passa e mi rendo conto che questa quotidianità mi è mancata.
Non so esattamente quanto tempo sono stata assente per via dei demoni, per la maggior parte del quale non sono stata nemmeno padrona del mio stesso corpo, ma ora tutto sembra risplendere della vecchia luce monotona.
Improvvisamente il mio telefono vibra:
[Sei stato aggiunto nel gruppo Bangtan Boys: let's party!]
Taehyung: [Ragazzi, stasera festa! Tutti al dormitorio, festeggiamo la cattura dei demoni e la nostra cara eroina Seoyeon!]
Tu: [Veramente eroina lo trovo un pochino eccessivo😅]
Taehyung : [E invece no! Vedi di non mancare Seoyeon!]
Tu: [Veramente io non so se posso...]
Taehyung: [T__T]
Jimin: [ Hyung io ci sono, porto da bere?]
"Non posso mancare. Deluderei Taehyung e tutti gli altri... incluso Jimin!"
Tu: [Stasera ci sarò! A che ora inizia?]
Taehyung : [Alle nove! Sono felice che riesci a venire XD]
Tu: [Allora a stasera!]
Che carino Taehyung, vuole proprio che io ci sia.
Torno a casa por poi andare dopo qualche ora alla BigHit per allenarmi con Jimin.
Oggi mentre balliamo aleggia un'atmosfera insolitamente dolce e timida.
Quando Jimin durante un passo mi stringe a sè per poi farmi chinare, i nostri sguardi si perdono cosí tanto che Jimin mi fa cadere a terra.
"Ti sai fatta male?! Perdonami, non so cosa mi sia preso!"
"Va tutto bene" sorrido "Non mi sono fatta male"
"Mi...Dispiace"
Mi sistemo un pò i capelli e ritorno in piedi per riprendere la coreografia; Jimin mi stringe nuovamente a sè e procediamo col danzare. Il suo collo e il suo viso sono imperlati di sudore, cosí come i suoi capelli che ora porta indietro con una mano con un gesto terribilmente sensuale. Non riesco a non rimanere ammaliata da una simile scena.
Il suo viso brilla sotto le luci del salone e le sue gote si sono leggermente arrossate per via delle coreografie che abbiamo danzato. Il suo respiro si è fatto leggermente più affannoso.
"Stasera, come hai detto, verrai alla festa non è vero?"
Lo guardo un pò sorpresa "Certo, ci sarò".
"Mi chiedevo se hai bisogno di un passaggio..."
"Potrei venire a piedi ma, se proprio vuoi, potresti passare da me, saresti davvero gentile"
"A un quarto alle nove sono da te".
Wow. Com'è premuroso.
"Ti ringrazio molto" gli sorrido e lui fa lo stesso.
Al termine della lezione ci salutiamo e torno a casa per farmi una bella doccia e prepararmi.
Cosa potrò mai mettere? Un abito rosso? Nah.. Troppo elegante. Nero? Mmm, già meglio. Opterò per quello con una collana fine dorata e un paio di orecchini pendenti. Un pò di trucco e sono pronta. Anzi manca qualcosa, il tocco più importante di tutti: il profumo.
I profumi sono per me essenziali, non mi sento del tutto pronta se prima non me ne spruzzo almeno due gocce.
Li trovo affascinati i profumi: la ragione per cui essi sono meravigliosi è perchè non sono visibili, eppure si percepiscono. Il profumo è l'unica bellezza che si può percepire ad occhi chiusi.
Per coloro che sono stanchi del desiderio del nostro mondo di bellezza visiva, credo che possono essere una fonte di conforto. Penso che siamo fortunati a percepire la bellezza dei profumi, senza nessuna forma.
Afferro la borsetta e dico ai miei che stasera farò tardi. Fortunatamente nessuno si lamenta.
Jimin è fuori col suo brillante Mercedes nero, pronto a portarmi alla festa.
Il ragazzo indossa una camicia bianca ed un paio di pantaloni neri. Un vero figurino.
"Sei bellissima" dice mentre guida e io rimango del tutto spiazzata.
"T... Ti ringrazio" porto indietro una ciocca di capelli per via della timidezza.
Non appena arriviamo, subito veniamo accolti da musica ad altissimo volume e da tutti i ragazzi che ci guardano sorpresi e felici.
"Seoyeon! Eccoti!" esclama Taehyung "Non potevi mancare!"
Mi accompagna dentro il grande salone che è stato allestito con cordoni brillanti e tante bottiglie di alcool di ogni tipo, dal soju allo champagne...
"Ragazzi, come ben sapete lei è Seoyeon! Ha sconfitto E Gui e tutti i suoi seguaci! Facciamole un grande applauso!"
"Veramente io..." ma prima che io possa dire parola, vengo travolta dall'entusiasmo dei ragazzi che si complimentano con me pieni di gioia.
"Un brindisi a lei allora!" esclama Jin.
Jungkook alza il bicchiere per primo:
"Ti ringrazio per avermi salvato in quella situazione... Anche se non eri effettivamente te stessa"
Tutti alziamo il nostro bicchiere ed dopo il brindisi iniziamo a divertirci con la musica che rimbomba piú forte che mai.
Mentre ballo mi guardo attorno: sono circondata da sette vampiri e io sono l'unica umana. Dovrei temere qualcosa?
Tutti quanti si divertono come non mai: loro non sono cattivi, non mi farebbero mai del male.
Mi avvicino al tavolo e verso un pò di vino nel mio bicchere. Lo assaporo ma...
"Oddio Seoyeon, quello non è per te! È sangue 0 positivo!"
Ma troppo tardi. Ormai sta già nella mia bocca.
Corro come un razzo verso il bagno e lo sputo in un water... Che scena raccapricciante.
Jimin invece non riesce a trattenere una risata.
Esco dal bagno e mi passo il dorso della mano per pulirmi mentre folgoro con lo sguardo il ragazzo.
"Scusami, ma fa troppo ridere questa scena"
"Ho appena bevuto del sangue! Che schifo!"
Jimin si sistema meglio contro la parete e sfoggia uno dei suoi bellissimi e maliziosi sorrisi.
"Non credo che reagirai così al sangue a lungo".
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