Capitolo XXII

E Gui si fa scuro in volto. I suoi occhi diventano completamente neri mentre il suo viso viene solcato da un sorriso psicopatico. Rimango impaurita dal cambiamento improvviso del demone, soprattutto dal suo volto, ora più sfigurato che mai: attorno ai suoi occhi si crea un fumo denso verde smeraldo e spalanca la bocca mostrando la sua lunga lingua appuntita; i suoi denti sono lunghi ed affilatissimi come lame di Norimberga, pronti all'attacco.

"E così mi hai scoperto subito... Che peccato! Mi stavo divertendo così tanto a fare lo psicologo!"


Gli occhi di Jimin si fanno cremisi, circondati dall'alone violaceo che risalta lo sguardo attento e vigile come quello di un cane da caccia.
Non dice nulla, rimane a fissarlo aspettando la prima mossa da parte del suo nemico.

E Gui lancia un ruggito tenebroso facendo tremare tutta la stanza.

"Seoyeon, è il momento! Fallo!!"

Esito per qualche istante guardando afflitta Jimin.

"Muoviti! O ti uccido io!!"

Afferro il manico del pugnale ed estraggo l'arma dalla fondina: l'argento brillante scintilla riflettendosi negli occhi di Jimin, il quale rimane impressionato e confuso dal mio comportamento.

"Fallo! Uccidilo"

"No, non voglio!"

"Deve morire! Devi ucciderlo!"

Una voce tormenta la mia mente: è quella di E Gui, è colpa della sua ipnosi che si sta manifestando veramente soltanto ora. Sento che mi sta logorando dentro, il petto brucia e la testa inizia a girare facendomi perdere il lume della ragione. Sto lottando contro me stessa, devo vincere! Devo vincere per Jimin! Devo vincere per noi!
Ma quella dannata voce sta prendendo il controllo del mio corpo. Inizio a camminare verso il vampiro stringendo nella mano destra il manico dell'arma letale.

Jimin non reagisce. Non fa nulla. Rimane seduto immobile e il suo sguardo si è improvvisamente calmato. Non prova a fermarmi, non dice nulla per risvegliarmi. Niente di niente. Il pugnale è già puntato verso il suo cuore.

"Andiamo cosa stai aspettando!! Trafiggilo!!"

Guardo il ragazzo con un'espressione addolorata: dai miei occhi sgorgano fiumi di lacrime nere, la mia mente è invasa da continui sussurri demoniaci e lentamente sento che sto perdendo contro me stessa. Perchè Jimin non fa nulla per liberarsi?! Basterebbe che mi spingesse via con la sua forza da vampiro buttandomi a terra! Solamente il tessuto della sua camica lo sta proteggendo dall'ustione che provocherebbe la lama d'argento a contatto con la sua pelle.
Premo più forte e la punta del pugnale inizia a lacerare il tessuto.

"Ti prego... Liberati prima che sia troppo tardi!" sussurro in lacrime "Vuoi morire per colpa mia?! Ti prego spingimi via da te, non voglio essere un'assassina di nuovo! Non voglio! Non voglio tutto questo!!"

Spingo più forte la lama nel suo petto e il ragazzo fa un'espressione addolorata; la camicia bianca ora è macchiata da una macchia vermiglia che lentamente impregna il tessuto. Il pugnale è ormai conficcato nella sua carne.

"Ti prego! Non farmelo fare! Non lo sopporterei!"

Jimin allunga una mano stringendola attorno alla mia

"Ti ho dato quest'arma per proteggerti. È giusto che tu la usi."

"Ha ragione uccidilo!"

"Fallo Seoyeon, fallo!"

"Trafiggilo e fallo morire!"

"No!! Non voglio!!"

La porta della stanza si spalanca con un tonfo. Taehyung attaversa la stanza ed E Gui si fionda immediatamente su di lui. Il volto del ragazzo di fa scuro e minaccioso mentre brandisce nella mano un coltello argenteo che punta dritto a quel terribile demone.

"Perchè ci vuoi morti lurido bastardo?!"

E Gui non risponde e si prepara per l'affondo.
Con un gesto disperato Taehyung si fionda contro E Gui ma egli svanisce per poi riapparire alle sue spalle; il ragazzo si scaraventa contro la scrivania facendo cadere fogli, penne e tutto il materiale posto sopra di essa. Lo poche cose che sono rimaste sul mobile si sparpagliano in ogni dove. Lo specchio si rompe e le sue schegge cadono a terra con un tintinnio.
Anche Taehyung cade. Rimane inginocchiato a terra per qualche istante

Rimane al suolo, il suo respiro si fa più affannato. Con gran sorpresa, dalla sua schiena iniziano a sbucare delle protuberanze acuminate nere e poi un magnifico paio di ali nere che muovo tutta l'aria della stanza.

Il ragazzo alza la testa dritta verso E Gui: è ricolmo d'ira, furioso. Un sorriso quasi inquietante segna il sui volto preparandosi di nuovo all'attacco:

Uno dei suoi magnifici occhi azzurro mare è sfumato di rosso, assomiglia vagamente a quello di un vampiro.

I capelli scuri di E Gui ondeggiano mossi dalla forza che emana dal suo corpo non appena vede la trasformazione di Taehyung.

Per quanto incredibile, data la circostanza, Jimin continua a rimanere fermo. Desidera veramente morire?

"È giunta la tua ora E Gui."

Una volta di più il demone non risponde; stavolta perchè non ne ha avuto il tempo.
Il ragazzo angelo gli balza addosso, nella destra stringe il coltello.
Un gesto rapido, ampio, furioso, e il collo del demone si apre da parte a parte. Un fiotto caldo e nero inonda il viso di Taehyung che fa una smorfia disgustato.

Le voci nella mia mente cessano e il pugnale cade a terra rimbombando in tutta la stanza col suo suono metallico riportandomi alla realtà.
Mi volto a dare un'occhiata al corpo inerme di E Gui riverso al suolo: il sangue cola e macchia il pavimento dello studio. Mi volto poi verso la ferita che ho procurato a Jimin e cerco si sistamarla alla meno peggio terrorizzata e in lacrime.

"Che cosa ho fatto! Perdonami Jimin! Perdonami!"

Sbottono la sua camicia e la uso per tamponare il sangue che continua a uscure da quella dannata ferita che non vuole rimarginarsi. Ad ogni tamponamento il ragazzo fa un'espressione addolorata.

"Serve un cicatrizzante: la Centella Asiatica!"

Interviene Taehyung aiutando l'amico sofferente.

"Cosa diamine è?"

"Un'erba che aiuta a cicatrizzare le ferite"

"Dove la possiamo trovare?"

"A casa sua. Ma è troppo lontana. È contenuta in alcuni medicinali quindi potremmo trovarla qui."

"Non serve. Sto bene, tra non molto si rimarginerà" mugugna Jimin

"È argento! Ci metterà troppo a sistemarsi!"

"Vado a cercarla io. Tornerò subito"

Esco dalla stanza alla ricerca di quell'erba; fortunatamente di fianco a questa struttura c'è una farmacia quindi mi dirigo di corsa lì. Chiedo al farmacista della Centella Asiatica ma mi risponde svogliato dicendo che è un'erba rara e che devo andare in erboristeria per poterla trovare.

"Dove ne posso trovare una?"

"Ce n'è una alla fine della via se proprio ci tiene..."

E così corro fuori dalla struttura sperando continuamente di non arrivare troppo tardi.

"Jimin, perdonami. Ti salverò, te lo prometto. A costo della mia intera vita. Non permetterò che tu muoia, ho ancora tanto da vivere insieme a te."

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