Capitolo XLV

"KYAAA!!!"

Grido terrorizzata e mi accovaccio al suolo in preda ad un attacco di panico.
Immediatamente vengo raggiunta da Jimin, anche lui spaventato per il mio urlo.

"Seoyeon!"

Prendo un forte respiro, sento il sangue ribollire nelle mie vene e più furente di un toro, corro dritta verso il salone ignorando completamente Jimin.

"IO TI AMMAZZO!!"

Jungkook è seduto sul divano e non appena mi vede arrivare, si mette a ridere e cerca di scappare via da me.
Io, in piedi iraconda, lo fisso con occhi rubini e stringo le mani in pugni saldi.

"Scusa! Scusami!" si nasconde dietro Taehyung "Ti prego non farmi del male!"

Taehyung rimane confuso mentre Jungkook si posiziona dietro di lui usando l'amico come scudo.

"Non ti farò del male... TI UCCIDERÒ PROPRIO!"

Cammino a grandi falcate verso di lui.

"Oh no no no no! Ti prego! Era solo uno scherzo!"

Il ragazzo continua ad usare il corpo dell'amico come scudo ma poi Taehyung fa per spostarsi. Proprio in quel momento inizio a rincorrere Jungkook per tutta la casa. La nostra corsa rimbomba tra le pareti della lussuosa abitazione e fa tremare mobili e pavimento.

"Sei finito Jeon Jungkook! Non appena ti prenderó...! "

Non faccio nemmemo in tempo a terminare la frase che le mie mani sono avvinghiate alle sulle spalle mentre lo sbatto al muro facendolo tossire.

"Ti prego non uccidermi!"

"Oh adesso ti uccido eccome vampirello dei miei stivali. Ti farò saltare la testa proprio come Jimin ha fatto col demone. E LA POSIZIONERÒ SUL TUO LETTO PROPRIO COME TU HAI FATTO CON LA FOTTITISSIMA TESTA DEL DEMONE TAEHYUNG!!"

Era da poco terminata la festa e Jungkook era incaricato di sbarazzarsi della testa del demone che Jimin ha decapitato con le sue stesse mani.
Alla sola vista di quel cranio grondante di sangue a terra mi sono sentita male, anzi malissimo. Capogiri, nausea, ansia e puro terrore hanno tormentato il mio corpo stanco per ore ed ore. Jimin era riuscito a calmarmi e mi ha consigliato di rimanere a dormire da lui per stanotte a causa del trauma che ho subito.
Cosí, sul fare della sera, mi sono cambiata per andare a riposare; non appena apro la porta della grande camera, vedo quella dannatissima testa appoggiata sul letto.

Le lenzuola bianche si sono impregnate di sangue nero e sudicio, l'urlo muto della testa mi ha letteralmente fatto saltare i nervi e dallo spavento sono stata colta da un potente attacco di panico.
Quel dannato Jungkook... È stato lui a metterla lí!

Presa dall'ira e col volto rigato da un perfido sorriso, continuo a spingere il ragazzo contro la parete.

"Lo sai quanto tempo ci ho messo per tranquillizzarmi ed arrivi tu con questi scherzetti del cazzo"

"Dai, volevo solo spaventarti un pochino" replica ridacchiando tra sè

"Un pochino?? Mi è venuto un attacco di panico! Sai che mi fa impressione!"

"Appunto! Avrei pagato per vedere la tua faccia!" scoppia in una risata ma io afferro le sue guance con una mano e le stringo verso la bocca.

"Tu... Tu...!"

Jungkook strizza gli occhi impaurito aspettandosi di ricevere un pugno in faccia da parte mia, ma i miei occhi si gonfiano improvvisamente di lacrime e mi volto di spalle coprendomi il viso:

"Sei stato cattivo!"

Jungkook mi fissa in silenzio senza dire una parola. Appoggia dolcemente una mano sulla mia spalla ma l'allontano con un gesto rapido e colmo d'odio.

"Vaffanculo".

Giro i tacchi e me ne vado. Sull'uscio della porta arrivano Taehyung e Jimin che vedendomi in questo stato mi domandano preoccupati che cosa stia succedendo.
Mi limito a camminare velocemente lontano da tutti per poi chiudermi in bagno.

Sopra al lavandino in marmo bianco lucidissimo troneggia un' enorme specchio decorato da una fine cornice dorata. Il mio triste riflesso è rigato da meste lacrime corvine.

Da lontano odo i ragazzi urlare, un gran frastuono. Sembrerebbe che i tre stiano discutendo molto vivamente.
Nel mentre cerco con tutta me stessa di calmarmi, di rilassare le mani che tremano come foglie ma soprattutto di dimenticare quell'orrida immagine che vive nella mia mente come un parassita.

Devo fare come mi ha consigliato Jimin, ossia controllare il respiro e rilassare il corpo teso. Ora che sono divenuta vampira ed il mio corpo è mille volte più sensibile al mio umore: se sono felice mi sento leggera come una piuma ma se mi innervosisco percepisco ogni singola dannata goccia di sangue ribollire nelle mie vene.
I canini spuntano in tutta la loro micidiale bellezza e gli occhi divengono rubini.

"D...devo c...calmarmi...!"

Tremo, non riesco più a controllarmi. Mi sento intrappolata in un cupo pensiero da cui non riesco a fuggire.
Quell'immagine, quell'espressione e tutto quel sangue...mi stanno facendo letteralmente impazzire.

Sento qualcuno bussare ed entrare in bagno.

"Seoyeon, cosa succede? Stai bene?"

"No...! No che non sto bene!"

Jimin si avvicina a me ma io mi volto di spalle, non voglio che mi veda in questo stato.

"Voglio solo aiutarti, Jungkook non avrebbe dovuto farti quello scherzo, soprattutto poco dopo che sei diventata un vampiro. Non sei ancora abituata a vedere certe cose..."

"Jimin, io ho ucciso ricordi? Vedere quell'orribile testa decapitata mi ha fatto tornare in mente certi ricordi che sono troppo pesanti per me da sostenere. Sono una fottuta assassina! E poi... Quella testa..." faccio un respiro tremando "...è palesemente Taehyung."

"Ti sbagli, non è lui bensì un demone. Ha preso lo sembianze di Taehyung per ingannarci. E poi non sei un'assasina, non eri te quella che uccideva"

"Si invece! Ero io! E Gui mi comandava ma ero io ad uccidere!"

"Seoyeon..."

Jimin si avvicina a me abbracciandomi da dietro.

"Giuro che gliela farò pagare a Jungkook".

"No..." dico con la voce rotta dal dolore "Non farlo. Non era sua intenzione rendermi così nervosa. È stato uno scherzo, solamente un brutto scherzo..."

"Uno scherzo di pessimo gusto direi." aggiunge con un filo di voce.

Il mio corpo continua a tremare impazzito. Respiro boccheggiando e le lacrime inumidiscono il mio visto impaurito.

"Seoyeon guardami"

"No"

"Guardami ti prego"

"Ho detto di no. Non voglio che vi vedi in faccia in questo stato, sono orribile"

"Voglio aiutarti. Non mi importa se ti reputi orribile, per me sei e resterai per sempre la ragazza più bella sulla Terra"

Sgrano gli occhi ed il respiro si ferma improvvisamente. Non tremo più e quell'orribile pensiero scompare nei meandri della mia mente, come se fosse stato spazzato via da un magico vento.
Tutto par essersi impietrito per dei lunghi secondi.

Mi sfrego gli occhi con il dorso delle mani e mi volto verso il ragazzo che sta dietro di me.

Ci perdiamo nei nostri sguardi sorpresi e ricolmi di sentimenti.
Un timido tempore inizia a diffondersi ed a riscaldare il mio gelido petto. Nonostante il cuore non pulsi più, ora mi par di sentirlo battere lentamente, come se fosse stato ravvivato da chissà quale incantesimo.

Jimin passa delicatamente il pollice sulla mia pelle asciugandola dalla nere e tristi lacrime. Poi scende sino alla mia bocca per accarezzare le mie labbra. I miei canini lo fanno sorridere.

"Se fossi ancora umano darei la mia anima per farmi mordere da te. Sarebbe qualcosa di intimo, solo io e te ed il mio tiepido collo pronto per essere morso da queste armi letali".

"Saresti disposto a perdere la tua umanità per me? A diventare un vampiro per l'eternità?"

"Certo. L'amore fa commettere follie."

Il viso del ragazzo si avvicina al mio.

"Più dolce sarebbe la morte se il mio sguardo avesse come ultimo orizzonte il tuo volto..."

"... E se cosí fosse, mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire".
Jimin continua la mia frase guardandomi dritta negli occhi con un timido sorriso sul suo magnifico volto marmoreo.

"William Shakespeare. Lui si che ne sapeva tante"dice.

Lentamente i miei occhi tornano ad essere scuri mentre i canini scompaiono. Il mio viso si fa un monumento alla meraviglia.

Il ragazzo si avvicina al mio orecchio ed il suo respiro accarezza teneramente il mio collo.

"Ci vendicheremo insieme di Jungkook ti va?" fa un sorrisino malizioso.

"Come desidera sir" rispondo sussurrandogli nell'orecchio "Occhio per occhio".

"Sarà divertente" ridacchia "Ho già in mente qualcosa".

"Sono cosí curiosa. Dai dimmelo"

Jimin mi rivela il piano sempre sussurrandomi nell orecchio per evitare che da fuori Jungkook possa sentirci.

"È geniale!" scoppio a ridere pensando già alla reazione che avrà il ragazzo.
"Dici che lo farà spaventare?"

"Peggio. Lo farà pentire per quello che ti ha fatto"

Lo guardo sorridendogli.

"Allora? Vuoi rimanare qui in bagno per tutta la notte o preferisci venire a riposarti su un grande letto comodo?"

Jimin mi porge la mano per aiutarmi a mettermi in piedi ma con un gesto fulmineo mi spinge verso di lui, petto contro petto. Pochissimi centimentri marcano la distanza tra i nostri visi.

"Jimin...!"

"Tu sei una ragazza forte e determinata Seoyeon. Se quel brutto pensiero dovesse ritornare nella tua mente tu caccialo, allontanalo, eliminalo con tutta te stessa. Vedrai che poi non tornerà mai più"

Mi stringo a lui in un dolce abbraccio avvolgendo il suo muscoloso torso con le mia braccia.

"Grazie. Grazie per esserci sempre, per aiutarmi nei momenti di difficoltà. Non riesco ad immaginare una vita senza di te, ti voglio per sempre accanto a me."

"Io ci sarò sempre piccola" dice accarezzandomi i capelli "Perché io ti amo".

I nostri volti si avvicinano, i nostri respiri si mescolano. Le labbra si socchiudono in un timido bacio che si fa sempre più desideroso.

"Ti amo Jimin"

Jimin mi sbatte contro il muro e posiziona le sue braccia ai lati della mia testa. Mi bacia e segna una scia di baci che va fino al collo. Mi lascio sfuggire un timido gemito percependo le sue grandi e soffici labbra sulla mia pelle, ora arrossata là dove mi ha baciata.

"Stanotte ti voglio mia" dice continuando a macchiare la mia pelle di baci come se stesse macchiando un'immacolata tenda bianca con della pittura.

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