Capitolo XIX

"Ma guarda guarda, stai diventando demone più in fretta di quanto pensassi!" E Gui passa una delle sue gelide mani sulla mia guancia per poi leccare con gusto le lacrime

"Deliziose! Così dolci ma allo stesso tempo amare!"

Io non voglio piangere, non voglio tutto questo, eppure ho ucciso di nuovo senza esitare. L'ho fatto con sadismo, volevo vedere quell'uomo morire sotto i miei occhi, volevo vederlo soffrire e lamentarsi dal dolore straziante che gli ho procurato con la mia lama. Ma non ero io quella. Ad uccidere quell'uomo è stato di nuovo E Gui.

"Che c'è dolcezza? Non ti sei divertita abbastanza? Vuoi forse uccidere qualcun altro per sfogarti? La lista dei miei nemici è lunga, ci sarà da divertirsi!"

"No, non me la sento E Gui... Basta così"

Il demone si avvicina pericolosamente a me mostrandomi i suoi grandi occhi neri e il suo sorriso sanguinario.

"Forse non ci siamo capiti. Questa non è una proposta, bensì un ordine. Tu continuerai ad uccidere per me, ora e per sempre."

Il demone mi prende per il collo con le sue fredde mani marmoree costringendomi a fissarlo

"Tu ora ucciderai per me altre persone. Solo così potrai diventare una di noi. Dovrai placare la mia fame insaziabile, dovrai badare a me fornendomi sangue ed anime. Dovrai continuare ad uccidere per me!"

Apre la bocca e la sua lingua è lunga e appuntita. Il suo sguardo è assetato, pazzo, psicopatico.

"Mollami! Ti sei già impossessato di me, mi hai fatto comportare da stronza nei confronti di Jungkook, mi hai fatto rubare cose appartenenti a Jimin, mi hai costretta ad uccidere persone che neanche conosco! Cosa vuoi ancora da me?!"

L'aria inizia a mancare, respiro a boccate.

"Piccola lo sai che dovrai uccidere Jimin vero? E non solo lui! Tu sei la mia assassina, ricordatelo!"

I suoi occhi mi fissano intensamente, la sua voce è divetata più profonda, tenebrosa. Non riesco a distaccare i miei occhi dai suoi.

"Strano che l'ipnosi stia perdendo il suo effetto così in fretta. Bhe, vorrà dire che ti incanteró con più potenza"

Il demone Jimin continua a fissarmi e finisco per perdermi nel suo sguardo.

"Tu ucciderai Park Jimin e chiunque io ti dica di uccidere."

"Io... Uccideró... Jimin e chiunque... Tu... Mi dirai di uccidere..."

Sento un vuoto nella mia mente, completamente annebbiata dalle parole di E Gui. Il demone mi scaraventa a terra.

"Seoyeon, Seoyeon, Seoyeon... Tu sei davvero diversa dalle altre: solitamente le ragazze che ipnotizzo non ragionano con la loro mente, bensì con la mia. Come mai tu riesci a pensare per conto tuo se sei ipnotizzata? Spiegamelo! La mia ipnosi ha forse perso il suo effetto?! Perché su di te non funziona come dovrebbe fare?! Chi sei tu per fare questo?!"

"Non lo so E Gui. So solo che devo uccidere Jimin. So solo questo."

"Questo non basta! Io voglio il completo controllo della tua mente!"

Il demone si avvicina di nuovo ferocemente a me, il suo volto disumano mi guarda con il suo classico sorriso maniaco

"Ora uccideremo alcune persone perchè ho di nuovo fame"  E Gui sfuma in una nuvola di fumo nero entrando nel mio petto impossessandosi del mio corpo.

Improvvisamente vedo tutto in bianco e nero, non ci sono più i rari colori che emergono da queste strade desolate. L'unico colore che vedo è il rosso vivo del sangue dell'uomo che ho appena ucciso.

"Vai nel vicolo cieco sulla destra, ci sono due uomini che stanno pestando un ragazzo. Vai e uccidili tutti!"

Sento dei lamenti maschili provenire non molto lontano da qui. Il mio udito si è sviluppato grazie alla presenza di E Gui nel mio corpo.

Mi dirigo verso il vicolo e, come mi ha detto E Gui, vedo due ragazzi incapucciati intenti a menare un ragazzo a terra che non sembra far nulla per difendersi, è esangue.

Senza farmi sentire estraggo con un gesto fulmino il pugnale dalla fondina, stringo saldamente il suo manico metallico nella mano.

Non appena uno dei ragazzi arretra per permettere al compagno di menare il ragazzo, conficco con un gesto netto il pugnale nella sua nuca. Il ragazzo emana un urlo straziante prima di accasciarsi al suolo.
L'altro ragazzo si volta sorpreso e tenta di rubarmi il pugnale, ma senza riuscirzi, perchè ora la lama si trova nel suo stomaco.
Lui mi guarda sgranando gli occhi e il sangue inizia a sgorgare dalla sua bocca a fiotti. Rigiro la lama nella ferita e il sangue impregna di rosso la felpa che indossa.
Dopo qualche istante, anche lui crolla a terra di fianco al suo compagno.

Mi dirigo verso il ragazzo a terra puntando anche a lui il pugnale, ormai ricolmo di sangue rubino che gocciola a terra macchiando il suolo sabbioso.

Il ragazzo alza lo sguardo

"Seoyeon...! Seoyeon sei tu!"

Il suo sguardo si sposta da me alla mano che stringe l'arma argentea

"No, non farlo! Seoyeon!!"

Il ragazzo si rivela essere Jungkook, lo guardo sorpresa.

"Aspetta... Tu non sei Seoyeon... Tu sei quel famoso E Gui di cui mi parlavano Taehyung e Jimin!"

Del fumo nero esce dal mio petto e la figura del demone assomigliante a Jimin si piazza davanti al ragazzo.

"Peccato, hai rovinato la sorpresa... Vorrà dire che ti uccideró con le mie stesse mani!"

E Gui solleva il ragazzo per il colletto del giubbotto sbattendolo contro una parete

"Ora mi diverto io a menarti piccolo vampiretto!"

Jungkook ringhia e mostra i suoi affilatissimi canini, i suoi occhi si illuminano di una luce vermiglia

"Oh, ma che paura! Guarda ho la pelle d'oca" risponde il demone.

Jungkook si libera dalla morsa di E Gui e con un forte spintone, lo fa cadere a terra contro la parete opposta. Il demone spalanca la bocca mostrando la sua lunghissima lingua appuntita bagnata di saliva e ringhia a sua volta contro il ragazzo.
Jungkook lo blocca ed E Gui gli tira un calcio dritto nello stomaco facendo piegare il ragazzo dal dolore. Sputa del sangue a terra e, dopo un ringhio potentissimo ricolmo d'ira, Jungkook atterra il demone Jimin.

"E così la vuoi vinta? Io non credo proprio... Ci vediamo... Jungkook...!" E Gui svanisce improvvisamente in una ombra più oscura del buio tornando nel mio corpo.

"Ora vuoi uccidermi? Su dai fatti avanti! Se ucciderai me ucciderai pure la ragazza... Chissà cosa penseranno gli altri quando verranno a sapere che il vampiretto novellino ha ucciso una povera umana preso da uno scatto d'ira! Un vampiro che non ha saputo gestire il suo potere!"

Jungkook si avvicina pericolosanente: i suoi occhi luccinano di una luce color porpora, i suoi canini sono pronti a fiondarsi nella mia carne.

"Suvvia! Fatti avanti! Uccidimi! Uccidi anche la ragazzina!"

Il ragazzo si tormenta e ringhia furioso. Rimane fermo, il suo corpo freme dalla voglia di fiondarsi su di me.

"Avanti! Ora che c'è? Hai forse cambiato idea?"

"Vattene Seoyeon! Vattene prima che sia troppo tardi!"

Rimango ferma immobile, E Gui mi impedisce ogni movimento.

"La ragazza è sotto il mio controllo, resterà qui ferma, tutto dipende da te!" e dalla mia bocca esce la risataccia tenebrosa e sadica di E Gui. Parla a Jungkook per mezzo della mia bocca, ma la voce che fuoriesce non è la mia, bensì quella demoniaca di E Gui.

Jungkook rimane fermo, respira affannosamente.

"Lo sapevo io. Sei tu oggi che ti sei intrufolato in casa di Jimin! Ti sei impossessato di Seoyeon e hai rubato quel foglio! Sei un lurido bastardo ingordo E Gui, ecco cosa sei. Meriti solo di morire!"

Jungkook si avvicina sempre di più mostrando i suoi canini acuminati e i suoi occhi rabbiosi color porpora.

E Gui scoppia in un'altra risataccia.

"Avanti, che cosa aspetti! Uccidimi!"

Ma Imprivvisamente Jungkook si ferma. Cerca di calmare il suo respiro e di placare la sua fame di morte. E Gui mi costringe a fuggire correndo via dal vicolo cieco mentre continua a sghignazzare tra sè. Il ragazzo rimane fermo in quel posto buio.

Prendo un taxi e torno a casa: lungo la strada E Gui continua a parlare nella mia mente, continua desiderare di uccidere persone, è affamato, psicopatico, completamente pazzo.

"Ragazzina, va tutto bene? Ti fa male la testa?"

"Uccidilo!"

"No..."Va tutto bene... Si, ho mal di testa..."

"Uccidilo!"

"Mi dispiace. Prendi un antidolorifico e vai a dormire, domattima starai meglio"

"Uccidilo Seoyeon, uccidilo!"

"Si, faró come mi ha detto lei. Ma non è nulla, mi passerà"

"Uccidilo!!"

"Lasciami in pace E Gui!"

"Come ha detto signorina? Non ho capito"

"Mi perdoni, stavo parlando tra me"

"Ho fame della sua anima! Ho sete del suo sangue! Devi ucciderlo Seyeon, per me! Per me!"

Arriviamo a destinazione e pago il tassista prima di rietrare a casa. Apro la porta e mi butto sul divano, esausta ed esaurita dalla voce assillante di E Gui.

Il demone esce dal mio corpo.

"Cosa ti prende ragazzina? Perchè non lo hai ucciso! Hai osato non eseguire i miei ordini!"

"Se lo avvessi ucciso non so come sarei tornata a casa. Ora per cortesia lasciami dormire, sono stanca"

E Gui sfuma via e finalmente posso godermi un pó di tranquillità. Strano che mi abbia ascoltata.

Mi sistemo velocemente e vado a dormire, il sonno mi cattura immediatamente, come una ragnatela con una farfalla.

All'improvviso appare nella mia mente una visione nitida, tanto vera da non sembrare un sogno.
Jungkook, avvolto in una nube di fumo blu, si avvicina a me, il suo sguardo è gelido

Mi cattura e, dal nulla, mi ritrovo di nuovo nella classe della vecchia scuola abbandonata incatenata a terra.

Non riesco a parlare, la mia voce esce dalla mia bocca senza suono. Inutile continuare a provare.

Jugkook, o meglio, il demone Jungkook chiude le porte della stanza tetra e completamente buia. Scoppio a piangere ed urlo, ma niente, il demone mi rinchiude in quell'orrido posto.

"Ti prego noo! Ti scongiuro!" continuo ad urlare, ma par che non mi senta.

Le porte sono chiuse, dentro questa stanza regnano le tenebre. Ho paura, tremo.

L'unico spiraglio di luce proviene dalla serratura: avvicino l'occhio per scrutare fuori ma l'unica figura che vedo è quella del demone, il quale inserisce le chiavi imprigionandomi nel buio.











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