Capitolo IV

Le sue labbra si stringono alle mie cercando di catturare il sangue che lentamente fuoriesce dal mio labbro. Non riesco a muovermi, il mio corpo non reagisce fino a quando, improvvisamente, il ragazzo mi spinge via da sè urlando.

Guardarlo mi terrorizza: gli occhi cremisi brillano in mezzo al suo viso latteo, la sua morbida bocca è sporca del mio sangue ma subito se la pulisce passandoci il dorso della mano

"Io.. Io... Non volevo"

Si riavvicina a me ma lo spingo via con tutta la mia forza per poi uscire dalla stanza.

Cosa cazzo gli è preso? Cos'è quel ragazzo che sembra essere uscito da un film horror??

Vado in bagno, mi do una rapida occhiata allo specchio e vedo che il mio labbro è leggermente violaceo per via della sua foga nel succhiarlo;
Mi siedo a terra contro la parete, coprendomi il viso con le mani

"Non è normale tutto questo, il suo viso, i suoi occhi, tutto è innaturale! " scoppio a piangere dalla paura, singhiozzo, le lacrime mi inumidiscono il viso quando sento dei passi avvicinarsi, alzo la testa e lo vedo, Jimin.

"Vattene" dico ferma, ma lui pare non darmi retta e resta in piedi davanti a me

"Vattene ho detto" niente da fare, ora si inchina davanti a me

"Sei forse sordo!? Non ti voglio vedere!"
Il ragazzo non se me va, anzi, ora è proprio seduto davanti a me. La sua presenza mi terrorizza.

"Mi dispiace Seoyeon, ti ho spaventata..."

Alzo la testa e lo guardo con tutta l'ira che scorre in questo momento nel mio corpo

"Cosa sei? Non sei di certo una persona come le altre, dimmi che cosa sei, dimmelo o rischio di impazzire! "

"Sono di carne e sangue, ma non sono umano. Ho perso quel poco di uminità che mi restava"

"... Cosa intedi dire con questo? Sei un mostro?"

"Non proprio... Un vampiro"

"Ah menomale che non sei un mostro!" sbotto sarcasticamente girandomi dall'altra parte, lui ridacchia

"Io sono un vampiro ricco e famoso, i mostri che dici tu sono solo proletariato" ride, ma girandomi verso di lui guardandolo accigliata cambia completamente espressione diventando più cupo.

"Dunque tu sei un vampiro... Sei malvagio...Tu uccidi..."

Il ragazzo alza lo sguardo fissandomi dritta negli occhi

"Il male è un punto di vista, Dio uccide indiscriminatamente e così fanno quelli della mia specie, perchè nessuna creatura di Dio è come noi... nessuno e simile a lui quanto noi"

"Tu... Vivi cibandoti di uomini?"

"si."

Mi fissa serio negli occhi per qualche istante per poi scoppiare in una grossa risata

"Tu davvero credi che sia uscito da un romanzo horror del 1800? Ma dai! Secondo te io vado in giro ad uccidere le persone solo perchè ho fame?" la sua risata risuona nella stanza

"Vaffanculo ci avevo creduto!" quasi scoppio a ridere anche io "Allora di cosa ti cibi sentiamo"

"Bhe, oggigiorno nel 2019 si puó chiedere sangue in ospedale, solitamente te lo danno in buste"

"Che schifo"

"Dipende il tipo a non mi piace, io preferisco lo zero negativo ma anche l' ab non è poi così male"

"Mi sta salendo la nausea"

"Ah scusa mi dispiace"

Mi tocco il labbro e vedo che esce ancora un pochino di sangue, Jimin allunga una mano per pulirmelo

"Giù le zampe se non vuoi che ti morda la mano e ti stacchi un dito"

"Aigoo volevo solo aiutarti..."

Sento che sono stata troppo dura con lui, forse per via dello spavento, della paura, delle milioni di emozioni che scorrono dentro di me ora

"... Mi dispiace, mi hai spaventata"

"Tranquilla... Dopotutto è solo colpa mia, non ho saputo resistere al tuo sangue, ti ho ferita?"

"No, va tutto bene, è che non mi aspettavo una reazione improvvisa come quella"

Rimaniamo per un pó in silenzio fino a quando, vinta dalla curiosità, decido di capire meglio che persona è.

"Sei nato vampiro?"

"No, lo sono diventato l'anno scorso, sono ancora un novellino"

"L'anno scorso? Come?"

Jimin tira un grosso sospiro prima di iniziare a parlare con tono più rattristato

"L'anno scorso, prima dell' uscita del nuovo album Wings, stavo affrontanto un brutto periodo, anzi, diciamo un pessimo periodo: mio padre è stato assassinato e il colpevole è fuggito. Ho perso una delle figure più importanti della mia vita, mio padre era tutto per me. La polizia fece di tutto ma non riusciti a trovare il colpevole, io ormai mi davo per perso. Iniziai a saltare gli allenamenti, a non mangiare e a non dormire fino a quando il direttore non mi disse che, se non fossi migliorato, mi avrebbe espulso dalla band. Non potevo permettermelo, ho pianto per tante notti, ma poi mi fu proposta una scelta: uscire dalla band oppure sottopormi ad un "esperimento" e continuare la carriera; inutile dire che non ci pensai su due volte e scelsi la seconda opzione"

"Esperimento?" dico perplessa

"Si. Una sera mi hanno portato in un quartiere poco noto a Seoul, per la precisione da un tatuatore, un ragazzo che, se non fosse per i suoi tatutaggi che gli coprono interamente il corpo, risulterebbe quasi trasperente per via del suo pallore. Mi hanno fatto accomodare su una sedia, ricordo ancora quello che quel ragazzo mi disse

"I tatuaggi durano per sempre, una volta fatto non potrai più tornare indietro. Potrai cercare di rimuoverlo ma la pelle non tornerà mai come era prima".

Non capivo, perchè farmi un tatuaggio? In ogni caso dissi di procedere. Poi quel ragazzo si è avvicinato a me, al mio collo per poi mordermi affondado i suoi canini nella mia carne; provai un dolore lancinante, urlai, dai miei occhi uscivano lacrime che, prima di svenire, vidi di color verde e blu. Ancora oggi non capisco il motivo di quei colori, forse sono il colore dell'anima che se ne va dal corpo... " fa una piccola pausa guardando verso il basso

"Una volta svegliato, mi sentivo una nuova persona, completamente diversa e rinata, ma quella bella sensazione duró poco perchè poco dopo ebbi un conato di vominto e rigettai."

"Aigoo"

"Mi hanno detto che il mio corpo stava rigettando quel poco di umano che mi era rimasto, i vampiri non si nutrono del cibo normale, ma come puoi ben sapere, di sangue"

"Come hai reagito quando l'hai saputo...?"

"Avevo paura, provavo disgusto. Inoltre per me dormire era diventato impossibile. Quella notte mi apparve come un coro di donne sussurranti, tutte mi chiamavano, mi dicevano che ormai ero perso, mi attiravano a loro come il canto delle sirene, non riuscivo ad ignorarle, stavo impazzendo. Ero terrorizzato e bramoso di sangue."

"Deve essere stato terribile..."

Jimin, dagli occhi cupi, alza lo sguardo guardando il soffitto serio

"Quest'insaziabile sete di sangue, solo perchè volevo essere perfetto, ora sto vivendo nel peccato. Il tempo scava rughe sul volto delle bellezza, ma io ho fottuto il tempo e così sono diventato un eterno peccatore, un mostro...un vampiro. Da quel momento la via vita è cambiata totalmente, non ero più il ragazzino immaturo Jimin, ero diventato una creatura di cui io in primis ne negavo l'esistenza"

Vedendolo in quello stato, provo pietà per quel ragazzo

"Io non ti conosco da molto, non so chi sei veramente ma credo che tu non abbia fatto questa scelta in mala fede, credo che tu volessi solamente ritrovare la felicità. Tu non ne sapevi nulla di cosa si trattasse l'esperimento, hai solo agito con il tuo cuore non fartene una colpa"

"Non lo so. Mi hanno spiegato che, dopo essere diventato vampiro, avrei avuto delle difficoltà, bere sangue già per me era una prova. Ricordo che all'inizio non accettavo ancora l'idea di essere diventato vampiro, mi rifiutavo di berlo e ho trascorso giorni in cui provavo dolori da ogni parte, la gola e gli occhi mi bruciavano come se fossero attaccati da fiamme roventi. Mi sono chiuso in camera mia chiudendo tutte le tende perchè il sole mi bruciava anche lui, dal momento che ero troppo debole; se un vampiro non si nutre di sangue almeno una volta al giorno, è più debole e facilmente attaccabile dalla luce e non solo. Poi, stremato dalla sete, ho deciso di berlo, a dir la verità ho bevuto tutte le buste che mi hanno portato" ride

"Ti sei sentito meglio?"
"Oh si, mi sono ripreso nel giro di poche ore. Mi sono guardato allo specchio e ho visto che ero dimagrato tantissimo, 7 chili avevo perso."

"Aspetta... Non dirmi che i post che giravano al tempo in giro su internet sulla tua presunta super-dieta erano legati alla tua trasformazione...? "

"Si, ho usato la scusa della dieta per giustificare il mio visibile cambiamento"

Nella stanza cala il silenzio fino a quando quel triste silenzio viene di nuovo rotto dalle sue parole

"Mi dispiace per prima, sono stato vinto dall'istinto che ancora non sono pienamente in grado di domare, sono stato orribile"

"No, non sei stato orribile, non preoccuparti ora capisco. Prima non capivo il motivo dei tuoi cambiamenti, voglio dire, in un primo momento avevi gli occhi chiari dovuti alle lentine poi improvvisamente si sono fatti quasi neri"

"Ah le lentine, le uso per coprire questo problema, non hanno funzionato questa volta, strano... Di solito riescono a coprire i cambiamenti..." rimane preoccupato

Poi, si alza in piedi come se nulla fosse e mi porge la sua mano per farmi alzare

"Ti va di continuare a ballare con un vampiro?"




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