XV
-Ho finito tutti i compiti! Ora possiamo giocare!- La bambina entrò saltellante nella camera del fratello con in mano un libro teso in avanti come a dimostrare la verità di ciò che aveva appena detto.
Peter la prese in braccio. -Mamma sarà fiera di te! Però prima fammi controllare se sono giusti.
-Ma Peet! Tu sei dislessico.
Il ragazzo sorrise. -Hai ragione. Ti va di leggermi ciò che hai scritto?
La piccola annuì. -La prima domanda chiede: "Secondo la mitologia greca, chi erano i tre dei più potenti?" E io ho risposto...
-Ade, Zeus e Poseidone- sbottò tutt'un tratto lui, d'impulso. Non gli pareva di aver mai studiato seriamente la mitologia greca, eppure gli sembrava di saperlo da sempre.
La bambina lo osservò mordendosi il labbro inferiore. -Uhm, allora ho sbagliato. Avevo scritto: Crono, Crio e Giapeto
Bob pensò Peter involontariamente sentendo l'ultimo nome. Non sapeva il perchè, ultimamente pensava e faceva cose senza senso. Per non parlare dei sogni.
Peter alzò gli occhi sulla sorellina. -No, Prim è sbagliato. Crono era il re dei Titani e viveva sul monte Otri. Mangiò i suoi quattro figli per paura di venire detronizzato, come lui aveva fatto con il padre Urano. Ma il quinto figlio, il piccolo Zeus, venne salvato dalle grinfie del padre grazie alla madre Rea, che diede da mangiare al marito una pietra, al posto del piccolo. Il dio crebbe sull'isola di Creta, allevato da una pecora il cui vello aveva potere magnifici, nascosto a tutti, e quando fu pronto, si presentò sul monte Otri, fece vomitare al padre i suoi fratelli che avevano continuato a crescere nello stomaco di Crono, e lo mandò al Tartaro. Poi i tre fratelli maschi si divisero il regno: Posidone si prese il mare, Zeus il cielo, e Ade gli Inferi, divenendo "I tre pezzi grossi".- Quando finì, Peter era esterrefatto. Come faceva lui a saperlo? Da dove gli erano uscite quelle parole?
A quanto pare pure la sorellina era stupita di questa improvvisa "botta culturale" del fratello, perchè, dopo averlo guardato a lungo disse: -Okay. Non pensavo fossi un esperto di mitologia greca.
Peter si grattò la nuca, agitato. -Nemmeno io...
-Comunque basta parlare di compiti. Sai che domani verrà una ragazza a spiegarci l'arte dell'architettura dell'antica Grecia?- lnformò lei, leggermente annoiata.
-Ah si?
-Pare sia un'architetto molto famosa e ambita e, dato che in classe stiamo trattando l'antica Grecia, la preside non ha perso tempo ad invitarla- La piccola alzò gli occhi al cielo, come se la cosa non le andava a genio. -che noia- aggiunse, poi
Peter non sapeva perchè, ma voleva ribattere. Forse l'architettura non era così male, se spiegata dalla persona giusta...
Ma invece disse: -Hai ragione, piccola!- E le scompigliò i capelli scuri. D'un tratto si sentì lo scattare di una serratura.
-Mamma! Avrà portato qualche dolciume dal negozio!- e uscì correndo.
La famiglia di Peter era composta infatti da sua sorella Prim e sua madre, che lavorava, anche se da poco, nella piccola pasticceria di New York "Dolcezze d'America". Del padre, invece, si sapeva solo che aveva divorziato con la madre poco dopo la nascita di Prim, quando Peter aveva 8 anni.
Il ragazzo, dal canto suo, contribuiva a mantenere la famiglia dando lezioni di nuoto estremo alla nota piscina "Percy Jackson", la più grande di tutti gli Stati Uniti. Era stato facile ottenere quel lavoro, Peter non se ne capacitava proprio. Gli era bastato solo candidarsi e fare qualche prova e ora eccolo qua, con un lavoro in una piscina famosa e a fare il mestiere che amava tanto.
Angolo autrice
Allora, pandacorni! Vi piace? Giuro che poi capirete tutto. Scusate se stavolta magari è un po' lunghetto, ma dovevo spiegare com'è la situazione familiare del nostro ""nuovo"" personaggio. Sappiamo che non ha un padre e che ha una sorella di nome Prim. Fin qui tutto normale. Ma quali arcani misteri nasconde tutta questa normalità?
No okay sto blaterando di nuovo cose senza senso,
Scherzi a parte, alla prossima
Ciauzzz
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