Perché sei tu / 3 Final

Pov's Caroline

Mi accarezzò sui capelli, ritrovandosi ogni tanto ad aricciarre qualche mia ciocca, sulle sue dita e Dio! Se mi sentivo in pace.

Così in pace, che sentivo di essere più leggera. Galleggiante in quell'aria che sapeva di lei e tranquillitá, più in pace con la mia anima, che sino a qualche giorno fa non era altro che tormentata.

Ma ora... Ora, era tutto più diverso.

"Ti ricordi da dov'è incominciato tutto?" Gli chiesi, standome tra le sue braccia, guardandola negli occhi.

Quegli occhi, che per me erano come un libro aperto, per quanto trasparenti erano.

All'interno riuscivo a leggervi tutto. Ogni cosa che sentiva, come quelle che il più delle volte, tentava di nascondermi. Ma non ci riusciva.

Capivo quando tentava di rifilarmi qualche balla.

Sapevo come era fatta, come sapevo cosa pensava.

"Sí".
Rispose sorridendo, mentre prendeva a spostarmi alcune ciocche di capelli dal mio viso.
"Come potrei mai dimenticarlo?"
Aggiunse, baciandomi le labbra.

D'altronde anche io. Il nostro primo incontro sarebbe rimasto per sempre marchiato come fuoco indelebile nel mio cuore e che niente e nessuno sarebbe mai riuscito a cancellare.

Chiusi gli occhi, rispondendo con trasporto a quel bacio, carico di estaticitá, non passò poi dal momento che i nostri abiti volarono a terra, pronte per amarci finché la stanchezza non avrebbe preso sopravvento .

Finché il sonno, poi, ci trasportò nel nostro mondo fatto di sogni e desideri. Dove noi due e solo noi eravamo insieme. Nessun problema ad intaccare nella nostra relazione. Come anche nella realtà doveva essere.

Ma non è sempre rose e fiori, e questo si sa.

***

Pov Reea

Mi svegliai con i raggi lunari che filtravano dalla finestra.

Non sapevo che ora si fossero fatte, finché poi non controllai sulla sveglia poggiata sopra il televisore, che girava a vuoto su un canale.

Erano le 20:00, e mancava ancora poco tempo da passare con la mia ragazza.

E nel pensarla, molto lentamente, spostai lo sguardo sulla sua figura ancora dormiente.

Era così bella nel suo sonno. Così bella che avevo paura di rovinare il bellissimo sogno che stava facendo.

Cosa che deducevo dalla sua espressione serena e il sorriso che aveva sulle labbra.

Peccato che il mio di sogno, fosse andato a farsi benedire.

Chinandomi molto lentamente le baciai la fronte, facendo aderire ancora di più i nostri caldi corpi, liberi come anime.

Poi spostai le labbra sul suo nasino, lasciandole un piccolo delicato ma dolce bacio.

E infine sulle sue labbra, rubandole un sfuggito bacio.

Il mio braccio addormentato, che si trovava ancora sotto la sua testa, non lo spostai.

Volevo solo che dormisse serenamente, non volevo disturbarla.

Stavo per sdraiarmi anche io, o almeno questa era la mia idea, prima di sentire sussurrare qualcosa dalle sue labbra.

Ma non capii cosa stesse dicendo.

Così con un mezzo sorriso, mi chinai nuovamente con l'orecchio vicino alle sue labbra dischiuse, in attesa di sentire di nuovo.

E poi ecco. Il suono più bello fra tutti.

"Reea".

Ecco cosa era, il mi nome sussurrato dolcemente. Come se fosse la melodia più bella fra tutte.

Con il cuore destabilizzante, mi sdraiai, stringendola a me, nel modo che i nostri sogni si unissero in una sola cosa.  Come lo eravamo noi.

Unite e senza intralci.

"Ti amo".
Le sussurrai, chiudendo gli occhi.
Cosciente del fatto che  molto probabilmente lei non mi aveva sentito.

Ma andava bene così. Sapeva che l'amavo, quanto lei amava me.

Sapeva che l'amavo più che di qualunque cosa al mondo.

Lei era la mia lei. Il mio ossigeno neccessario. La mia essenza.

Lei era il tutto di cui mi serviva per vivere.

                            The End.



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