Sarebbe più facile.

Sarebbe più facile morire, che vivere con il peso del dolore sulle spalle, che non ti lascia mai, mai, un momento per riposare. Sarebbe più facile sparire dal mondo, senza avvisare nessuno, e andarsene in una terra lontana, lontano dai ricordi. Sarebbe facile dimenticare le morti, le gioie e gli amici, perchè ricordarsi fa male. Sarebbe più facile non essere me stesso, non avervi mai conosciuto. Sarebbe più facile non essere mai nato, non esservi mai diventato amico, non avervi mai amato, non essermi mai sentito amato da voi. Sarebbe più facile fingere di aver ricucito le cicatrici, e mentire alla gente, dicendo che è passato.

Ma, no, non è per niente facile.

Come posso dimenticare? Come posso anche solo per un istante? Dimenticare voi, dimenticare quello che ero, quello che eravamo. Voi siete morti, e io sono vivo. Perché non sono con voi? Avevamo promesso di stare sempre insieme, sempre. Io, ve lo avevo promesso. Ma la Morte ha preso proprio voi, ma mi ha risparmiato a un destino più crudele.

Mi sento sempre così in colpa. Io non vi ho salvato. È colpa mia, e tutta colpa mia. Perché sono stato così egoista. Perché voi e non me? Perchè?

Sento sempre la vostra presenza, sapete? Vi vedo ovunque, in chiunque.

Vedo te, Ramoso, in Harry, ovviamente. E rivedo tu ed io in Fred e George, sempre pronti allo scherzo. Ti rivedo nelle foto di Quidditch che riesco ad adocchiare dai giornali che quelli dell'ordine portano qui. Ti rivedo nell'inverno, e ricordo le nostre scampagnate Malandrine alla ricerca di qualcosa di non definito.

Rivedo te Lily, negli Weasley e nella Granger, rossi e super-perfettina. Ti rivedo bei libri, che amavi tanto. Ti rivedo negli occhi smeraldo di tuo figlio. Ti rivedo nella primavera, e nei fiori eleganti che sbocciano ad Aprile. Ti rivedo nel vento, ti rivedo in tutte le madri che ho visto, che amano i loro figli più di sé stesse.

Vedo te, Marlene, in tutte le chiome bionde, e mi sento un nodo alla gola, come se una di loro si girasse e ti vedessi ancora. Ti rivedo anche in mia cugina Tonks, impacciata e divertente. Ti rivedo nella spensieratezza dell'estate e nelle risate delle persone. Ti rivedo nel sole, splendente come lo eri tu. Ti rivedo nella giovinezza che percepisco negli occhi dei ragazzi.

Non sono stato all'altezza di voi, e lo so. Fratello, amico e innamorato.

Mi rammarico delle risate fatte, dei sorrisi, degli abbracci, dei baci, delle passeggiate, delle litigate, delle feste, perchè anche se sono state molte, a me non sembrano abbastanza.

Non è vita senza di voi. Io non sono Sirius senza di voi. Non sono la vera essenza di me stesso, che voi conoscevate così bene.

A volte tiro fuori le vecchie foto di Hogwarts, sapete? Quelle che tu, Lily, ti ostinavi a fare continuamente, dicendo che un giorno le avremmo riguardate insieme, da adulti, e avremmo riso.

Non le abbiamo mai guardate insieme, e io non ho riso, vedendole.

Magari voi ora mi stato ascoltando, magari mi stato guardando. Tu, James, ridendo, perchè non sono mai stato così melodrammatico, vero, amico? Tu Lily, non so.. forse staresti piangendo, ricordo che ti emozionavi per ogni singola cosa. Tu, Lene, mi starai guardando, scuotendo la testa, e forse ripetendo -non dire così-, trattenendoti dall'urlare e mandare al diavolo chiunque.

Sarebbe davvero bello. Pensare che voi, ci siete ancora, sottoforma di fantasma inquietante, ma ancora capaci di pensare.

Mi mancate, sempre. Non c'è giorno in cui io non vi cerchi, anche se so che non ci sarete più.

Ma vi raggiungerò, ve lo giuro. E finalmente, saremo di nuovo, inequivocabilmente, noi.

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