Capitolo 8 - Un bacio rubato
<<... Ren, ti obbligo a baciare a stampo Akira.>>
A quelle parole, nella stanza si creò una confusione assurda: molti ridevano, alcune ragazze guardavano Akira e Ren come degli avvoltoi guardano dei cadaveri, e altri invece bisbigliavano cose incomprensibili tra di loro. In tutto questo, Akira rimase fermo dove era, mentre gli veniva un tick nervoso ad un occhio. Invece Ren, era rimasto pietrificato: non si muoveva per niente e il suo respiro era così lieve che il petto a malapena si alzava e si abbassava alla vista. Prima che tutti si calmassero passarono almeno cinque minuti, e allora Aoi disse:
<<Forza Ren! Tanto la tua fidanzata non è qui.>>
"Perché a me? Cosa ho fatto per meritarmi questo, cosa?! Ora di sicuro, oltre alla vergogna di baciare questo qua, se Yuna lo viene a sapere mi lascerà..." pensò il moro, mentre si tirava in avanti per arrivare ad Akira, che rimase fermo fissando con sguardo assassino Aoi.
<<Ehi albino, se ti avvicini magari facciamo prima.>> lo chiamò Ren.
<<No Ren, ho detto che tu devi baciarlo a stampo, non che VI DOVETE baciare.>> fece notare Aoi. Ren lo guardò scioccato, per poi sospirare e tirarsi ancora più avanti per baciare Akira. Appena le sue labbra sfiorarono quelle di Akira, arrossì, ma baciò comunque il ragazzo a stampo e si tirò velocemente indietro, mentre molti ridevano e alcune ragazze quasi svenivano. Da quel momento, il gioco proseguì calmo fino all'ultimo turno, che era di Akira. Secondo le regole che usavano, se qualcuno sceglieva Verità, il turno dopo avrebbe dovuto automaticamente scegliere Obbligo e viceversa, e Aoi aveva già scelto Verità. Allora Akira, dopo qualche minuto di riflessione, disse:
<<Aoi, ti obbligo a tornare in camera in mutande>>
Tutti scoppiarono a ridere come dei pazzi, perché per tornare in camera Aoi doveva passare davanti alla reception. Inizialmente, Aoi si rifiutò, ma quando si trovò costretto sotto minaccia a fare quell'obbligo, si tolse la maglietta e i pantaloni e tornò in camera, accompagnato da tutti quanti eccetto Ren, che volle rimanere nella sua stanza.
*****
Quando Akira rientrò, trovò tutte le luci spente e Ren sul letto, che gli dava le spalle. Allora si spogliò e si mise il pigiama, sdraiandosi poi anche lui sul letto, dando le spalle al moro. Mentre ripensava a tutta la giornata, come era solito fare prima di addormentarsi, gli tornò in mente il bacio. Inizialmente, tentò di ignorare la faccenda, ma dopo un po' non ci riuscì più e disse:
<<Ren? Sei ancora sveglio?>>
<<Si...>> rispose il moro, con tono evidentemente infastidito.
<<Senti, per prima... scusa se non ho detto nulla, ma ero troppo concentrato nel pensare ad una vendetta adeguata.>>
<<Non fa niente, lascia perdere. Tanto era solo un bacio per un gioco...>>
<<Ren...>>
<<HO DETTO LASCIA PERDERE!>> urlò Ren, zittendo Akira, che non mollò comunque e abbracciò il moro, che non respinse l'abbraccio, addormentandosi dopo poco. Solo allora Akira sciolse l'abbraccio, ringraziando mentalmente il buio della stanza per aver fatto sì che non si vedesse che era arrossito e che, soprattutto, non lo avesse visto Ren.
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