Capitolo 34 - Dopo la quiete...

Ren si alzò di buon'ora per andare da Akira, non avendone avuto la possibilità il giorno antecedente. Infatti quando due giorni prima Akira si era risvegliato era rimasto con lui fino a tarda  sera, superando anche l'orario di visita degli ospiti e ottenendo che, una volta tornato a casa, crollasse per il sonno mancato durante tutto il tempo in cui Akira era stato in coma e risvegliandosi poi alle otto di sera del giorno dopo. Sua madre si era preoccupata per tutto il giorno, e solo il vederlo scendere per la cena l'aveva calmata, placando le sue paure. E così, non potendo esserci andato il giorno precedente, si stava preparando per andare da lui in quel momento. Non guardò nemmeno il telefono, dimenticandolo sulla scrivania della sua camera, e non fece colazione, tanto era ansioso di vedere Akira. Il moro uscì di casa camminando a passo svelto e portando con sé un ombrello, dato che nonostante le previsioni meteo dicessero il contrario, il cielo prometteva pioggia con i grossi nuvoloni neri che si addensavano sopra la città e i tuoni seppur ancora deboli che sembravano diventare sempre più forti. Lungo la strada il ragazzo incontrò Yui e Shiori con i quali si fermò a parlare per un po'.

<<Da come ti sei ripreso, deduco che Akira sta bene. Io e Shiori stavamo pensando di passare nel pomeriggio a fargli visita.>> disse Yui sorridendo nel vedere il moro che, seppur ancora magro, non sembrava più il fantasma che era sembrato a molti per lungo tempo.

<<Si, sta bene. Ieri non sono potuto andarlo a visitare purtroppo perché mi sono svegliato molto tardi, ma ci stavo andando proprio ora.>> rispose Ren sorridendo contento, prima che Shiori guardasse l'orologio e decretasse:

<<Yui è tardi, dobbiamo andare su. Ci vediamo oggi pomeriggio Ren, buona visita e salutaci Akira mi raccomando.>>

La ragazza, appena il castano le disse che era tardi, gli schiaccio un piede con un tallone colpendolo molto forte, ma poi iniziò a camminare, salutando Ren che ricambiò con un cenno della mano. Il moro riprese allora a camminare verso l'ospedale a passo spedito, sia per recuperare il tempo perso che per evitare la pioggia che ora sembrava incombere imminente, con i tuoni che risuonavano con una forza incredibile nel cielo e per le strade della città e con le isolate gocce d'acqua che bagnavano il terreno lasciando la loro forma circolare su di esso. Una volta dentro all'ospedale, Ren andò a passo sicuro verso il reparto in cui si trovava Akira, incontrando lungo il cammino un paio di barelle che venivano trasportate con urgenza da qualche parte da alcuni medici o infermiere. Il ragazzo non ci fece caso, e quando arrivò davanti alla stanza di Akira fece un profondo respiro afferrando la maniglia e pensando attentamente a cosa dire prima di entrare con un sorriso a trentadue denti dicendo solarmente:

<<Buooongiorno Akira! Scusa se ieri non sono venuto, ma oggi sono qui tutto il giorno.>>

L'unica risposta che giunse alle sue orecchie fu il silenzio e, quando Ren aprì gli occhi, davanti si trovò una stanza vuota e il letto sfatto con accanto i macchinari attaccati al nulla. Il moro uscì immediatamente dalla stanza e chiese alla prima infermiera che passava di lì dove fosse Akira. La risposta che gli arrivò fu quasi coperta dal tuono fortissimo di un fulmine che si era schiantato a terra poco lontano, proprio mentre la pioggia iniziava a scendere copiosamente dalle nuvole, con il suo scroscio forte e continuo.





-----------------
Eeed eccoci qui, a uno dei 5 capitoli finali della storia, ma non vi dico quale dei 5 è perché sono una persona malvagiah u.u
Evviva Shiori che fa sempre casini e la pioggia. Io adoro la pioggia, soprattutto quando sono a scuola. Mi rilassa sentirla scrosciare fuori dalla finestra, e anche il ticchettio delle gocce che sbattono sul vetro *parla quello che cerca in tutti i modi di sentire il tic tac del suo orologio per non sentire i professori che spiegano*
No, non sono pazzo, semplicemente mi annoio. Ho convinto quella di italiano che mentre disegno mi concentro di più per disegnare durante le sue lezioni. Di norma disegno GhiraLink, Link e Zelda o Link da solo, ma sinceramente dovrei iniziare a disegnare altro, ahahah.
E vabbè, vi lascio. Ciaus

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top