Rumore, sentivo soltanto rumore, ovunque. Cercavo di muovere la testa ma mi faceva male, come se mille aghi si infilassero al suo interno, in uno stesso istante.

Un vago ricordo raffioró nella mia mente; urla, tantissime urla, gente che correva in ogni angolo, feriti a terra, persone calpestate, era come stare all'inferno. Una bomba, ecco ció che aveva provocato quel caos, un insegnificante oggetto, mortale, che aveva causato la fine delle vite di molte persone: bambini, uomini, anziani e tanti altri, che non avevano nessuna colpa, ma soltanto la sfortuna di essersi trovati nel luogo sbagliato al momento sbagliato.

E io ero uno dei pochi sopravvissuti con un dolore alla testa, ma ero vivo e questo era quello che importava. Ricordo ancora che non riuscí ad alzarmi; nonostante ció peró, riuscí a vedere il sangue in ogni dove, in ogni angolo piú nascosto, persone stese per terra: morte o no non potevo saperlo, in quel momento avevo soltanto paura, sapevo che una cosa del genere non me la sarei mai piú dimenticata e dal quel momento vidi tutto buio, riconoscendo che presto sarei andato incontro alla morte.