3.
Sentii le calde labbra di Liam sulle mie ed ebbi qualche frazione di secondo di incertezza, prima di staccarmi alquanto bruscamente.
"Ma che fai?" gli dissi forse alzando un po' troppo la voce
"S-Scusami, non so che mi è preso, davvero" mi disse quasi spaventato
"Senti, sei molto carino, ma è la mia prima sera al college e già vuoi provarci con me? E poi, non bacio nessuno prima di averlo conosciuto bene, magari con un appuntamento" dissi sorridendo e rivolgendogli uno sguardo ammiccante nell'ultima parte di frase, tentando di fargli capire come comportarsi e di sciogliere un po' la tensione.
"Afferrato, capitano" disse facendo il gesto che un soldato rivolge al proprio comandante "Ne terrò conto" ridacchiò.
Aveva davvero un bel sorriso ed in generale era tutto bello, non avevo niente da dire in contrario.
Senza rendermi conto, camminando e facendomi seguire da lui, eravamo arrivati davanti alla porta della mia camera, così lo salutai.
"Buonanotte, Liam"
"Buonanotte, dolcezza"
** 1 settimana dopo **
Mi trovavo davvero bene al college.
Ero sempre più legata con Connie ed Amber ed avevo imparato a conoscerle benissimo, ed in più con Liam andava tutto a gonfie vele. Dopo la prima sera mi aveva chiesto di uscire, e poi di nuovo, ed ancora un'altra volta. Alla terza volta ci siamo baciati dolcemente, più volte.
Le lezioni a scuola andavano bene, molte materie mi piacevano e riuscivano bene. Alcune proprio non le sopportavo, come matematica, ma riuscivo comunque a prendere voti sufficienti quindi mi accontentavo.
L'unica cosa che proprio non andava bene era Bastian.
Bastian, con cui mi sono ritrovata in classe insieme.
Bastian, con cui mi sono ritrovata in un gruppo per un progetto di letteratura insieme.
Bastian, che non ha mai perso occasione per dirmi quanto mi stessi sbagliando sul conto di Liam, "ti spunteranno le corna prima che te ne possa nemmeno rendere conto" oppure "tanto ti molla appena gliela dai".
Sempre Bastian che, non appena mi incrociava in un corridoio, iniziava a prendermi in giro, manifestando tutto il suo odio nei miei confronti.
Per il resto, andava tutto bene.
** un'altra settimana dopo **
Liam mi aveva chiesto di essere la sua ragazza. Io gli avevo detto di sì, naturalmente, e ci eravamo baciati. Appassionatamente, stavolta, ma allo stesso tempo con la dolcezza che lo contraddistingueva in qualsiasi cosa. Appena Bastian l'aveva saputo aveva lì per lì fatto finta di vomitare, ma poi aveva stretto i pugni, preso un respiro profondo e se n'era andato. Era arrabbiato. Lo sapevo perchè lo faceva sempre da piccolo, quando litigavamo e non voleva continuare a farlo, o quando i suoi genitori lo obbligavano a fare qualcosa che non gli piaceva fare. In quella settimana mi resi conto che in molti suoi comportamenti si poteva ancora riconoscere il piccolo Bastian che avevo sempre adorato negli anni della mia infanzia, ed ero felice di poter essere la sola in tutto il college a poterlo notare.
** un mese dopo **
Andava tutto così dannatamente e stranamente bene. Non avrei potuto desiderare e sognare di meglio di un ragazzo premuroso ed attento ai miei bisogni, due amiche fantastiche come Amber e Connie e un college così bello in cui studiare: mi sentivo ed ero davvero motivata.
"Ragazze, io ho finito di studiare. Voi a che punto siete?" chiesi ad Amber e Connie, ancora sui loro letti sdraiate a pancia in giù cercando di capire qualcosa di fisica.
Non ricevetti risposta, solo uno strano mugugno da parte di Connie che mi fece ridere.
"Dai, veloci, che tra poco dobbiamo prepararci per andare alla festa" dissi, sperando di muovere qualcosa almeno dentro Amber, la 'festaiola' della situazione.
"Festa?! Oddio, mi ero completamente dimenticata!" disse buttando all'aria il libro e correndo ad aprire l'armadio per scegliere un vestito.
"Sei sempre la solita, Amber"
Quella sera saremmo dovute andare ad una festa nel solito locale nel college: l'avevano organizzata Liam e altri ragazzi nel suo gruppo e avevano esteso l'invito anche agli studenti degli altri dormitori, quindi ci sarebbe stata moltissima gente, tra cui Bastian.
Bastian. Ogni volta che pensavo a lui, parlavo o sentivo gli altri parlare di lui o lo vedevo, avevo un nodo in gola. Non sapevo cosa fare, forse mi mancava. Come amico ovviamente, niente di più... Assolutamente. Proprio come amico.
"è il momento che mi inizi a preparare anche io" disse Connie, svegliandomi dal mio stato pensieroso.
"Già. Vado a farmi una doccia"
Mi diressi in bagno e quando ne uscii indossavo dei pantaloncini ed una maglietta a maniche corte, era ancora presto per vestirmi per la sera ma non volevo rimettermi i vestiti che mi ero appena tolta.
****
Sentii qualcuno bussare alla porta. Era sicuramente Liam, mi aveva detto che sarebbe passato a prenderci.
"Ambeeer, ti muovi?!" le urlai per la decima volta nell'arco di mezz'ora, poco prima di aprire la porta al mio ragazzo.
****
"Dai, giochiamo tutti a obbligo o verità" disse Connie, chiamando a sè me, Amber, Bastian, due nostre compagne di classe e altri quattro ragazzi che non conoscevo.
Nonostante ci fosse anche Bastian, acconsentii, ma decisi di andare a cercare Liam per far giocare anche lui.
"Vai, ti aspettiamo qui" mi dissero, così mi diressi verso un ragazzo con cui l'avevo visto parlare durante la serata e gli chiesi dove fosse. "Dovrebbe essere al guardaroba, prima stanza a destra al piano di sopra. Ha detto che doveva prendere il telefono dalla giacca"
Lo ringraziai e salii.
Riconobbi la sua voce, ma quando sentii quella di un altro ragazzo, a me sconosciuta, mi fermai dietro la porta appena aperta per ascoltare.
Liam's POV
"Senti Jake, quand'è che la finiamo sta cagata? Io mi sono rotto, voglio provare ad uscire con Sarah"
"Amico, ricordati che c'è una scommessa in ballo, se ti vuoi ritirare è okay, ma perderesti 200$, mica poco"
"Preferisco perderli piuttosto che continuare a mandare avanti tutto questa farsa, tanto Alicia non ci viene a letto con me, è una santarellina del cazzo"
"Sei tu che te la sei scelta male, amico. Insomma? Lasci perdere oppure porti questa cosa fino in fondo"
Ci riflettei qualche secondo che mi sembrò un'eternità, prima di rispondere.
"Va bene, la porto a termine"
In quel momento una figura femminile entrò spalancando la porta e correndo dentro in lacrime, prese una borsa e uscì con altrettanta velocità. Ci misi meno di un secondo a capire che era Alicia, e che aveva sentito tutto, così iniziai a correrle dietro.
Bastian's POV
Stavamo aspettando che Alicia tornasse (io speravo senza di Liam) per iniziare a giocare, quando la vidi correre via in lacrime con quell'idiota al seguito che le urlava delle scuse, così li seguii più in fretta che potei finché non si fermarono fuori.
Arrivai quando Liam stava cercando di abbracciare Alicia, con lei che gli urlava di non toccarla, in lacrime. Andai subito verso di lei.
"Che cazzo le hai fatto, idiota?" mi misi davanti a lei, come per difenderla.
"Di certo non ti riguarda" rise lui, nervosamente
"Ah no? Non mi riguarda, dice" feci una risata falsa per poi continuare "Io lo sapevo che l'avresti fatta soffrire. Fai sempre così dopotutto"
"Parla il santo. Senti" si avvicinò a me con occhi furiosi "Tu non la conosci di certo quanto me, quindi levati dai coglioni, che non ti vuole"
"Ah, io non la conosco? Certo, certo. La conosco da quando eravamo piccoli e non ho mai smesso di volerle un bene dell'anima, cazzo!" sentii Alicia sussultare dietro di me e con la mia mano cercai un suo braccio per accarezzarglielo.
Anche Liam sbarrò gli occhi. "Stai mentendo" disse.
"Questo lo vedremo. Ora lasciaci soli e non avvicinarti mai più ad Alicia."
Se ne andò velocemente e quando mi girai verso di lei mi abbracciò, ancora in lacrime.
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