La verità
Questa è una mia vecchia one-shot. Ragazze spero vi piaccia.
La dedico alla mia ex-migliore amica. Non c'entra niente con la nostra amicizia ma l'ho scritta pensando a lei.
Anche se non la leggi e mi odi conterai sempre per me.
~~~~
Caro Jason,
Quando leggerai questa lettera io sarò morta molto probabilmente.
Vorrei dirti che alla partita di football ci sarò ma ti mentirei e non voglio farlo, perché non mi piacciono le bugie.
Inizio con il dire che appena sei arrivato tu, tutta la mia vita è cambiata in meglio.
Grazie a te ho capito cosa significa amare e cosa significa amare così tanto da poter uccidere ma anche da sacrificarsi.
Ero solo una ragazzina che non capiva niente dell'amore e cosa faceva ogni sera suo padre per andarsene.
Forse è per questo che non volevo mai spiarlo, perché sapevo che lui mi avrebbe fatto del male.
La mia vita è sempre stata uno schifo, prima mia madre è morta, poi mio fratello e poi sono morta io.
Jason, non te l'ho mai detto ma ti amo e ti amerò per sempre.
Ti ricordi la prima che ci siamo incontrati? Quando tu mi sei venuto a sbattermi contro? Bhe avrei voluto prenderti a schiaffi finché non ti ho visto in faccia. Eri così carino.
Quella frase che mi hai detto al nostro primo appuntamento, quella che diceva "Perché tuo padre dovrebbe stare lontano da te? Io se fossi in lui non lo farei e mi goderei il tempo con te", ecco quella frase mi ha fatto sorridere e lo faccio ancora se ci penso.
Quando mio padre ti ha visto e ti ha preso a botte dicendo "NON TOCCARE MIA FIGLIA! STUPIDO DI UN RAGAZZINO!", credo che quella frase si riferisse a tuo padre, visto che è un poliziotto, ma andiamo avanti.
Quando abbiamo iniziato a investigare su di lui non ti ho detto una cosa importante. Lui mi picchiava appena mi vedeva vicino alla porta del suo ufficio.
Ho scoperto che un spacciatore di droga internazionale.
In questo momento sono chiusa nel suo ufficio ma sento degli strani rumori al piano di sotto.
Jason appena leggerai la lettera dovrai dire a tuo padre che il mio di padre se ne andrà in Inghilterra per un altro affare. Dopo di ché andrai a Washington e cercherai mia cugina Marlene e suo fratello Josh, loro ti diranno tutto.
Sento dei rumori sulle scale quindi nasconderò la lettera davanti alla porta dell'ufficio.
Jason ti amo ricordalo sempre.
Tua,
Kaila.
La ragazza mise la lettera davanti alla scrivania che a sua volta era davanti alla porta.
-Kaila! Vieni fuori avanti!- disse una voce maschile.
La mora tremò, non era la voce di suo padre e nemmeno quella di Jason.
-Kaila! Su vieni fuori! Non ti facciamo nulla!- continuò la voce, poi un rumore dietro la porta. Una ombra di passi davanti alla porta la fece singhiozzare.
Non si era nemmeno accorta di piangere.
-Ti ho trovata!- disse la voce prima di sfondare la porta a calci.
Un uomo, sulla quarantina avrebbe detto Kaila, aveva una pistola in mano puntata su di lei.
-Mani in alto, tesoro, così sarà più facile per tutti e due- disse l'uomo e Kaila obbedì spaventata.
Uno sparo e Kaila cadde a terra sbattendo la nuca sulla scrivania.
L'uomo sparò un altro colpo sulla gamba destra di Kaila che urlò dal dolore.
-Sh, bambolina. Adesso non soffrirai più - disse l'uomo uscendo via dalla stanza.
Kaila ebbe le forze per prendere la lettera e stringerla tra le sue mani.
~~~~
Il signor O'Brian fece sedere Jason Young davanti a lui.
La ragazzina uccisa in una casa vicina al Queen's Deli aveva scritto una lettera prima di morire e il nome del ragazzo davanti a lui era sulla busta.
-Lei è Jason Young, giusto?- chiese il detective -Si- rispose il ragazzo -Bene Jason..... Non so se l'avrai saputo, la signorina Kaila Scott è morta due giorni fa e le ha lasciato una lettera- disse O'Brian porgendogli la lettera -Ora, per privacy non possiamo leggerla ma lei si. So che suo padre è un poliziotto quindi credo che lei sappia queste cose- continuò l'uomo.
Jason la lesse con gli occhi che iniziarono a farsi lucidi nel mentre che leggeva.
Appena finì mise la lettera in tasca e guardò il detective. -Si so come funzionano.
Di Kaila so che da piccola ha perso la madre e il fratello e che è rimasta sola con sua padre. Io e lei eravamo fidanzati non l'ho mai picchiata ma quando io e suo padre ci siamo visti la prima volta, mi ha picchiato. Suo padre è uno spacciatore e l'ultima volta che ci siamo sentiti, precisamente la sera prima della sua morte, mi ha detto che suo padre aveva un affare in Inghilterra- disse Jason.
Ti amo anch'io Kai, pensò Jason.
-Grazie signor Young, la preghiamo di rimanere nelle vicinanze- disse il detective.
Jason uscì e corse di fretta in macchina, dove prese il telefono e prenotò un volo andate e ritorno per Washington il più presto possibile.
~~~~~
Jason si stava facendo la doccia. Aveva fatto i bagagli e aveva detto a suo padre che sarebbe andato a Washington per un paio di giorni per non sentire la mancanza di lei.
Lei...
La sua principessa dai capelli castani e gli occhi grigi, dalle guance sempre colorate di rosa per il freddo, le labbra carnose e rosee e il suo inconfondibile profumo di frutti di bosco.
Jason sospirò affranto mentre le lacrime minacciavano di uscire ancora una volta.
Le mancava terribilmente e non vedeva l'ora di acciuffare l'assassino della sua amata.
La lettera di Kaila l'aveva messa nella custodia del telefono e l'aveva stampata per metterla nella sua giacca come se fosse ancora con lei.
Era andato a casa di lei e aveva preso tutto quello che poteva prendere. Aveva preso il profumo, il suo cellulare che aveva lasciato sotto carica come era sua solita fare, una delle sue felpe giganti e l'album fotografico che le aveva regalato per i due anni di fidanzamento.
Jason uscì dalla doccia coprendosi, con un asciugamano, dalla vita in giù.
Il volo sarebbe stato la notte stessa. Ovviamente aveva lasciato una lettera a suo padre e a sua madre.
Il ragazzo si guardò allo specchio. I capelli neri bagnati erano tremendamente brutti.
Appena finì di asciugarsi si mise una maglietta bianca e dei jeans.
-Jas? Stai bene?- gli chiese suo padre -Si. Ho solo bisogno di stare da solo- disse Jason e il padre annuì prima di uscire dal bagno.
~~~~~~~~
-Jason?- suo padre lo svegliò. Erano le cinque di notte. -Papà? Che succede?- chiese Jason -Kaila..... Ecco è stata trovata morta ieri. In casa sua......- disse l'uomo -Cosa?! Devo.... Devo andarla a vedere!- disse Jason e il padre lo fermò -No Jas. Nessuno può vederla. Sembra che prima siano stati fatti due spari e poi le abbiano tagliate le vene per garantire una morte molto più veloce e più sanguinaria- disse il padre.
Jason scoppiò a piangere prima che sua madre venisse a consolarlo.
Jason si svegliò in aereo. Le cuffie che aveva messo stavano riproducendo la canzone "For You" di Rita Ora e Liam Payne.
Si passò una mano sul viso e controllò il cellulare. Erano le tre e mancavano un'ora per arrivare.
Prese la lettera che aveva in tasca e la rilesse più volte prima di guardare le chat di Kaila che aveva fatto sul suo telefono.
La prima era quella di Marlene, la cugina.
Da Marlene:
Sei sicura di volerlo fare?
A Marlene:
Si, Marly. Mio padre dovrà pagare per quello che ha fatto a mia madre e a Johnny
Da Marlene:
Se lo dici tu mi fido. Quindi come si chiama il tuo ragazzo? E comunque perché non mi mandi una sua foto?
A Marlene:
Si chiama Jason Young e no, non ti manderò una sua foto
La chat era finita lì.
Prese a guardare la galleria e vide molto foto dove lei era da sola in casa. Ce ne erano diverse dove si vedevano le gambe nude e altre invece dove Kaila si metteva vestiti da sera e li provava.
Dopo aver guardato anche gli sms sentì la voce della hostess dire: -Stiamo per atterrare a Washington-.
~~~~
Jason giunse all'indirizzo che c'era scritto nella lettera.
Quando arrivò all'indirizzo rimase paralizzato, James Scott era davanti alla porta con una pistola puntata su di lui.
-È colpa tua se hanno trovato la mia bambina!- urlò l'uomo -Lo sapevo che la mia Kaila ti avrebbe detto di venire qui, ho letto la lettera. Se solo avesse scoperto che tuo padre é un capo della mafia a quest'ora sarebbe viva! Tra le mie braccia!- disse Scott -Che vuol dire? Mio padre è un poliziotto!- disse Jason. James scoppiò a ridere nervosamente. -Una copertura ragazzino. È solo colpa tua se la mia Kaila è morta! Tua e di quello schifoso padre!- disse l'uomo -Io non ho fatto niente- disse Jason -Gliel'hai descritta! Lo hai portato a casa mia! È tutta colpa tua!- disse Scott.
Si sentì uno sparo. Jason era a terra in una pozza di sangue.
-Questo è per quello che tuo padre ha fatto alla mia bambina!- sussurrò James prima di sparare altri cinque colpi sul corpo di Jason.
"Ti vengo a prendere Jason! Aspettami!"
La voce di Kaila risuonava limpida nelle sue orecchie mentre James continuava a sparare.
~~~~
Jason era tra le braccia della sua amata mentre questa gli dava tanti piccoli baci sul viso.
Kaila smise di baciarlo per un attimo facendo alzare Jason per guardarla.
-Ti amo Jas, ti amerò per l'eternità - disse Kaila e Jason sorrise prima di stringersela al petto -Ti amo anch'io, Kai- disse Jason
Fine.
Spero vi sia piaciuta questa one-shot.
Ringrazio alcune ragazze che mi fanno capire che vi piacciono le mie storie e ad alcune scrittrici che mi hanno ispirato.
-Moony&Padfoot
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top