7. Ti spacco quel culo lentigginoso

-Siamo qui riuniti perché il nostro team di ricercatori, composto da: Castagna, Vispo, Vispa e Caraibi, è riuscito a trovare informazioni di grande importanza-

Hugo illustra con gioia quasi sadica, la lavagna con sopra le foto di parti del corpo femminile, alle sue spalle. Ad un occhio esterno, potrebbe sembrare che stiamo complottando per smembrare qualcuno, ma posso assicurare che non è così.

-Come vedete qui- punta la sua bacchetta contro un'immagine -Abbiamo delle tette che, secondo la nostra esperta Rose, dovrebbero corrispondere ad una terza abbondante. Codesta foto è stata trovata dentro ad un giornalino porno, sotto al materasso del nostro Smeraldo. Alcuni dei nostri membri, quale Corvetto e Cornetto, ritengono che le prove non siano attendibili, perciò sono stati mandati ad indagare-

Questo spiega l'assenza dei gemelli Scamander ed il muso lungo sulla faccia di Lily.

Mi vanto un po', sventolando i capelli come una diva e ignoro l'occhiata torva da "ma cosa ne puoi capire tu" di Scorpius. Molly continua a guardarlo con la bava alla bocca, ed io da brava cugina dovrei andare lì e consigliarle di tirare su la mascella. Ma siccome non sono un angelo, mi limito a ridacchiare divertita.

-Secondo me, quella è almeno una quarta. Fidatevi, me ne intendo- Platinette si sporge in avanti e poggia i gomiti sulle ginocchia, in una posizione che lo fa risultare ancora più naturalmente attraente. Il suo ego diventa giorno dopo giorno, sempre più smisurato. A volte mi chiedo se sia possibile bucare la bolla di superiorità che lo avvolge e farlo tornare con i piedi per terra, qui tra noi comuni mortali.

Alzo gli occhi al cielo -Lo sappiamo, ma lascia fare questo lavoro agli esperti. Chi conosce il seno meglio di una ragazza? Nessuno, quindi taci-

Il fatto che debba replicare qualsiasi cosa dico, lo rende ancora più irritante. Ficco in bocca un muffin al cioccolato per impedire alla parte irrazionale di me, che compone quasi tutto il mio essere, di sparare una serie di imprecazioni molto poco carine e adatte alla situazione.

James, grande studioso di tettologia avanzata, corruga la fonte e si alza per dare un'occhiata più da vicino -Facciamo che è una terza barra quarta-

Gongola e molleggia sulle punte dei piedi, studiando dettagliatamente persino la stoffa con cui è composto il reggiseno.

-Secondo me ha ragione Rose- interviene in mio supporto la mia cara e adorata cugina Dominique e dal suo tono, sembra intenzionata a mettere fine a questa conversazione il prima possibile. Non ho controllato il calendario lunare ma credo che la luna piena sia abbastanza vicina. L'ultima volta che l'ho importunata durante il suo periodo no, mi sono ritrovata incollata al soffitto dell'aula di trasfigurazione. Non è male come si crede, sono rimasta lassù per tutta la lezione e la Mcgranitt non si è neanche accorta della mia presenza, è stata una bella esperienza, guardare tutti dall'alto e sentirsi superiore, intendo.

-Va bene ragazzi- Ci interrompe Hugo, piazzandosi davanti alla fotografa con il suo corpo -L'importante è che sappiamo che ad Albus non piacciono le tette piccole. Ciò ci permette di eliminare dalla nostra lista due quarti di Hogwarts, è un gran bel passo avanti-

Louis solleva il suo dito indice abbronzato, pronto a dire qualcosa di molto intelligente che stravolgerà completamente i nostri piani. Perché ormai è legge, ogni volta che Louis Weasley-Delacour si decide ad uscire dalla sua bolla di autismo, tutte le nostre certezze crollano.

-Penso che non dobbiamo concentrarci sull'aspetto fisico- dalla faccia di mio fratello è come se metà del nostro duro lavoro prendesse fuoco davanti ai suoi occhi.

-Albus ha detto chiaramente che ha bisogno di una ragazza che lo ascolti e che si interessi a lui, non ai suoi muscoli. Una volta trovata, non gli importerà se sarà grassa, brufolosa e con il naso storto-

Un coro di risate, che data la situazione viaggiano sull'onda dell'isterico, riempie la stanza. Mi tengo la pancia per la cavolata abnorme che è appena uscita dalla nostra, ormai ex, macchina spara perle di saggezza.

Al mondo sono rare le anime pure che mettono il cervello prima dell'aspetto, e questa specie è destinata ad estinguersi. Louis è uno dei pochi che ne fanno parte. Basta scambiare quattro chiacchiere con lui per capire che è uno all'antica, un ragazzo che scriverebbe lettere d'amore ad un'estranea che non ha mai visto in vita sua, e che se ne innamorerebbe perdutamente. Ogni volta che guardo lui, i suoi capelli pettinati, il sorriso buono che gli dipinge le labbra e la sua riservatezza, vedo un adolescente per metà francese che, per sua sfortuna, è nato nell'epoca sbagliata.

Oh Merlino, cosa diamine c'era dentro quel muffin? Questo è un pensiero troppo profondo, i mei neuroni stanno risentendo dell'assenza del mio migliore amico.

-Se non assomiglia ad una modella, Albus non la prenderà neanche in considerazione- Lily osserva i ragazzi nella stanza come se avesse voglia di trucidarli con lo sguardo.

E quando Lily Luna vuole farti capire che è disgustata, ci riesce anche senza muovere un muscolo facciale.

-È stata Blondie a fare il lavaggio del cervello al mio fratellino- interviene James -Perché non proviamo a cercare tipe come lei?-

Fred batte una mano sulla spalla del suo migliore amico e scuote la testa affranto -Bello, a lei piace la passera-

Hugo, che con il tempo è diventato un maniaco del controllo, sembra star per avere una crisi isterica. Si passa ripetutamente le mani tra i ricci rossi e borbotta a bassa voce. Gli ho più volte consigliato di farsi vedere da uno strizza cervelli, il suo disturbo ossessivo compulsivo a volte mi da alla testa.

-Buona idea! Dobbiamo trovare la versione etero di Blondie e vedere se ad Al piace. Questo restringe il nostro campo ancora di più!- strilla. Sembra uno scienziato pazzo che ha appena fatto la scoperta del secolo -È grandioso!-

Fred sbuffa -Significa che dovremo lavorare molto. Cosa dobbiamo fare, un test di intelligenza a tutte le ragazze carine che troviamo?- il suo spirito di collaborazione e la gioia di aiutare un parente in difficoltà, mi rendono davvero fiera di lui. Adesso capisco da chi ho ripreso.

-Ci penso io a quello- si offre Dom scollando le spalle

L'ultima bottiglia di Sciroppo di ciliegie attira la mia attenzione. Se ne sta lì, tutta sola tra quell'ammasso di lattine vuote, la sento mentre mi chiama e mi urla di scolarmela. James segue il mio sguardo e punta nella mia stessa direzione, ci fissiamo in attesa di una mossa da parte dell'altro. Sento la musichetta da western che mi rimbomba nelle orecchie, e nel mio cervello mi immagino delle palle di erba secca che rotolano per la stanza.

-È mia- urlo e tutti si voltano scioccati.

Faccio uno scatto in avanti e scivolo di petto sul pavimento, allungando le braccia verso la mia dose di zuccheri e calorie quotidiana.

Sono più vicina io, quindi secondo le leggi della fisica dovrei arrivare per prima.

-Ti spacco quel culo lentigginoso- James balza in piedi e corre verso di me, sollevando le ginocchia fino al bacino per riuscire a sorpassare i cuscini e le scatole di cibo che ci sono a terra.

Lucy ritira le gambe e se le stringe con le braccia, per paura che l'uragano Rose, possa tranciargliele.

La mia scivolata infallibile si ferma a metà strada, sono costretta ad usare le maniere forti ed a lanciare il cartone della pizza in faccia a mio cugino. Arranco e parto a razzo gattonando.

Finisco con la faccia spiccicata contro il tappeto quando James mi afferra la caviglia e mi trascina indietro. Faccio il suo stesso gioco e un attimo dopo, è steso a pelle d'orso sul pavimento.

Passo sopra il suo corpo, ficcandogli di proposito un ginocchio nella schiena. La lattina è a pochi millimetri da me ormai, allungo una mano già pronta ad esultare vittoriosa, ma Scorpius scende dalla sedia, si allunga in avanti e prende il mio Sciroppo di ciliegie, buttandolo giù tutto d'un fiato.

-La riunione è rimandata fino a nuovo ordine- Hugo batte un libro sulla scrivania, ma io sono troppo impegnata a fissare con la bocca spalancata, l'odioso biondo ossigenato per fare caso a lui.

***
Varco la soglia dei Tre Manici di Scopa, chiudendo al di fuori della porta il vento gelido che ha fatto assumere le sembianze di un cubetto di ghiaccio al mio naso. Anche se siamo solo ad ottobre e l'estate è finita da poco, sembra già di trovarsi al Polo Nord. Non mi è mai piaciuto l'inverno: tutto questo freddo, le sciarpe pesanti e i maglioni che nonna Molly mi spedisce ogni settimana, come se fossi il più predisposto ai malanni della famiglia. Non è così, sono sempre stato quello sano come un pesce, quello resistente ad ogni genere di agente atmosferico, per questo credo che a mia nonna piaccia semplicemente ricamare le J sui miei vestiti. Forse è più semplice fare la J piuttosto che la A o la R, ma questo non toglie il fatto che ormai il mio armadio non si chiude più e sono stato costretto ad ammucchiare la roba sotto al letto.

Rose e Dominique mi sfrecciano accanto parlottando fittamente tra di loro, è come se ad avvolgerle ci fosse una barriera invisibile che le estraniasse la resto del mondo. Si fiondano ad occupare il tavolo più vicino e numeroso che trovano ed Albus, consapevole che toccherà a lui prendere le loro ordinazioni senza sbagliare di una virgola, alza gli occhi al cielo e borbotta verso il bancone. Scorpius lo segue abbassandosi giusto in tempo, prima che un boccale di Burrobirra lo prenda in pieno.

-James- Rosmerta, la donna proprietaria del locale che ho sempre trovato molto ben disposta e gentile nei miei confronti, strizza un occhio e mi sorride -ti preparo il solito- una volta credo che abbia pure provato a baciarmi, ma forse ero cotto dal firewhiskey e lei voleva solo togliermi una ciglia dalla faccia.

-James, ti preparo il solito- è un imitazione davvero poco credibile, simpatica si, ma molto poco credibile. Nella voce di Fred c'è un non so che di troppo mascolino che conferisce alla finta voce di Rosmerta un qualcosa di orrendamente brutto, è come un anatra che prova ad imitare un elefante. Non credo che gli animali si prendano in giro tra di loro, più che altro si mangiano a vicenda, ma se lo facessero Fred sarebbe l'elefante e Rosmerta l'anatra o forse il contrario, non ha importanza. -Mio nonno rimorchia ragazze più giovani di quelle che rimorchi tu-

La sua mano si spiaccica violentemente sulla mia spalla più volte, ma ehi, sono James Potter e devo mantenere un certo contegno. Non posso mica fargli capire che adesso è come se me l'avesse disarticolata.

-Tuo nonno è anche mio nonno-

-Appunto- Fred sorride beffardo -non hai ereditato neanche un po' del suo charm-

Non ho bisogno di ereditare lo charm da nessuno, ne ho talmente tanto che se volessi potrei aprire un negozio tutto mio in cui potrei spacciare charm in cambio di zuccotti e cioccolata.

-Aspetta un secondo- guardo il mio migliore amico staccando le braccia dal bancone e fissando i suoi occhi castani come se fossero un tutt'uno con i mei. L'ho sempre fatto, fissarlo intensamente come se lui potesse leggermi nella mente, intendo. Fred è sempre riuscito ad intercettare i mei pensieri ancora prima che io potessi aprire bocca. Lui dice che mi conosce meglio di se stesso e forse è vero, stiamo insieme da diciassette anni e una settimana, e non ricordo un solo giorno in cui siamo stati separati. Tranne quando lui si è preso la spruzzolosi e Madama Chips lo ha rinchiuso in quarantena per ventiquattro ore. Se solo avesse evitato di mangiare quel dannato panino...

-No James,- ecco, infatti. Forse Fred mi racconta un sacco di balle e l'unico motivo per cui riesce a capire quello che penso è perché è un fottuto Legilimens

Patatine al bacon con formaggio e unicorni danzanti che bevono caffè.

La sua espressione non cambia di una virgola, quindi forse no, non è un Legilimens e io mi faccio un sacco di paranoie inutili. A chi importa come riesce a capire quello mi passa per la testa? A me no di certo visto che mi ha salvato il culo un sacco di volte senza che io dovessi dire una parola.

-Nonno Arthur non ha una relazione segreta con nessuna ragazza, scherzavo-

Rosmerta poggia la mia Burrobirra con una spolverata di cannella sul bancone. Effettivamente la sua faccia è proprio quella di una che pensa di avere davanti un pasticcino da divorare e, per quanto mi piacciano i pasticcini, il mio fisico da spiaggia non deve essere associato ad una palla di zucchero colorato.

-D'accordo- Fred continua ad avere quel sorriso beffardo che non mi piace per niente -credo che sia lei a rimorchiare te e non tu a rimorchiare lei-

-Qui nessuno rimorchia nessuno, ok?!-

















-Passami il sale-

-Oh, io non ti passo un bel niente Malfoy!-

-Forza Rose, passagli il sale-

-Ho detto no. Non gli passerò il sale-

-Perché non vuoi passarmi il sale? Preferiresti che scavalcassi il tavolo e che ti montassi sopra per afferrarlo?-

-Scorpius-

-Preferirei lanciarti un bombarda sui denti, a dir la verità-

-Rose, passagli il sale per la miseria!-

-Oh Godric, non vi sopporto. Ecco, tieni questo fottuto sale e strozzatici-

Rose, Scorpius e Albus sono il motivo per la quale Hugo adesso ha nascosto la faccia dietro il suo calice di Burrobirra e continua a guardarsi intorno come se bisticciare fosse il peggiore dei reati. Lui è sempre stato così diligente e per quanto io non approvi il suo stile di vita da topo di biblioteca, non posso negare che la sua media mi farebbe molto comodo.

-Scommetto dieci galeoni che quel tizio laggiù continuerà a fissarci fino a che non ce ne saremo andati- la mano mulatta di Roxanne si piazza a pochi centimetri dal mio viso ed io sono costretto a sbattere più volte le palpebre per metterla a fuoco. Non mi dispiace portare gli occhiali, mi danno quel tocco intellettuale che fa impazzire le ragazze e Fred, perché sono sicuro che anche Fred impazzisce davanti alla mia bellezza. Per quello che ne so essere mezzi ciechi è una caratteristica di famiglia e quei traditori di Al e Lils che ci vedono benissimo, l'hanno distrutta. Fortunatamente c'è James Potter a salvare la situazione.

-Ci sto- gliela stringo dopo essermi passato una mano tra i capelli e aver visto Dominique mimare con le labbra un ridicolo.

So che in realtà a Domi i miei capelli ribelli piacciono da morire, anzi, i miei capelli ribelli piacciono a tutti, è un dato di fatto. Sono come la cioccolata: chiunque la ama e chi non la ama mente. Sono sedici anni che la bionda fa la dura dal cuore di ghiaccio, mostrandosi al mondo insensibile, invincibile e fingendo che non trovi attraente la mia cioccolata, ma con me non attacca.

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