2. Mai fare patti con il diavolo

-Ispira ed espira, ispira ed espira, così brava-

L'ammasso di capelli riccioluti di Roxanne, mi impedisce di vedere qualsiasi cosa non sia rossa e dallo strano odore di pozione restringente andata a male. Ma la cosa peggiore non è la puzza pungente dei funghi salterini, ma ti pare, è il crampo mastodontico che mi fa perdere l'equilibrio e finire con un guancia spiaccicata contro la parete.

Mi sento come se un Troll mi avesse masticata e poi risputata. Con l'unica differenza che se fosse successo davvero, adesso non starei qui a lamentarmi, cosa che mi riesce una meraviglia. Penso che quella del  lagnarsi sia una delle mie doti più grandi.

-Non sto morendo- tento invano di recuperare la mia dignità e con il sospiro di un vecchio asmatico, sollevo fatica un piede e lo poggio sullo scalino -Smettila!- la rimprovero cercando di sembrare aggressiva, ma a causa dell'assenza di ossigeno nei polmoni, sembra il rantolo di una donna agonizzante; non sono abbastanza credibile in queste condizioni.

Ormai manca poco, siamo quasi arrivate, devo solo stringere i denti e resistere.

Il mio viso è in ebollizione e sembra che un'orda di pipistrelli si sia insediata tra i mei capelli. Non desidero altro che lanciarmi dentro la doccia.

Più cammino e più sembra che la mia stanza sia lontana. Credo di star per vomitare o svenire, non ne sono sicura.

James ed i suoi allenamenti del piffero devono andare a farsi benedire.

L'unica cosa che mi trattiene dall'accasciarmi sui gradini e morire annegata nel mio sudore, è il fatto che tutta quella corsa ha allontanato de me e dalle mie gambe, la minaccia della cellulite.

L'immagine della mia porta scricchiolante sembra quasi una visione divina. La riccia mulatta mi lascia andare e la spalanca; avverto subito il forte odore dello smalto usato da Dominique e quello dei pretzel nascosti nel mio comodino.

Me ne frego di Soraya, già tutta bella e profumata, che posa il suo libro sul letto e mi guarda ghignando ed ignoro Albus e Scorpius spaparanzati sul mio materasso — ma chi è che li fa entrare? Non ce l'hanno una ci camera?! —

Dominique accorre in mio soccorso, ma avendo le unghie tutte impasticciate, che sicuramente non ha voglia di rovinare per trascinarmi, mi lancia uno sguardo che dovrebbe stare a significare "magari sarà per un'altra volta" e scrolla le spalle.

Devo sedermi, se non lo faccio perderò l'uso delle gambe, ne sono sicura. E queste belle cosce qui, devono rimanere un tutt'uno con il mio corpo.

Non perdo altro tempo; con la poca forza che mi rimane sfilo la divisa da Quidditch e resto con la canottiera che quella mattina avevo trovato in fondo al mio armadio. Era carina ma poi me la ero ritrovata incollata addosso durante gli allenamenti e adesso non lo è più. Anche se, praticamente parlando, tutto quello che indosso acquista automaticamente infinita bellezza.

Mi lascio cadere a sedere all'aria sul letto e Albus si affretta a coprirmi le chiappe con un cuscino. -Scostumata- sibila scuotendo la testa.

Vorrei dirgli che lui corre per il suo dormitorio in mutande, che esibisce i suoi addominali ovunque e che quando si cambia non chiude mai la porta perché tutti possano ammirare il suo fisico da spiaggia. Ma siccome sono stanca, mi limito a ringhiare qualcosa sperando che lui capisca il significato comunque.

-A me piace, fa vedere- Scorpius prova ad allungare le mani e Al gliele schiaffeggia.

-Adorabili- vorrei che la voce di Soraya Feliz fosse fastidiosa, in modo da poterglielo rinfacciare, ma sfortunatamente ogni volta che apre bocca sembra che gli angeli dell'inferno inizino a cantare. Si infila due dita in gola e finge di vomitare.

Probabilmente è l'unica persona sulla faccia della terra che detesto più di Scorpius. E per superare lui sulla mia lista nera, ce ne vuole.

Albus rotea gli occhi ed io prego tutti i maghi del mondo magico, per far sì che qualcuno le avveleni il cibo.

Punto per una frazione di secondo gli occhi sul materasso vuoto, perfettamente avvolto dal piumone rosso, esattamente davanti al mio. Alice mi manca da morire, non vedo l'ora che ritorni. Con lei riuscire a sopportare Soraya era molto più facile.

-Ti soffoco nel sonno con i mei calzini sporchi, se non stai zitta-

Visto che l'ultima volta che l'ho detto, l'ho fatto davvero senza però riuscire ad ammazzarla (per mie enorme sfortuna)la mia minaccia le fa serrare le labbra.

-Cosa volete da me?- sollevo leggermente la testa e osservo prima Scorpius, con i suoi capelli scompigliati, il suo perenne ghigno strafottente sulle labbra e gli occhi grigi impegnati a leggere una scritta sul muro fatta con la penna, e Al che osserva contrariato il mio vestito per la festa di stasera.

-Devo dire una cosa ad entrambi- annuncia solenne quest'ultimo -È un'importante decisione che potrebbe avere ripercussioni sulla mia vita.-

Per quanto ne so non ho nessuna laurea in psicologia, perciò non capisco perché deve mettermi in situazioni in cui lui chiacchiera ed io lo fisso annuendo, senza saper come rispondere.

-Prima vado a farmi una doccia-

-Vengo con te-

Albus afferra Scorpius per la maglia e lo costringe a tornare seduto. Evidentemente a forza di sparare cavolate su cavolate, il suo migliore amico deve essersi bruciato tutti i neuroni, ammesso che in quella testa bacata ci sia mai stata un po' di materia grigia.

-Non c'è tempo, devo farlo adesso-




-Lì c'è una bella panchina, perché non ci sediamo?- Mi passo una mano sulla fronte per togliere l'alone di sudore che mi ricopre il viso, e cerco di restare al loro passo, dandomi maggior spinta con i polpacci.

-Devo essere calmo per dirvelo e tu lo sai bene che riesco ad esserlo solo correndo-

Lancio uno sguardo per chiedere aiuto a Scorpius, ma lui guarda l'infinito davanti a sè ignorandomi da perfetto bastardo, riesco comunque a scorgere sul suo viso l'ombra di un sorrisetto divertito.

Prima o poi lo ammazzo e spero che mi venga in mente un'idea che coinvolga tanto, tanto dolore.

Con tutti i modi che ci sono per rilassarsi, quel deficiente del mio migliore amico deve fare una cavolo di maratona?!

Se entro la fine della giornata sono ancora viva, esigo che qualcuno costruisca una statua a grandezza naturale della sottoscritta.

-Sei gay?- annaspo cercando di non cadere in una buca -Perché se lo sei, ho degli amici single da presentarti- penso che la mia caviglia si sia spappolata, probabilmente dovranno tagliarmela.

Sento il cuore che mi pulsa nel cervello, c'è sicuramente qualcosa che non va.

-Biondi o mori, culo sodo o pettorali?-

Mi fermo poggiando i palmi sulle ginocchia e con la netta sensazione che mi serva una bombola d'ossigeno.

Detesto fare qualsiasi cosa comprenda l'alzare le chiappe dal divano. Posso fare un'eccezione solo ed esclusivamente per il Quidditch, ma adesso stiamo davvero esagerando.

-Mi piacciono le ragazze, risparmia il fiato- taglia corto Al, facendo il giro di un masso e venendomi in contro.

Scorpius alza gli occhi al cielo, ridendo del mio imminente e irreversibile attacco cardiaco. Sollevo la faccia per dirgliene quattro, ma lo vedo afferrare la parte inferiore della sua maglia e tamponarsi il viso.

Dopo aver visto i suoi addominali scolpiti, posso dire di sentirmi incredibilmente meglio.

Respiro a fondo cercando di constatare se odoro di morte o meno, annusandomi un'ascella senza farmi notare -Fermiamoci ti prego, puzzo!-

-Confermo-

Lancio uno sguardo sprezzante al biondo. -Bello mio, guarda che neanche tu profumi di rose!-

-Questo è l'odore dei miei feromoni- muove una mano per spargere il suo odore in giro ed io mi tappo il naso.

-Disgustoso quasi quanto la tua faccia- lo sbeffeggio, ma lui lo prende con un complimento e la luce costantemente divertita nei suoi occhi, non smette di infastidirmi.

-Mi prendi in braccio?- domando subito dopo, vedendo le sue labbra allargarsi in un enorme smorfia.

-Scherzi? Sei un bisonte!-

Almeno io ci ho provato.

-Sono cinquantadue chili di tette e culo, razza di imbecille!-

-Tette? Nei tuoi sogni magari. Porterai si e no una seconda. Per quanto riguarda il culo, sarebbe meglio controllare, perché non corri più avanti?-

Stupido idiota pervertito.

Faccio per tiragli un calcio alla Rose Weasley, suoi gioielli di famiglia, ma la voce scocciata di Albus mi fa perdere la mira, e pensare che sarebbe stata una delle mie mosse di karate migliori.

-Ragazzi!- Il moro sbuffa e mi afferra la caviglia sollevata a mezz'aria. -Vi ho portati qui per parlare di me, non per discutere!-

Vorrei dirgli che è un idiota, un idiota che non apprezza gli spargimenti di sangue e che sono ore che giriamo a vuoto con il vento gelido di gennaio che ci asciuga il sudore sulla pelle.

Ma non lo faccio perché, conoscendolo, peggiorerei solo la situazione, cosa che ad essere sinceri, mi viene benissimo. Incasinare tutto e combinare disastri sono due dei miei migliori pregi, o difetti, dipende dai punti di vista.

Non fiatiamo, ma gli sguardi fulminanti che gli lanciamo io e Scorpius, un po' per aver interrotto il nostro scontro verbale che probabilmente sarebbe sfociato in una rissa, e un po' perché, almeno a me, si stanno congelando le chiappe, lo spingono a parlare.

-Devo partire dal principio-

Oh dannazione, no!

-Giovedì scorso- sia fatta Santa Dominique, credevo che avrebbe iniziato a narrare le origini dell'universo. -Ero con Blondie-

Blondie non si chiama realmente così, ma nessuno osa dire il suo nome perché fa talmente schifo che ogni volta che qualcuno lo pronuncia, un mago o una strega muore.

È una tipetta tosta, corvonero, con un bel caratterino, e come si può capire dal nomignolo ha una chioma platinata alla pari di quella dei Malfoy, con l'unica differenza che i suoi non sono naturali.

Al riprende a correre, così all'improvviso, ed io non riesco (e non voglio) raggiungerlo. Farlo implicherebbe sprecare un sacco di energie. Perciò improvviso una corsetta scrausa e me ne resto qualche metro più indietro a bearmi dell'allettante vista del culetto sodo di Malfoy.

Perché, diciamocelo, nonostante sia attaccato ad una persona così irritante, rimane comunque un Signor Culo!

-È stato strano- prosegue, lanciando uno sguardo alle sue spalle per assicurarsi che io sia ancora lì. -Quello che mi ha detto, è come se mi avesse aperto gli occhi-

-Se magari ti decidi a condividere questa tua esperienza di vita con noi...- borbotta Scorpius.

-Ecco! Ci sto arrivando, non mettermi fretta-

Sto seriamente prendendo in considerazione l'idea di staccare la stalagmite che spunta dal prato, e ficcargliela nella schiena.

-Doveva aiutarmi a finire di preparare un tema per Trasfigurazione, eravamo in biblioteca e non c'era molta gente.- se adesso inizia ad elencare anche quanti brufoli sul naso ha la bibliotecaria, me ne vado.

-Vi giuro, è stato illuminante-

-illuminante?- ripeto -Ti sei drogato Al?-

-Posso finire di parlare?-

Vorrei rispondergli che no, non può, perché vederlo arrabbiare mi diverte da morire, ma allo stesso tempo necessito di un bagno, uno di quelli caldi e pieno di schiuma.

-È passata una ragazza, era davvero una bomba- prosegue, fulminandomi con lo sguardo di uno che ha tutta l'intenzione di ammazzarti -credevo di sapere il suo nome così l'ho chiamata "Meredith." Lei mi ha guardato, sembrava tranquilla, ed io ho pensato di aver fatto centro. Poi però ha afferrato un libro e me lo ha lanciato in testa... le donne sono strane-

-Ma strane un tubo, deficiente!- urlo per farmi sentire e sia lui che il biondo si voltano verso di me -Se io fossi stata in lei, non mi sarei limitata a lanciartelo, te lo avrei ficcato nel deretano e poi fatto sputare-

Scorpius si sporge verso il suo migliore amico e sussurra: "per fortuna non sono tutte violente come lei"

Sa che l'ho sentito, lo ha fatto apposta. Mi guarda e ghigna in attesa che io faccia qualcosa.

Sorrido angelica e senza farmi notare, non appena lui si gira, afferro la bacchetta che tengo infilata nel calzino.

Ci scambiamo un intensa sessione di sguardi. Riesco a leggere la sua espressione, è un misto tra "Oh merda" e "Albus, se mi uccide assicurati che i mei giornalini porno siano al sicuro"

Con la stessa velocità di Dominique che entra in un negozio in cui ci sono i saldi, lo schianto. La soddisfazione che provo in questo momento è pari a quella di aver fatto cinque docce. Il suo corpo vola qualche metro più indietro, le ultime cose che sento prima che lui finisca steso a terra come un salame sono: il suo urlo virile simile al rantolo di un vecchio agonizzante e un imprecazione contro me, Merlino, Morgana e Godric.

-Oh andiamo Rose!- Albus allarga le braccia -Dovevi farlo per forza?-

Sarebbe troppo infantile se adesso dicessi di sì?

Raggiunge il suo compagno di vita e si assicura che non sia morto.




-Come stavo dicendo prima che Rose schiantasse Scorpius...- il biondo in questione geme di dolore tenendosi del ghiaccio premuto dietro la testa, ma io lo so che è solo per fare scena. -Questa tizia mi ha lanciato un libro in fronte e Blondie ha cominciato a sclerare. Mi ha detto un sacco di cose che prima di allora ignoravo sempre. Come per esempio che le ragazze mi frequentano solo perché sono bello, ricco e il mio cognome ha fatto la storia, non gli importa veramente di conoscere chi sono-

Se ripenso a Scorpius Hyperion Platinette Malfoy che urla disperato, mi viene da ridere. Albus però ci sta guardando in modo serio, perciò provo a trattenermi.

-La verità è mi sento usato; già lo sapevo, ovviamente, ma sentirselo dire in faccia è un'altra cosa- sospira affranto ed io gli batto una mano su una spalla per confortarlo. -Non sono stupido, so che molto spesso io ho fatto la stessa identica cosa e mi dispiace. Ma adesso voglio cambiare, ho deciso che non andrò più a letto con nessuna, fino a che non troverò una ragazza a cui importi della mia testa e non solo del mio uccello. Perciò PotterLandia è chiusa fino a nuovo ordine-

Io e Scorpius ci guardiamo per un lungo istante, alternando le occhiate al nostro migliore amico in comune.

Albus Severus che fa un voto di castità, è verosimile. Ma Albus Severus che fa un voto di castità fino a che non troverà l'anima gemella, è a dir poco fantascienza.

Scoppiamo a ridere come due forsennati; arriviamo addirittura al punto di tenerci la pancia e asciugarci le lacrime.

-Sto parlando seriamente!-

Tutta la mia allegria post-battuta, svanisce in un nanosecondo.

Se è davvero la verità, prevedo che si scatenerà una gran casino.




-Tu pensi che lo farà davvero?-

-Non so, sembrava davvero convinto di quello che diceva- sbuffo e ficco le mani nelle tasche dei pantaloni.

Mio cugino dev'essere impazzito, non c'è altra spiegazione.

Salgo i gradini che conducono all'entrata e guardo indietro per assicurarmi che Albus non ci senta.

La mancanza di stimolazione all'uccello lo porterà ad essere isterico, suscettibile e irritabile. Non voglio aver a che fare con un'altra Soraya Feliz, di quella già ce n'è una e mi basta e avanza. Una volta era successo e la mia sanità mentale aveva fatto la valigia e preso un treno. Per evitare che questo accada di nuovo, sono disposta anche complottare con il diavolo.

-Dobbiamo fare qualcosa- esclamiamo all'unisono.

-Sta sera, prima della festa, stanza delle necessità-

Detto ciò prendo una direzione diversa dalla sua, senza aspettare una risposta, e mi dirigo verso le cucine. Non posso escogitare un piano a stomaco vuoto.








Ta ta ta tannnn
Ho questo dubbio esistenziale che mi tormenta: non so scegliere tra Albus e James, voi?

Xoxo🍄🤙🏻

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