Sull'umiltà dello scrittore [versione integrale]

"Il cielo ad alta quota e gli abissi dell'oceano...questi due ambienti hanno tanto in comune, più di quanto immagini. Sono immensi, dai colori intensi e pieni di attrattiva. Ma sono anche freddi, insidiosi e soprattutto...irrespirabili.
Sciagurato è chi osa andare troppo in alto, ma lo stesso vale per coloro che decidono di lasciarsi cadere. E a passare da un estremo all'altro, sorvolando chilometri e chilometri, ci vuole un attimo."

"E questo com'è possibile?" si voltò a chiedere la giovane volatile, allargando le pupille, incredula.

"Vedi, mia cara" le rispose l'interlocutore più anziano, "non c'è niente di più bello del volo; dopotutto, siamo nati per quello. Il senso di libertà che ti offre, la freschezza che provi ogni volta che riparti, al pensiero che questa sarà un'altra esplorazione; i modi con cui puoi affinare la tua tecnica, sbizzarrirti con la tua traiettoria, disegnando in cielo forme di ogni tipo, suggestive per chi ti osserva; la possibilità di allargare la tua visione; il piacere di condividere quest'esperienza con i tuoi compagni, e volare sempre più in alto, fomentando una sana competizione...tutto questo è magnifico, non c'è dubbio. Ma bada bene che questa spinta naturale non si tramuti in qualcos'altro...qualcosa di meno genuino, qualcosa che si riveli poco stimolante, ma anzi, controproducente. Non lasciare che quest'arte diventi una presuntuosa brama del prestigio perché, per quanto possa sembrarti di essertene impadronita, non sarà mai così. C'è sempre tanto da imparare, e fallirai molte volte; spesso il fallimento ti verrà rivelato da altri occhi, altre menti, ma tu non ti dovrai incapricciare, né tanto meno scoraggiare. Altre volte, invece, verrai lodata per le tue imprese, ma ciò non ti autorizza a mostrare le ali della superbia. La superbia, oh sì, è una bestia molto pericolosa...se la assecondi, questa ti restituirà in cambio una vista appannata. E, ahimè, cosa potrebbe accadere in seguito. Il desiderio di toccare il sole può portarti a sprofondare nell'acqua. Sii umile. L'umiltà è il prerequisito fondamentale per la conoscenza. Allo stesso modo, però, soddisfa la tua fame. Abbi fiducia in te e non trascurare il tuo istinto. Perché anche l'eccessiva umiltà può portare a qualcosa di spiacevole...ti sentirai fiacca, privata del tuo nutrimento. E l'autocommiserazione è solo un'altra faccia della superbia."

L'anziano, a questo punto, guardò la sua piccola discepola con un'espressione colma di affettuosa bontà, e concluse: "E ora vai, mia cara: vola alta nel cielo, osservando il mare da lontano. Vola in compagnia del tuo stormo, ma non smettere mai di sognare."

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