Puntinismo
Canta, o cantore, canta ancora
Muoio e rinasco ad ogni ora
Canta che la finzione si fa asfissiante
In te ritrovo il mio calmante
Vaga la mente...
Donde andiamo?
Perché ci ostiniamo
A fuggire da noi stessi?
Perché ambire ad altri corpi
Ma non ai nostri: siamo dei mostri?
Dov'è il senso in tutto questo?
Se fingere porta a un crollo nefasto?
"Proteggermi devo da un mondo ostile
Nessuno saprà il mio animo vile"
A codesto molesto pensiero
Sopraggiunge l'arresto
O almeno lo spero...
Sarà pur vero?
E' ancora presto per capire
Troppo tardi per sfuggire
Ma continua a cantare
E ancora...
Perché ci ostiniamo
A fuggire da noi stessi?
Siam così spaventosi,
Mostruosi, fragorosi?
A tal punto da silenziarci
Con altro rumore...
Rido a pensarci
Perché tu, cantante
Tu soffri dello stesso male
Ma se è proprio tale
A cosa serve l'arte?
C'è vita su Marte?
O giochiamo le nostre carte
Su questo suolo inerte
Colorando strade deserte?
E se il colorante non fosse naturale?
Quanto ancora possiamo sperare
Ch'esso esalti le cellule nostre
Invece di farle degradare?
E intanto si dissocia il sale
Smarrendosi in mare
Perdendo il sapore;
All'inizio era uno spasso
Lo ammetto
Ma or non mi fa più onore
Canta al cuore
Mio conoscitore
E non scordare queste parole:
Da vicino è tutto frammentato
Un suolo sfaccettato
Come Dio c'ha creato
Ma allontanandosi un poco
Ci si accorge
Che il quadro è continuo
E completo:
Questo mi hai insegnato
E mi conforta il pensiero
Perché in noi convive l'Universo intero...
Per: "Echi Stratificati" di Appendice_imperfetta
Tema: Fernando Pessoa e l'eteronimia
Data: 22 maggio 2020
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