Capitolo 25

Questa ff è stata scritta con la collaborazione di SmileBlackSnow (Dolcesangue su EFP)




CAPITOLO 25


Zayn's POV


Perché la mia pietra aveva iniziato a brillare all'improvviso?

E perché lo stavano facendo anche quelle dei miei compagni?

<< Ma che- >>.

I comandanti erano disorientati, esattamente come lo eravamo noi.

<< Non è possibile >>.

Il mio sguardo si puntò su Lis che ci stava osservando tutti con stupore. I suoi occhi si spostavano velocemente su ognuno di noi, o più precisamente sulle nostre pietre scintillanti.

<< I cinque poteri sono riuniti >> mormorò Morte.

<< Dove avete trovato queste pietre? >>. Apocalisse lo chiese con tono serio, mentre fissava suo marito.

<< Su una delle isole attorno a Suspendìa >> rispose Louis, ricevendo anche il nostro sostegno.

<< Ecco perché eravate spariti tutti insieme >> comprese Perrie.

<< Ho percepito un richiamo quel giorno. Una sorta di forza che mi ha indicato la strada per l'isola e poi il luogo in cui la pietra era nascosta >> spiegò Liam.

<< Io ho incontrato anche una nuova nemica >>. Niall si passò una mano tra i capelli. << Lyza, una sirena che ora è tra le schiere di Lucifero >>.

<< Anch'io mi sono scontrato con un nemico: Luke >> precisò Harry.

<< Non è un caso allora >>. Aggrottai la fronte, scambiandomi un'occhiata con i miei compagni. << Sulla mia isola c'era Chris ad attendermi >>.

<< Da me invece è apparsa Lilith >>. Liam spostò lo sguardo su Louis, l'ultimo tra noi a non aver ancora proferito parola in merito.

<< Ho avuto una conversazione con Eris >>. Gli occhi azzurri del mio amico s'incatenarono a quelli di sua moglie. << E' sull'isola che mi ha rivelato della maledizione che ti aveva inflitto >>.

<< Cosa significano tutti questi eventi? >> s'intromise mia madre.

<< La battaglia decisiva è alle porte >> annunciò Guerra.

Le nostre famiglie tremarono a quella rivelazione, preoccupate.

<< Sembra che il cerchio si sia chiuso >>. Pestilenza sembrava pensieroso, ma il suo sguardo eccitato mi fece capire che sapeva ben più di quanto desse a vedere.

<< Non è una coincidenza che tutto ciò sia avvenuto ora >>. Apocalisse incrociò le braccia sotto il seno. << Isole che sorgono dalle acque. L'improvvisa apparizione di nemici che si limitavano a starsene dietro le quinte. Il ritrovamento delle pietre magiche e del bracciale universale. L'attacco a Suspendìa. E per concludere la riunione dei poteri perduti proprio qui, a Soul. Tutto questo è opera del Destino >>.

<< Pensi che le cose dovevano andare esattamente in questo modo? >> chiese Erin.

Apocalisse annuì. << Sì, è così >>.

<< Ma cos'hanno a che fare le pietre ed il bracciale con tutto questo? >>. Zac accennò all'oggetto al suo polso ed a quelli ancora esposti da me ed i miei amici.

<< Le pietre rispondono solo al padrone a cui sono destinate, mentre il tuo bracciale reagisce alla loro vicinanza e, in particolare, a ciò che si trova proprio sotto di noi >> replicò Lis.

Adesso non solo ero più confuso di prima, ma ero anche curioso di scoprire cosa volesse dire Apocalisse.


***


Narratore's POV


Lucifero sedeva tranquillamente sul trono del suo immenso palazzo negli Inferi. Tre gradinate lo rialzavano dal suolo, dandogli così una completa visuale della sala ed una sensazione di superiorità grazie al differente livello d'altezza. Le urla delle anime dannate erano un piacevole sottofondo per quella giornata iniziata nel migliore dei modi.

Una mano si posò sul suo torace, mentre la persona a cui apparteneva comparve da dietro il trono del demone.

<< Mi sembri pensieroso >>.

Eris aggirò lo scranno e si sedette fluentemente sulle gambe di Lucifero, continuando a carezzargli il petto lasciato nudo dalla camicia sbottonata.

<< E tu mi sembri vogliosa >> ghignò il moro << Ti manca Chris? >>.

<< Sembra che Helen lo stia intrattenendo più del dovuto >>. La Dea s'imbronciò, ma il cipiglio venne subito sostituito da un'espressione lussuriosa. << Mi sembra di capire che tu non sia troppo impegnato in questo momento >>.

<< Per quanto la tua proposta sia allettante, devo rifiutarla. Devo mostrarmi ospitale verso la principessa Helen >> replicò il Re.

<< Non hai tempo nemmeno per una sveltina? >>. Quando Eris desiderava qualcosa, faceva tutto ciò che era in suo potere per ottenerla.

<< Una botta e via >> ridacchiò Lucifero.

<< Meraviglioso >> sospirò Eris.

La Dea abbassò le spalline del misero vestito che indossava, liberando i suoi seni proprio in faccia al Re degli Inferi. L'orlo dell'abitino si alzò oltre i fianchi, rivelando il sesso grondante e privo d'intimo della ragazza.

<< Come siamo impazienti >>. Ma nel proferire tali parole, il demone si era slacciato e calato i pantaloni fino alle caviglie. << Prego dolcezza, accomodati. E' tutto tuo >>.

Eris non se lo fece ripetere due volte, calandosi sul membro pulsante dell'uomo. Lucifero si godette il momento, osservando la Dea cavalcarlo selvaggiamente, gridando senza vergogna per il piacere.


Il Re degli Inferi varcò la soglia per accedere alla stanza della sua bella prigioniera, scoprendola inerme sul letto sfatto. Il suo corpo nudo presentava già i primi segni delle violenze di Chris, e ciò fece sogghignare Lucifero.

Quella fragile donna non avrebbe resistito a lungo, ne era certo.

<< Mio Signore >>.

Chris sbucò dal bagno ancora bagnato per la doccia appena conclusa, chinando il capo dinanzi il suo padrone.

<< Vedo che ti sei divertito >>. Ed indicò la principessa svenuta.

<< Chiedo perdono per averla consumata tanto. Posso andare a chiedere ad Octavius una pozione per rigenerarle le forze in modo che possiate usufruire del suo grazioso ed accogliente corpo >> riferì Chris.

<< Non ho fretta al momento, posso aspettare il risveglio di questa giovane creatura. Fortunatamente ci ha pensato Eris a svuotarmi un po' >> ridacchiò Lucifero.

<< La Dea è divina a letto >> concordò l'altro demone.

<< Lasciami solo con Helen ed assicurati che nessuno ci disturbi fino a domattina >> ordinò il Re degli Inferi << E manda Violenza, Dolore, Incubi, Gelosia, e Promiscuità sulla terra. Diamo una piccola scossa a quegli insulsi umani >>.

<< Come ordinate, mio Signore >> si congedò Chris.


***


Gemma's POV


<< Di cosa stai parlando? >>.

<< Cosa si nasconde in questo castello? >>.

Le parole di Apocalisse mi stavano inquietando. Il fatto di ritrovarmi in un castello magico e sconosciuto mi rendeva ansiosa, ma sapere che nei sotterranei si nascondeva chissà cosa mi faceva tremare, letteralmente.

<< Tutto verrà svelato stasera >> annunciò Lis.

<< Perché dobbiamo aspettare? >> domandò mio fratello.

<< Perchè lo dico io >>. Apocalisse lo fissò con durezza, zittendo non solo il riccio ma tutti coloro che volevano controbattere. << Erin, tu e Morte avete un addestramento da iniziare. Tutti gli altri possono allenarsi nella palestra o nelle sale adibite alle lotte. I Cavalieri vi spiegheranno tutto ciò che desiderate sapere e si eserciteranno insieme a voi >>.

L'angelo poi si voltò verso noi poveri umani. << Potete girare liberamente nel castello, nessun male vi sarà arrecato. Le stanze non contengono nulla di pericoloso, salvo naturalmente quelle per gli addestramenti – che si trovano al piano inferiore. Per il resto potete fare ciò che più vi aggrada >>.

Mia madre e le altre famiglie si rilassarono notevolmente a quelle rassicurazioni. Spostai lo sguardo dinanzi a me, incrociando gli occhi grigi di Valentine.

I brividi scossero il mio corpo al ricordo delle sue forti e muscolose braccia attorno a me. Non mi conosceva nemmeno eppure si era subito parato a protezione della mia fragile ed impaurita figura. Ricordavo perfettamente il calore del suo petto a cui mi ero stretta con fermezza, il profumo intenso e virile della sua pelle, il battito lievemente accelerato del suo cuore.

Le mie guance si scaldarono, mentre distoglievo lo sguardo dall'angelo che ancora mi fissava attentamente.

<< Gemma >>.

Alzai gli occhi verso Apocalisse, captando il cenno del capo verso la porta.

<< Vieni con me, per favore >>.

Confusa ed intimidita, mi alzai e raggiunsi la guerriera senza proferir parola. Sapevo di potermi fidare di Lis, ma non dimenticavo il fatto che lei fosse una creatura nettamente superiore a me.

Seguii l'angelo fuori dalla sala e lungo il corridoio, salendo successivamente le scale che ci condussero verso una delle torri del castello.

Ci ritrovammo dinanzi una porta in legno ed Apocalisse l'aprì con un lieve movimento della mano, entrando nella stanza. Varcai la soglia e mi osservai attorno, sorprendendomi per i numerosi oggetti che l'adornavano.

<< Volevo parlarti lontano da occhi ed orecchie indiscreti >> interruppe il silenzio Lis.

<< Deve essere davvero importante ciò che hai da dirmi >> compresi.

<< Lo è >>. Apocalisse sfiorò un pendente sporco ed arrugginito. << Sei al corrente del mio potere di preveggenza, giusto? >>.

<< Sì >>. Dove voleva arrivare?

<< Devi sapere che le mie visioni non sbagliano quasi mai, e ciò che ho visto poco fa mi ha lasciata davvero sorpresa >>. Apocalisse si voltò, incatenandomi coi suoi occhi azzurri. << Voglio raccontarti una storia, Gemma, una storia che narra dell'infatuazione di un angelo nei confronti di un'umana e del dolore e dell'odio che il guerriero ha patito in seguito ad un grave tradimento >>.

E mentre il racconto di Lis penetrava nella mia testa, lacrime di dolore scivolarono lungo le mie guance, nello stesso momento in cui il mio cuore iniziava a battere un ritmo nuovo e sconosciuto mentre un volto apparentemente inespressivo si faceva spazio tra i miei caotici pensieri.


***


Apocalisse's POV


Gemma mi ascoltò in silenzio, non vergognandosi delle lacrime che solcarono il suo volto e delle mille emozioni che attraversarono il suo sguardo. Era una ragazza genuina e sincera, ed ero sicura che fosse l'unica in grado di sanare un cuore ferito e colmo d'odio.

Non a caso le raccontai la storia di Valentine. Gemma doveva sapere come tutto era iniziato e nei suoi occhi verdi lessi comprensione e tristezza per quell'angelo guerriero, come scorsi una decisa consapevolezza prima che la giovane lasciasse la stanza.

Mi diressi verso la finestra della torre, ammirando il cielo azzurro costellato da qualche nuvola bianca. Il sole faceva risplendere la neve candida, mentre un soffio di vento carezzò il mio volto e smosse i miei capelli.

<< Siete stana, mia Signora >>.

Non mi voltai al suono di quella voce, conscia che i miei Cavalieri erano tutti presenti.

<< Le visioni non riescono a rispondere ad alcune domande che mi assillano. Ci sono delle cose che dovrei capire, eppure il significato continua a sfuggirmi >> confessai.

<< Potremmo esservi d'aiuto se ci rivelaste i vostri dubbi >> commentò Carestia.

Mi voltai, fissando uno ad uno i miei uomini.

<< Abbiamo cercato a lungo quel piccolo frammento mancante del nostro potere, e quando pensavamo di aver controllato dappertutto, ecco che le pietre spuntano proprio sotto i nostri occhi. E come se non bastasse appare anche il bracciale >> riflettei.

<< Voi stessa avete detto che non possono essere coincidenza >> ricordò Pestilenza.

<< E non lo sono >> affermai << Il cerchio si è chiuso dal momento in cui i ragazzi hanno ricordato tutto ed hanno scoperto i loro poteri >>.

<< Ma allora perché le pietre sono apparse solo ora? >> domandò Morte.

<< Magari la risposta sono quelle isole >>. Guerra assunse un'espressione grave. << Sono spuntate dal nulla e questo solo grazie alla luna rossa >>.

Un pensiero mi colse solo in quel momento e mi maledii per non averci riflettuto prima.

<< Lui quando si è svegliato dal lungo sonno? >> chiesi.

I Cavalieri ammutolirono, scambiandosi poi uno sguardo di comprensione.

<< Proprio la notte della luna rossa >> risposero.

Non c'erano dubbi a riguardo: quello era proprio il momento.

<< Non avremo molto tempo per riorganizzarci >> capii << La resa dei conti è vicina >>.


***


Syria's POV


Le sale per gli allenamenti erano ben attrezzate, c'erano ogni genere di arma e le stanze erano state rafforzate da incantesimi che permettevano l'utilizzo della magia senza distruggere nulla. Era un luogo perfetto per addestrarsi e combattere con tutte le proprie forze.

Un ringhio mi distolse dai miei pensieri, mentre i miei occhi seguivano i rapidi attacchi di Liam contro Ivan. Nonostante la stazza del licantropo, i suoi movimenti erano sinuosi e veloci, precisi e letali. Ma l'angelo vantava alle spalle molte più lotte e tattiche di combattimento rispetto al mio uomo.

<< Sei forte, ma devi migliorare le tue mosse >>. Ivan si asciugò il sudore, togliendosi la maglietta ed usandola come asciugamano.

Insegnami Ivan. Devo aumentare le mie capacità. Richiese Liam.

<< Un passo alla volta ragazzo. Ora riposati e stai un po' con la tua compagna >>. Il comandante m'indicò con un cenno, sorridendomi sghembo ed allontanandosi.

Liam si voltò nella mia direzione, avvicinandomisi subito dopo.

Non dovresti essere qui. Disse.

<< Ero in pensiero >>. Scrollai le spalle, alzando le mani per immergerle nella pelliccia del lupo. << Ed il discorso di Lis continua a vorticarmi in testa senza sosta >>.

Non dobbiamo aspettare ancora molto prima di avere delle risposte. La sera si avvicina particolarmente in fretta, manca poco alla soluzione del mistero. Cercò di risollevarmi Liam.

Accennai un sorriso, osservando poi il lupo abbassare il muso e sfregarlo contro il mio ventre, emettendo dei bassi ringhi di piacere.

Come ti senti? Domandò.

<< Sto bene >> lo rassicurai.

Era diventato così protettivo dal momento in cui Lis aveva rivelato la mia gravidanza. La pancia iniziava a vedersi solo ora, dato che ero appena entrata nel quarto mese, ma già riuscivo a percepire la creaturina che cresceva dentro di me. Forse era merito del suo lato licantropo.

Dovresti rilassarti e goderti questi mesi, invece ti ritrovi accerchiata da guerrieri che si preparano ad un'ardua battaglia. Non fa bene né a te né al bambino. Liam alzò il muso, sfiorandomi la guancia col suo naso umido.

<< Non devi preoccuparti, è meglio così. Sarei molto più in ansia non vedendoti perché sarei costantemente in pensiero per te ed i nostri compagni >> ammisi.

Preferirei che restassi comunque con le nostre famiglie, piuttosto che qui ad osservarci lottare. Sia mai che ti venga la malsana idea di prendere in mano qualche arma. Scosse il capo Liam.

Ridacchiai per i suoi pensieri, portando una mano sul lieve gonfiore del mio grembo. Era così dolce quel lato possessivo del mio uomo.

<< Ehi Lee >>.

Zayn si avvicinò a noi, anche lui sudato ed a torso nudo. Beh, potevo ben capire la decisione di Perrie di tenerselo tanto stretto. Il moro non era messo male, anche se Liam lo batteva nettamente.

Sei di parte amore. Ridacchiò il lupo.

Ero così prevedibile?!

<< Pensiamo di fare qualche lotta a coppie, così da migliorare la nostra collaborazione >> annunciò Zayn.

<< Vi lascio allenarvi in pace, ma state comunque attenti >> proferii, carezzando il collo del licantropo.

Liam si sfregò nuovamente contro la mia pancia, prima di allontanarsi con Zayn verso il gruppo.

Se Apocalisse avesse avuto ragione, la battaglia conclusiva era più vicina di quanto ci aspettassimo. Saremmo riusciti a trionfare o i nemici avrebbero avuto la meglio?


***


Serena's POV


Passai l'asciugamano su tutto il mio corpo, togliendo le ultime goccioline d'acqua che ancora imperlavano la mia pelle. Un bagno era proprio ciò di cui avevo bisogno, nonostante i mille pensieri che vorticosamente avevano affollato la mia mente.

Perché Niall non mi aveva parlato di Lyza?

Conoscevo la sirena che ora era passata tra le file del nemico. Lyza era la migliore amica della nostra amata regina Danika, eppure aveva scelto il male.

Ero così assorta nei miei pensieri da non percepire minimamente la presenza alle mie spalle, almeno fino a quando le sue braccia forti e protettive non mi avvolsero la vita.

<< Cosa ti turba? >>.

Perché doveva sempre essere così seducente anche dopo aver finito un allenamento?

Il suo petto combaciava con la mia schiena, mentre le sue labbra sfioravano dolcemente il mio collo. Le sue grandi mani si aprirono sui miei fianchi, carezzandomi lentamente e facendomi venire la pelle d'oca. L'asciugamano ormai abbandonato ai miei piedi non poteva più nascondermi dallo sguardo infuocato del mio uomo.

<< Avete concluso per oggi? >> domandai in un sospiro.

Le dita lunghe ed affusolate di Niall si serrarono sui miei fianchi, facendomi sussultare per il gesto inaspettato.

<< Sì, ma non cambiare argomento Serena >>. Niall era serio, il suo tono non accettava alcun sviamento del discorso.

Sospirai, posando le mie mani sulle sue. << Mi chiedevo perché non mi avessi raccontato del tuo incontro con Lyza >>.

<< Perché prima volevo fare delle ricerche su di lei >> rispose di getto.

Ero confusa, così mi voltai per fronteggiarlo. I suoi occhi azzurri m'incantarono, nonostante lo sguardo grave che mi rivolse.

<< Alcuni giorni dopo quell'incontro ho contattato mia madre per farmi raccontare tutto ciò che sapeva su Lyza. Ho scoperto il motivo per cui si è unita a Lucifero e molte altre informazioni che potrebbero aiutarci a sconfiggerla. Non volevo tenerti all'oscuro, ma sentivo che stavolta dovevo cavarmela da solo. Non conosco i piani di Lyza, ma voglio tenerti al sicuro, lontana da lei >> spiegò Niall << Le donne dei miei amici sono state colpite e minacciate più volte, non volevo succedesse la stessa cosa a te >>.

Sorrisi, risalendo con le mani sulle sue braccia muscolose fino ad immergere le mie dita nei suoi capelli.

<< Mi dispiace aver dubitato di te >> mormorai << Avevo paura non ti fidassi più e quindi non avevi voluto rivelarmi nulla >>.

Niall scosse il capo, stringendomi maggiormente contro il suo corpo. Un flebile gemito mi sfuggì dalla bocca quando il mio bacino si scontrò con il suo, ora più gonfio.

<< Va tutto bene. Abbiamo chiarito la situazione >>. Il biondo serrò le sue mani sul mio sedere, prendendomi in braccio senza alcuno sforzo. << Ma la prossima volta mi piacerebbe che tu mi rivelassi subito i tuoi dubbi >>.

Annuii, serrando la presa sul suo collo e sul suo bacino.

<< Niall >> sospirai.

<< Ho bisogno di un bagno >>.

E con quelle parole, accompagnate da un ghigno malandrino del mio uomo, mi godetti un altro bagno più dolce e movimentato del precedente.


***


Narratore's POV


Quel palazzo era un vero mistero per i nuovi ospiti.

Dall'esterno si supponeva fosse imponente e grande, ma nessuno aveva immaginato lo fosse realmente anche all'interno. Oltre al pianterreno ed i tre piani soprastanti, escluse le quattro torri, il castello si estendeva anche per due piani sottoterra, più l'ultimo livello.

Ed era proprio lì che Apocalisse stava guidando i suoi compagni.

<< Mette i brividi >> sussurrò Perrie, stringendo saldamente la mano del fidanzato.

Fuochi magici illuminavano i lunghi ed umidi corridoi, rendendo ancor più spettrali quei passaggi sconosciuti.

<< Manca molto? >> domandò Valentine.

Al comandante non era mai piaciuto sostare troppo a lungo in un luogo chiuso, senza possibili vie di fuga. E quei sotterranei lo tenevano costantemente in guardia, infondendogli la sensazione di un possibile pericolo.

<< Siamo arrivati >> annunciò Apocalisse.

Un gigantesco portone di legno nero e lucido si presentò dinanzi al gruppo. Le pareti si erano allargate all'improvviso ed ora i presenti si trovavano in una vera e propria grotta, salvo il fatto che vi fosse quel portale ad impedire loro l'accesso.

<< Ma che diavolo- >>.

<< E' enorme >>. Le ragazze avevano tutte il naso rivolto verso l'alto.

<< Date le dimensioni non mi stupirei se ci fosse un drago oltre queste porte >> ironizzò Ivan.

<< Ci sei andato vicino >>. Apocalisse si avvicinò alla soglia, lasciandosi alle spalle le espressioni sconcertate dei compagni.

<< Stai scherzando, vero? >>.

<< Non vorrai dirmi che hai davvero nascosto un drago qui dietro >>.

I quattro Cavalieri stavano osservando la scena dalle retrovie, ridacchiando e trovando estremamente esilarante le facce scioccate dei presenti.

<< No. Non è un drago >>. Lili batté le mani e successivamente allargò le braccia, pronunciando un incantesimo.

Il legno brillò una manciata di secondi, prima che il portone si aprisse verso l'interno con estenuante lentezza. Oltre la soglia vi era il buio può oscuro, ma il gruppo fece un passo indietro nell'udire il regolare e fragoroso respiro di qualcosa.

E quandole fiaccole presero vita dentro la gigantesca stanza, i ragazzi restaronoletteralmente a bocca aperta nel scoprire l'origine di quel respiro tantoimponente quanto minaccioso.





Angolo darkryry

Sono crudele a lasciarvi tutta questa suspance?

Avete ragione, ma non sapevo resistere!! Che gusto ci sarebbe a svelarvi tutto e subito?! XD

Pietre preziose che brillano... Apocalisse che spiega la storia di Valentine a Gemma... una misteriosa creatura nei sotterranei del castello... muahahahah come sono crudele a lasciarvi con molti indizi ma niente risposte! >.<

Sarei anche curiosa di sapere le vostre ipotesi/domande in caso ne aveste :)

Bene, con l'aggiornamento anticipato vi lascio ;) non prima però di avervi riferito che se tutto va bene domenica avrete un altro capitolo! :D

Intanto vi auguro in anticipo Buona Pasqua!! 


darkryry


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